CRONACA – ALPINISTA ITALIANO, 62ENNE, PERDE LA VITA NEI PRESSI DI BELLUNO – Si chiamava Diego Zanesco, l’alpinista 62enne, senza alcuna protezione, deceduto nella mattinata di oggi, lunedì 31 luglio, dopo essere precipitato dalla Tofana di Rozes, nei pressi di Belluno. COMO, DANNO ERARIALE MILIONARIO NEL SETTORE SANITARIO SCOPERTO DALLA GDF. LA CORTE DEI CONTI DISPONE IL SEQUESTRO DI BENI E DISPONIBILITÀ A MEDICO E INFERMIERA – I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Como hanno concluso gli approfondimenti delegati dalla Procura Regionale Lombardia della Corte dei Conti in capo a un medico e ad un’infermiera, contestando un danno erariale complessivo a carico dei due già pubblici dipendenti per un importo pari ad € 3.153.872,28. La vicenda, sottesa alla notizia di danno da cui sono originati gli approfondimenti istruttori, è stata oggetto di attenzione da parte delle cronache giudiziarie negli ultimi anni, essendo afferente alle morti provocate, negli anni dal 2010 al 2014, ad alcuni pazienti, dal personale sanitario dell’ospedale di Saronno tramite l’infusione di una commistione venefica e letale di farmaci. Gli approfondimenti ispettivi svolti hanno permesso di acclarare come, sulla base del vincolo di dipendenza dei due con l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale, le condotte contestate in ambito penale agli imputati abbiano generato la sussistenza di una duplice responsabilità erariale in danno dell’ASST Valle Olona: da un lato, il danno indiretto, cagionato dai risarcimenti che l’ospedale ha dovuto pagare agli eredi dei pazienti deceduti, dall’altro l’ulteriore danno non patrimoniale, nella fattispecie di danno all’immagine, derivato dal discredito gettato sulla funzionalità e la capacità assistenziale della struttura. Pertanto, al termine dell’attività, la Procura Regionale della Corte dei Conti ha quantificato in € 900mila in capo all’infermiera e in € 2.253.872,28 nei confronti del medico il danno erariale complessivamente cagionato, importi per i quali è stato disposto ed eseguito il sequestro conservativo, alla luce del fondato timore di attenuazione della garanzia del credito erariale. SCHIO, BLITZ DI GDF E ISPETTORATO DEL LAVORO. SCOPERTI 5 DIPENDENTI SENZA REGOLARE RAPPORTO DI LAVORO. I finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza, nell’ambito delle attività di Polizia Economico-Finanziaria finalizzate al contrasto del sommerso da lavoro, hanno rilevato plurime infrazioni in tema di lavoro “nero” e “irregolare” nonchè in materia di immigrazione clandestina. I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Schio, insieme a funzionari dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Vicenza, hanno effettuato un accesso presso un sushi restaurant situato nel Comune di Zanè. Nel corso dell’attività si è appurato come 5 dipendenti, su un totale di dodici presenti all’atto del controllo, fossero impiegati senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro. Nel dettaglio, è stato rilevato come i lavoratori venissero impiegati in qualità di camerieri, cuochi o lavapiatti e di questi tre risultavano essere sprovvisti di qualsivoglia documentazione ai fini della normativa giuslavoristica, mentre per due non era stata effettuata la proroga del contratto di lavoro preesistente. Pertanto, nei confronti dell’esercizio commerciale è stato disposto, attesa la presenza di lavoratori in nero in misura superiore al 10% della totalità di quelli presenti, il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale e l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative quantificabili in circa 15mila €. Nel corso del controllo è emerso, inoltre, l’impiego di un lavoratore straniero senza permesso di soggiorno, già destinatario di un decreto di espulsione del Prefetto di Biella nonchè di un ordine di allontanamento da parte del Questore di Torino. Pertanto, è stata redatta apposita comunicazione di notizia di reato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, con la quale sono stati deferiti sia il titolare dell’attività, per impiego di manodopera clandestina. BOLOGNA, CONTROLLI STRAORDINARI DELLA GDF. Dallo scorso mese di giugno, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno effettuato quasi 200 interventi straordinari, che hanno interessato l’area del centro storico del capoluogo emiliano, particolarmente caratterizzata, specie nel fine settimana e nelle ore serali, dalla cosiddetta “movida” cittadina. Oltre a violazioni in materia di certificazione dei corrispettivi, che hanno portato a riscontrare situazioni irregolari in quasi 100 casi, presso alcuni esercizi è stata rilevata la presenza di lavoratori irregolarmente impiegati. Le violazioni sono state riscontrate sia presso alcuni pubblici esercizi di somministrazione di cibo e bevande, sia presso esercenti il commercio ambulante e/o la vendita di prodotti ortofrutticoli. Sono stati 11 i lavoratori in “nero” rilevati, e, conseguentemente, gli esercizi presso i quali erano impiegati sono stati segnalati alla locale Direzione Provinciale del Lavoro. Nel caso di 6 pubblici esercizi è stata avanzata la proposta di chiusura, poichè all’atto dell’accesso erano presenti lavoratori non regolarmente assunti in misura superiore al 10% di quelli regolari. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, 43ENNE FERMATO DAI CARABINIERI AD UN POSTO DI CONTROLLO E TROVATO IN POSSESSO DI REFURTIVA. Ieri mattina, i Carabinieri della Stazione Roma Montespaccato hanno denunciato un 43enne del Marocco, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di ricettazione. Nel corso di un posto di controllo alla circolazione stradale in via della Maglianella, i Carabinieri hanno fermato l’uomo a bordo di una monovolume e, a causa del suo eccessivo e immotivato nervosismo, lo hanno sottoposto ad una approfondita verifica. A bordo del veicolo, i Carabinieri hanno rinvenuto diverso materiale hi-tech, un pc e un paio di cuffie, tutto risultato rubato la sera prima da un’autovettura in sosta in via di Pietralata. I Carabinieri della Stazione Roma Montespaccato hanno quindi deciso di perquisire l’abitazione del 43enne dove, nel box auto di pertinenza, hanno rinvenuto altro materiale elettronico di dubbia provenienza, 66 notebook e 11 tablet con relativi accessori e altro materiale. L’uomo è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria, mentre le indagini dei Carabinieri proseguono per risalire all’esatta provenienza del materiale sequestrato. ANZIO, CONTROLLI STRAORDINARI DEI CARABINIERI, DUE ARRESTI E DUE DENUNCE. I Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno eseguito un servizio straordinario di controllo del territorio con il supporto dei Carabinieri delle Compagnie del Gruppo Frascati, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità e del Nucleo Ispettorato del Lavoro. Sono state controllate 3 attività commerciali, dove sono state riscontrate diverse mancanze. In un bar di Anzio è stata riscontrata la mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi, con l’applicazione di oltre 4mila € di sanzioni; un altro bar di Lavinio, invece, è stato sanzionato poichè, nella sala slot all’interno dell’attività, non aveva esposto i cartelli e le avvertenze per i minori; un panificio di Lavinio è stato sanzionato per le precarie condizioni igienico sanitarie, la mancanza del locale spogliatoio per i dipendenti e la vendita abusiva di prodotti gastronomici. Contestualmente i Carabinieri hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di due italiani con un 45enne che dovrà scontare in carcere la pena di 9 mesi di reclusione per porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere e un 45enne che dovrà scontare la pena di 3 mesi di reclusione agli arresti domiciliari per violazione degli obblighi di assistenza familiare. Durante il servizio sono stati eseguiti numerosi posti di controllo nei punti nevralgici della città di Anzio, ove sono stati controllati circa 102 veicoli ed oltre 171 persone. Tra di loro, due sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, poichè risultati positivi all’alcol. POMEZIA, 69ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI IN ESECUZIONE DELLA MISURA CAUTELARE PER ATTI PERSECUTORI. Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Pomezia, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio di Sorveglianza di Roma, hanno arrestato un 69enne italiano, gravemente indiziato del reato di atti persecutori. Il provvedimento cautelare, scaturisce da una richiesta dei Carabinieri di Pomezia a seguito della denuncia-querela sporta pochi giorni prima da una 40enne, la quale, da diverso tempo e pur non avendo mai avuto con l’uomo alcun tipo di relazione o frequentazione, era oggetto di attenzioni non gradite da parte dell’indagato, invaghitosi di lei dopo averla conosciuta per caso in un locale. L’uomo, vedendosi respinto, aveva messo in atto una serie di comportamenti persecutori come continue chiamate e pedinamenti, tanto da ingenerare nella donna un forte timore anche per la propria incolumità. A distanza di pochissimi giorni, infatti, l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato e condotto nel carcere di Velletri. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per la giornata di domani, come segnalato da “3B Meteo“, qualche rovescio o temporale su Alpi e Prealpi specie orientali, in locale propagazione alle vicine pianure, più sole altrove. Sole prevalente pur con qualche nube di passaggio, che potrà sfociare in isolati rovesci sull’Appennino. Sole prevalente, pur con nubi marittime mattutine sul lato tirrenico e addensamenti pomeridiano sulle zone interne. Temperature in ascesa, tra i 28 e 36 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale