CRONACA – TRENTO, SCOPERTO DALLA GDF INDEBITO UTILIZZO DI FONDI P.N.R.R. ESEGUITO SEQUESTRO DI DISPONIBILITÀ FINANZIARIE PER UN IMPORTO DI 98.000 EURO – I finanzieri del Comando Provinciale di Trento, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Trento, hanno sequestrato ingenti disponibilità finanziarie riconducibili a una società trentina operante nel settore della lavorazione di prodotti in marmo e pietra. Il provvedimento è frutto delle indagini delle Fiamme Gialle del Gruppo di Trento, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, le quali, nell’ambito delle ordinarie attività in materia di spesa pubblica, hanno appurato che la società è risultata beneficiaria di circa 150.000 euro derivanti da risorse connesse al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.). Dagli accertamenti svolti dai Finanzieri, è emerso lo sviamento di gran parte dei fondi percepiti, oltre 98.000 euro, dalle finalità previste, che avrebbero dovuto riguardare il rafforzamento della competitività aziendale internazionale mediante la transizione digitale ed ecologica. Invece, i fondi sono stati utilizzati per pagare gli stipendi del personale, i fornitori e persino le imposte, in netta violazione degli scopi iniziali del progetto. Sulla base degli elementi raccolti, l’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo dei saldi attivi dei conti correnti nella disponibilità della società beneficiaria e del suo rappresentante legale, il quale è stato denunciato per il reato di malversazione di erogazioni pubbliche. QUARTU SANT‘ELENA, BANCAROTTA FRAUDOLENTA. GDF E CARABINIERI ESEGUONO UNA MISURA CAUTELARE E DIVERSE PERQUISIZIONI. Nella mattinata di oggi, i Carabinieri della Sezione di P.G. della Procura della Repubblica di Cagliari e i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Cagliari, con il supporto operativo dei Carabinieri della Compagnia di Quartu e dell’unità cinofila “cashdog” dei Baschi Verdi delle Fiamme Gialle del capoluogo sardo, hanno dato esecuzione alla misura cautelare, richiesta dalla Procura della Repubblica di Cagliari ed emessa, l’8 gennaio scorso dal GIP del Tribunale di Cagliari, degli arresti domiciliari con mezzi elettronici di controllo, nei confronti di un imprenditore locale, per l’ipotesi di condotte di bancarotta fraudolenta per sottrazione di beni di una società, posta in liquidazione giudiziale, il 12 luglio dello scorso anno, dal Tribunale Fallimentare di Cagliari per debiti accumulati pari ad oltre 3 milioni di euro, di cui oltre 1 milione ai danni dell’Erario. Secondo quanto si ricava dagli elementi finora acquisiti nel corso delle indagini condotte in stretta collaborazione tra i Carabinieri della Sezione di P.G. e i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, l’uomo avrebbe gestito la società, per interesse personale, realizzando la principale sottrazione di beni attraverso l’alienazione, tra il 2019 ed il 2020, della proprietà di un’altra società che, recentemente, ha terminato i lavori di costruzione di un complesso immobiliare di lusso costituito da ville e appartamenti commercializzati al prezzo di svariate centinaia di migliaia di euro ciascuno. VENEZIA, GDF E DOGANE, SEQUESTRATE IN PORTO 81 TONNELLATE DI PELLET. I militari del II Gruppo della Guardia di Finanza e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Venezia, nell’ambito dei controlli sulle merci in transito presso il Porto Industriale e Commerciale di Marghera (VE), hanno sottoposto a sequestro 81.000 kg. di materiale biocombustibile da riscaldamento del tipo pellet di legno. La merce, previamente selezionata in base ad un’attenta attività di analisi di rischio, ha da subito destato sospetti in considerazione della provenienza e dell’etichettatura apposta, attestante la classe di qualità più elevata a garanzia del consumatore, ed è stata conseguentemente sottoposta a controlli più approfonditi. Dalle analisi effettuate, non solo è stato appurato come appariva fraudolentemente apposto il marchio registrato di un noto ente certificatore, ma addirittura il pellet è risultato contaminato da una quantità di piombo ben oltre i limiti consentiti e, quindi, gravemente nocivo per la salute e l’ambiente. Il legale rappresentante della società importatrice è stato denunciato per contraffazione marchi, frode ed immissione in commercio di prodotti pericolosi, che avrebbero generato proventi illeciti per 40 mila euro circa. Lo scorso anno sono state ben 362 le tonnellate di pellet intercettate e sequestrate dai Reparti del Comando Provinciale con la segnalazione a varie A.G. di 6 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di frode in commercio e contraffazione marchi. Contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza contribuisce a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo per gli operatori economici onesti, specie dove si consideri che il nostro Paese è tra i primi a livello globale per consumo e importazioni di pellet da riscaldamento, stante una produzione interna non sufficiente a soddisfare la domanda. FORLÌ, NEL CORSO DEL 2023 SEQUESTRATE DALLA GDF 826 BANCONOTE CONTRAFFATTE PER UN VALORE COMPLESSIVO DI OLTRE 33 MILA EURO. Il TAGLIO DA 50 EURO QUELLO PIÙ GETTONATO. È di oltre 33 mila euro il valore delle 826 banconote false sequestrate nel corso del 2023 dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Forlì, a seguito di attività dirette alla sicurezza in materia di circolazione dell’euro e al contrasto del fenomeno del “falso monetario” che, in rapporto all’anno precedente, evidenzia un aumento del fenomeno che, comunque, non si discosta da quello di altre omologhe realtà provinciali. Tra le banconote false sequestrate quelle con taglio da 50 euro (366 esemplari, per un valore di 18.300 euro) sono le più “scambiate”, seguite da quelle da 20 euro (235 pezzi, per un corrispondente valore pari a 4.700 euro), da 10 euro (102 esemplari, per un corrispondente valore pari a 1.020 euro), da 100 euro (75 biglietti, per un corrispondente valore di 7.500 euro), da 5 euro (44 biglietti, per un totale di 220 euro), e, con due pezzi ciascuno, da 200 e da 500 euro (corrispondenti a 1.400 euro). I Comuni maggiormente interessati al fenomeno sono risultati quelli più popolosi di Forlì e di Cesena, seguiti in misura più contenuta da quelli di Cesenatico e di Savignano sul Rubicone. Le connesse ipotesi di reato in tema di falsificazione monetaria e spendita, al momento a carico di ignoti, sono state segnalate alla competente Procura della Repubblica. Le banconote oggetto del sequestro da parte dei Reparti del Corpo della provincia di Forlì-Cesena sono essenzialmente riconducibili a quelle spese presso i centri commerciali e gli esercizi della grande distribuzione, nonchè i vari supermercati locali e gli autogrill presenti sul tratto autostradale della provincia, ritirati dagli Istituti di Vigilanza, versate presso la “cassa continua” degli Istituti di credito. Un significativo supporto alle indagini arriva anche dalle sinergie attuate con il Centro Nazionale Analisi (C.N.A.) della Banca d’Italia, che rimette periodicamente al Comando Provinciale le banconote già riconosciute false e sulle quali vengono esperiti approfondimenti investigativi utili a rilevare potenziali collegamenti con episodi criminosi che hanno interessato la provincia di Forlì-Cesena. ROMA, USURA E ABUSIVA ATTIVITÀ FINANZIARIA, OPERAZIONE DELLA GDF E POLIZIA DI STATO. Finanzieri del Comando Provinciale capitolino e poliziotti della Questura di Roma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo, indagato per reati di usura e di esercizio abusivo di attività finanziaria. Il provvedimento giudiziario costituisce l’epilogo di un’attività investigativa sviluppatasi quale propaggine di un’altra indagine che, nel 2021, aveva portato all’arresto ed alla successiva condanna di un imprenditore del litorale romano per usura. Dagli approfondimenti dei poliziotti del X Distretto di Lido di Ostia e delle Fiamme Gialle del 6° Nucleo Operativo Metropolitano di Ostia era emerso che alcune vittime avevano ricevuto prestiti anche da un altro uomo, di origini napoletane stabilitosi all’AXA. I successivi approfondimenti hanno consentito di accertare che numerose persone in difficoltà finanziarie si erano rivolte alla persona ricevendo in prestito somme di denaro, dietro corrispettivo di interessi determinati a tassi elevatissimi. Dagli accertamenti sui conti correnti dell’odierno indagato, e del suo nucleo familiare, sono emersi versamenti e bonifici in entrata anomali, con causali palesemente collegate alla pendenza di un rapporto creditorio e operazioni di pegno su orologi di lusso, per lo più “Rolex”. Le dichiarazioni rese dalle parti offese e i riscontri documentali sono stati sottoposti dalla Procura della Repubblica alle valutazioni di un consulente tecnico, il quale ha calcolato che il tasso d’interesse praticato sfiorava l’800% della somma prestata. Sulla base degli elementi acquisiti, la Procura della Repubblica di Roma ha ottenuto dal G.I.P. il sequestro preventivo di beni nella disponibilità dell’indagato per un valore di 176.500,00 euro, eseguito contestualmente alla misura cautelare personale dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza. Ad informarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, RAPINA NEGOZIO DI ALIMENTARI E CHIUDE ALL’INTERNO LA PROPRIETARIA. I CARABINIERI ESEGUONO UN‘ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE. A Roma, i Carabinieri della Stazione di San Vittorino Romano hanno dato esecuzione a una ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere a carico di un 35enne rumeno gravemente indiziato dei reati di rapina aggravata e sequestro di persona. I fatti da cui scaturisce il provvedimento restrittivo sono riconducibili allo scorso ottobre, quando il cittadino rumeno, senza fissa dimora, si è introdotto in un piccolo negozio di alimentari, minacciando la titolare con un cacciavite e facendosi consegnare 300 € in contanti, un cellulare ed un anello d’oro. Prima di allontanarsi con la refurtiva, per evitare di essere intralciato nella sua fuga, il rapinatore ha chiuso a chiave nel minimarket la proprietaria, liberata da un vicino di casa accorso dopo aver sentito le sue urla. Immediate le indagini che hanno consentito di individuare con certezza l’autore del reato, ampiamente noto per numerosi precedenti specifici. I plurimi elementi di prova acquisiti dagli investigatori hanno, dunque, consentito alla Procura della Repubblica di chiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale di Roma l’ordinanza di custodia cautelare a carico dell’indagato che è arrestato e tradotto nel carcere di Regina Coeli. COLLEFERRO, CONTROLLI DEI CARABINIERI NELLE ZONE DELLA MOVIDA. 4 PERSONE DENUNCIATE E 2 LOCALI SANZIONATI. Continua incessante il controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro che, nelle ultime ore, hanno svolto mirati servizi di prevenzione nel centro di Artena e Colleferro, per prevenire e reprimere i reati connessi alla movida nonchè quelli legati all’uso di droga e alcol. Nel mirino dei militari non solo i locali pubblici del centro, che soprattutto nel fine settimana sono meta di centinaia di giovani, ma anche le arterie principali che conducono ai luoghi di maggiore aggregazione. Importante è stata anche l’attività messa in campo dai reparti specializzati dell’Arma, in particolare i Carabinieri del NAS di Roma che, nel corso dei controlli hanno sanzionato, per complessivi 5.500 euro, i titolari di due attività commerciali di Artena e Colleferro. Nel primo caso, i militari hanno rilevato carenze igienico strutturali e rinvenuto circa 20 chili di prodotti carnei, privi di tracciabilità mentre, nella seconda attività commerciale è stato riscontrato l’abbattimento di alcuni prodotti alimentari in maniera non idonea. Nel corso dei controlli alla circolazione stradale i militari della Stazione di Carpineto hanno denunciato un 37enne di Anagni coinvolto in un sinistro stradale e risultato con un tasso alcolemico 5 volte superiore alla soglia minima, per lui è scattato anche il ritiro immediato della patente. Quelli della Stazione di Gorga hanno invece denunciato un 33enne di Roma sorpreso alla guida con un bastone tattico a scomparsa della lunghezza complessiva di circa 42 cm. che è stato sottoposto a sequestro. Successivamente i Carabinieri della Stazione di Labico e quelli di Gavignano hanno svolto mirati servizi di prevenzione finalizzati a disincentivare il consumo di sostanze stupefacenti tra i più giovani segnalando, al termine dell’attività 2 giovani di 20 e 18 anni, alla Prefettura di Roma e sequestrando circa 5 gr. di hashish. Il bilancio dei controlli eseguiti dai Carabinieri di Colleferro ha consentito di identificare 97 persone, controllare 70 veicoli e 5 persone sottoposte agli arresti domiciliari, eseguire 2 perquisizioni e ritirare 1 patente di guida ed elevare 5 sanzioni amministrative nei confronti di automobilisti indisciplinati per un importo complessivo pari a 500 euro. Il servizio svolto dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro rientra in un dispositivo areale di prevenzione più ampio disposto dal Comando Provinciale di Roma che mira a garantire maggiore sicurezza nei luoghi di maggiore aggregazione sociale, mantenendo sempre alta l’attenzione, specie nei fine settimana, anche per la sicurezza della circolazione stradale. FRASCATI, CORTE DI CASSAZIONE, SENTENZA “CLAN CASAMONICA“, RINTRACCIATI E CATTURATE 9 PERSONE RIMASTE IN LIBERTÀ. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati hanno rintracciato, arrestato e tradotto in carcere 9 persone riconosciute responsabili, a vario titolo di intestazione fittizia, usura, estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti. Le catture sono scattate a seguito dalla sentenza emessa e pronunciata nella serata di ieri 16 gennaio 2024, dalla Corte Suprema di Cassazione – Sez. II penale, la quale ha esaminato il ricorso proposto da 35 imputati avverso la sentenza del 29.11.2022 della Corte di Appello di Roma, confermando, nell’ultimo grado di giudizio, l’impianto accusatorio della Direzione Distrettuale Antimafia e riconoscendo l’articolo 416-bis per il “Clan Casamonica” – associazione mafiosa operante nella zona Appia – Tuscolana della città di Roma. Alla luce di ciò, la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Roma ha delegato i carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati alla cattura dei richiamati 9 indagati, i quali erano in libertà o ristretti in regime di arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni. È quanto segnalato dal Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per la giornata di domani, come segnalato da “3B Meteo“, qualche apertura su Liguria e Val Padana, ma con nebbie al mattino in pianura, nubi e qualche pioggia su Alpi e Friuli Venezia Giulia. Neve dai 1.300 m. Irregolarmente nuvoloso sull’entroterra tirrenico con rovesci intermittenti, anche temporaleschi. Più sole sull’Adriatico. Piovaschi su Campania, Basilicata e alta Calabria tirrenica, in attenuazione, maggiori aperture altrove. Le temperature saranno in rialzo, tra i 6 e 21 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale