ESTERO – ARRESTATO E SUBITO RILASCIATO L‘EX PRESIDENTE AMERICANO DONALD TRUMP DOPO IL PAGAMENTO DI UNA MAXI CAUZIONE – Una giornata da ricordare, quella di ieri, per l’ex presidente americano Donald Trump che si è costituito nella prigione della contea di Fulton, in Georgia, dov’è accusato di aver cospirato per cambiare i risultati delle presidenziali. Si tratta del primo ex presidente ad essere immortalato in una foto di riconoscimento da parte di un organo di Polizia. Il noto politico è stato formalmente arrestato con 13 capi d’accusa legati al tentativo di sovvertire in Georgia il risultato elettorale delle presidenziali del 2020 ed è stato quasi immediatamente rilasciato dopo aver pagato una maxi cauzione di 200mila dollari. Trump ha parlato di “parodia della giustizia”, dopo aver postato la sua foto segnaletica. In Italia sarebbe stato in giro tranquillamente chissà per quanti altri anni e senza pagare un centesimo. PARIGI, MONOPATTINI VIETATI – In Francia, è finita la pacchia dei monopattini pericolosi e incredibilmente autorizzati ovunque, solo per far fare cassa ad amici. Infatti, Parigi dice addio a queste porcherie elettriche, con la rimozione in corso di oltre 15mila mezzi in libero accesso e, dal primo settembre, diventerà la prima Capitale europea a vietare totalmente questo servizio unico, vergognoso e pericolosissimo. Situazioni che in Italia, nel Paese di Pulcinella, invece, peggiorano ovunque, da Nord a Sud.
CRONACA – PORDENONE, ACQUISTA VIA INTERNET 128 FLACONCINI DI CRISTALLI DI CANNABIS MA A CONSEGNARGLIELI A CASA SONO I MILITARI DELLA GDF. ARRESTATO UN CITTADINO ITALIANO E SEQUESTRATI CIRCA 500 GRAMMI DI SOSTANZA STUPEFACENTE – La Guardia di Finanza di Pordenone ha tratto in arresto un cittadino italiano che, dopo averli acquistati online, si è fatto spedire a casa quasi 500 grammi di cristalli di THC. Le immediate perquisizioni hanno consentito di porre sotto sequestro, oltre alla sostanza, anche 1.560 euro in contanti e altri piccoli quantitativi di marijuana. L’operazione è stata originata dall’individuazione, nell’ambito degli ordinari controlli svolti dai militari della Guardia di Finanza e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e di Monopoli sulle spedizioni in arrivo ed in partenza presso l’aeroporto di Tessera, di un pacco proveniente da un Paese oltreoceano e destinato ad un indirizzo nella provincia di Pordenone. La provenienza ed il confezionamento della spedizione, nonchè la descrizione della merce contenuta hanno insospettito gli operatori inducendoli ad ispezionarne il contenuto, formato da 128 flaconcini in plastica contenenti una sostanza cristallina con il tipico odore dei cannabinoidi. La Procura della Repubblica di Venezia, immediatamente informata, ha differito, con apposito provvedimento, il sequestro della sostanza stupefacente per consentirne l’individuazione del destinatario. Ha, così, preso avvio una delle operazioni speciali previste dalla legge “consegna controllata”, consistente nel recapito al destinatario del plico contenente la droga direttamente a cura degli organi di Polizia, in maniera tale da garantirne l’identificazione e la cattura. Previo opportuno raccordo tra la Procura di Venezia e quella di Pordenone, i finanzieri del Gruppo di Pordenone, ricevuto il pacco dai colleghi di Tessera, lo hanno, quindi, consegnato, travestendosi da corrieri, alla persona che vi figurava quale destinatario, traendola in arresto e procedendone all’immediata perquisizione dell’abitazione. Complessivamente, sono stati sequestrati 448 grammi di cristalli, 7,5 grammi di marijuana e 1.560 euro in contanti, ritenuti frutto dell’attività illecita di spaccio di sostanze stupefacenti, reato per il quale il cittadino italiano, un giovane della provincia di Pordenone, si trova ora agli arresti domiciliari. I cristalli di THC sono uno dei prodotti di cannabis più potenti disponibili, contenendo una elevatissima percentuale di THC, il principio attivo della cannabis responsabile dello sballo. Questa tipologia di sostanza stupefacente è relativamente nuova nel mondo della cannabis ed è ottenuta da quella che rappresenta la più recente e preoccupante tecnologia di estrazione, considerato che consente di ottenere un’elevata purezza. VERCELLI, SCOPERTI DALLA GDF 11 LAVORATORI IN NERO. La Guardia di Finanza di Vercelli ha scoperto, in tre esercizi di ristorazione ed un parco acquatico, 11 lavoratori in nero nel corso dei controlli per contrastare lo sfruttamento del lavoro irregolare in concomitanza con la ricorrenza festiva del Ferragosto. Le maestranze sono state sorprese dalle Fiamme Gialle mentre si preparavano all’apertura dei locali per la giornata di vacanza. L’attività dei Finanzieri del Gruppo di Vercelli e della Tenenza di Borgosesia è stata condotta nell’ambito di una specifica intensificazione dei servizi di controllo economico del territorio disposta dal Comando Provinciale di Vercelli per contrastare il fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori nelle attività commerciali che, in occasione di particolari festività come quella del 15 agosto, avrebbero potuto far ricorso all’impiego di manodopera aggiuntiva per fronteggiare un prevedibile maggiore afflusso di clientela. Per questa ragione, i controlli sono stati estesi sull’intero territorio provinciale individuando complessivamente 59 lavoratori tra i quali 11, all’atto del primo accesso, risulterebbero impiegati senza regolare contratto di assunzione. L’intervento delle pattuglie presso i locali pubblici è stato eseguito dopo una mirata attività informativa che si è basata sull’incrocio delle risultanze delle banche dati in uso ai Reparti del Corpo. I controlli sono ancora in corso nei confronti delle aziende ispezionate al fine di ricostruire compiutamente, anche ai fini contributivi e previdenziali, le posizioni di tutti i dipendenti. PADOVA, SEQUESTRATI DALLA GDF OLTRE 1,2 MILIONI DI ARTICOLI DI BIGIOTTERIA IRREGOLARI. Nei giorni scorsi, nell’ambito dell’ordinaria attività di controllo economico del territorio, i finanzieri, del Comando Provinciale di Padova, hanno sottoposto a sequestro oltre 1,2 milioni di articoli di bigiotteria recanti un’irregolare etichettatura relativa alla presenza di nichel. L’operazione, condotta dai Baschi Verdi del Gruppo, scaturita da un’autonoma attività investigativa al contrasto del commercio di prodotti irregolari, ha consentito di individuare un’azienda, operante nella zona industriale di Padova, che poneva in vendita la merce di collane, bracciali e orecchini. All’atto dei preliminari accertamenti, i militari hanno avcertato che le etichette erano state apposte in modo arbitrario, senza effettuare i test previsti per garantire la veridicità di quanto riportato sulle stesse, in violazione delle prescrizioni dettate dalla normativa vigente sull’utilizzo di sostanze chimiche. Il successivo controllo dei locali adibiti a magazzino ha permesso di rinvenire e sequestrare un ingente quantitativo di articoli di bigiotteria, di cui non veniva fornita idonea documentazione circa la provenienza. L’imprenditore controllato è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Padova per frode in commercio. CIVITAVECCHIA, OPERAZIONI DELLA GDF A SUPPORTO DELLE RICERCHE ARCHEOLOGICHE PRESSO IL LAGO DI BOLSENA. La componente subacquea della Stazione Navale di Civitavecchia, in sinergia con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale diretta dall’arch. Margherita Eichberg, hanno eseguito, nel periodo compreso dal 16 al 23 luglio 2023, delle importanti operazioni di supporto per la verifica dello stato dei giacimenti archeologici sommersi nel Lago di Bolsena nei pressi della omonima cittadina. In particolare sono state effettuate attività congiunte presso il sito protostorico del Gran Carro le cui ricerche sono attualmente condotte dal personale afferente al Servizio di Archeologia Subacquea della Soprintendenza, finanziate e finalizzate alla conservazione e salvaguardia di uno dei contesti abitativi della prima età del Ferro maggiormente conservati nell’Italia medio-tirrenica, oggi sommerso a circa cinque metri di profondità. In particolare lo scavo stratigrafico condotto assieme ai restauratori subacquei della C.S.R. Restauro Beni Culturali, con la presenza del Nucleo Sommozzatori delle Fiamme Gialle, e l’ausilio dei volontari del CRAS, sta dando risultati sorprendenti per l’interpretazione dell’intero complesso. L’insediamento del Gran Carro, noto dal 1959, si contraddistingue per la presenza di un’area abitativa, la cosiddetta “palafitta”, per la presenza di più di 500 pali perfettamente conservati e infissi sul fondale inquadrabile principalmente tra la fine del X e il IX sec. a.C. nell’ambito della cultura villanoviana, e l’area solo recentemente interpretata come luogo di culto della “Aiola”, un immenso tumulo di pietrame che conserva tracce di antichi rituali al di sotto delle pietre, forse già a partire dall’età del Bronzo medio. Con la nuova campagna di ricerche si stanno finalmente raccogliendo preziose informazioni circa la vita di una comunità di 3mila anni fa, avendo concentrato per la prima volta le operazioni su una area molto estesa nella zona della “palafitta”. Moltissimi gli oggetti in bronzo recuperati, tra cui alcuni attrezzi da lavoro, come scalpelli, asce e raspe per la lavorazione del legno. Numerosi anche i vasi di impasto rimasti sotto le macerie delle capanne spesso andate a fuoco, alcuni finemente decorati. L’intervento svolto dai sommozzatori della Stazione Navale, a supporto degli archeologi, ha dissuaso e evitato la sottrazione di preziosi reperti, spesso depredati da non autorizzati, che ricavano ingenti profitti dalla vendita illegale a collezionisti senza scrupoli in un momento in cui i reperti erano certamente più a rischio durante le operazioni di scavo. La presenza delle Fiamme Gialle, supportate da un gommone in superficie, è stata fondamentale anche durante le aperture straordinarie al pubblico organizzate in occasione delle giornate per la Valorizzazione del Ministero della Cultura, in cui l’afflusso di persone è stato di grande successo. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, OPERAZIONI STRAORDINARIE DI CONTROLLO INTERFORZE A TUTELA DELL’ORDINE E DELLA SICUREZZA PUBBLICA. Così, come analizzato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura e in base alla pianificazione della Questura, negli ultimi giorni sono stati effettuati diversi servizi interforze di ordine e sicurezza pubblica nell’area della Stazione Ferroviaria Roma Termini e nel quartiere Esquilino, con particolare attenzione alla zona di Piazza Vittorio Emanuele II. È stato impiegato ingente personale appartenente alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza e alla Polizia di Roma Capitale. I servizi sono stati disposti al fine di prevenire fenomeni di microcriminalità predatoria, per contrastare lo spaccio di stupefacenti, per verificare e controllare eventuali stranieri irregolari sul territorio nazionale, e per controllare e sanzionare l’abusivismo commerciale, oltre ad effettuare verifiche amministrative capillari nei confronti degli esercizi commerciali presenti nella zona. Nel corso dei serrati controlli effettuati dalle Forze dell’Ordine sono state identificate 3.850 persone, sono stati controllati 172 veicoli e rilevate 43 violazioni al “Codice della Strada”. Sono 11 gli esercizi commerciali controllati, uno dei quali è stato sanzionato per mancato rispetto dell’orario di spegnimento delle macchinette da gioco. Nel corso di queste ispezioni sono stati sequestrati 5 kg di alimenti insicuri e 20 kg di merce contraffatta. Nella stessa zona una persona è stata arrestata dagli agenti della Polizia di Stato perchè trovata in possesso di sostanza stupefacente. Quattro persone, inoltre, sono state denunciate in stato di libertà per il reato di rissa all’interno di un esercizio pubblico. In seguito a tale evento gli agenti del commissariato Viminale hanno proposto l’applicazione dell’art. 100 TULPS. Infine gli agenti del Commissariato Esquilino hanno notificato 3 ordini di allontanamento ai sensi dell’art. 10 D.L.14/2017. Nell’area interna della Stazione ferroviaria, i Carabinieri del Nucleo Scalo Termini hanno arrestato due persone, un uomo per furto di capi di abbigliamento da un esercizio commerciale e una donna che nel corso del controllo dei militari, senza giustificato motivo, ha inveito verbalmente offendendoli e opponendo resistenza durante le fasi di identificazione. Una donna con in braccio un figlio neonato e un altro di sette anni al seguito, è stata invece denunciata dagli stessi Carabinieri di Termini per aver impiegato i figli minori nell’accattonaggio. Altri due italiani, controllati in piazza dei Cinquecento sono stati denunciati dai Carabinieri per inosservanza del Daspo Urbano, mentre un cittadino del Marocco è stato denunciato per aver fornito false dichiarazioni ai Carabinieri durante le fasi di identificazione. I Carabinieri del Nas e del Nil di Roma hanno effettuato diversi controlli agli esercizi di ristorazione e in un caso hanno contestato sanzioni amministrative per un importo di 5.600 euro ad un minimarket per impiego di lavoratori senza la prevista comunicazione di assunzione, per la mancata applicazione delle procedure di HACCP di autocontrollo. Infine, i Carabinieri hanno sanzionato 3 persone per la violazione del divieto di stazionamento nei pressi della stazione Termini con contestuale ordine di allontanamento per 48 ore dall’area. Analoghi servizi proseguiranno regolarmente anche nelle prossime settimane. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, come segnalato da “3B Meteo“, dal pomeriggio rovesci e temporali sparsi sulle Alpi, in sconfinamento la sera alle pianure di Piemonte e Lombardia. Tempo stabile e soleggiato, con la formazione di sparuti annuvolamenti diurni in Appennino. Soleggiato, seppur con la formazione di qualche annuvolamento pomeridiano sulle zone interne, specie della Sicilia. Temperature in lieve rialzo, tra i 33 e 39 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale