CRONACA – TORINO, RINVENUTI RIFIUTI NOCIVI, QUINTALI DI MATERIALE DI SCARTO E PANNELLI DI AMIANTO. SEQUESTRATI DALLA GDF DUE IMPIANTI PRODUTTIVI INDUSTRIALI – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino, nell’ambito di un intervento finalizzato alla tutela dell’ambiente, hanno individuato in un comune alle porte del capoluogo due stabilimenti industriali riconducibili a una medesima società torinese, operante nel settore della produzione di filtri per olio da autotrazione, all’interno dei quali erano stati depositati oltre 100.000 litri di rifiuti liquidi nocivi per la salute, nonché diversi quintali di rifiuti solidi. L’intervento è stato condotto dai finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano Torino unitamente al personale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (A.R.P.A.) del Piemonte, a seguito di attività info-investigativa che ha portato al rinvenimento dei capannoni industriali presso i quali, negli anni, erano stati accatastati rifiuti di vario genere in violazione alla normativa in materia ambientale: vasche contenenti liquidi pericolosi, tra cui solventi, diluenti e svernicianti, derivanti da scarti di produzione, 10 container e numerosi sacchi di prolipopilene, all’interno dei quali erano accatastati quintali di rifiuti solidi e persino pannelli di amianto. L’attività ha consentito inoltre di rilevare la presenza di un tubo in plastica che, negli anni, avrebbe riversato materiale liquido nocivo all’interno della rete fognaria. L’intera area industriale, stimata in circa 20.000 metri quadrati, è stata sottoposta a sequestro, mentre i responsabili della società che si sono succeduti negli ultimi anni, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per attività di gestione di rifiuti non autorizzata. VENEZIA, CONTROLLI SOMMERSO DA LAVORO DELLA GDF, 17 LAVORATORI IN NERO E OLTRE 175.000 EURO DI SANZIONE. I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Venezia, nell’ambito delle attività di controllo finalizzate al contrasto all’evasione fiscale e al “lavoro nero”, hanno individuato decine di lavoratori completamente “in nero”. A seguito del costante monitoraggio effettuato in vari settori economici e, in particolare, in quello dell’edilizia, caratterizzato, come noto, da un ampio ricorso a manodopera per lo più extracomunitaria, i finanzieri del Gruppo di Portogruaro hanno individuato una società gestita da soggetti di nazionalità albanese, connotata da gravi indici di pericolosità fiscale ed economica, dal conseguente controllo volto a verificare la corretta assunzione e gestione del personale dipendente, impiegato sia in numerosi cantieri in Friuli, ma, anche presso committenti esteri, è emerso , che la società utilizzava da mesi, n. 14 lavoratori dipendenti extracomunitari tra cui pakistani, afghani, tunisini ed albanesi, completamente in nero. Cinque di questi non avevano nemmeno il permesso di soggiorno per poter lavorare in Italia. Parallelamente, altri lavoratori, pur regolarmente assunti, erano stati registrati con un numero di ore di lavoro prestato di gran lunga inferiore al reale. In relazione alle circostanze riscontrate, il legale rappresentante della società è stato diffidato a sanare tutte le irregolarità riscontrate ed a pagare, oltre i tributi dovuti, una sanzione totale che, già in misura minima, ammonta a circa 130.000,00 euro. I controlli volti alla prevenzione e alla repressione di tutte le forme illecite in materia giuslavoristica, hanno visto impiegata anche la Compagnia di San Donà di Piave, con numerose attività ispettive presso aziende del territorio di competenza. Il reparto, proprio di recente, ha individuato, in occasione di un controllo di una ditta Ceggia, altri 3 lavoratori, completamente in nero. Più in generale, i Reparti dipendenti dal Comando Provinciale della Guardia di Venezia, da inizio anno, hanno eseguito più di 130 interventi in materia di lavoro nero, individuando 58 lavoratori completamente in nero e 70 lavoratori irregolari. SAVONA, AZIONE DI CONTRASTO DELLA GDF AL TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. SEQUESTRATI CIRCA 130 GR. DI DROGA E ARRESTATI DUE PERSONE. Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Comando Provinciale di Savona, nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di contrasto al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo savonese, hanno tratto in arresto due persone che, all’interno della propria abitazione, detenevano circa 70 gr. di hashish, oltre ad un quantitativo di cocaina, pari approssimativamente a 30 dosi. Nel dettaglio, militari del Gruppo di Savona, dopo aver notato movimenti sospetti in un vicolo cittadino, hanno avviato una specifica attività di osservazione del luogo, acquisendo chiare evidenze indiziarie circa lo spaccio di sostanze stupefacenti. È stato pertanto effettuato il controllo di un ventenne italiano trovato in possesso di 1 dose di cocaina ed ulteriori ricerche hanno permesso di rinvenire, abbandonati lungo la pubblica via, ulteriori gr. 51,70 di hashish. Gli immediati approfondimenti hanno consentito di individuare i fornitori della sostanza stupefacente, rivelatisi essere due 20enni albanesi residenti nel capoluogo. Con l’ausilio di un’unità cinofila è stata eseguita la perquisizione presso l’abitazione dei due fornitori che ha condotto al rinvenimento di ulteriori gr. 70,40 di hashish e di gr. 14,40 di cocaina, nonchè di denaro contante per oltre 7.500 euro, elementi di prova che hanno avvalorato l’ipotesi delittuosa di detenzione di droga ai fini dello spaccio, così potendo procedere all’arresto in flagranza dei responsabili per detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope. L’attività investigativa rimarca la costante azione operativa delle Fiamme Gialle savonesi diretta al contrasto del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti a tutela della popolazione. Ad informarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. ALBANO LAZIALE, CONTROLLI STRAORDINARI DEI CARABINIERI CON UN ARRESTO. Continuano i controlli straordinari del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo, mirati alla prevenzione dei reati in genere e a tutela della sicurezza degli automobilisti e pedoni sulle principali arterie che congiungono la Capitale ai Castelli Romani nonché nelle aree maggiormente frequentate da giovani nel Comune di Albano Laziale. In poche ore sono stati controllati 150 veicoli ed elevate sanzioni al “Codice della Strada”, per più di 2.000 euro, oltre al ritiro di 3 patenti di guida. Numerose le sanzioni per sorpassi di auto incolonnate ad intersezione semaforica. Tra le attività svolte dai militari, figura anche l’arresto di un 57enne, destinatario dell’ordine di carcerazione del Tribunale di Velletri per aver attestato false dichiarazioni per ottenere indebitamente il “Reddito di Cittadinanza”, dovendo ora scontare una pena pari a 2 anni di detenzione e condotto presso il Carcere di Velletri. Un giovane, invece, è stato denunciato per guida in stato di ebrezza, risultando sul test all’etilometro con un tasso alcolemico pari a 2,18 gr. per litro. Nel corso delle attività sono stati sequestrati oltre 250 gr. di stupefacenti, 3 persone sono state denunciate per detenzione di droghe e 9 segnalate alla Prefettura di Roma quali assuntori. CASTEL MADAMA, PER AVER SEQUESTRATO IN CASA I GENITORI PER ESTORCERE 25 EURO, VIENE ARRESTATO DAI CARABINIERI. I Carabinieri della Stazione di Castel Madama hanno arrestato in flagranza di reato un 20enne italiano gravemente indiziato dei reati di sequestro di persona ed estorsione. Lo scorso pomeriggio, a Castel Madama, il giovane avrebbe chiesto ai suoi genitori un prestito di 25 euro e al loro rifiuto si sarebbe scatenata la sua furia, segregandoli in casa e obbligandoli ad effettuare una ricarica sulla sua carta PostePay. Non contento, in uno stato di alterazione psicofisica, avrebbe continuato a tenere rinchiusi il padre e la madre, di 69 e 65 anni, in una stanza dell’abitazione. Gli abitanti del luogo, allarmati delle urla di aiuto che provenivano dall’appartamento, hanno avvertito il “112” e sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Castel Madama che hanno raggiunto l’appartamento al 5° piano di un condominio e hanno forzato la porta di ingresso riuscendo a liberare i genitori dell’indagato. Il 20enne, con problemi di dipendenze e gravato da numerosi precedenti per violenza, è stato arrestato e tradotto presso il carcere di Rebibbia, su disposizione della Procura della Repubblica di Tivoli. A comunicarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, da Nord a Sud, da domani tempo in leggero miglioramento, come segnalato da “Il Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale