Nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e gli agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi Campo Marzio, lo scorso 16 aprile, hanno dato esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che ha disposto misure cautelari nei confronti di 11 persone.
Gli arrestati, sono gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi.
L’attività investigativa, durata oltre un anno, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un gruppo criminale, operante nel quartiere romano di “Cinecittà”, di cui farebbero parte gli indagati e di documentare come, questi, fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.
Sono stati raccolti elementi indiziari per cui in alcuni episodi le vittime venivano trasportate all’interno delle abitazioni di alcuni sodali, dove venivano percosse e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari.
Talvolta, poichè si era esaurito il “plafond” giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente.
Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai loro familiari.
L’analisi del flusso di denaro estorto, oltre 300.000 euro, ha permesso di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in persone ritenute vicine al più autorevole del gruppo criminale, D.S., e di documentare le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva, tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti, trasferito ad altri beneficiari.
All’uomo, classe 1977, già noto alle forze dell’ordine, il 12 giugno 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla “DDA” (Direzione Distrettuale Antimafia) della Procura della Repubblica di Roma, per l’estorsione ai danni di un 36enne, residente nella provincia di Frosinone, e dei suoi familiari.
Rocco Becce
Direttore Editoriale