CRONACA – COMO, VALICO AUTOSTRADALE DI BROGEDA. TRANSITANTE ARRESTATO PER POSSESSO ARMA SEMIAUTOMATICA COMPLETA DI MUNIZIONAMENTO PARABELLUM – Prosegue senza sosta l’attività svolta dalla Guardia di Finanza e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli presso i valichi di confine con la Confederazione elvetica. Lo scorso fine settimana, infatti, presso il valico autostradale di Brogeda, è stato sottoposto a controllo una persona di origini kosovare, residente in Svizzera, che si accingeva a fare ingresso in Italia. Considerato il suo stato di agitazione, i militari hanno deciso di approfondire il controllo che ha permesso di rinvenire una pistola semiautomatica parabellum con 8 colpi calibro 9×19 mm, pronta all’uso in quanto il caricatore, carico, era inserito all’interno dell’arma senza alcuna sicura. Considerata la potenziale pericolosità della condotta, l’indagato è stato arrestato e condotto in carcere. AOSTA, “SUPERBONUS 110”, PER INTERVENTI NON REALIZZATI. SEQUESTRO PREVENTIVO DELLA GDF DI CREDITI FISCALI PER OLTRE 1,9 MILIONI DI EURO. Nell’ambito delle indagini dirette dalla locale Procura della Repubblica, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Aosta ha eseguito, nella mattinata odierna, un decreto di sequestro preventivo per un ammontare di oltre 1,9 milioni di euro, in relazione a crediti fiscali fittiziamente maturati relativi al “Superbonus 110”. Nel corso delle attività è emersa, ad oggi, la presunta sussistenza di un’associazione a delinquere avente centro nel territorio valdostano, all’interno della quale un architetto e un commercialista, operanti nel capoluogo regionale, si sarebbero associati con gli amministratori di diritto e di fatto di una società di costruzioni di Torino, con funzioni di general contractor, per perpetrare i reati di truffa ai danni di privati, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, di riciclaggio, autoriciclaggio, di false asseverazioni e indebite compensazioni di crediti di imposta. L’indagine ha tratto origine a seguito della querela sporta dai proprietari di un condominio di Aosta che si sono ritrovati sul proprio cassetto fiscale crediti ceduti, attraverso il meccanismo dello sconto in fattura, a fronte di lavori non ancora eseguiti. L’architetto aostano risulterebbe aver procacciato clienti interessati, offrendosi di curare l’iter amministrativo e suggerendo l’impresa che avrebbe effettuato i lavori, rivestendo di fatto molteplici ruoli: direttore dei lavori, responsabile della sicurezza e tecnico asseveratore. Le asseverazioni, secondo quanto risulterebbe, avrebbero falsamente attestato l’esecuzione di uno stato di avanzamento dei lavori non corrispondente allo stato dei fatti, e sarebbero state successivamente trasmesse ad ENEA. Il commercialista avrebbe apposto i visti di conformità che legittimavano l’esistenza dei crediti di imposta, curando la trasmissione all’Agenzia delle Entrate unitamente alla comunicazione della cessione dei crediti dai condòmini al general contractor. Gli impresari torinesi, secondo l’ipotesi investigativa, emettevano le fatture per mezzo delle quali aveva inizio l’iter di generazione dei crediti, che si è concluso con la cessione di parte stessi ad una società terza corrente in Bra (CN). Le verifiche eseguite dai militari sono stati rese possibili anche grazie alla collaborazione della locale Agenzia delle Entrate che ha fornito un apporto documentale fondamentale per il buon esito delle attività. FORLÌ ACCERTATE DALLA GDF INDEBITE COMPENSAZIONI DI CREDITI D’IMPOSTA PER OLTRE 152 MILA EURO. DENUNCIATA UNA PERSONA. Nell’ambito di un piano d’interventi mirato e selettivo, messo a punto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Forlì nei confronti di persone connotate da concreti indici di pericolosità, le Fiamme Gialle hanno scoperto l’utilizzo di crediti d’imposta non spettanti per oltre 152 mila euro. Una persona è stata denunciata alla locale Autorità Giudiziaria. I Finanzieri hanno controllato, in particolare, una società operante nel forlivese nel settore della fabbricazione di strutture metalliche, individuata all’esito di apposite analisi di rischio elaborate grazie alla sistematica valorizzazione delle numerose banche dati in uso al Corpo, oltrechè delle risultanze informative acquisite nei diversi ambiti della missione istituzionale. L’impresa è stata destinataria di un credito di imposta di oltre 152 mila euro per le cd. attività di ricerca e sviluppo. Si tratta, in sostanza, di benefici riconosciuti alle aziende che effettuano investimenti e sostengono costi, al fine di sviluppare innovazioni tecnologiche ovvero accrescere quelle già esistenti, anche mediante la sperimentazione di nuove linee di produzione o attraverso la modifica delle caratteristiche tecniche e funzionali di un prodotto, diventando maggiormente competitive sul mercato. Nel dettaglio, la paziente ricostruzione degli accadimenti aziendali operata dai militari del Gruppo di Forlì ha consentito di accertare la sostanziale inesistenza delle attività di ricerca e sviluppo dichiarate dalla società controllata, disvelando, invece, un processo di elaborazione documentale del tutto artificioso. I finanzieri hanno constatato che la società, in realtà, non aveva mai svolto alcuna attività di sviluppo né, tantomeno, aveva mai eseguito progetti di ricerca aventi requisiti di “novità, creatività, replicabilità e sistematicità”, come previsti dalla normativa vigente, rendendo, di fatto, “inesistenti” i crediti utilizzati a compensazione dei debiti erariali. L’amministratore pro-tempore, un 65enne della provincia, è stato, pertanto, denunciato alla Procura della Repubblica di Forlì per l’ipotesi di reato di indebita compensazione. Ad informarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, CONTROLLI DEI CARABINIERI ALL’ESQUILINO. UNA PERSONA DENUNCIATA E DUE ATTIVITÀ COMMERCIALI SANZIONATE PER OLTRE 8.300 EURO. I Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante, con il supporto dei militari di altre compagnie del Gruppo Roma, del Nucleo Cinofili e del N.A.S, hanno svolto un ampio servizio di controllo straordinario nella zona Termini e aree limitrofe, mirato al contrasto di ogni forma di illegalità e degrado. Ad esito delle attività 1 persona è stata denunciata a piede libero e due sanzionate in via amministrativa. Identificate, in totale, 95 persone ed eseguito verifiche su 38 veicoli. Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 40enne di nazionalità filippina, con precedenti, gravemente indiziato del reato di spaccio di sostanze stupefacenti, dopo essere stato trovato in possesso di alcune dosi di sostanza stupefacente “shaboo” e di un bilancino di precisione utilizzato per la preparazione delle dosi. Durante i controlli alle attività commerciali, i Carabinieri del N.A.S. hanno contestato al gestore di un bar l’omessa esposizione dell’elenco degli allergeni dei prodotti alimentari, la carenza delle norme igienico sanitarie e i mancati adempimenti delle procedure di autocontrollo haccp, elevando una sanzione da oltre 6.334 euro. In via Carlo Felice, un altro gestore di un’attività commerciale è stato sanzionato dai Carabinieri con una multa da 2.000 euro per i mancati adempimenti delle procedure di autocontrollo haccp. I CARABINIERI DI COLLEFERRO ESEGUONO DUE ORDINANZE DI CARCERAZIONE PER VIOLAZIONI DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE DALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA. I Carabinieri della Compagnia di Colleferro, nell’ambito dei quotidiani servizi di controllo del territorio e di applicazione e vigilanza sulle misure restrittive disposte dall’Autorità Giudiziaria, hanno arrestato un 35enne romeno domiciliato a Labico e un 57enne di Carpineto Romano, dando esecuzione a due specifiche ordinanze di aggravamento della misura cautelare emesse dal Tribunale su richiesta avanzata dalla Procura di Velletri e di Rimini. I Carabinieri della Stazione Carabinieri di Labico (RM) hanno, così, tradotto in carcere un 35enne, già sottoposto agli arresti domiciliari per sequestro di persona e lesioni personali commesse a Rimini nei confronti della sua ex fidanzata, da cui era evasa il primo aprile scorso. Mentre i Carabinieri della Stazione di Carpineto Romano (RM) hanno tradotto in carcere un 57enne del posto ritenuto responsabile di aver violato il divieto di avvicinamento e comunicazione (mediante l’invio di messaggi contenenti minacce) alla sua ex moglie, applicato il 23 dicembre scorso a seguito della denuncia per maltrattamenti in famiglia da parte della donna. I Carabinieri hanno segnalato puntualmente alla Procura della Repubblica i fatti, in violazione alle prescrizioni imposte nella misura cautelare applicata nei loro confronti, e per entrambi si sono aperte le porte del carcere di Velletri. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Dopo le ultime ore di maltempo, per le prossime ore e i prossimi giorni, da Nord a Sud, ritornerà il caldo, ancora anomalo, ovviamente, come segnalato da “Il Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale