CRONACA – ORGIANO, LOTTA AL LAVORO SOMMERSO. SCOPERTI DALLA GDF 5 LAVORATORI IN NERO – Nei giorni scorsi i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, nell’ambito delle ordinarie attività di Polizia Economico-Finanziaria di prevenzione e contrasto al lavoro nero, in occasione di un piano d’intervento di controllo coordinato del territorio, hanno eseguito un controllo nei confronti di un esercizio commerciale operante nel settore della ristorazione, ricostruendo un impiego di manodopera “in nero”. Più nel dettaglio, gli uomini della Tenenza di Noventa Vicentina hanno controllato un pubblico esercizio di Orgiano (VI), rilevando che parte del personale impiegato dall’inizio del 2024 prestava la propria attività lavorativa in totale assenza di qualsiasi rapporto di lavoro e, dunque, in assenza di una reale tutela assicurativa, assistenziale e previdenziale. Nello specifico, al momento dell’accesso, sono stati rinvenuti alcuni appunti manoscritti che hanno permesso di individuare e identificare 5 lavoratori risultati completamente in “nero” dal gennaio 2024. Nei confronti del titolare dell’azienda è stata così elevata una maxi-sanzione che va da un minimo di € 9.000,00 ad un massimo di € 54.000,00 e la contestuale diffida a procedere al versamento delle contribuzioni previdenziali e assicurative evase, con la relativa regolarizzazione e ricostruzione dei rapporti di lavoro a favore dei dipendenti. BELLUNO, SCIATORI ALPINISTI TRAVOLTI DA UNA VALANGA A MISURINA E SOCCORSI DALLA GDF DI AURONZO DI CADORE. Nella giornata di oggi, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Auronzo di Cadore è intervenuto per salvare un gruppo di sciatori alpinisti rimasti travolti da una valanga presso la forcella della neve nell’area del lago di Misurina. Alle ore 12:00, una pattuglia S.A.G.F. di Auronzo di Cadore, in addestramento in località Cadini di Misurina, precisamente in località Forcella della Neve, a quota 2.500 metri circa, assisteva al crollo di una cornice di neve che travolgeva, seppellendo in particolare due sci-alpinisti. Immediatamente, i militari intervenivano nelle operazioni di ricerca con apparecchio ARTVA, localizzando in brevissimo tempo il segnale e procedendo, così, al disseppellimento con la pala di una delle persone sepolte, una ragazzina di circa 14 anni, che risultava ferita ma ancora cosciente. A causa delle condizioni di ipotermia ed a seguito delle diverse ferite riportate, veniva tempestivamente allertata la Centrale 118 SUEM, che provvedeva all’invio dell’eliambulanza, grazie alla quale era possibile procedere al recupero della persona infortunata tramite verricello ed al suo trasporto presso l’ospedale di Belluno per la successiva assistenza medica d’urgenza. Nel frattempo, il secondo scialpinista sepolto dalla coltre nevosa riusciva a liberarsi grazie anche all’aiuto degli operatori, dei compagni di gita e del materiale di supporto in possesso, venendo recuperato dall’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites, anch’esso intervenuto sul posto. L’intervento di soccorso odierno del personale specializzato S.A.G.F. della Guardia di Finanza, reso difficoltoso ed altamente rischioso a causa del manto nevoso, umido fino in profondità e debolmente consolidato, appesantito dalla pioggia e dalle nevicate umide fino in quota dei giorni scorsi, a cui è stato attribuito da parte dell’ARPA Veneto il codice di elevato pericolo valanghe “4-forte”, rappresenta un’ulteriore dimostrazione della massima efficienza e prontezza operativa che uomini e donne del Corpo garantiscono quotidianamente, profondendo un costante impegno per la tutela e la salvaguardia della vita umana nei vari contesti impervi come quello di montagna in ogni sua condizione metereologica. VITERBO, SEQUESTRATI DALLA GDF OLTRE 150 ELETTRODOMESTICI ABBANDONATI IN UN’AREA ADIBITA A DEPOSITO ABUSIVO DI RIFIUTI. DENUNCIATO IL RESPONSABILE ALLA COMPETENTE AUTORITÀ GIUDIZIARIA. Sorpreso dalla Guardia di Finanza di Civita Castellana, un individuo intento ad accatastare centinaia di elettrodomestici fuori uso in un’area a cielo aperto in assenza dei prescritti titoli abilitativi ed adempimenti documentali. L’attività di servizio si inquadra nell’ambito di un programma di accurato e costante monitoraggio del territorio della provincia predisposto dal Comando Provinciale di Viterbo finalizzato alla repressione degli illeciti che determinano l’inquinamento del suolo dell’ambiente. La pattuglia delle Fiamme Gialle in servizio di perlustrazione ha beccato in flagranza di reato il responsabile che, incurante del dettame normativo, stava depositando sul nudo terreno una lavatrice di fianco ad un mucchio di ben 166 elettrodomestici dismessi, tra forni elettrici e lavatrici, costituenti rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, tutti completamente esposti alle piogge ed agli agenti atmosferici con grave pregiudizio per la matrice ambientale. I finanzieri della Compagnia di Civita Castellana hanno sottoposto a sequestro penale, oltre ai suddetti R.A.E.E., ulteriori 1.000 kg. di rifiuti eterogenei, tra materiali metallici e plasticosi, per un totale di 11.000 kg. di rifiuti abusivamente ammassati. L’attività di servizio svolta dai militari si è conclusa con la denuncia del responsabile alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo per il reato di attività di gestione non autorizzata di rifiuti. È quanto informato dal Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, FURTO DA FILM DI MONILI DEL VALORE DI 800.000 EURO IN UNA GIOIELLERIA NEL CUORE DI ROMA CON PICCONE E FIAMMA OSSIDRICA. Su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, i Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, dalle prime luci dell’alba, hanno notificato un’ordinanza, emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, che dispone le misure cautelari nei confronti di 8 indagati, cinque uomini e tre donne, gravemente indiziati: 3 uomini di essere gravemente indiziati del furto aggravato in concorso presso una gioielleria di via Bocca di Leone di monili del valore di 800.000 euro, nel cuore della Capitale, avvenuto nella notte tra il 2 e il 3 ottobre 2023, 1 donna di essere gravemente indiziate dei delitti di ricettazione della refurtiva e riciclaggio, altri 4, 2 uomini e 2 donne, della ricettazione della refurtiva. L’indagine dei Carabinieri, durata circa 3 mesi, è partita dopo il furto “da film” commesso mediante un buco aperto nel muro, attiguo al citato negozio, con conseguente effrazione della cassaforte che vi era dentro, contenente gioielli per un valore complessivo di circa 800.000 euro, mediante servizi dinamici e attività tecniche di geolocalizzazione e intercettazione telefonica, ha consentito di: raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine alle responsabilità di tre uomini in merito al furto, in concorso, nella gioielleria, due, finiti in carcere, autori materiali praticando un buco nella parete confinante, aprendo la cassaforte con la fiamma ossidrica e uno, finito ai domiciliari, con mansioni da palo, ricostruendo minuziosamente non solo il percorso di avvicinamento fatto dagli stessi il giorno del furto attraverso l’analisi integrata di ogni telecamera utile presente nell’area ma anche i sopralluoghi eseguiti nei giorni precedenti. Si tratta di un 65enne romano, già coinvolto in indagini per furti in appartamenti e gioiellerie portati a termine con la “tecnica del buco” e con l’utilizzo di fiamma ossidrica nel 2004 in una villa a Porto Cervo, nel 2006 in una gioielleria di Terni, nel 2016 e 2020 in appartamenti a Roma; due fratelli romani, di 57 e 55 anni, il primo esperto nel settore delle serrature e già noto perché coinvolto in analoghe indagini e il secondo incensurato, insospettabile. I Carabinieri hanno inoltre raccolto elementi indiziari in relazione ad una donna, finita in carcere, perchè gravemente indiziata di ricettazione e riciclaggio. Nello specifico, al fine di profitto, sostituiva monili provenienti dal furto alla gioielleria, cui non aveva concorso, con denaro contante, in maniera da ostacolare la identificazione della provenienza delittuosa degli stessi. In particolare stipulava polizza di pegno aventi ad oggetto i monili, ricevendo denaro contante. Infine, il ruolo di altre quattro persone, due uomini e due donne, raggiunte dall’obbligo di presentazione in caserma, indiziate di essere ricettatori, perchè al fine di profitto acquistavano o comunque ricevevano nella consapevolezza della provenienza delittuosa, monili provenienti dal furto alla gioielleria di via Bocca di Leone, cui non avevano concorso. Nello specifico, è stato possibile ricostruire la “monetizzazione” della refurtiva conseguita attraverso il suo trasferimento a terzi, al fine di trovarne compratori, oppure mediante la stipula di polizze e consegna in pegno a società specializzate o “Compro Oro”. Attraverso la minuziosa attività di indagine, i Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina hanno dunque raccolto gravi indizi di colpevolezza in ordine al fatto che il furto, studiato da tempo nei minimi dettagli (sono stati ricostruiti almeno 5 sopralluoghi notturni immortalati dalle telecamere), è stato portato a termine mediante l’accesso nel corridoio dell’androne condominiale della palazzina sita al civico 43, confinante con l’oreficeria, da parte di persone che hanno praticato prima un grosso foro nel muro e, poi, mediante l’utilizzo della fiamma ossidrica e senza accedere nella gioielleria, hanno tagliato l’armadio blindato, situato in corrispondenza della parete forata, e la cassaforte contenuta all’interno. Le indagini sono state subito avviate con il censimento di tutte le telecamere per acquisire i filmati di videosorveglianza degli esercizi commerciali (cosiddetto pedinamento tecnologico) presenti nella zona interessata in modo da ricostruire il percorso di avvicinamento e di fuga dei malfattori. Sulla scorta degli elementi raccolti è stato possibile accertare che il furto era stato perpetrato tra le ore 01:02 e le ore 03.52 del 3 ottobre 2023. All’individuazione degli indagati si è giunti attraverso la visione certosina dei filmati e dei relativi fermo immagine che hanno consentito di ricavare elementi importanti e particolari, nonché attraverso la consultazione delle Banca Dati e alla comparazione dei cartellini foto-segnaletici di oltre centocinquanta soggetti con precedenti, già registrati quali autori di delitti dello stesso tipo. L’analisi dei tabulati e le indagini tecniche, tra le quali attività tecniche e l’utilizzo di alcuni apparecchi localizzatori GPS installati sulle autovetture degli indagati, ha consentito di delineare un quadro investigativo tale da consentire di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre uomini. Nel corso delle indagini, la Procura della Repubblica di Roma ha disposto 13 decreti di perquisizioni locali e personali che hanno consentito il rinvenimento di numerosi gioielli, in parte provento del furto oggetto di indagine e in parte riconducibili ad altri furti per i quali sono in corso accertamenti. Nella stessa circostanza sono stati rinvenuti una ingente e sofisticata strumentazione tecnica di alto livello, chiavi rudimentali autocostruite e diverse centinaia di chiavi da duplicare (grezze), attrezzatura idonea alla fedele riproduzione di qualsiasi tipo di chiave cilindro europeo incluso, fiamme ossidriche, “piedi di porco”, endoscopio auricolare WIFI (telecamera di piccole dimensioni utilizzata per ispezionare l’interno delle serrature), 15.000,00 euro in contanti, ventose di grosse dimensioni idonee a trasportare pesanti lastre di cristallo e parte dell’abbigliamento indossato durante i sopralluoghi e il furto nella gioielleria di via Bocca di Leone. L’approfondimento delle indagini ha consentito dunque di identificare un gruppo di persone ben conoscitrici del territorio e degli obiettivi da colpire con competenze specifiche attribuite ad ognuno. Subito dopo il furto, gli autori, dividevano il bottino che da alcuni era intascato immediatamente, mentre da altri era affidato a fedeli e testati ricettatori che vendevano “porta a porta”; in altri casi, la refurtiva, era “monetizzata” impegnandola in società specializzate oppure ceduta a “Compro Oro”, qualora gli oggetti fossero destinati alla fusione per ricavarne piccoli lingotti. La condotta finalizzata a rendere difficile l’accertamento della provenienza dei beni, attraverso la stipula di polizza di pegno aventi a oggetto i monili compendio del furto ricevendo denaro in contante, ha legittimato la Procura della Repubblica a contestare, oltre al reato di ricettazione, anche quello più grave di riciclaggio. Gli importanti oggetti recuperati e sequestrati tra gioielli, pietre preziose, brillanti, orologi di valore ammontano a circa 400 pezzi, in parte sono stati riconosciuti dal proprietario della gioielleria mentre per gli altri proseguono gli accertamenti dei Carabinieri per risalire ai proprietari ai quali poterli restituire. Da evidenziare, infine, che su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di monili e gioielli di elevatissimo valore, nella disponibilità degli indagati, in quanto sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati, rinvenuti dai Carabinieri e sottoposti a vincolo reale, per un valore pari a 120.000 euro. COLLEFERRO, CONTROLLI A TAPPETO ESEGUITI DAI CARABINIERI. I Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio, volto al contrasto di ogni forma di illegalità e a garantire un sano divertimento ai frequentatori della movida. Nel corso del mirato servizio preventivo disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Roma, i militari hanno denunciato in stato di libertà un 19enne di Segni per guida in stato di ebrezza alcoolica. Sul campo sono state dispiegate numerose pattuglie che hanno intensificato il dispositivo di prevenzione con controlli lungo le principali vie di comunicazione in occasione delle festività pasquali. I Carabinieri hanno assicurato un’attività di vigilanza sia nei centri storici che nella zona industriale per evitare la commissione di furti nelle abitazioni lasciate incustodite. Sono stati ispezionati diversi locali pubblici per evitare la somministrazione di alcolici ai minori e a persone già in evidente stato di alterazione. Nell’ambito di tali controlli, eseguiti in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Roma, sono stati sanzionati, per un importo di 9.000 euro, 2 esercizi commerciali per carenze strutturali e mancato rispetto del piano HACCP. Il bilancio dell’attività è di 85 persone controllate a bordo di 56 veicoli, con 12 sanzioni per violazioni delle norme al “Codice della Strada”, per un importo complessivo di 10.000 euro, nonchè 3 veicoli sequestrati poichè privi di copertura assicurativa. A seguito delle numerose segnalazioni di persone e/o veicoli sospetti pervenuti al numero di emergenza “112”, i Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno svolto diversi interventi impedendo la commissioni di reati predatori. PALESTRINA, CONTINUA L’AZIONE DEI CARABINIERI AL CONTRASTO ALLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Palestrina hanno arrestato 2 cittadini romeni, di 42 e 36 anni, gravemente indiziati del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri, nel corso di un controllo alla circolazione stradale svolto nel centro di Palestrina, hanno fermato i due a bordo di un’autovettura, risultata a noleggio, e a seguito di perquisizione personale e veicolare, hanno rinvenuto 44 dosi di cocaina e banconote di vario taglio per un totale di 1.130 euro. Entrambi saranno giudicati con rito direttissimo su diposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli. A comunicarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Come segnalato da “Il Meteo“, il caldo si farà sentire, in particolare al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori, con punte massime fin verso ed oltre i 25 gradi durante le ore pomeridiane. Solamente tra mercoledì prossimo 3 e giovedì 4 aprile, il passaggio di un fronte instabile potrebbe provocare qualche temporale sulle regioni del Nord. Su questo, però, avremo modo di aggiornarci ancora nei prossimi giorni. Queste condizioni meteo climatiche dovrebbero accompagnarci almeno fino al week end successivo, intrappolandoci in una sorta di blocco anticiclonico con l’alta pressione ben piantata sull’Europa centro-meridionale.
Rocco Becce
Direttore Editoriale