CRONACA – PORDENONE, PARTECIPANO AI QUIZ PER LA PATENTE CON MICROCAMERA E AURICOLARE. DUE STRANIERI, SCOPERTI E DENUNCIATI DALLA GDF – I finanzieri del Comando Provinciale di Pordenone hanno colto in flagranza di reato due stranieri, uno di nazionalità indiana ed uno pakistana, che, con indosso microcamera ed auricolare, hanno partecipato, uno dei due superandola, alla prova teorica per il conseguimento della patente di guida. L’informazione, acquisita nel corso del costante controllo del territorio attuato dalle Fiamme Gialle del Friuli Occidentale, dava per certa, tra le file degli esaminandi, la presenza dei due candidati, in realtà impreparati, che avrebbero superato la prova teorica grazie ad un raffinato meccanismo truffaldino, attraverso il quale dei “suggeritori”, esterni all’aula d’esame, avrebbero loro fornito tutte le risposte esatte. In data odierna, giorno dell’esame, in piena sintonia con i vertici della Motorizzazione Civile, i finanzieri del Gruppo di Pordenone hanno, quindi, monitorato i vari candidati, individuando subito i due sospettati che rispondevano ai singoli quesiti solo dopo aver compiuto dei movimenti impercettibili, tra cui aggiustarsi spesso il collo della maglia. Al termine della prova i due uomini, un 30enne indiano ed un 25enne pakistano, sono stati fermati e controllati dalle Fiamme Gialle gli hanno rinvenuti e sequestrati i micro apparati riceventi e trasmittenti che hanno utilizzato per affrontare la prova teorica d’esame. I due, uno dei quali ha avuto non poche difficoltà ad estrarre il microauricolare con cui ascoltava le risposte corrette, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria competente. PRATO, DECISIVO CONTRASTO DELLA GDF ALLE IMPRESE “APRI E CHIUDI“, CHIUSE 120 PARTITE IVA FANTASMA. Costante e inflessibile è stata nel 2023 l’attività di Polizia Economico Finanziaria posta in essere dai finanzieri del Comando Provinciale di Prato, volta alla prevenzione e al contrasto dell’uso illecito di partite Iva “fantasma” esistenti nel territorio della provincia. L’intensificazione dell’attività di contrasto dell’uso illecito di partite iva riconducibili ad imprese “dormienti” si è sviluppata nel 2023 attraverso mirate attività di controllo su 423 aziende che hanno portato alla chiusura di 120 partite iva, fittiziamente operative nel settore manifatturiero legato alla filiera del tessile, nonché in ambito immobiliare, commerciale e dei servizi. L’attività di analisi, tra cui l’incrocio delle informazioni contenute nelle banche dati in uso al Corpo e della fatturazione elettronica obbligatoria, oltre ai riscontri effettuati direttamente sul territorio, hanno fatto emergere la non operatività delle attività poste sotto la lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle pratesi, fornendo elementi per proporre la loro chiusura ed evitare così il loro utilizzo per finalità illecite di carattere economico finanziario. Tra questi l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il riciclaggio ed il trasferimento all’estero di proventi illeciti, oltre all’ottenimento e monetizzazione di crediti d’imposta non spettanti derivanti, ad esempio, dai “bonus facciate” e “super bonus 110%”. Le partite Iva su cui si sono focalizzate le investigazioni risultavano, dunque, in parte riconducibili a società “inattive” o cosiddette “dormienti” in quanto rivelavano l’inesistenza di qualsiasi attività economica nelle tre annualità precedenti oppure a società di recente costituzione per le quali non sono stati forniti dati esatti ai fini della loro corretta individuazione. La procedura di chiusura viene posta in essere dalla Guardia di Finanza in stretta sinergia con l’Ufficio dell’Agenzia Delle Entrate Direzione Provinciale di Prato, così come previsto dall’articolo 35, comma 15- bis e quinquies D.P.R. n. 633/1972, modificato dall’articolo 7-quater del D.L. n. 193/2016 delle partite iva. E’ grazie al prezioso e fattivo coordinamento tra le due istituzioni che lo sviluppo delle attività amministrative trova la sua conclusione nella cancellazione delle partite iva fantasma. FERRARA, OPERAZIONE CONGIUNTA DELLA QUESTURA, DEI CARABINIERI, GUARDIA DI FINANZA E POLIZIA LOCALE. In esecuzione del piano disposto dalla Prefettura di Ferrara, nel pomeriggio di ieri, è scattato un nuovo intervento straordinario congiunto di tutte le Forze di Polizia con l’obiettivo di potenziare l’attività di prevenzione e di contrasto alla criminalità. Il servizio di controllo che ha visto impegnate pattuglie di agenti e militari della Questura, del Corpo di Polizia Locale “Terre Estensi”, del Comando Provinciale dei Carabinieri e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, ha interessato le aree situate nei pressi di Piazzale della Stazione, Piazzale Castellina, via Cassoli, via IV Novembre, via Ortigara e zone limitrofe, estendendosi anche in viale Cavour e nelle aree a ridosso delle mura cittadine adiacenti a viale Belvedere, via Porta Catena e via Mura di Porta Po. Nel corso delle attività sono state controllate complessivamente 41 autovetture e 46 persone, di cui 7 stranieri. In tale contesto è stato, inoltre, fermato e denunciato, un cittadino straniero, inottemperante al decreto di espulsione, già disposto dal Questore di Ferrara nell’agosto scorso. Nel corso dei controlli amministrativi, sono stati sequestrati 177 pacchetti di cartine e filtri per la preparazione di sigarette presso un’attività commerciale sprovvista di apposita licenza di vendita per i generi di monopolio. Le operazioni condotte anche con il prezioso aiuto dei pastori tedeschi dell’unità cinofila della Polizia Locale, hanno consentito di sottoporre a sequestro 1,07 gr. di sostanza stupefacente, di tipo cocaina. L’attività si inserisce nel quadro di una serie di iniziative che la Prefettura di Ferrara ha inteso avviare all’unisono con tutte le Forze di Polizia presenti sul territorio, per garantire, in modo trasversale, il necessario presidio di legalità nei vari quartieri della città e frazioni, operando una sinergica attività di prevenzione sul fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e su tutte le possibili manifestazioni di potenziale illegalità. REGGIO EMILIA, OPERAZIONE “MONEY TOOLS” DELLA GDF. 3 ARRESTI PER FRODE FISCALE, ESECUZIONE DI SEQUESTRI PER 1,3 MILIONI DI EURO E PERQUISIZIONI. 12 INDAGATI PER REATI TRIBUTARI E 41 IMPRESE COINVOLTE. Dall’alba di questa mattina, i finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, nell’ambito delle azioni di contrasto alle frodi fiscali, hanno dato esecuzione, su delega della locale Procura della Repubblica, a tre misure cautelari degli arresti domiciliari, ad un sequestro preventivo per 1,3 milioni di euro ed ad una decina di perquisizioni nella zona della bassa reggiana, nei confronti di sei indagati, in concorso, che avrebbero ideato e posto in essere un’articolata frode fiscale, finalizzata all’evasione di imposte dirette e dell’I.V.A. Le indagini, condotte dai militari della Tenenza di Guastalla e coordinate dall’Autorità Giudiziaria reggiana guidata dal Procuratore Capo dott. Gaetano Girolamo Paci, muovono da un’attività avviata nel 2021 nei confronti di una ditta individuale avente domicilio fiscale in un comune della bassa reggiana ed attiva nel settore del commercio di utensili industriali, intestata ad un prestanome avente cittadinanza extra UE. Lo sviluppo investigativo ha permesso di appurare come i presunti responsabili, a partire dall’anno 2015, avessero creato una serie di imprese individuali, 5 le ditte finora individuate e già sottoposte ad attività ispettiva di natura tributaria, gestite da “titolari formali”, cosiddette teste di legno, che avrebbero consentito, mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, per un importo imponibile di euro 11.498.882,02 e I.V.A. pari a euro 2.454.606,81, ingenti risparmi d’imposta derivanti dall’annotazione d fatture ad opera di altre imprese operanti nel settore. Complessivamente, sono state denunciate dodici persone, di cui 9 a piede libero, che avrebbero preso parte all’attività fraudolenta e sono state individuate ad oggi 41 imprese che avrebbero beneficiato di indebiti risparmi d’imposta, aventi sede legale prevalentemente nelle province di Bologna, Modena, Mantova e Verona e che saranno oggetto di specifici approfondimenti per valutare profili di responsabilità penale in ordine all’utilizzo delle fatture false. L’attività d’indagine è stata condotta attraverso l’esame della documentazione contabile acquisita nelle indagini anche mediante perquisizioni effettuate presso le sedi delle imprese, spesso coincidenti con abitazioni private. Gli esiti delle attività di Polizia Giudiziaria ed i riscontri pervenuti dalle indagini finanziarie disposte dall’A.G. hanno permesso di corroborare le iniziali ipotesi investigative, in ordine alla riconducibilità di tali entità a mere imprese “cartiere”. VENEZIA, RECUPERATE DALLA GDF SOMME E BENI PUBBLICI PER 2 MILIONI DI EURO. La Procura Regionale della Corte dei Conti per il Veneto, avvalendosi dell’operato dei militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Venezia, delegati all’espletamento dei conseguenti accertamenti relativi alla gestione di diversi Programmi Integrati di Riqualificazione Urbanistica, Edilizia e Ambientale (P.I.R.U.E.A.), attivati nel corso degli anni dal Comune di Rovigo, ha ottenuto il recupero nelle casse del citato Ente di somme per € 1.068.943 e l’acquisizione a patrimonio comunale di opere per un valore di € 967.286. I programmi, che prevedevano la realizzazione di opere di urbanizzazione e di pubblica utilità come onere accessorio al rilascio delle concessioni edilizie per importanti lottizzazioni private, avrebbero dovuto consentire una considerevole valorizzazione di aree comunali, come la realizzazione di parchi pubblici, impianti sportivi, parcheggi, strade, rotatorie e manutenzione di infrastrutture asservite alla collettività. L’attività posta in essere mediante l’assunzione di informazioni, sopralluoghi delle aree interessate dai cantieri e l’acquisizione e analisi di copiosa documentazione, ha riscontrato che gli 11 Programmi approvati non erano stati ultimati e, in alcuni casi, nemmeno mai avviati. È stata, quindi, verificata l’efficacia di tutte le polizze fideiussore poste a garanzia delle opere di riqualificazione urbanistica da realizzare, e di conseguenza la loro possibile escussione a vantaggio dell’Ente comunale, nonchè la mancata copertura per alcune polizze emesse da compagnie assicurative nel frattempo cessate. Sono stati, inoltre, constatati casi di mancata “acquisizione a patrimonio” e mancato collaudo di alcune opere ultimate. Il Comune di Rovigo, grazie all’attività preventiva della Procura contabile regionale e della Guardia di Finanza di Venezia, ha ottenuto l’incasso delle polizze fideiussore escusse nei confronti dei soggetti risultati inadempienti, l’esecuzione di un sequestro conservativo di beni immobili di una società e l’acquisizione a patrimonio delle opere già realizzate, per un valore complessivo pari a € 2.036.299. Gli incassi derivanti dall’escussione delle polizze fideiussore e dalla monetizzazione delle opere non realizzate, pari ad € 1.068.943, sono stati posti nella disponibilità del citato Comune per essere efficacemente reimpiegati a favore della collettività, con positivo riverbero sull’azione amministrativa locale. ANCONA, MAXI SEQUESTRO DELLA GDF DI OLTRE 32MILA PRODOTTI CONTRAFFATTI. In occasione delle trascorse festività, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ancona, hanno ulteriormente potenziato l’azione di contrasto all’importazione e alla vendita di beni non conformi agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e dell’Unione Europea e dei capi riproducenti marchi coperti da “copyright” e/o “trademark” privi dei dati identificativi che riconducano ad una produzione originale. In particolare, nel corso delle attività eseguite, i Finanzieri del Gruppo di Ancona hanno sottoposto a sequestro penale diverse decine di capi d’abbigliamento ritenuti contraffatti (tute, maglie e giubbotti recanti i marchi di note griffe della moda, tra i quali Moncler, Kway, North Face, Louis Vuitton, Gucci, Dior, Peuterey) presenti su un banco di vendita ambulante presente presso il mercato rionale del centro storico. Il titolare della ditta controllata, che non è stato in grado di esibire le fatture d’acquisto relative alla merce sequestrata, è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica. Oltre a ciò, le Fiamme Gialle del Gruppo di Ancona e della locale Compagnia Pronto Impiego, in altri tre interventi in altrettanti esercizi commerciali situati ad Ancona, hanno altresì rinvenuto e sottoposto a sequestro amministrativo oltre 32.000 prodotti, tra cui decorazioni natalizie e non, articoli di cancelleria e articoli per la casa mancanti delle indicazioni minime necessarie, atte a comprovare il contenuto di materiali o sostanze pericolose e con caratteristiche tecniche non corrispondenti a quanto riportato sulle confezioni. I responsabili delle violazioni sono stati segnalati alle Camere di Commercio di Bolzano, Ferrara, Ravenna, Chieti e Pescara, competenti per territorio, per l’applicazione delle connesse sanzioni amministrative per le violazioni al Codice del Consumo. L’azione di servizio delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ancona rientra nell’ormai consolidato piano di contrasto alla contraffazione e alla diffusione di prodotti non sicuri programmato annualmente e intensificato in occasione delle Festività natalizie, ad ulteriore testimonianza del costante presidio assicurato dal Corpo a tutela della salute dei consumatori e dell’economia legale. Ad informarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, ESTRADATO DALL’ALBANIA UNO DEGLI ESECUTORI DELL’OMICIDIO DI ROCCA PRIORA DEL DICEMBRE 2022. La scorsa notte, presso l’aeroporto Internazionale di Roma Fiumicino con un volo proveniente da Tirana (Albania), è giunto accompagnato dal personale del Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia (SCIP), il cittadino albanese di 30 anni, già arrestato ai fini estradizionali la notte dell’11.08.2023 dalla Polizia Albanese, in una zona rurale dell’Albania, indagato per l’omicidio di Petrit Caka, avvenuto il 13 dicembre 2022 a Rocca Priora (RM), attivamente ricercato in ambito internazionale dallo scorso luglio. L’importante risultato investigativo è frutto del sinergico sforzo profuso dal Nucleo Investigativo di Frascati e dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia – 2a Divisione Interpol, sotto l’egida della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri (RM). L’arrestato, ritenuto essere uno degli esecutori materiali del grave fatto di sangue e pertanto destinatario della misura cautelare in della custodia carcere emessa dall’A.G. veliterna, si era sottratto alle catture dello scorso luglio, quando i Carabinieri di Frascati avevano rintracciato e arrestato i 3, ritenuti complici. Per rintracciare l’uomo è stata imbastita una serrata attività info-investigativa che ha fornito alle autorità italiane gli elementi necessari all’internazionalizzazione del provvedimento cautelare e all’organo di cooperazione internazionale di Polizia di capitalizzare tutte le informazioni indispensabili a dare esecuzione all’ordine dell’Autorità Giudiziaria. GENZANO, IN CASA CON 950 GRAMMI DI MARIJUANA. 60ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI. Nell’ambito di mirati servizi volti a prevenire reati contro il patrimonio nonchè a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, in tutta l’area dei Castelli Romani, i Carabinieri della Stazione di Genzano hanno arrestato un 60enne del posto, gravemente indiziato del reato di detenzione a fini di spaccio. L’uomo, la scorsa notte, è stato fermato mentre era alla guida della propria auto ed è apparso subito agitato e nervoso al controllo dei militari. Insospettiti dall’atteggiamento, i militari hanno eseguito una perquisizione che ha portato al rinvenimento di 10 gr. di marijuana. I Carabinieri hanno, poi, deciso di perquisire l’abitazione dove hanno trovato ulteriori 935 gr. della stessa sostanza, già suddivisi in 13 buste trasparenti, 2 bilancini di precisione e 105 euro in contanti, probabile provento dell’attività illecita. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, convalidati, in attesa del rito direttissimo. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Per la giornata di domani, come segnalato da “3B Meteo“, in Italia, schiarite sulle Alpi, piogge sparse in estensione da Triveneto ed Emilia Romagna a Lombardia e medio-basso Piemonte. Neve dai 300 m. Peggiora dal pomeriggio con piogge da Marche ed Umbria verso le altre regioni. Neve in calo a quote collinari su Nord Appennino. Addensamenti sul basso Tirreno, seguiti da timide schiarite. Entro sera nuove piogge su Campania e Sardegna. Le temperature saranno stabili, tra i 4 e 17 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale