CRONACA – CREMONA, INDEBITA PERCEZIONE DI FINANZIAMENTI PUBBLICI LEGATI ALL’EMERGENZA “COVID–19” ED EVASIONE FISCALE SCOPERTE DALLA GDF – I militari della Compagnia di Crema, coordinati dalla Procura della Repubblica di Cremona, hanno accertato una frode ai danni dello Stato correlata all’indebita percezione di finanziamenti pubblici finalizzati a sostenere le esigenze di liquidità delle imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica da “Covid–19“, per un importo complessivo di oltre € 2.500.000 posta in essere dagli amministratori di una società con sede in Madignano (CR). Le indagini hanno accertato l’evasione fiscale conseguita da tale società, anche mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, per oltre € 750.000. In particolare, le Fiamme Gialle cremasche hanno riscontrato che la società oggetto di investigazione, operante nel settore del commercio di carni all’ingrosso, attestando una situazione economico-finanziaria artefatta, peraltro comprovata da bilanci d’esercizio contenti informazioni mendaci, aveva indebitamente percepito finanziamenti pubblici per il complessivo importo di € 1.465.000, nonchè richiesto ulteriori finanziamenti per il complessivo importo di € 1.100.000 la cui erogazione, sulla base delle attività di indagine effettuate, è stata tempestivamente interrotta. La reale dimensione economico-finanziaria della società, inoltre, ha consentito di accertare l’evasione fiscale conseguita dalla società, tra gli anni 2020 e 2021, per oltre € 750.000, resa possibile anche dal ricorso a fatture per operazioni inesistenti. Gli amministratori sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Cremona per diverse ipotesi di reati tributari, false comunicazioni sociali, nonchè indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Sulla base delle indagini effettuate dai militari della Compagnia di Crema, il G.I.P. presso il Tribunale di Cremona ha altresì disposto il sequestro preventivo per equivalente dei beni riconducibili agli indagati sino a concorrenza di un importo di circa € 2.200.000, che ha consentito di sottoporre a sequestro, nelle more dell’iter giudiziario, appartamenti, autoveicoli, quote societarie e disponibilità finanziarie. VICENZA, TASSATI PROVENTI ILLECITAMENTE OTTENUTI PROVENIENTI DA FURTO AGGRAVATO. Nel corso del mese di ottobre, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza hanno concluso un controllo di polizia economico-finanziaria nei confronti di un soggetto destinatario di avviso di conclusione delle indagini preliminari, per il reato di furto aggravato e continuato, nell’ambito del quale sono stati sottoposti a tassazione i proventi illeciti provenienti da reato quantificati in circa € 220.000. In particolare, una pattuglia della Tenenza di Noventa Vicentina ha controllato un ex-artigiano di Lonigo (VI) che, tra il 2017 e il 2020, quando la sua ditta era ancora attiva, si era fatto intestare senza averne titolo svariati assegni e bonifici, sottraendoli dai conti correnti di un’azienda presso la quale lavorava la moglie come impiegata amministrativa. Il totale delle somme depredate all’ignara azienda, parte offesa nel procedimento penale, è stato contestato come provento illecito e perciò, sulla base di precise disposizioni normative vigenti e di consolidata giurisprudenza, è stato sottoposto a tassazione. Oltretutto l’ex-artigiano era soggetto noto ai finanzieri della Tenenza di Noventa V.na poichè era già stato sottoposto a verifica fiscale nel 2021, in quanto aveva omesso di presentare tutte le dichiarazioni annuali obbligatorie ai fini I.V.A. e dei redditi per la sua attività imprenditoriale, occultando al Fisco la totalità dei suoi guadagni, sottraendo così risorse dai conti pubblici che potevano essere invece destinate alla collettività. Adesso l’uomo, oltre a doversi sottoporre al giudizio del Tribunale di Vicenza per il reato contestatogli, dovrà versare al Fisco le imposte connesse agli illeciti guadagni, nonché sanzioni amministrative pecuniarie. REGGIO EMILIA, MAXI FRODE NEL COMMERCIO DEI PALLET SCOPERTA DALLA GDF – La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Reggio Emilia, nel corso di una complessa operazione di contrasto alle frodi fiscali nel commercio dei pallet, ha smascherato un’articolata rete criminale responsabile di gravi reati. Gli investigatori hanno disvelato un intricato meccanismo per l’acquisto “in nero” della merce che, grazie alla creazione di diverse società “cartiere” emittenti fatture per operazioni inesistenti, ha permesso ai predetti accoliti di perpetrare una serie di illeciti a danno dello Stato e dell’economia locale. In dettaglio, l’attività investigativa, sviluppata dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria a seguito della conclusione di una verifica fiscale, ha disvelato l’operato del gruppo criminale che, attraverso l’emissione di fatture false per un valore complessivo di 10 milioni di euro, ha consentito di ottenere indebiti risparmi d’imposta per 3 milioni e mezzo di euro. Il meccanismo fraudolento emerso è stato, così, delineato, con i coinvolti che acquistavano bancali “in nero” da conducenti di autocarri o corrieri, che, dopo aver effettuato le consegne di merci loro demandate, trattenevano i pallet giacenti sul proprio veicolo. In seguito, tali prodotti venivano rivenduti legalmente da società, appartenenti al sodalizio, realmente operative e che hanno dichiarato i ricavi conseguiti dalle suddette cessioni. Al fine di giustificare l’acquisto in nero dei bancali, sono state create diverse società “cartiere”, le quali emettevano fatture per operazioni inesistenti nei confronti delle imprese che si occupavano della rivendita legale della merce che, annotando tali fatture, hanno dedotto il costo e simulato l’acquisto regolare. In tale contesto, la società verificata è risultata essere soggetto economico sia fornitore che cliente di altre società del gruppo. Gli accertamenti condotti hanno portato alla denuncia per operazioni inesistenti di 4 presunti responsabili, di cui 2 campani, 1 veneto ed 1 extracomunitario originario della Libia e residente nella provincia reggiana. Contestualmente all’attività di accertamento fiscale, è stata eseguita nei confronti della società un’ispezione in materia di tutela della spesa pubblica, all’esito della quale è emerso che tre dei quattro esponenti del sodalizio criminale, nelle annualità 2020 e 2021, hanno conseguito indebitamente finanziamenti garantiti dallo Stato, per circa 500.000 euro, erogati nell’ambito dell’emergenza causata dalla pandemia da “Covid–19“. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ARDEA, I CARABINIERI SEQUESTRANO 30 CHILI DI HASHISH. 3 PERSONE ARRESTATE E ALTRE 3 DENUNCIATE A PIEDE LIBERO. I Carabinieri della Tenenza di Ardea hanno arrestato tre uomini, due italiani di 50 e 40 anni e un cittadino albanese di 28 anni e denunciato a piede libero altre tre persone, un italiano 47enne, una cittadina bulgara 35enne e una donna italiana di 23 anni, tutti gravemente indiziati del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nella tarda serata del 20 ottobre scorso, i militari nel corso di diversi servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato negli ultimi giorni uno strano via vai in una via residenziale nel comune di Ardea ed hanno deciso di approfondire effettuando diversi controlli. Nello specifico, i Carabinieri hanno notato uno dei tre indagati il giovane albanese in strada ed hanno deciso di sottoporlo ad un controllo. L’atteggiamento nervoso assunto dal 28enne ha spinto i militari ad estendere la perquisizione anche al suo domicilio. Giunti presso l’abitazione, dove erano presenti altre cinque persone, i militari hanno rinvenuto e sequestrato circa 30 kg di hashish divisi in confezioni da 5 kg cadauna, al cui interno la sostanza era confezionata in panetti, oltre a tutto il materiale utile al confezionamento e alla pesatura delle dosi e denaro contante, ritenuta provento dell’attività illecita. I tre, con precedenti specifici, sono stati accompagnati presso il carcere di Velletri, a disposizione dell’A.G. in attesa della convalida. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Per la giornata di domani, in Italia, come segnalato da “3B Meteo“, qualche pioggia sulle zone alpine, ampie schiarite altrove ma con foschie, nebbie e nubi basse al mattino in Val Padana, in diradamento. Tempo instabile con piogge irregolari e temporali sull’area tirrenica, oltre a fenomeni più sporadici lungo il versante adriatico. Rovesci sparsi più frequenti sull’area tirrenica, ma in attenuazione, schiarite sul versante jonico. Le temperature saranno in diminuzione, tra i 16 e 27 gradi, mentre a Potenza già piove.
Rocco Becce
Direttore Editoriale