CRONACA – EMNESIMA TRAGEDIA IN MARE AL LARGO DI LAMPEDUSA – Ancora morti in mare. Questa volta sono 41 le vittime e 2 i sopravvissuti, un uomo e una ragazza, durante un naufragio avvenuto al largo di Lampedusa, in Sicilia. E come sempre, si apre un’inchiesta, ma la storia continua, in un Paese ridotto in tutto, allo schifo, da Nord a Sud, con chiunque venga a governarlo.
COMO, INTERCETTATI DALLA GDF 176.950 EURO NON DICHIARATI – Nell’ambito delle attività di contrasto al traffico transfrontaliero di valuta presso i valichi di competenza dell’Ufficio delle Dogane di Como, i funzionari della Sezione Operativa Territoriale di Ponte Chiasso e i militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Ponte Chiasso hanno intercettato, nelle ultime ore, in due distinte operazioni, ben 176.950 euro. In particolare, presso il valico stradale di Ponte Chiasso, nel bagaglio personale di un soggetto di nazionalità ungherese che stava entrando sul territorio nazionale e che aveva dichiarato di avere solo 20mila euro, sono state rinvenute banconote di diverse divise, tra cui euro, franchi svizzeri, sterline inglesi e fiorini ungheresi, per un controvalore complessivo pari a 57.590 euro. A poche ore di distanza, presso il valico autostradale di Brogeda, un’accurata ispezione dell’autovettura di uno straniero di nazionalità greca che stava entrando nel territorio nazionale dichiarando di avere solo 10mila euro, ha consentito di scoprire 119.360 euro, prevalentemente in tagli da 200 euro. In entrambi i casi, i trasgressori non hanno potuto essere ammessi al beneficio dell’oblazione in quanto l’eccedenza superava il limite di 40mila euro. Pertanto, si è proceduto, nei termini di legge, a sequestrare il 50% dell’eccedenza, rispettivamente 23.800 euro e 54.680 euro, per un totale di 78.480 euro, somma trattenuta a garanzia del pagamento delle sanzioni amministrative determinabili dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in una misura che può andare dal 30% al 50% dell’eccedenza stessa. VALICO DI PIATTAMALA, LA GDF E AGENZIA DELLE DOGANE SEQUESTRANO UNA TARTARUGA DI SPECIE PROTETTA E DENUNCIANO UNA PERSONA. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sondrio, insieme ai funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli di Tirano, nel corso di un controllo presso il valico di Piattamala, al confine con la Svizzera, hanno rinvenuto all’interno di un veicolo due tartarughe, una delle quali, a seguito di approfonditi accertamenti, è risultata appartenere alla specie protetta “testudo hermanni” e denunciato una persona, mentre l’animale è stata affidata in custodia giudiziale. BIELLA, FRODE FISCALE E LAVORATORI IN NERO SCOPERTI DALLA GDF. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Biella, nell’ambito dell’attività di contrasto alle frodi fiscali, hanno concluso una complessa attività di Polizia Economico Finanziaria nei confronti di una serie di società operanti nel settore dell’autotrasporto riconducibili al medesimo nucleo familiare. Nel corso dei controlli, condotti anche con l’ausilio dell’organo collaterale rumeno, territorio nel quale operava una delle società controllate, è stata rilevata la presenza di 13 dipendenti non in regola, è stato constatato l’occultamento a tassazione di oltre 6 milioni di euro e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per aumentare i costi e abbattere i ricavi. In relazione ai dipendenti non in regola sono state contestate ritenute fiscali non operate per poco meno di 278mila euro. A conclusione della complessa attività investigativa i responsabili della frode sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Biella per utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 100mila euro. Le ipotesi investigative dei finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Biella, sono state condivise dalla magistratura inquirente e giudicante che hanno emesso un provvedimento di sequestro, nei confronti dei responsabili, per 103.358 euro. FROSINONE, ESEGUITO DALLA GDF DECRETO DI SEQUESTRO PREVENTIVO NEI CONFRONTI DI UNA SOCIETÀ E DI DUE IMPRENDITORI. Con il sequestro preventivo di somme di denaro e crediti d’imposta, per un valore complessivo di circa 3.800.000 euro è stata eseguita un’operazione dalla Guardia di Finanza a contrasto del reato di truffa e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche derivanti dal “sisma bonus acquisti”. I finanzieri del Gruppo di Cassino, infatti, hanno eseguito un decreto di sequestro emesso dal G.I.P., del locale Tribunale, nei confronti di una società e due persone, queste ultime indiziate a vario titolo dei delitti di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, soppressione, occultamento e distruzione di atti pubblici, truffa e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. In particolare, il giudice ha disposto il sequestro preventivo complessivo di crediti d’imposta del valore di circa 3.600.000 euro presenti sul cassetto fiscale di una società immobiliare, oltre al sequestro della somma di denaro di circa 200mila euro, corrispondente alla somma dei crediti già ceduti o usati in compensazione, o in caso di incapienza, di denaro, beni mobili e immobili intestati agli indagati. Le indagini sono state delegate dalla Procura della Repubblica di Cassino sulla scorta di nuovi elementi emersi dopo l’esecuzione, nello scorso mese di marzo, di un provvedimento cautelare personale e reale emesso nei confronti di alcuni indiziati dei reati, tra gli altri, di truffa, autoriciclaggio, abusivismo edilizio e indebita percezione di erogazioni pubbliche derivanti dal sisma bonus acquisti. In particolare, le precedenti investigazioni avevano fatto ipotizzare che i lavori di abbattimento e ricostruzione di un complesso immobiliare, insistente nel centro cittadino di Cassino, erano iniziati nel 2014, mentre gli indagati avevano falsamente dichiarato che il permesso a costruire era stato rilasciato nel marzo 2017, proseguendo, in assenza di proroghe, i lavori senza un valido titolo. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, A TOR VERGATA I CARABINIERI ARRESTANO 47ENNE. I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Vergata, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto, di iniziativa, nei confronti di un 47enne italiano, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata. Erano da poco passate le ore 6:00 del mattino di mercoledì scorso 2 agosto, quando un’infermiera del Policlinico di Tor Vergata che si stava recando presso il suo reparto per intraprendere il turno di lavoro, si è imbattuta in un uomo che le ha sbarrato la strada e, agitando un coltello, le ha intimato di consegnare quanto aveva con sé. La donna, comprensibilmente spaventata, ha ceduto la borsa al malvivente che ha guadagnato la fuga a bordo di un’auto. I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Vergata, arrivati sul posto e dopo aver tranquillizzato la vittima hanno raccolto la sua denuncia ed hanno attivato le indagini. Grazie ad una indagine di tipo tradizionale, facendosi descrivere minuziosamente dalla donna l’aspetto dell’indagato e grazie alle riprese delle telecamere dei circuiti di videosorveglianza della zona, in poche ore, i Carabinieri sono risaliti al modello e alla targa dell’auto utilizzata dall’uomo per la fuga, oltre all’abbigliamento che indossava, un pantaloncino grigio, una maglietta rossa e scarpe bianche. Gli immediati accertamenti hanno portato all’indirizzo del domicilio del colpevole, in zona Palmiro Togliatti, trovando il veicolo segnalato e ripreso dalle telecamere. Una volta all’interno dell’abitazione, i militari hanno rinvenuto e sequestrato gli indumenti indossati dall’uomo qualche ora prima e il coltello descritto dalla vittima. I dati acquisiti hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti del rapinatore che è stato accompagnato nel carcere di “Regina Coeli” dove il Tribunale ha convalidato il fermo. ROMA, FURTI DI DEFIBRILLATORI NELLE STAZIONI DELLA METRO. I CARABINIERI ARRESTANO 36ENNE. I Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno arrestato un 36enne romano, senza occupazione e con precedenti, gravemente indiziato del reato di furto aggravato, per la sottrazione di due defibrillatori dalle teche posizionate nelle fermate della linea metro linea C. L’arresto è frutto di una mirata attività che i Carabinieri hanno intrapreso a seguito di numerose denunce di furti di defibrillatori automatici, del valore ciascuno di circa 2mila euro, all’interno di varie fermate della metropolitana linea C, da parte dell’azienda Atac. E, così, gli investigatori, in poco tempo, dopo un’attenta analisi delle immagini di videosorveglianza interne alla linea, hanno dato un volto alla persona che si vedeva portare via i defibrillatori. Lo scorso pomeriggio, lo hanno individuato nei pressi della fermata metro “Torre Maura” mentre si allontanava rapidamente dopo aver appena portato via un apparato salvavita, lo hanno atteso a Termini dove sono riusciti a bloccarlo e arrestarlo. Oltre al dispositivo appena prima rubato, il fermato è stato trovato in possesso anche di un altro defibrillatore risultato rubato, nella mattinata precedente, all’interno della fermata metro C “Finocchio”. Gli apparecchi sono stati restituiti all’azienda Atac che ha presentato formale denuncia querela. Presso le Aule di piazzale Clodio, il Tribunale ha convalidato l’arresto e ha disposto per il colpevole l’obbligo di dimora nel suo comune di residenza Zagarolo, alle porte di Roma, con obbligo di permanenza in casa in orari stabiliti. Le apparecchiature asportate consentono di poter intervenire in modo tempestivo e, quindi, di vitale importanza per le persone colte da attacchi cardiaci. Si tratta, infatti, di strumentazioni semiautomatiche, maneggevoli e pratiche per un rapido intervento che possono salvare vite umane, come già avvenuto in diverse occasioni. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Per domani, in Italia, nubi sparse e ampie schiarite, locale variabilità su Alpi orientali e Triveneto con isolati piovaschi diurni in prossimità dei rilievi. Le temperature, comunque, saranno ancora in lieve aumento, tra i 28 e 34 gradi, come segnalato da “3B Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale