CRONACA – PORDENONE, CONTROLLI DELLA GDF ALLE MANIFESTAZIONI FIERISTICHE DEL FINE SETTIMANA. SCOPERTI 3 LAVORATORI IN NERO E SANZIONATE 7 MANCATE REGISTRAZIONI DEI CORRISPETTIVI. Nel fine settimana appena trascorso, nel corso delle manifestazioni “Pordenone chiama Europa – Mercato Europeo 2024” e “Gli ambulanti di Forte dei Marmi”, rispettivamente tenutesi a Pordenone e Porcia, i militari della Guardia di Finanza di Pordenone hanno effettuato diversi controlli tra gli espositori partecipanti, al fine di riscontrare il corretto adempimento degli obblighi fiscali da parte dei commercianti. Presso un unico stand, dedicato ad una cucina etnica di oltreoceano, i finanzieri hanno scoperto 3 lavoratori in nero, tutti stranieri. Al titolare dell’attività economica è stata applicata, per ciascuno degli addetti non regolarizzati, la maxi sanzione ed è stata richiesta al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro la sospensione dell’attività, atteso che il numero dei lavoratori impiegati “in nero” superava il 10 % di quelli regolarmente assunti. 7, invece, sono state le mancate registrazioni dei corrispettivi contestate dalle Fiamme Gialle nel corso dei controlli ai vari espositori delle due manifestazioni fieristiche. ANCONA, CONTROLLI E SEQUESTRI DELLA GDF IN OCCASIONE DELLA FIERA DI SAN CIRIACO. In occasione della tradizionale fiera di San Ciriaco organizzata per le vie del centro di Ancona, il locale Comando Provinciale della Guardia di Finanza ha disposto un’intensificazione delle attività di controllo a tutela dei cittadini e dell’economia legale, nell’ambito dei previsti piani d’intervento finalizzati al contrasto della contraffazione, alla sicurezza prodotti, alla tutela del “made in Italy” e del diritto d’autore. Durante le attività, i finanzieri del Nucleo PEF e del Gruppo di Ancona hanno svolto specifici controlli sulla regolarità della merce in vendita presso gli stand, oltre che sul previsto rilascio dello scontrino fiscale. Durante le specifiche attività a tutela dei diritti d’autore, del know-how, dei brevetti, dei marchi e di altri diritti di privativa industriale sono stati individuati diversi prodotti tra abbigliamento e carte da collezione contraffatti, perfette imitazioni di noti brand internazionali, in grado di ingannare anche i più esperti consumatori, esposti e venduti a prezzi sorprendentemente bassi allo scopo di attirare l’attenzione dei passanti. Nello specifico i militari del Gruppo di Ancona, in uno degli stand presenti nella fiera, hanno individuato 240 capi di abbigliamento abilmente contraffatti, tra cui t-shirt, felpe e maglioncini di noti marchi (EA7 Emporio Armani, Trussardi, Pinko, Calvin Klein, Liu Jo e Peuterey). Successivamente il controllo è stato esteso dallo stand alla sede dell’attività commerciale sita in Ancona. In un distinto intervento, militari del Nucleo PEF hanno individuato, esposte per la vendita su un banco di un cittadino di nazionalità straniera, confezioni di carte da gioco da collezione del noto brand giapponese “POKEMON”, prive di idonea documentazione utile a ricostruirne la tracciabilità e provenienza. All’esito degli accertamenti effettuati, è stata accertata la presenza di 385 carte da gioco contraffatte con relative confezioni false, in violazione del marchio tutelato da registrazioni europee (EUIPO) della società giapponese NINTENDO Co. LTD, vendute a prezzi molto più bassi rispetto alle originali, inquinando il mercato regolare che conta numerosissimi appassionati. I capi di abbigliamento e le carte da collezione contraffatti, privi della idonea documentazione utile a ricostruirne la tracciabilità e provenienza lecita, sono stati quindi sottoposti a sequestro ed i rispettivi responsabili sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale e ricettazione. TERAMO, CONTROLLI DELLA GDF. SCOPERTI 15 LAVORATORI IN NERO. MAXI–SANZIONI E SOSPENSIONE DELL’ATTIVITÀ PER 6 AZIENDE. Prosegue senza sosta l’attività dei finanzieri della Compagnia di Giulianova al contrasto del lavoro irregolare. In occasione del periodo di festività tra il 25 aprile e il 1° maggio, i militari hanno intrapreso una serie di controlli a tappeto, scoprendo complessivamente 15 lavoratori “in nero”. Sottoposti a ispezione bar, ristoranti e stabilimenti balneari operanti sulla fascia costiera teramana, presi d’assalto dai turisti nel corso del lungo ponte, appena trascorso. Ad Alba Adriatica un noto bar-pasticceria impiegava, senza assunzione, 3 addetti, tra cui una giovane donna ucraina. A Giulianova scovati due stabilimenti balneari e un ristorante con personale, italiano ed extra-comunitario, impiegato senza assunzione; 8 le maestranze “in nero”. A Martinsicuro un addetto alle vendite tentava di dissimulare la propria presenza allontanandosi furtivamente dal luogo di lavoro; il soggetto veniva però fermato dai finanzieri, che lo avevano già osservato a lungo, intento a svolgere attività lavorativa. Anche a Notaresco scoperto un bar che aveva organizzato una piccola sagra, pubblicizzandola sui social network; 3 giovanissime ragazze “in nero”. Per le 6 imprese coinvolte è stata inoltrata apposita segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Teramo per l’esecuzione del provvedimento di sospensione dell’attività e per la contestazione delle relative sanzioni amministrative (c.d. maxi-sanzione). Inoltre, secondo le leggi vigenti, le aziende in argomento dovranno assumere i suddetti lavoratori “in nero”, per un minimo di tre mesi. È opportuno evidenziare che i predetti lavoratori irregolari sono soggetti a un vero e proprio sfruttamento, in quanto per loro non è prevista alcuna contribuzione ai fini pensionistici né una copertura assicurativa in caso di infortunio sul lavoro. LATINA, ESEGUITA UNA MISURA CAUTELARE PERSONALE SEQUESTRATI 200 GRAMMI DI DROGA. I finanzieri del Comando Provinciale di Latina, al termine di una articolata attività di indagine hanno eseguito una misura cautelare personale, quale misura dell’obbligo di presentazione alla P.G. per tre giorni alla settimana, nei confronti di un giovane italiano disposta dal G.I.P. del Tribunale di Cassino su richiesta della locale Procura della Repubblica. In particolare, nell’ambito di specifica attività d’iniziativa, finalizzata al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti e consumo di droghe nelle scuole, i militari del Gruppo di Formia hanno svolto una specifica attività di osservazione, controllo e pedinamento, nei confronti di un giovane studente minturnese, anche con l’ausilio di accertamenti tecnici. Tale indagini hanno permesso di tracciare quale base operativa dell’illecite condotte, la frazione di Marina di Minturno (LT) dove, presso la propria abitazione, il giovanissimo incensurato di anni 19, aveva la base operativa dello spaccio di stupefacenti, per lo più, del tipo “hashish e marijuana”. Partendo da tale luogo, sono stati intercettati, durante le indagini, sia giovani italiani che extracomunitari, i quali sistematicamente si approvvigionavano di piccole quantità di droga per uso personale. Gli investigatori hanno altresì individuato uno dei canali di rifornimento della sostanza psicotropa, proveniente da Roma, procedendo al conseguente arresto del “corriere” nell’ottobre del 2023. Il quadro investigativo ricostruito dai Finanzieri di Formia, sotto la direzione della Magistratura cassinate, ha portato all’esecuzione della citata ordinanza di cautelare personale emessa dal G.I.P. del Tribunale di Cassino. Nella circostanza, i militari hanno proceduto anche ad eseguire la perquisizione domiciliare dell’abitazione del giovane, con l’ausilio di unità cinofile, attività che ha permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro ulteriore droga, del tipo hashish, pari a circa 200 gr., oltre a tutto il materiale utile alla pesatura e al confezionamento. Il pusher è stato pertanto ulteriormente deferito all’A.G. di Cassino. A comunicarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, I CARABINIERI ARRESTANO 50ENNE TROVATO IN POSSESSO DI NUMEROSA REFURTIVA E DI OLTRE 22.500 EURO, PROVENTO DI UN FURTO IN ABITAZIONE. CON LA STESSA SOMMA CONTANTE TENTA ANCHE DI CORROMPERE I CARABINIERI. I Carabinieri della Stazione Roma Piazza Bologna hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto per ricettazione e arrestato per istigazione alla corruzione un 50enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti specifici. La notte tra venerdì e sabato, verso le ore 3:00, nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, i Carabinieri hanno notato un’autovettura con targa lituana transitare in via della Lega Lombarda e hanno deciso di procedere ad una verifica ma l’uomo alla guida ha tentato di eludere il controllo accelerando e proseguendo la marcia in direzione del cimitero del Verano. I Carabinieri sono riusciti a fermare l’auto subito dopo, mentre tentava di immettersi in autostrada. L’uomo è stato bloccato e la perquisizione eseguita sul veicolo ha permesso ai Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna di rinvenire 22.510 euro in contanti, argenteria varia, gioielli, orologi e beni di valore. L’uomo, vistosi alle strette, allo scopo di garantirsi impunità, ha anche tentato di corrompere i militari, proponendo loro il denaro contante che aveva con sé. Dagli immediati accertamenti i Carabinieri sono riusciti a risalire alla proprietaria della refurtiva, ignara vittima di un furto in abitazione, in zona piazza Mazzini, occorso nella stessa notte, mentre con la famiglia si trovava fuori Roma. L’indagato è stato portato presso il carcere di Rebibbia, dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e il fermo, disponendo per l’indagato la custodia in carcere. Le indagini dei Carabinieri proseguono al fine di individuare eventuali complici del 50enne a cui sono stati anche sequestrati due telefoni cellulari. ALBANO LAZIALE, CON CACCIAVITE E PISTOLA IN PUGNO PER RAPINARE. I CARABINIERI ARRESTANO UN UOMO. I Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo hanno dato esecuzione a una ordinanza che dispone la misura cautelare della custodia in carcere, nei confronti di un 54enne italiano, già precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata, in concorso, in abitazione, avvenuta lo scorso 7 aprile 2022. Su segnalazione al numero “112“, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Castel Gandolfo erano intervenuti, in una villetta isolata in zona “Montagnano” della frazione Cecchina di Albano Laziale, dove era stata appena perpetrata una rapina. Dalla ricostruzione dei Carabinieri è emerso che verso le ore 20:30, tre individui, con il volto travisato da passamontagna e con guanti in lattice indossati, dopo aver sorpreso l’uomo fuori dalla propria abitazione, l’avevano costretto ad entrare dove era presente anche la madre, ultra 70enne. Sono stati poi entrambi legati ai polsi con del nastro adesivo e costretti a non muoversi, sotto la minaccia di una pistola e di un cacciavite. Dopo aver rovistato in tutta la casa, non rinvenendo denaro, hanno costretto il 50enne a consegnarlo conducendolo nella propria camera da letto. Approfittando di un momento di distrazione la vittima è riuscita a prendere un’arma, legalmente detenuta, mettendo in fuga i rapinatori. Le indagini condotte dai Carabinieri e dirette dalla Procura della Repubblica di Velletri, anche con l’analisi di tracce biologiche repertate sul luogo della rapina, hanno portato a raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di uno dei presunti autori della rapina, avente un profilo biologico pienamente compatibile con quello rinvenuto nella villa. L’arrestato è stato, così, associato presso il carcere di Latina, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. È quanto informato dal Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, da Nord a Sud, anche per la giornata di domani, tempo ancora in peggioramento, come segnalato da “Il Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale