CRONACA – BOLZANO, ARRESTATO DALLA GDF EXTRACOMUNITARIO CHE TRASPORTAVA 1 KG DI COCAINA E 3 KG DI HASHISH – Nel quadro dell’intensificazione dei servizi di controllo economico del territorio a contrasto dei traffici illeciti disposti dal Comando Provinciale di Bolzano, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, coadiuvati dalle unità cinofile del Gruppo Guardia di Finanza di Bolzano, hanno tratto in arresto un incensurato di origini tunisine, da tempo residente in Alto Adige, che trasportava un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti. L’attività, eseguita nel corso del weekend, ha avuto origine da un controllo su strada nei pressi del casello autostradale di Bolzano Sud. Ad insospettire le Fiamme Gialle, l’atteggiamento del cittadino straniero che, dopo aver effettuato il pagamento del pedaggio presso il casello per dirigersi verso il centro cittadino, accortosi del posto di controllo, ha visibilmente rallentato la sua corsa, cercando di occupare la corsia più esterna della carreggiata, nel tentativo di passare inosservato alla vista dei finanzieri, anche approfittando delle condizioni di traffico, particolarmente intense in quel momento. Proprio tale manovra ha, però, attirato l’attenzione dei militari, che hanno intimato l’alt alla vettura, per un controllo più approfondito. All’interno del bagagliaio dell’auto, nascosto alla vista dalla ruota di scorta, i militari hanno rinvenuto un borsone con 30 panetti di hashish, per un peso di circa 3 chilogrammi. Le ricerche sono state, quindi, estese all’abitacolo, dove, abilmente nascosto in un’intercapedine ricavata sotto il cruscotto del lato passeggero, è stato rinvenuto un ulteriore panetto di droga, per un peso di oltre 1 chilogrammo, che le analisi hanno rivelato essere cocaina. La successiva perquisizione dell’abitazione dell’uomo, in un comune dell’Oltradige, oltre che consentire il rinvenimento di ulteriori 30 grammi circa di cocaina e di poco meno di 4.000 euro in contanti, probabile provento dello smercio di stupefacenti, ha portato al sequestro di un bilancino digitale di precisione e di oltre 100 grammi di mannitolo, una sostanza naturale reperibile a bassissimo costo sul mercato e spesso utilizzata per usi terapeutici o alimentari. TRENTO, ESEGUITO DALLA GDF IL SEQUESTRO DI BENI MOBILI, IMMOBILI E DISPONIBILITA’ FINANZIARIE, PER UN VALORE DI OLTRE 832MILA EURO. Al termine di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Vicenza, i finanzieri del Comando Provinciale di Trento hanno dato esecuzione ad un Decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente, di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, per un valore di oltre 832.000 euro, nei confronti di un cittadino cinese, allo stato gravemente indiziato del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte ed omessa dichiarazione. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Vicenza, su richiesta della Procura della Repubblica alla stessa sede. Le indagini, condotte dai militari della Tenenza di Borgo Valsugana, costituiscono l’epilogo di un’attività investigativa, protrattasi per oltre un anno, che ha consentito di ricostruire i movimenti di varie ditte, aventi sede sia nella provincia di Vicenza che in quella di Trento ed in particolare nella Bassa Valsugana, operanti nel settore del confezionamento di capi di abbigliamento. È stata, così, disvelata l’esistenza di un articolato sistema di frode ai danni dell’Erario, mediante la creazione di imprese di comodo gestite da un imprenditore occulto, il quale, per i propri affari, si avvaleva di terze persone, titolari apparenti, interponendosi in questo modo nelle operazioni commerciali fra aziende italiane e quelle allo stesso riconducibili. Le Fiamme Gialle hanno accertato che le società coinvolte si sono sistematicamente sottratte, dal 2007 al 2021, agli obblighi di versamento delle imposte dovute, generando un ingente debito nei confronti dello Stato di oltre 3 milioni di euro, favorendo, nel contempo, un illecito incremento del patrimonio dell’indagato. L’imprenditore cinese, dominus del meccanismo illecito, manovrava le aziende utilizzate nel sistema mediante costituzione e rapida cessazione, secondo la collaudata tecnica denominata “apri e chiudi”. Tutte le aziende erano formalmente intestate a prestanomi, anch’essi cinesi ed ex dipendenti dell’imprenditore, il quale, senza apparire formalmente, curava in prima persona gli aspetti gestionali delle società, dall’apertura dei conti correnti aziendali ai rapporti con i clienti, fornitori e personale dipendente. VICENZA, GDF E POLIZIA LOCALE, OPERAZIONE “PIAZZE PULITE” DUE ARRESTI, UNA DENUNCIA, SEQUESTRATE CIRCA 900 DOSI TRA HASHISH E COCAINA, OLTRE A € 10.100,00 IN CONTANTI. Nelle scorse ore, gli investigatori della Sezione Mobile del Nucleo P.E.F. Vicenza e del Nucleo Mobile del Gruppo della GdF, insieme a personale del Nucleo Operativo Speciale della Polizia Locale, hanno arrestato due cittadini tunisini mentre un terzo è stato denunciato a piede libero in flagranza del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Le investigazioni, scaturite dalla diuturna attività di controllo coordinato del territorio, ha permesso di ricostruire l’operatività di alcuni spacciatori tunisini, dediti alla vendita, prevalentemente di hashish e cocaina, nelle vie limitrofe alla Cittadella degli Studi ed in centro città. Grazie alle attività di osservazione, controllo e pedinamento, nonché al ricorso alle telecamere del sistema di videosorveglianza comunale collegato in rete anche con la Sala Operativa delle Fiamme Gialle beriche, i finanzieri e gli agenti di P.L. hanno localizzato tre appartamenti, due in viale Trento ed il terzo in via Mora, abitati da magrebini imparentati tra loro, dove ricorreva un continuo via vai di persone, prevalentemente italiane, che sostavano all’interno per pochi minuti o si accompagnavano brevemente a piedi con gli indagati. Gli spacciatori erano anche soliti muoversi nei pressi della Cittadella degli Studi di via Baden Powel alla ricerca di clienti tra i numerosi studenti che frequentano i locali istituti superiori. Al fine di dare riscontro all’emergenze investigative, all’esito di mirati servizi di osservazione e pedinamento, è scattato il blitz con l’esecuzione di tre perquisizioni presso gli appartamenti nella disponibilità degli indagati, rispettivamente di 26, 28 e 31 anni, presso i quali sono stati rinvenuti e sequestrati, in parte occultati in mezzo a dei vestiti, in parte riposti su alcuni ripiani accanto a materiale da confezionamento e da taglio, tra cuibilancini di precisione, pellicola e bustine di cellophane, quasi 500 grammi tra hashish e cocaina, equivalenti ad oltre 750 dosi di hashish e 150 di cocaina, 10.100,00 euro in contanti oltre a 14 smartphone. Alla luce degli elementi di prova raccolti, due tunisini sono stati deferiti, in stato di arresto, alla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza che ha disposto di associarli alla casa Circondariale di San Pio X, mentre il terzo, il più giovane, è stato denunciato a piede libero. L’intervento antidroga si inquadra nell’ambito delle iniziative coordinate dal Prefetto di Vicenza, in osservanza delle direttive promanante dal Ministero dell’Interno, volte ad intensificare i controlli nelle aree cittadine più a rischio al fine di mantenere alti standard di ordine e sicurezza. La GdF di Vicenza prosegue nella incessante opera di contrasto al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, sia mediante le preziose attività investigative messe in campo dagli specialisti del Nucleo. TREVISO, EFFETTUA ACQUISTI ONLINE CON LA CARTA DI CREDITO DI UN ANZIANO DEFUNTO, DENUNCIATO DALLA GDF. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno accertato che un residente nel trevigiano ha utilizzato, indebitamente, una carta di credito intestata a un anziano defunto per concludere alcune transazioni commerciali online. L’uomo, che aveva un rapporto di conoscenza con l’anziano defunto, medico in pensione, è stato, quindi, denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dai contanti, in quanto ha illecitamente impiegato, al fine di trarne profitto, la carta di credito di cui non era titolare, fino a quando la stessa non è stata bloccata dalla banca, dopo la notizia della morte del proprio cliente. Le indagini, svolte e originate da una querela presentata dai parenti del defunto, hanno permesso di constatare, attraverso l’analisi delle movimentazioni dei conti correnti, che la carta di credito del pensionato, dopo il suo decesso, è stata illecitamente usata dall’indagato per acquistare sul mercato elettronico prodotti per circa 4.000 euro, tra cui alcuni articoli di abbigliamento, un Iphone e una poltrona. Fondamentali sono state le informazioni ottenute dal servizio antifrode dell’azienda di commercio elettronico per provare che a utilizzare la carta di credito della vittima è stato l’indagato, il quale, per portare a termine gli acquisti, ha indicato nel portale web della società il proprio account, il numero di telefono personale da contattare per la consegna dei prodotti ordinati e i propri indirizzi di residenza e di posta elettronica. Alla luce degli elementi acquisiti, la Procura della Repubblica di Treviso ha ora concluso le indagini preliminari e l’indagato, in caso di rinvio a giudizio, potrà andare incontro alla pena della reclusione da uno a cinque anni e della multa da 310 euro a 1.550 euro. BOLOGNA, AFFITTI IN NERO, PROSEGUE LA CAMPAGNA ANTIEVASIONE DELLA GDF. Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate, Regione Emilia Romagna, le Università e l’Agenzia Regionale per il Diritto agli Studi Superiori – ER.GO proseguono nel loro comune impegno, facendo rete e collegando energie, professionalità e informazioni, per tutelare gli studenti e contrastare il fenomeno delle locazioni “in nero”, con particolare riferimento a quelle nei confronti degli universitari fuori sede. Si tratta di una tematica particolarmente sentita considerato il rischio per gli studenti di restare intrappolati nella giungla delle locazioni irregolari che, peraltro, spesso favoriscono l’insorgere di sacche di degrado. La strategia elaborata, che fa perno su un gruppo di lavoro al quale prendono parte militari del Corpo e funzionari dell’Agenzia delle Entrate, con la collaborazione delle Università regionali, della Regione Emila Romagna e di ER.GO, si muove su due direttrici parallele, più peso all’intelligence e meno controlli a massa attraverso l’elaborazione di specifiche analisi di rischio che, mediante la condivisione e l’incrocio dei dati informatici inerenti la registrazione dei contratti, le iscrizioni negli Atenei, le utenze domestiche, le richieste alle A.S.L. per il medico di base ecc., hanno permesso di selezionare situazioni anomale degne di approfondimento, al fine di smascherare quei proprietari di case che sfruttano gli studenti e non pagano le tasse. In particolare, con il determinante supporto delle Università di Bologna, Modena-Reggio Emila, Ferrara e Parma nonchè, la sede distaccata di Ravenna dell’Ateneo di Bologna, sono stati già individuati oltre 1600 locatori connotati da elevati indici di rischio. Nei mesi scorsi i reparti emiliano-romagnoli della Guardia di Finanza hanno inviato a 1.154 studenti, tramite raccomandate seguite da comunicazioni via posta elettronica, specifici questionari per acquisire le informazioni utili per svolgere gli approfondimenti necessari in relazione agli affitti. Ad oggi sono già pervenute oltre 400 risposte in corso di analisi, non solo repressione, ma anche prevenzione attraverso l’informazione e il dialogo con gli studenti. In particolare dopo la divulgazione, avvenuta nell’ottobre 2022, sui siti istituzionali degli atenei regionali, di un vademecum dal titolo “Guida Affitti”. È quanto segnalato dal Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, 7 PERSONE E 4 DENUNCIATE DAI CARABINIERI. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, intensificati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, anche in vista dell’imminente inizio della “Ryder Cup” che ha porterà nella Capitale tantissimi spettatori, nelle ultime ore sono state arrestate 7 persone e 4 denunciate. In quattro distinte operazioni, i Carabinieri impegnati nei servizi antiborseggio lunghe le linee della metropolitana e dei luoghi maggiormente frequentati, hanno arrestato 6 persone, di cui 5 cittadini romeni e uno di origini bosniache, sorpresi a rubare portafogli in danno di turisti. Nel medesimo contesto, nel corso di servizi antidegrado, nei principali nodi scambio dei trasporti pubblici, un cittadino nigeriano è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini, dovendo scontare una pena residua di 8 mesi di reclusione per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti ad offendere. I militari, poi, hanno denunciato due cittadini italiani per inosservanza del divieto di ritorno nel Comune di Roma, emesso nei loro confronti dal Questore di Roma, un cittadino italiano per l’inosservanza al Daspo urbano, emesso dal Questore di Roma, e un cittadino ungherese, senza fissa dimora, trovato in possesso di un coltello con lama di 11 cm. I Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno anche sanzionato 2 stranieri per la violazione del divieto di stazionamento nei pressi della stazione Termini. A loro carico è stato emesso contestuale ordine di allontanamento per 48 ore dalla predetta area e una multa di 100 euro. Sanzionato anche un cittadino della Repubblica Ceca trovato in possesso di alcune dosi di hashish, detenute per uso personale e 5 cittadini peruviani sorpresi in via Marsala intenti al commercio ambulante abusivo di prodotti alimentari e non alimentari. Sequestrate 165 confezioni di ghiaccioli, 50 vaschette di cibo cotto e posateria di plastica, con sanzioni amministrative totali per 5.165 euro. I Carabinieri, infine, hanno segnalato all’ASL due attività commerciali, in via Montebello e in via Calatafimi, per riscontrate carenze igieniche. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per domani, condizioni meteo anticicloniche che determineranno tempo stabile e soleggiato su tutte le regioni, con cielo sereno o al più poco nuvoloso. Il rinforzo dell’anticiclone determinerà una giornata stabile con cielo sereno o al più poco nuvoloso su tutte le regioni. Spiccata variabilità con rovesci sparsi tra Sicilia ionica e localmente sulla bassa Calabria, più soleggiato altrove. Le temperature, come segnalato da “3B Meteo“, saranno in rialzo, tra i 24 e 29 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale