CRONACA – MODENA, CONTROLLI IN MATERIA DI SOMMERSO DA LAVORO NEL SETTORE DELLA RISTORAZIONE. INDIVIDUATI DALLA GDF 8 LAVORATORI “IN NERO” E INTERROTTA L’EROGAZIONE DI 3 INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE – Dallo scorso mese mese di dicembre, i militari della Guardia di Finanza di Modena hanno condotto una serie di interventi orientati al contrasto del sommerso da lavoro nel settore della ristorazione in vari Comuni della Provincia, che hanno consentito di individuare, finora, 8 lavoratori “in nero”. In particolare, a seguito di una specifica attività di intelligence sviluppata attraverso l’incrocio di banche dati e notizie disponibili sulle cc.dd. fonti aperte, nonchè di preliminari appostamenti, i finanzieri del Gruppo di Modena hanno avviato un controllo in Comune confinante con il capoluogo nell’ambito del quale sono stati scoperti 5 lavoratori “in nero”, su 9 persone identificate all’atto dell’accesso, i quali, in un bar/pasticceria, svolgevano le mansioni di cameriere e personale addetto al banco. Successivi approfondimenti operati hanno fatto emergere come uno dei lavoratori individuati risultasse essere percettore dell’indennità mensile di disoccupazione (NASpI) e, di conseguenza, sono stati richiesti l’interruzione dell’erogazione del sussidio e il recupero delle somme indebitamente percepite. In un’analoga attività commerciale sita in un Comune dell’Unione “Terre di Castelli”, i militari della Tenenza di Vignola hanno individuato 3 lavoratori “in nero”, sui 4 trovati nel locale all’atto dell’avvio del controllo. Anche in questo caso, 2 persone risultavano aver da poco presentato la richiesta per la percezione della NASpI, ma l’intervento ha consentito di interrompere la procedura prima dell’erogazione del sussidio in parola. In entrambi i casi, per gli esercizi commerciali, oltre all’irrogazione delle previste sanzioni amministrative, è stata proposta all’Ispettorato del Lavoro l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività per l’impiego di personale “in nero” superiore al 10% del totale dei lavoratori subordinati presenti, così come previsto dall’art. 14 del D.Lgs. n. 81/2008. LIVORNO, MAXI EVASIONE FISCALE SCOPERTA DALLA GDF. Le Fiamme Gialle del Gruppo di Livorno hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Livorno, avente ad oggetto imposte evase per un ammontare complessivo di oltre mezzo milione di euro nei confronti di 2 società a responsabilità limitata, operanti nel settore della movimentazione delle merci. L’indagine trae origine da un’accurata attività investigativa sfociata nell’esecuzione di due verifiche fiscali esperite nei riguardi dei suddetti, aventi la medesima sede legale e la medesima compagine sociale, che hanno consentito di rilevare, tra l’altro, l’emissione di fatture per operazioni inesistenti da parte di una delle due società nei confronti dell’altra. L’utilizzo di fatture false ha, infatti, permesso alle due entità giuridiche di spostare utile imponibile senza che vi fosse alcuna valida ragione economica, realizzando, conseguentemente, un illecito risparmio fiscale, consistito nell’abbattimento della base imponibile, da un lato, e nel sistematico illecito utilizzo di crediti d’imposta vantati nei confronti dello Stato, dall’altro. La liquidità, così, trasferita è stata poi utilizzata per il pagamento di ingenti compensi ai 2 soci amministratori a discapito della redditività d’impresa. In sostanza, a fronte di ricavi societari dimezzati, i compensi agli amministratori si sono sostanzialmente duplicati. Si è proceduto, pertanto, a deferire all’AG labronica i rispettivi rappresentanti legali per le ipotesi di reato ex artt. 2 e 8 d.lgs. 74/2000, richiedendo, nel contempo, l’emissione di un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per complessivi € 526.763,40, corrispondenti all’imposta evasa calcolata sul quantum delle fatture false. Atteso, inoltre, che nel corso della verifica nei confronti delle predette imprese sono state rilevate operazioni che si riflettevano sulla posizione fiscale dei soci amministratori, si è reso necessario avviare una verifica fiscale ai fini delle II.DD. anche nei loro confronti, conclusasi con la formulazione di rilievi per la mancata dichiarazione di utili percepiti mediante “prestito soci”, sotto forma di “indennità di trasferta” e liquidazione del “Trattamento di Fine Mandato”. Le attività ispettive, esperite in collaborazione con la locale Agenzia delle Entrate, hanno consentito di recuperare a tassazione complessivamente € 6.452.221,00 di cui € 6.157.247,00 ai fini II.DD ed € 294.974,00 ai fini I.V.A. ROMA, SEQUESTRO PREVENTIVO DELLA GDF DI 2,7 MILIONI DI EURO A CARICO DI UNA BANCA PER L’ILLECITO AMMINISTRATIVO DIPENDENTE DAL REATO DI INDEBITA PERCEZIONE DI EROGAZIONI PUBBLICHE. Al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito per la rilevanza dei fatti, nel rispetto dei diritti degli indagati e dei terzi coinvolti, si comunica che su delega della Procura della Repubblica capitolina, finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche “per equivalente”, della somma di euro di 2,7 milioni di euro nei confronti di una banca digitale operante in ambito nazionale nella concessione di linee di credito perlopiù assistite da garanzia pubblica. Il provvedimento, emesso dal G.I.P. del locale Tribunale, costituisce l’epilogo delle indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, nel cui ambito sono stati raccolti gravi elementi indiziari in ordine all’illecito amministrativo contestato alla banca a seguito delle condotte poste in essere da 5 persone, tra dirigenti, funzionari e agenti dell’istituto, per le quali gli stessi sono imputati per il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche, commesso nell’interesse e a vantaggio della società. L’istituto avrebbe, infatti, concesso a un’impresa romana un finanziamento di 3 milioni di euro assistito da garanzia rilasciata dal Fondo Centrale di Garanzia per le PMI nella misura del 90%, pur avendo rilevato durante l’istruttoria che la società richiedente non aveva le condizioni per ottenere il mutuo e che il patrimonio esposto nei bilanci, poi, risultato inesistente in quanto “gonfiato” con documenti falsi, era giustificato esclusivamente con scritture private non autenticate e non depositate nei registri pubblici. La banca avrebbe assunto tale decisione al fine di ottenere illecitamente il “rientro” di un debito “in sofferenza” in essere con altra società precedentemente mutuata, il cui patrimonio è stato strumentalmente sopravvalutato e poi acquistato dalla società destinataria del finanziamento. In questo modo, la banca ha potuto “spostare” l’onere del debito sullo Stato, che ha concesso la garanzia pubblica e, al contempo, la società destinataria del finanziamento, i cui rappresentanti di fatto e di diritto sono anch’essi imputati per la medesima ipotesi delittuosa – ha potuto ottenere un importo, peraltro garantito dallo Stato, più elevato di quello che le sarebbe spettato se avesse presentato scritture contabili regolari. La misura cautelare è stata emessa nell’ambito della fase dell’udienza preliminare sulla base delle attuali acquisizioni probatorie. È quanto segnalato dal Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, I CARABINIERI ARRESTANO UN 18ENNE PER ESTORSIONE IN CONCORSO AI DANNI DI UN’ANZIANA. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Piazza Dante hanno arrestato un 18enne della provincia di Napoli, gravemente indiziato del reato di estorsione in concorso in danno di una donna 95enne. Nella circostanza, il pomeriggio dell’8 gennaio scorso, i Carabinieri sono intervenuti in un’abitazione in via di Val Padana, dove un’anziana donna era stata chiamata al telefono da uno sconosciuto che le aveva fatto credere di essere il figlio, al quale avrebbe dovuto consegnare per il tramite di un suo amico una cospicua somma di denaro, per evitare gravi conseguenze penali per una fantomatica vicenda giudiziaria. La donna, preoccupata per le possibili conseguenze del figlio, ha consegnato al giovane l’importo di 1.500 euro in contanti e diversi gioielli in oro. L’indagato è stato bloccato dai Carabinieri perchè notato uscire dal palazzo con un cappellino e una mascherina in atteggiamento sospetto ed è stato trovato in possesso del denaro e degli oggetti estorti che sono stati riconsegnati all’anziana. Gli accertamenti svolti dagli investigatori, nell’immediatezza, hanno consentito di rinvenire nelle vicinanze dell’abitazione l’autovettura che poco prima era stata utilizzata dall’indagato e da un complice che notato che qualcosa era andato storto si era già dileguato dal posto. I militari, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato il 18enne e lo hanno accompagnato presso il carcere di Roma “Regina Coeli” dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per lui l’obbligo di dimora nel suo Comune di residenza. VELLETRI, CARABINIERI ARRESTANO UN CITTADINO ALBANESE GRAVEMENTE INDIZIATO DEL REATO DI FURTO IN ABITAZIONE, AVVENUTO LO SCORSO MESE DI MAGGIO A LARIANO. I Carabinieri della Compagnia di Velletri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino di nazionalità albanese, di 28 anni, gravemente indiziato del reato di furto in abitazione. La notte del 10 maggio scorso i Carabinieri delle Compagnie di Velletri e Colleferro intervennero a seguito della segnalazione di un furto in abitazione, commesso da 2 persone ai danni di un imprenditore di Lariano, nel corso del quale venne rubata anche un’autovettura di lusso della vittima. I militari, dopo aver intercettato il veicolo nel comune di Artena, preceduto da un SUV di grossa cilindrata, hanno dato il via ad un inseguimento terminato in breve tempo con l’uscita di strada del SUV e la fuga del conducente unitamente al complice a bordo del veicolo appena rubato. Il SUV abbandonato dai malviventi è risultato anch’esso oggetto di furto nel Comune di Pomezia ed è stato, poi, sottoposto ai rilievi tecnici da parte del Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Frascati nel corso dei quali venivano rinvenuti alcuni campioni di materiale biologico. I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri del RIS di Roma hanno permesso di associare il DNA rinvenuto nel veicolo con uno già presente nella banca dati nazionale e riconducibile all’indagato. A seguito di tale importante risultato investigativo, il magistrato, sulla base di quanto appurato dai Carabinieri della Compagnia di Velletri, ha richiesto l’applicazione della custodia cautelare in carcere emessa, poi, dal Giudice per le Indagini Preliminari. L’uomo, rintracciato dai militari della Stazione di Lariano, in un quartiere di Roma, è stato arrestato e tradotto in carcere a Velletri. SANTA MARINELLA, I CARABINIERI SOTTOPONGONO A FERMO DI P.G. 4 CUBANI FURTO AI DANNI DI DUE ANZIANI. Rimane alta l’attenzione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma sul fronte della prevenzione e contrasto dei furti e truffe ai danni degli anziani. I Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia, infatti, hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria 4 cittadini cubani, di cui 3 uomini, di 51, 42 e 31 anni, e una donna 29enne, senza fissa dimora e tutti già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, gravemente indiziati del reato di furto aggravato continuato in concorso. I 4, si erano resi responsabili nel Comune di Ladispoli e Cerveteri di 2 furti perpetrati nelle aree parcheggio di alcuni supermercati ai danni di 2 persone anziane di 87 e 82 anni, che distratti da uno dei malviventi con la scusa della caduta a terra delle chiavi venivano derubati degli oggetti personali. Giunte subito le segnalazioni delle vittime al “112“, grazie all’immediato intervento dei Carabinieri, i militari riuscivano ad intercettare presso il parcheggio di un terzo supermercato la macchina sospetta. I malviventi alla vista dei Carabinieri tentavano invano di fuggire ma sono stati immediatamente raggiunti e bloccati dai militari che hanno recuperato la refurtiva e l’hanno riconsegnata ai proprietari. Per questo motivo gli indagati sono stati sottoposti a fermo di PG per essere messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria del Tribunale di Civitavecchia che ha convalidato il fermo operato dai Carabinieri. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per la giornata di domani, come segnalato da “3B Meteo“, nubi e piogge in estensione da Ovest verso Est, deboli su Piemonte e Romagna. Neve sulle Alpi fino a quote basse o di fondovalle. Piogge in intensificazione sulle regioni tirreniche, specie sull’alta Toscana, in estensione all’Umbria. Asciutto sull’Adriatico. Nubi e qualche pioggia in Campania, la sera anche su Basilicata e Puglia. Maggiori aperture sulle altre zone. Le temperature saranno in rialzo, tra i 3 e 19 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale