CRONACA – PISA, SCOPERTI DALLA GDF 25 LAVORATORI “IN NERO” – Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Pisa, in queste settimane di novembre, hanno intensificato i servizi di controllo economico del territorio, intervenendo in diversi ristoranti e agriturismi, al fine di verificare la corretta applicazione della normativa in materia di lavoro. I militari del Gruppo di Pisa, delle Compagnie di Pontedera e San Miniato, e della Tenenza di Volterra hanno individuato 14 lavoratori in nero/irregolari intenti a lavorare dietro un bancone, ovvero impiegati con mansioni di cameriere, pizzaiolo, aiuto cuoco, lavapiatti, tutti di età compresa tra i 17 ed i 63 anni, sia italiani che stranieri. In un caso, all’atto dell’accesso presso un ristorante di San Miniato erano presenti dei lavoratori intenti ad allestire la sala ed a cucinare. I militari operanti hanno identificato tutti i presenti intenti a lavorare e accertata la presenza di 3 lavoratori a nero, tutti di origine straniera, cinese e filippina. Nel corso di un controllo eseguito a Volterra è stata accertata la presenza, in un bar, di una lavoratrice regolarmente assunta presso una società con mansioni di cameriera, sorpresa a svolgere la propria attività presso un luogo diverso di esercizio e per un’altra società avente però lo stesso socio amministratore e proprietario. Tutti i lavoratori sono risultati completamente sconosciuti agli Enti previdenziali ed assistenziali e la loro opera non sarebbe stata riconosciuta ai fini pensionistici. Ai datori di lavoro che impiegavano la manodopera irregolare sarà irrogata la maxisanzione prevista dalla normativa. Per 7 esercizi commerciali è scattata anche la proposta di sospensione dell’attività. Complessivamente, dal mese di agosto ad oggi, le Fiamme Gialle pisane hanno individuato 25 lavoratori “in nero” o irregolari e sanzionato 9 datori di lavoro, operanti nei settori della ristorazione e turistico-ricettivo, che li avevano assunti senza provvedere a regolarizzare la loro posizione previdenziale ed assistenziale. FORLÌ, ACCERTATE DALLA GDF INDEBITE COMPENSAZIONI DI CREDITI DI IMPOSTA PER OLTRE 500MILA EURO. DENUNCIATE TRE PERSONE. Nell’ambito di un piano d’interventi messo a punto, in maniera mirata e selettiva, dal Comando Provinciale delle Fiamme Gialle di Forlì nei confronti di persone connotate da concreti indici di pericolosità, i finanzieri hanno scoperto l’utilizzo di crediti d’imposta non spettanti per oltre 500mila euro. Tre persone sono state denunciate. Le Fiamme Gialle hanno controllato, in particolare, due imprese della provincia, la prima, che opera nel settore della costruzione di edifici, con sede a Gatteo (FC), l’altra, attiva nel campo del commercio al dettaglio di confezioni per adulti, con sede a Forlì. Le società sono state individuate all’esito di apposite analisi di rischio elaborate grazie alla sistematica valorizzazione delle numerose banche dati in uso al Corpo, oltrechè delle risultanze informative acquisite nei diversi ambiti della missione istituzionale, a cui, da qualche tempo, si affianca anche il flusso di comunicazioni alimentato dai Comuni a seguito dei protocolli d’intesa sottoscritti a tutela del PNRR. Nel dettaglio, i militari della Tenenza di Cesenatico hanno constatato che l’impresa di Gatteo aveva utilizzato, in compensazione di tasse dovute, un credito d’imposta di circa 480mila euro, che può essere finanziato con risorse del PNRR, derivante da investimenti per la formazione del personale nell’utilizzo di programmi informatici e software, di fatto mai avvenuta. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede, infatti, un insieme integrato di investimenti e riforme orientato a migliorare l’equità, l’efficienza e la competitività del Paese, a favorire l’attrazione degli investimenti e in generale ad accrescere la fiducia di cittadini e imprese, la cui Missione 1, che fa riferimento alla digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, contempla incentivi alle imprese anche sotto forma di crediti d’imposta. Le Fiamme Gialle hanno rilevato, in particolare, che i corsi afferenti a detta tipologia di formazione 4.0, sono stati sostenuti solo cartolarmente nei riguardi di oltre 200 operai, per un totale complessivo di 42.000 ore, una buona parte, peraltro, sarebbero state asseritamente erogate anche durante il periodo di restrizione pandemica. I finanzieri hanno accertato, inoltre, che la documentazione posta a corredo dell’istruttoria, costituita da registri didattici, registri delle presenze, relazioni illustrative dei corsi, ed altro è risultata artefatta ovvero certificante fatti e situazioni mai avvenuti. VITERBO, SEQUESTRATI DALLA GDF OLTRE 6.000 PRODOTTI PERICOLOSI PER LA SALUTE DEI CONSUMATORI. DENUNCIATE 5 PERSONE. Le attività svolte dalle Fiamme Gialle Viterbesi nell’ambito dei controlli a contrasto dei fenomeni della contraffazione, dell’abusivismo commerciale, delle violazioni in materia di sicurezza prodotti e tutela del “Made in Italy” hanno interessato i comuni di Viterbo, Nepi, Tarquinia, Tuscania e Montalto di Castro, sottraendo dal mercato una notevole quantità di prodotti commerciali non sicuri e ponendo sotto sequestro oltre 6.000 beni di consumo risultati pericolosi per la salute dei consumatori. Segnalati alla competente Autorità Giudiziaria 5 persone ritenute responsabili di tale condotta illecita. I beni sottoposti a sequestro sono risultati per la maggior parte non rispondenti ai dettami previsti dal “Codice del Consumo”, in quanto sprovvisti delle informazioni identificative minime quali i dati relativi al produttore/importatore, il Paese di origine, la natura dei materiali impiegati per la loro realizzazione, le istruzioni e precauzioni per l’utilizzo, che per legge devono essere presenti sulle confezioni o sulle rispettive etichette, in modo visibile, leggibile ed in lingua italiana. Tra questi, si evidenziano 2 sequestri eseguiti in punti vendita a Viterbo e a Tarquinia che hanno permesso l’individuazione di 380 prodotti cosmetici risultanti contenere, tra le altre, sostanze vietate in commercio, classificate potenzialmente cancerogene, mutagene o tossiche pertanto dannose per gli ignari acquirenti. In questo quadro e nel critico contesto economico contingente, l’attività portata a termine testimonia la particolare attenzione riposta dalle Fiamme Gialle viterbesi nel contrasto di questi fenomeni, grazie allo sviluppo di specifici e quotidiani servizi finalizzati al controllo economico del territorio e al monitoraggio delle attività che presentano profili di rischio, a garanzia della sicurezza dei consumatori, della tutela dei titolari legittimi dei diritti e quindi del corretto funzionamento del mercato nonchè degli operatori che conducono onestamente le proprie attività commerciali nonostante il periodo di crisi. Per evitare rischi, è opportuno rivolgersi sempre a punti vendita e ad operatori commerciali affidabili, controllando le etichette dei prodotti acquistati, che devono riportate, con chiarezza, le informazioni relative ai prodotti in vendita. PESARO, SEQUESTRATI OLTRE 68.000 ARTICOLI NON SICURI. Nei giorni scorsi, i finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Pesaro e della Compagnia di Fano, nell’ambito di un più ampio piano di intensificazione dei controlli del territorio disposto dal Comando Provinciale di Pesaro, hanno sottoposto a sequestro oltre 68.400 prodotti non conformi ai requisiti minimi di sicurezza, privi o deficitari delle informazioni previste dal “Codice del Consumo”. In particolare, i controlli, eseguiti in diversi esercizi commerciali della provincia, hanno permesso di individuare addobbi natalizi, articoli di ferramenta, da cucina, di elettronica e per animali, privi delle dovute indicazioni di provenienza, delle istruzioni per l’utilizzo, delle avvertenze di sicurezza e della composizione merceologica. Le suddette indicazioni sono, infatti, fondamentali, in quanto, oltre ad attestare la conformità dei prodotti agli standard di sicurezza dell’Unione Europea e nazionali, garantiscono che il prodotto non sia stato fabbricato con sostanze potenzialmente dannose per la salute. La commercializzazione di beni sul territorio nazionale richiede l’obbligatoria indicazione, chiaramente visibile e leggibile, almeno della denominazione legale o merceologica del prodotto, del produttore o importatore, del Paese di origine, qualora situato al di fuori dell’Unione Europea, dell’eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle cose o all’ambiente e dei materiali impiegati, delle istruzioni e delle eventuali precauzioni e loro destinazione d’uso, utili ai fini della fruizione e della sicurezza del consumatore. Tali dettagli devono figurare sulle confezioni o sulle etichette dei prodotti nel momento in cui sono posti in vendita, eccezion fatta per le istruzioni, le eventuali precauzioni e le destinazioni d’uso che possono, invece, essere riportate su altra documentazione illustrativa da fornirsi in accompagnamento ai prodotti stessi. I prodotti posti in vendita sono stati sequestrati e ritirati dal mercato dalle Fiamme Gialle e i responsabili delle attività commerciali segnalati alla competente Camera di Commercio per la definizione delle sanzioni amministrative contestate, che prevedono sanzioni pecuniarie fino a 25.800 euro. È quanto segnalato dal Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, ANCORA CONTROLLI ANTIDEGRADO DEI CARABINIERI IN PIAZZALE OSTIENSE. Anche lo scorso pomeriggio, i Carabinieri della Compagnia Roma Eur, insieme agli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale, sono tornati in piazzale Ostiense per eseguire un servizio coordinato di controllo, mirato alla prevenzione e alla repressione di ogni forma di illegalità e degrado. Le verifiche hanno riguardato l’area antistante la stazione ferroviaria Ostiense, i parcheggi e le banchine degli autobus, oltre alla zona interessata dalla presenza dei banchi addetti alla vendita ambulante. Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati, a carico di ignoti, circa 500 kg di merce varia, indumenti e utensili, poi, rimossi da personale dell’azienda AMA, intervenuto sul posto. ROMA, PER TENTATO FURTO AGGRAVATO, DUE ARRESTI ESEGUITI DAI CARABINIERI. I Carabinieri della Stazione di Roma Appia hanno arrestato due cittadini romani di 19 e 21 anni, gravemente indiziati del reato di tentato furto aggravato in concorso. Nello specifico, i Carabinieri nel transitare in via Amante hanno notato dei movimenti e rumori sospetti provenire dall’interno del Centro Unico Polivalente dove ha sede un’associazione di quartiere animalista. È per questo che, I militari, hanno deciso di effettuare un controllo approfondito ed hanno sorpreso e bloccato i giovani, mentre erano intenti a rovistare nei locali dell’associazione, dove si erano introdotti dopo aver forzato una porta finestra. Il rappresentante legale dell’associazione ha presentato regolare denuncia querela e i ragazzi dopo essere stati identificati sono stati arrestati. Presso le Aule di piazzale Clodio il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto per entrambi. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per domani, come segnalato da “3B Meteo“, piogge e rovesci su Nord Ovest, Lombardia e alto Triveneto, neve sulle Alpi in calo a 1.300 m. Schiarite su Romagna e basso Veneto. Piogge e rovesci sull’alta Toscana, asciutto altrove con cielo parzialmente nuvoloso e maggiori schiarite sull’Adriatico. Tempo in prevalenza soleggiato e asciutto, pur con velature e stratificazioni alte che offuscheranno il cielo. Le temperature saranno in rialzo, tra i 15 e 22 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale