Si è spenta a San Benedetto del Tronto (AP), Suor Maria Patrizia Di Valerio, al secolo Emma Di Valerio, la suora dal sorriso luminoso, dell’umiltà, della modestia e della saggezza.
Era il 1950, Cermignano (TE) lo ricorda ancora come l’anno delle vocazioni, quando 16 ragazze partirono alla volta di Roma, per entrare in Convento, presso “La Casa Madre della Congregazione delle Suore Pie Operaie dell‘Immacolata Concezione“.
I tempi erano differenti, le motivazioni furono tante, tra le quali la vita disagiata di allora, convinse più ragazze a fare una simile scelta.
La giovane Emma, fermamente risoluta, decise di andare, di realizzare il suo sogno, di appagare il suo desiderio, la sua, una buona famiglia, con delicatezza provò a dissuaderla, senza riuscirvi.
Lei era una bella ragazza, solare e corteggiata, estroversa con una voce angelica, nulla riuscì a fermarla, infatti, a 16 anni abbandonò tutto e tutti e partì per Roma, allora, molto, molto lontana.
La sua immensa fede non ha mai vacillato, sempre più convinta ha servito il Signore, si è messa a disposizione di comunità civili e religiose, di molte scolaresche, di paesi interi, di gente bisognosa e sofferente, ha lavorato, insegnato, creato e dato molto, per 74 anni.
Tantissimi la ricordano affettuosamente nei luoghi dove ha soggiornato, tra cui Roma, Taino-Varese, Lagopesole-Potenza, Colonnella-Teramo, infine, a San Benedetto del Tronto, dove, ora, tutti piangono la scomparsa, di una grande donna che ha lasciato un vuoto incolmabile.
In una foto del 1952, qui pubblicata, fornita insieme alla triste notizia, dal lucano, don Claudio Mancusi, la vediamo il giorno in cui lei prese i voti, insieme al suo papà, maestro-muratore, Sabatino Di Valerio, poi, insieme alle consorelle cermignanesi, nell’anno 1950 e in una recente foto con suo fratello, artista, pittore e decoratore, Roberto Di Valerio.
La comunità di Lagopesole, dove ha vissuto per ben 25 anni, commossa e con affetto, in questo modo, per sempre, la vuole ricordare.
Redazione