CRONACA – BOLOGNA, AFFITTI IN NERO, PROSEGUE LA CAMPAGNA ANTIEVASIONE DELLA GDF, AGENZIA DELLE ENTRATE, REGIONE EMILIA ROMAGNA E LE UNIVERSITÀ – Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate, Regione Emilia Romagna, le Università e l’Agenzia Regionale per il Diritto agli Studi Superiori – ER.GO, proseguono nel loro comune impegno, facendo rete e collegando energie, professionalità e informazioni, per tutelare gli studenti e contrastare il fenomeno delle locazioni “in nero”, con particolare riferimento a quelle nei confronti degli universitari fuori sede. Si tratta di una tematica particolarmente sentita considerato il rischio per gli studenti di restare intrappolati nella giungla delle locazioni irregolari che, peraltro, spesso favoriscono l’insorgere di sacche di degrado. La strategia elaborata, che fa perno su un gruppo di lavoro al quale prendono parte militari del Corpo e funzionari dell’Agenzia delle Entrate, con la collaborazione delle Università regionali, della Regione Emila Romagna e di ER.GO, si muove su due direttrici parallele, più peso all’intelligence e meno controlli a massa attraverso l’elaborazione di specifiche analisi di rischio che, mediante la condivisione e l’incrocio dei dati informatici inerenti la registrazione dei contratti, le iscrizioni negli Atenei, le utenze domestiche, le richieste alle A.S.L. per il medico di base ecc., hanno permesso di selezionare situazioni anomale degne di approfondimento, al fine di smascherare quei proprietari di case che sfruttano gli studenti e non pagano le tasse. In particolare, con il determinante supporto delle Università di Bologna, Modena-Reggio Emila, Ferrara e Parma nonchè, la sede distaccata di Ravenna dell’Ateneo di Bologna, sono stati già individuati oltre 1.600 locatori connotati da elevati indici di rischio. Nei mesi scorsi i reparti emiliano-romagnoli della Guardia di Finanza hanno inviato a 1.154 studenti, tramite raccomandate seguite da comunicazioni via posta elettronica, specifici questionari per acquisire le informazioni utili per svolgere gli approfondimenti necessari in relazione agli affitti. Ad oggi sono già pervenute oltre 400 risposte in corso di analisi, non solo repressione, ma anche prevenzione attraverso l’informazione e il dialogo con gli studenti. In particolare dopo la divulgazione, avvenuta nell’ottobre 2022, sui siti istituzionali degli atenei regionali, di un vademecum dal titolo “Guida Affitti”. VIBO VALENTIA, CONTRASTO ALL‘IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, INDIVIDUATI DALLA GDF 3 PRESUNTI SCAFISTI RESPONSABILI DEL TRASPORTO DI 69 MIGRANTI A BORDO DI UNA IMBARCAZIONE A VELA. Alla vista del Pattugliatore PV6 “Barbarisi”, che li aveva intercettati all’esito dell’avvistamento di un aereo ATR del Gruppo Esplorazione Aeromarittima di Pratica di Mare a circa una quarantina di miglia da Capo Colonna, avevano gettato i documenti in mare e issato le vele fingendosi diportisti per sfuggire ai controlli dei finanzieri. Così, 3 presunti trafficanti di uomini, un Russo e due Uzbeki, di cui uno minorenne, che trasportavano 69 migranti partiti dalla Turchia e provenienti principalmente da Iran e Afghanistan, nascosti sotto coperta, hanno tentato di eludere la rete di vigilanza aeromarittima della GdF. L’unità alturiera del Corpo, una volta accertata la presenza di ulteriori persone sotto coperta, in collaborazione con una vedetta Costiera della classe V.800 del Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia ha proceduto all’abbordaggio per condurla nel Porto di Crotone. Le operazioni sono avvenute con la continua assistenza della Vedetta CP321 di Crotone che ha garantito una costante cornice di sicurezza. Le successive attività di indagine condotte sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Crotone hanno consentito di acquisire ulteriori riscontri investigativi a carico di tre presunti scafisti, un cittadino russo e due uzbeki di cui uno minorenne sottoposti a misura cautelare. Al termine del processo per direttissima, svoltosi nei confronti dei soli maggiorenni, il giudice ha inflitto poco più 4 anni di carcere ciascuno, all’esito del patteggiamento. Le attività in mare, condotte in sinergia tra la componente aeronavale alturiera e costiera della GdF hanno permesso di infliggere un duro colpo alle compagini criminali che organizzano questi pericolosi viaggi della speranza, assicurando alla giustizia tre presunti scafisti che, se sfuggiti alle maglie dei controlli, avrebbero potuto fare rientro per poi eventualmente intraprendere ancora nuovi viaggi, con il loro carico di esseri umani. CIVITAVECCHIA, IMPORTANTE SCOPERTA ARCHEOLOGICA NELLE ACQUE DELL’ISOLA DI VENTOTENE. La componente subacquea della Stazione Navale di Civitavecchia, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina, ha recuperato alcuni significativi reperti nei fondali dell’Isola di Ventotene, tra cui un’anfora romana di epoca repubblicana perfettamente conservata. Le Fiamme Gialle Aeronavali di stanza a Ventotene, venute a conoscenza della presenza di reperti archeologici sommersi in una zona circoscritta nella parte Sud dell’isola, caratterizzata da bassi fondali e molto frequentata dal traffico diportistico, notiziavano immediatamente il funzionario territorialmente competente della anzidetta Soprintendenza, dott. Carlo Molle, per pianificare una ricognizione subacquea e il recupero dei reperti più a rischio, evitando, così, una facile depredazione da parte di trafficanti senza scrupoli. Veniva, quindi, organizzata l’operazione da parte della componente subacquea della Stazione Navale di Civitavecchia con l’ausilio del guardacoste “G.210 Finanziere Marra” e del B.S.O. 124 e con il supporto dell’elicottero della Sezione Aerea di Pratica di Mare. Le immersioni venivano effettuate seguendo le indicazioni della Soprintendenza che, grazie ai mezzi, all’esperienza e alla professionalità dei sommozzatori delle Fiamme Gialle, permettevano il recupero di un’anfora romana integra adagiata sul fondale e di un assai più pesante manufatto di tufo locale di forma cilindrica. I reperti, portati in superficie utilizzando dei palloni di sollevamento e delle reti apposite, sono stati trasportati all’interno della Caserma G.d.F. “Finanziere Mare Francesco Nunziale”, dove sono stati immersi in vasche con acqua dolce per permettere la desalinizzazione. L’anfora recuperata è del tipo “Dressel 1B”, anfora vinaria tipica dell’area tirrenica e diffusa tra la fine del II e la metà del I secolo a.C., mentre il manufatto di pietra è riconducibile alle cave di tufo dell’isola, utilizzate già in epoca romana per la costruzione della celebre Villa Giulia e successivamente per l’edificazione del famoso carcere borbonico di Santo Stefano e per la neo colonizzazione di Ventotene. Una ricognizione subacquea più estesa ha permesso inoltre di verificare che il manufatto lapideo doveva far parte di un consistente gruppo di blocchi squadrati sparsi nell’area ed evidentemente riconducibili al naufragio. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, SORPERSI MENTRE CONFEZIONAVANO 15 KG DI DROGA NEL BOX. I CARABINIERI ARRESTANO DUE ROMANI DI 31 E 37 ANNI. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati, nell’ambito dei quotidiani servizi di controllo del territorio, hanno arrestato 2 cittadini romani, di 31 e 37 anni, poichè gravemente indiziati del reato di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nello specifico, i Carabinieri di pattuglia, hanno notato dei movimenti e dei rumori sospetti provenire dall’interno di un box auto. Approfondito il controllo, i militari hanno sorpreso i due uomini mentre arano intenti a confezionare panetti di hashish dal peso di 100 grammi cadauna, utilizzando una pressa meccanica. Perquisita anche l’abitazione i Carabinieri hanno inoltre rinvenuto e sequestrato ulteriori 15 kg di hashish, materiale per il confezionamento e circa 5.600 euro in contanti, ritenuti il provento della pregressa attività illecita. Gli arresti sono stati convalidati e i due indagati sono stati portati in carcere. Dalla droga sequestrata si sarebbero potute ricavare 65.000 dosi.
ROMA, TOR BELLA MONACA, CONTROLLI DEI CARABINIERI CONTRO OGNI FORMA DI ILLEGALITÀ. 12 DENUNCIATI PER FURTO DI ENERGIA ELETTRICA, UN UOMO DENUNCIATO PER LANCIO DI OGGETTI SULLE AUTO IN SOSTA. 5 PERSONE ARRESTATE PER DROGA, TRA CUI ANCHE L’AUTORE DEL FERIMENTO ALLA PORTAVOCE DEL COMITATO COLLABORATORI DI GIUSTIZIA. Negli ultimi giorni, nel quartiere romano di Tor Bella Monaca, i Carabinieri della Compagnia di Frascati, hanno effettuato una serie di controlli mirati volti al contrasto di ogni forma di illegalità e dell’occupazione abusiva di immobili di proprietà pubblica. Per il contrasto degli allacci abusivi, le attività dei Carabinieri si sono concentrate in via Arnaldo Brandizzi, dove, con il supporto dei tecnici delle società ARETI, ACEA ATO2 e ITALGAS, si è proceduto al controllo e al censimento degli occupanti di 30 appartamenti di proprietà del comune di Roma e destinati ad edilizia popolare. Le verifiche dei Carabinieri hanno portato all’identificazione di 85 persone di cui 12 sono state denunciate in stato di libertà per furto di gas e/o energia elettrica in danno delle società erogatrici dei servizi. I militari ed i tecnici hanno accertato la presenza di vari contatori risultati intestati a soggetti che avevano disattivato il contratto che però erano funzionanti e, quindi, allacciati abusivamente su altri contatori attivi. Con l’ausilio del personale tecnico delle società di distribuzione gli allacci abusivi sono stati immediatamente rimossi e ripristinato lo stato dei luoghi. Nell’ambito dei controlli, i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà, per il reato di lancio di oggetti pericolosi, un 38enne romano, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari che, senza un giustificato motivo, ha lanciato dal suo appartamento situato al quarto piano, due uova e un bullone contro le auto delle società ACEA e ITALGAS parcheggiate nel piazzale sottostante. La costante attività di contrasto alla criminalità svolto dai Carabinieri a Tor Bella Monaca, nell’ultima settimana, ha consentito di arrestare sei persone, in distinte operazioni di servizio, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in un caso per lesioni personali aggravate, sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per fatti commessi nel 2016. Complessivamente sono stati sequestrati 45 grammi di cocaina e 20 grammi di hashish. Tra gli arrestati per figura anche il tunisino di 34 anni che il 9 settembre 2023 era stato denunciato in stato di libertà per le lesioni aggravate cagionate a Maricetta Tirrito, portavoce del comitato collaboratori di giustizia. Nell’occasione, il giovane venne identificato nell’immediatezza, grazie al pronto intervento dei militari dell’Arma. ROMA, PERCEPIVANO IL “REDDITO DI CITTADINANZA“ SENZA AVERNE TITOLO. I CARABINIERI DENUNCIANO 58 PERSONE PER DANNO ERARIALE DI 272.000 EURO. Proseguono gli accertamenti dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma mirati alla verifica del possesso dei requisiti utili alla concessione del “Reddito di Cittadinanza” e del “Reddito di Emergenza”. Negli ultimi giorni, 58 persone appartenenti a 24 distinti nuclei familiari, sono state denunciate a piede libero dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante grazie ad accertamenti svolti presso anagrafe, Banca Dati Motorizzazione Civile e INPS. L’accusa per tutti è quella di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Si tratta, in particolare, di persone che, a vario titolo, hanno prodotto mendaci dichiarazioni e/o omesso di comunicare all’ente erogatore informazioni rilevanti circa la sussistenza o permanenza dei requisiti per la percezione del reddito di cittadinanza e del reddito di emergenza, simulando ad arte l’esistenza di più persone nel nucleo familiare per ampliare il diritto di percezione, a procedimenti giudiziari a loro carico, nell’ambito dei quali alcuni sono stati destinatari di misure precautelari e cautelari, con restrizioni agli arresti domiciliari e in carcere e circa condanne penali ricevute negli ultimi 10 anni. In alcuni casi gli indagati percepivano entrambi i redditi illecitamente nello stesso periodo. Dai calcoli effettuati, i 58 indagati avrebbero percepito, in assenza dei requisiti di legge, la somma complessiva tra il reddito di cittadinanza e quello di emergenza di 272.000 euro. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, come segnalato da “3B Meteo“, per domani, l’anticiclone africano rinnova tempo stabile e soleggiato ovunque, innocue velature in transito in giornata. Condizioni anticicloniche con tempo stabile e ovunque soleggiato per tutto il corso della giornata. Stabile e in prevalenza soleggiato su tutte le regioni, lieve variabilità pomeridiana tra bassa Calabria e Sicilia orientale. Le temperature saranno ancora stabili, comprese tra i 25 e 30 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale