Una nuova operazione della DIA (Direzione Investigativa Antimafia) è stata portata a termine nelle ultime ore nella provincia di Foggia.
Infatti, gli investigatori, come informato in redazione, hanno dato esecuzione ad un decreto di confisca di beni emesso dal Tribunale di Bari – Sezione Misure di Prevenzione nei confronti di un imprenditore pluripregiudicato cerignolano, operante da decenni nella sofisticazione dell’olio d’oliva.
In passato, l’uomo era stato sottoposto a diverse misure di prevenzione personali e, sulla base delle condanne subite, a partire dalla fine degli anni ’80, può essere annoverato tra i principali trafficanti di olio adulterato sul territorio nazionale e su diversi mercati esteri.
Il provvedimento conferma la solidità del quadro investigativo, compendiata in una proposta di applicazione di misure di prevenzione patrimoniale che ha permesso agli inquirenti di accertare un’ampia sproporzione tra la capacità reddituale dell’indagato e del proprio nucleo familiare e il patrimonio accumulato.
Tra i beni sottoposti a confisca, una società operante nel settore dell’imbottigliamento dell’olio di semi e dell’olio d’oliva, 3 autoveicoli, 3 appartamenti, diversi rapporti finanziari, per un saldo totale di 100.000 euro e un complesso immobiliare composto dall’opificio dell’azienda e da un appezzamento di terreno, per un valore stimato in circa 1,6 milioni di euro.
Redazione