Per un traffico illecito di rifiuti, tra la Campania, Basilicata e Puglia, conferenza stampa nella mattinata di oggi, giovedì 29 febbraio, a Potenza.
L’operazione, iniziata all’alba, ha interessato le province di Napoli, Salerno, Potenza e Catanzaro.
Ad eseguire perquisizioni e fermi, il personale
del Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza, della “DIA” (Direzione Investigativa Antimafia) Energetica di Napoli, Ufficiali ed agenti di Polizia Giudiziaria, collaborati nella fase esecutiva dai militari dei Comandi Provinciali territorialmente competenti, su disposizione della “DDA” (Direzione Distrettuale Antimafia) del capoluogo lucano.
I provvedimenti cautelari personali e reali, nell’ambito di un’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza, ha riguardato un traffico internazionale di rifiuti speciali tra l’Italia e la Tunisia.
La vicenda trae origine da un contratto, della durata di un anno, per la gestione di
complessive 120.000 tonnellate di rifiuti, stipulato a Polla, nel salernitano, il 30 settembre 2019, tra il rappresentante di una società tunisina, in qualità di impianto di ricezione, recupero e smaltimento rifiuti, situato nella città di Sousse, e il rappresentante legale di una società, in qualità di produttore del rifiuto nell’impianto situato a Polla e consegna ad un impianto tunisino ed una società di intermediazione operante in provincia di Catanzaro.
5 sono gli arresti eseguiti in carcere, 4 ai domiciliari e 2 le misure interdittive.
Inoltre, sono state sequestrate somme per 1 milione di euro ed impianti di 3 aziende operanti nel settore.
Tutti i dettagli di quanto avvenuto, come da video e foto, qui pubblicati, sono stati forniti alla presenza del Procuratore Capo dott. Francesco Curcio, alle ore 11:30 circa, all’interno dell’Aula Alessandrini, al terzo piano della Procura della Repubblica di Potenza.
Rocco Becce
Direttore Editoriale