CRONACA – BOLZANO, SEQUESTRATO DALLA GDF UN DEPOSITO ABUSIVO DI CARBURANTE E 8.000 LITRI DI GASOLIO. DENUNCIATO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA IL RESPONSABILE DELL’AZIENDA – Aveva installato all’interno della propria azienda un vero e proprio impianto di distribuzione di carburanti, con tanto di serbatoio interrato, colonnina e pistola erogatrice. A scoprirlo sono state le Fiamme Gialle della Tenenza di Silandro che, nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio volte a prevenire i traffici illeciti, hanno fermato e controllato un’autobotte adibita al trasporto di prodotti petroliferi. L’analisi dei documenti esibiti dall’autista ha condotto i militari presso un’azienda edile poco distante, indicata come luogo di consegna di un consistente carico di gasolio. Qui, in un’area adibita a deposito attrezzature e parcheggio automezzi, i finanzieri hanno rinvenuto quello che può, a tutti gli effetti, considerarsi un distributore stradale di carburanti ad uso privato, costituito da un serbatoio interrato della capienza di 5 metri cubi, collegato ad un misuratore volumetrico dotato di erogatore ed altri 4 contenitori di carburante fuori terra, contenenti complessivamente circa 8 mila litri di gasolio. All’esito di un primo sopralluogo, i militari della Guardia di Finanza hanno rilevato l’assenza di dispositivi funzionali a prevenire il rischio di incidenti, quali i cartelli segnaletici per indicare la presenza di prodotti altamente infiammabili e gli estintori, che devono essere collocati nelle immediate vicinanze di impianti del genere. I successivi riscontri presso l’Ufficio Provinciale Prevenzione Incendi della Provincia di Bolzano e presso l’Ufficio attività produttive del Comune di Silandro hanno evidenziato la totale carenza di autorizzazioni per l’esercizio dell’impianto. Tale omissione ha consentito al titolare dell’azienda di sottrarsi ai periodici controlli sulla regolarità gestionale, sia dal punto di vista della sicurezza sui luoghi di lavoro sia sotto il profilo fiscale, con particolare riferimento all’utilizzo del gasolio rinvenuto, la cui destinazione i finanzieri stanno ora accertando. A conclusione delle attività di controllo, i militari hanno proceduto al sequestro dell’intero impianto e degli 8.000 litri di gasolio e denunciato il titolare dell’attività. TORINO, OPERAZIONE “MALOK 2019”. DISARTICOLATI DALLA GDF E SCICO 2 GRUPPI CRIMINALI. 24 ARRESTI PER ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE FINALIZZATA AL TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. All’alba di oggi circa 120 militari della Guardia di Finanza, appartenenti al Comando Provinciale di Torino e al Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (SCICO) di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia torinese e con la collaborazione di unità operative di altri Reparti del Corpo, hanno arrestato 24 persone. I fermi sono avvenuti in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Abruzzo, dopo un’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale del capoluogo piemontese che ha disposto la loro custodia cautelare in carcere. Le persone, sono gravemente indiziate di far parte di due distinte associazioni per delinquere finalizzate al traffico e alla commercializzazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, principalmente cocaina e marijuana. Le pertinenti investigazioni, curate dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Torino, anche congiuntamente allo SCICO, sono state caratterizzate dal ricorso a complessi e articolati accertamenti di Polizia Giudiziaria, con intercettazioni telefoniche e ambientali ed estese attività di osservazione e pedinamento, pervenendo alla raccolta di significativi elementi indiziari circa l’esistenza di 2 presunti sodalizi criminali, composti da soggetti italiani e albanesi, che, in ipotesi d’accusa, avrebbero commesso plurimi reati connessi all’importazione e al traffico di stupefacenti. In particolare, il primo dei gruppi, avente un’organizzazione stabile e ben delineata, è risultato avere base logistica in Torino e centro di interessi nel capoluogo piemontese e nei comuni dell’area Nord della città, con ramificazioni e collegamenti con altre province piemontesi e Regioni limitrofe. Il gruppo aveva una consolidata rete di approvvigionamento e distribuzione, con sodali incaricati di acquisto, stoccaggio, lavorazione e successiva commercializzazione della sostanza. Le comunicazioni tra i componenti del sodalizio avvenivano tramite apparati cellulari di prima generazione, appositamente dedicati. È emersa, altresì, la capacità di fronteggiare emergenze logistico-organizzative, mediante la sostituzione dei corrieri allorchè venivano tratti in arresto e la prosecuzione delle attività illecite nonostante il sequestro di partite di stupefacente e l’arresto di fornitori. L’organizzazione, che si occupava principalmente del traffico di cocaina, è risultata avere una vasta rete di clienti, ubicata non solo in Piemonte (nelle province di Torino, Asti e Cuneo, ma anche in Toscana, nella provincia di Lucca. A capo vi era un 58enne albanese, da oltre 20 anni stabilitosi in provincia. PISTOIA, SEQUESTRATI DALLA GDF OLTRE 3.000 ARTICOLI DI BIGIOTTERIA, GIOCATTOLI ED ACCESSORI DI ABBIGLIAMENTO NON SICURI. Nelle ultime settimane, il Comando Provinciale di Pistoia ha intensificato l’attività di controllo economico del territorio, a tutela delle imprese sane e dei consumatori, sviluppando una serie di mirati controlli, presso gli esercizi commerciali, volti a verificare che i generi posti in vendita fossero conformi alle vigenti normative in materia di sicurezza dei prodotti. Nel corso di tali controlli, i finanzieri del Gruppo Pistoia hanno rilevato irregolarità in 4 negozi del capoluogo. In particolare, presso un esercizio di vendita al dettaglio di articoli di bigiotteria, gestito da un cittadino di origine sinica, sono stati rinvenuti n. 2.885 articoli (orecchini, collane, anelli e bracciali) commercializzati in assenza delle etichettature ed informazioni minime previste dal “Codice del Consumo”, quali quelle riguardanti la composizione, la presenza di eventuali allergeni, il Paese di origine e/o di indicazioni in lingua italiana. In altri 3 negozi, gestiti da persone di nazionalità cinese e pakistana, invece, è stato rilevato che venivano posti in vendita numerosi giocattoli ed accessori di abbigliamento, per un totale di 200 pezzi, tra borse e giocattoli, privi delle istruzioni e delle avvertenze per l’uso, delle indicazioni riguardanti la composizione e, per quanto riguarda i giocattoli, delle informazioni obbligatorie ai fini della tutela della salute dei minori in età. Le merci rinvenute sono state sottoposte a sequestro amministrativo, ai fini della successiva confisca, ed ai titolari sono stati notificati i relativi verbali di accertamento, per la conseguente irrogazione delle rispettive sanzioni amministrative che, potranno arrivare fino alla somma di 1.032 euro, per ciascuno di loro, da parte della Camera di Commercio di Pistoia – Prato. FROSINONE, OPERAZIONE CONGIUNTA TRA IL NUCLEO DI POLIZIA ECONOMICO FINANZIARIA E LA SQUADRA MOBILE. Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Frosinone e che vede congiuntamente impegnate le forze della Squadra Mobile presso la Questura di Frosinone e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Frosinone, è stata eseguita un’ordinanza emessa, su richiesta del p.m., dal GIP del Tribunale di Frosinone. L’ordinanza ha disposto misure cautelari personali e reali a carico di diverse persone fisiche e giuridiche per associazione per delinquere, truffa per erogazioni pubbliche, riciclaggio ed autoriciclaggio, omessa dichiarazione, emissione di documenti e fatturazioni inesistenti ed indebite compensazioni d’imposte, abusivo esercizio di attività di intermediazione finanziaria, infedeltà patrimoniale ed altri reati. In particolare, 2 persone sono state sottoposte a custodia cautelare in carcere, 7 a custodia cautelare domiciliare, 2 all’interdizzione dall’esercizio di una professione e dall’esercizio di imprese ed uffici e confiscati diversi milioni di euro. È quanto informato dal Comando Generale della Guardia di Finanza.
AEROPORTI DI ROMA, SANZIONATI DAI CARABINIERI 10 NCC E TASSISTI MENTRE PROCACCIANO CLIENTI PRESSO LO SCALO AEROPORTUALE INTERNAZIONALE “LEONARDO DA VINCI” E “G.B. PASTINE” DI CIAMPINO. DENUNCIATI 2 VIAGGIATORI PER FURTO. Proseguono i controlli da parte dei Carabinieri della Compagnia Aeroporti di Roma presso lo scalo aeroportuale “Leonardo Da Vinci” e presso l’aeroporto “G.B. Pastine” di Ciampino, che hanno consentito di identificare e sanzionare 10 autisti NCC e tassisti mentre procacciavano clienti tra i passeggeri e mentre lasciavano i loro clienti in aree di sosta non consentite poichè non adibite a corsia di accosto. In particolare, i Carabinieri della Stazione Aeroporto di Fiumicino hanno sanzionato ben 8 autisti NCC, sorpresi nei pressi dei Terminal Arrivi 1 e 3, mentre procacciavano illecitamente clienti tra i passeggeri in transito, al di fuori degli stalli, senza averne titolo, per un importo totale di circa 16.512 euro. I Carabinieri della Stazione Aeroporto di Ciampino, invece, hanno sanzionato due tassisti, sorpresi mentre lasciavano scendere dai loro mezzi i relativi clienti in un’area di sosta non adibita a corsia di accosto, per un importo di circa 4.128 euro. In distinti interventi, i Carabinieri della Stazione Aeroporto di Fiumicino hanno inoltre denunciato 2 viaggiatori che, in attesa dei rispettivi voli, hanno tentato di superare le casse dei negozi all’interno dello scalo, senza pagare diverse confezioni di profumi, prodotti di cosmetica e 7 stecche di sigarette, del valore di circa 700 euro. I viaggiatori sono stati notati dal personale addetto alla vigilanza che ha subito allertato i Carabinieri. La refurtiva è stata recuperata interamente e riconsegnata ai responsabili dei negozi. Per loro è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per il reato di tentato furto. 3 PERSONE ARRESTATE DAI CARABINIERI PER L’OMICIDIO A CASAL DE PAZZI. I Carabinieri della Compagnia di Roma Montesacro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, che dispone la custodia cautelare in carcere per tre uomini accusati, in concorso e a vario titolo, di omicidio aggravato e per due di loro, di detenzione illegale, in concorso tra loro, senza averne fatto denuncia all’autorità di Pubblica Sicurezza, e portato in luogo pubblico un’arma da sparo. I fatti sono avvenuti nella serata dell’8 marzo 2023 ai danni del cittadino romeno, Roman Stefan Mihai, nella zona tra Ponte Mammolo e Casal de Pazzi. La vittima, venne raggiunta in via F. Selmi, da due uomini a bordo di una moto di grossa cilindrata, uno dei quali esplose due colpi di pistola, attingendolo mortalmente al torace e a un fianco. Le indagini, condotte dal Nucleo Operativo della Compagnia di Roma – Montesacro, nel periodo compreso tra marzo e novembre 2023, hanno consentito, attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, e dall’esame dei tabulati telefonici e dai servizi di osservazione, pedinamento e controllo, di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di un 27enne, l ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio, con vari precedenti, attualmente detenuto in carcere, appartenente a una famiglia di etnia rom, dimorante presso l’insediamento abusivo di Ponte Mammolo. Alla base del movente sembrerebbe esserci un vecchio litigio tra alcuni dei membri della famiglia del 27enne e il Mihai, sfociato in continui dissidi e rancori, fino all’omicidio. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per la giornata di domani, come segnalato da “3B Meteo“, tempo soleggiato sulle Alpi, con aumento delle nubi la sera sui settori occidentali, fosco su pianure e litorali con pioviggini su Liguria e Friuli Venezia Giulia. Nuvoloso sul versante tirrenico con deboli piogge in Toscana. Più soleggiato sul versante adriatico. Locali nubi basse sulla Campania, specie al mattino. In prevalenza soleggiato sulle altre zone. Nubi in aumento la sera. Le temperature saranno stabili, tra gli 8 e 20 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale