CRONACA – CUNEO, OPERAZIONE “MURAGLIA DI CARTA”, LA GDF ARRESTA 5 PERSONE E SEQUESTRA 85 MILIONI DI EURO PER FATTURE FALSE ED AUTORICICLAGGIO VERSO LA CINA – Le Fiamme Gialle del Gruppo di Bra hanno condotto un’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, nei confronti di una rete di imprese fantasma, conclusasi con l’arresto di 5 persone di nazionalità italiana, marocchina e cinese ed il sequestro di oltre 85 milioni di euro, frutto del delitto di autoriciclaggio. Il dominus dello schema criminale, un commercialista di Milano, è stato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere unitamente a due cittadini della Repubblica Popolare Cinese e a due fratelli marocchini per i quali sono stati disposti gli arresti domiciliari. L’operazione è stata denominata “Muraglia di carta” in quanto milioni di euro sono stati bonificati, quasi senza soluzione di continuità, verso diversi Paesi esteri, prioritariamente in Cina, a fronte dell’emissione di fatture per operazioni inesistenti da parte di società cc.dd. cartiere, rappresentate solo formalmente da cittadini cinesi, che fungevano da teste di legno. All’esito degli approfondimenti svolti si è altresì appurato come numerosissime imprese, circa 300, sparse su tutto il territorio nazionale, abbiano ottenuto benefici dalla frode, portando in dichiarazione le fatture per operazioni inesistenti, in modo così da ridurre le imposte da versare nelle casse dello Stato. L’attività di Polizia Giudiziaria ha consentito di bloccare le somme presenti sui conti degli indagati e delle imprese utilizzate per perpetrare la frode e contestualmente sono state eseguite decine di perquisizioni. L’investigazione nasce da un controllo fiscale della Guardia di Finanza nei confronti di un imprenditore cinese, stabilitosi a Bra, i cui approfondimenti hanno permesso di ricostruirne la natura di emittente di fatture per operazioni inesistenti, nonché di svelare l’esistenza di una rete di società cartiere rappresentate da prestanome di nazionalità cinese. I fratelli, invece, hanno provveduto alle dichiarazioni amministrative necessarie per l’avvio delle attività (SCIA) di alcune di esse, compilandole con dati palesemente falsi, mentre il commercialista operante a Milano è risultato essere il regista di tutto il disegno criminoso, peraltro, a fronte di lauti guadagni dal 2001, risultava sconosciuto al Fisco. PADOVA, SCOPERTI DALLA GDF 41 LAVORATORI IN NERO E 28 IRREGOLARI – Nel corso della stagione estiva i militari del Comando Provinciale di Padova hanno intensificato i controlli di polizia economico-finanziaria volti a riscontrare l’osservanza delle norme in materia di tutela del lavoro. Gli accertamenti hanno interessato diversi operatori economici in città e in provincia e hanno permesso di individuare 41 lavoratori in nero e 28 irregolari. Nello specifico, i Finanzieri del Gruppo di Padova, a seguito di autonoma attività informativa, hanno effettuato accessi presso diverse attività commerciali, ivi compresi locali notturni e piscine all’aperto, all’esito dei quali sono stati identificati 12 lavoratori in nero, impiegati in assenza della preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro, e 24 lavoratori irregolari, assunti in forza di un contratto di lavoro a chiamata, senza la preventiva comunicazione di inizio della prestazione lavorativa a cura del datore di lavoro. A conclusione di mirate attività ispettive svolte nei confronti di pubblici esercizi e imprese del settore dell’agriturismo, del tessile e dei servizi alla persona, la Compagnia di Este ha individuato, presso 4 operatori economici, 19 lavoratori in nero. In particolare, è stato scoperto un agriturismo dedito all’organizzazione di eventi, dove tutto il personale dipendente, pari a 9 persone, era impiegato in nero e le retribuzioni venivano corrisposte esclusivamente in contanti. La Compagnia di Cittadella ha, inoltre, identificato 8 lavoratori in nero e 4 lavoratori irregolari presso 3 attività commerciali dell’alta padovana operanti nel settore della somministrazione di alimenti e bevande, mentre la Compagnia di Piove di Sacco ha invece rilevato la presenza di 2 lavoratori in nero, di cui uno conducente di un automezzo commerciale sottoposto a controllo su strada. Le attività in rassegna hanno consentito di segnalare al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro le violazioni sopra riepilogate, le cui sanzioni amministrative cumulative sono ricomprese tra un minimo di oltre 98 mila euro e un massimo di oltre 720 mila euro circa, permettendo l’adozione di 8 provvedimenti di sospensione dell’attività, in ragione dell’impiego di personale non registrato in misura pari o superiore al 10% del totale dei lavoratori presenti sui luoghi ispezionati. Le operazioni di servizio descritte testimoniano la costante azione della Guardia di Finanza nel contrasto all’illegalità nel lavoro, con l’obiettivo di arginare ogni forma di abuso a tutela degli imprenditori, dei professionisti e dei lavoratori che operano nel rispetto delle leggi. SIENA, ESEGUITE DALLA GDF 5 MISURE CAUTELARI INTERDITTIVE E SEQUESTRI FINO A 2,8 MLN DI EURO. Sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siena ha in corso indagini nei confronti di 9 persone dedite ad una costante attività di depauperamento di 6 società, dalle quali le somme per pagare le imposte sono state distratte per l’acquisto di beni di lusso ed immobili, ricariche di conti gioco on-line nonché centinaia di prelevamenti di contante ed emissioni di assegni senza alcun collegamento con l’attività d’impresa svolta. Le indagini sono svolte per i reati di associazione per delinquere, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, riciclaggio ed autoriciclaggio, malversazione di denaro pubblico nonchè bancarotta fraudolenta. In particolare, attraverso l’utilizzo delle banche dati e la ricostruzione dei flussi finanziari, gli accertamenti delle Fiamme gialle hanno fatto emergere il reiterato avvicendamento nella carica di amministratore delle società da parte di 5 indagati principali, i quali hanno utilizzato per oltre dieci anni le società in successione temporale, rendendole inattive appena ricevute le cartelle esattoriali emesse per l’ingente debito erariale e costituendone delle nuove dove dirottare i fondi drenati dalle precedenti. Inoltre, una parte delle somme distratte è costituita da un finanziamento di 25.000 euro con garanzia pubblica, erogato in base alla normativa emergenziale e la cui destinazione era vincolata al fabbisogno aziendale. A fronte della sistematicità di questo modus operandi, il Pubblico ministero ha richiesto l’apertura di una procedura di liquidazione giudiziale nei confronti della società e l’adozione di misure cautelari idonee a prevenire la reiterazione dei medesimi fatti. Accogliendo la richiesta della Procura senese, in ordine all’ipotesi di bancarotta fraudolenta e di malversazione, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto nei confronti di cinque indagati la misura interdittiva del divieto di esercitare gli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per 12 mesi nonchè il sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto dei reati fino a 2,8 mln di euro. PESCARA, PIANO D’AZIONE “DRUG MARKET” DELLA GDF, IN PIENO CENTRO ARRESTATO CLANDESTINO TRAFFICANTE DI DROGA CON QUASI 5 KG DI MARIJUANA. È un 35enne, di nazionalità marocchina e clandestino, ad essere finito in manette, nell’ambito del piano d’azione “Drug Market” sono stati intensificati i controlli effettuati alle principali vie di accesso della città adriatica, in particolare in prossimità degli ingressi autostradali, degli spazi aeroportuali e delle stazioni ferroviarie. Grazie a questa capillare attività ispettiva, i finanzieri del Comando Provinciale di Pescara, durante un pattugliamento del territorio, nei pressi della stazione di Pescara centrale, hanno proceduto al fermo di un giovane immigrato appena arrivato in città. L’extracomunitario ha attirato l’attenzione dei finanzieri per l’atteggiamento equivoco e sospetto assunto alla vista degli operatori di polizia e difatti dall’immediato controllo del voluminoso bagaglio che aveva al seguito, è stato possibile rinvenire 4 buste di cellophane con all’interno 426 ovuli di marijuana e 2 smartphone, il tutto sottoposto a sequestro. La sostanza stupefacente avrebbe consentito il confezionamento di circa 9.000 spinelli da smerciare sulla piazza pescarese, per un valore sul mercato dello spaccio di circa 50.000 euro. Il giovane è stato, quindi, accompagnato presso gli uffici della caserma per procedere ai rilievi fotosegnaletici, in quanto sprovvisto di documenti di riconoscimento. Dagli accertamenti esperiti al sistema informativo del Corpo, lo stesso è risultato gravato da numerosi precedenti di Polizia sempre nel settore stupefacenti. Il giovane straniero é inoltre senza fissa dimora ed è già stato colpito da 2 provvedimenti di rintraccio ed interdizione dal dimorare nel comune di Firenze, dove, invece, vive. Infine, come disposto dall’A.G. competente, i finanzieri hanno condotto nel locale carcere il fermato. Ad informarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, LITE IN STRADA SFOCIA IN ACCOLTELLAMENTO. I CARABINIERI FERMANO 68ENNE PER TENTATO OMICIDIO. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, di iniziativa, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 68enne italiano con l’accusa di tentato omicidio. La notte del 26 settembre, alle ore 03:45 circa, a seguito di una chiamata giunta al “112“, i Carabinieri sono intervenuti in via Casilina Vecchia dove hanno trovato una persona ferita a terra, soccorsa da una donna. La donna stava tamponando una profonda ferita sotto l’ascella sinistra dell’uomo, identificato in un 28enne del Senegal, senza fissa dimora, poi soccorso da personale del “118” e trasportato con ambulanza, in codice rosso, presso l’ospedale San Giovanni, dove veniva ricoverato in prognosi riservata. Dai primi accertamenti eseguiti dai Carabinieri e grazie alle informazioni fornite dalla donna, abitante del posto, è emerso che il 28enne avrebbe avuto una lite animata con un altro uomo, riconosciuto dalla donna poichè domiciliato poco distante e identificato nel 68enne. La donna avrebbe assistito solo alla violenta lite, nel corso della quale era presente anche un’altra donna di colore che cercava di calmare gli animi e non al ferimento perchè avvenuto dopo qualche istante all’interno di un cortile. L’indagato, in un primo momento, avrebbe minacciato il 28enne con una pistola ad aria compressa, ferendolo ad una mano dopo aver esploso alcuni colpi, e con un taser, per, poi, colpirlo con un coltello sotto l’ascella. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, seguendo le indicazioni acquisite, hanno raggiunto l’abitazione dell’indagato e lo hanno fermato. Dopo aver finto un primo momento di sorpresa e quando i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato la pistola ad aria compressa, calibro 50, il coltello con lama di 10 cm. appena lavata, nascosti in un cassetto del comodino in camera da letto, l’uomo ha ammesso quanto accaduto. Ha raccontato di aver ferito il cittadino straniero nel corso di una lite scoppiata dopo aver subito il furto dello smartphone, a suo dire, da parte della donna di colore che era in compagnia dell’uomo ferito, non identificata, perchè si era allontanata prima dell’arrivo dei militari. Il Gip del Tribunale di Roma ha convalidato il fermo e ha disposto per il 68enne la custodia cautelare in carcere. OSTIA, PER TENTATO FURTO, 18ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI. I Carabinieri della Stazione di Ostia hanno arrestato un 18enne, marocchino, gravemente indiziato del reato di tentato furto aggravato. Nella circostanza, il giovane è stato sorpreso da due Carabinieri, un maresciallo donna e un Carabiniere donna, entrambe libere dal servizio e in borghese, mentre tentava di forzare la porta di ingresso di un ristorante. Bloccato e perquisito i militari lo hanno trovato in possesso di un coltellino a serramanico e di circa 7 grammi di hashish, che sono stati sequestrati. Dai successivi accertamenti effettuati dai Carabinieri, si è appurato che il 18enne aveva tentato di forzare anche la porta di un appartamento situato in lungomare Paolo Toscanelli. Ai militari, l’uomo è apparso da subito in evidente stato di alterazione dovuta presumibilmente all’abuso di alcol e stupefacenti, per cui è stato richiesto l’intervento dei sanitari del “118“, che lo hanno trasportato all’ospedale “G.B. Grassi, dove è piantonato e messo a disposizione del Tribunale di Roma, che ha convalidato l’arresto è ha disposto l’obbligo di firma in caserma. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per domani, sole offuscato dal passaggio di innocue velature e stratificazioni alte, qualche locale foschia o nebbia fino al primo mattino sulla pianura piemontese. Tempo stabile con cielo poco nuvoloso, qualche innocuo annuvolamento dal pomeriggio lungo la dorsale appenninica. In gran parte soleggiato o poco nuvoloso, salvo dal pomeriggio innocua variabilità sull’Appennino. Come segnalato da “3B Meteo” stabili, le temperature saranno tra i 24 e 30 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale