CRONACA – BRESCIA, ESEGUITE DALLA GDF 2 MISURE CAUTELARI PER USURA ED ESTORSIONE – Nell’ambito di un’articolata indagine di Polizia Giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia, i militari del locale Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno eseguito 2 misure cautelari nei riguardi di altrettante persone ritenute responsabili dei reati di usura ed estorsione. Le investigazioni hanno consentito di disvelare le attività illecite dei due, di nazionalità albanese ed italiana, i quali, in concorso tra loro, avrebbero finanziato un imprenditore bresciano in crisi di liquidità, per un ammontare iniziale pari ad € 18.000,00, pretendendo la restituzione di complessivi € 80.000, con un tasso di interesse usurario pari al 444,44%. Le condotte illecite dei due usurai sono apparse ulteriormente più gravi allorquando la vittima, ormai gravemente indebitata, non riuscendo a restituire il capitale finanziato ed i relativi interessi, veniva più volte minacciata di gravi ed immediate conseguenze, qualora non avesse restituito la somma prestata, aumentata degli interessi usurari. Le indagini hanno, anche, consentito di ricostruire un pregresso episodio di usura ed estorsione ad opera del solo cittadino albanese ai danni dell’imprenditore, risalente a circa un anno addietro, laddove a fronte di prestito di iniziali € 10.000,00, veniva pretesa la restituzione di complessivi € 25.000,00, con un tasso di interesse usurario pari al 250,00%. Il quadro probatorio delineato nel corso delle investigazioni ha indotto il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brescia ad applicare la misura restrittiva degli arresti domiciliari per l’albanese e del divieto di avvicinamento alla vittima dei reati per l’italiano. Nel corso delle relative perquisizioni domiciliari, condotte dalle Fiamme Gialle bresciane che si sono avvalse di due unità cinofile “cash dog” e antidroga, sono stati altresì sottoposti a sequestro denaro contante per oltre € 30.000,00, nonchè di 2 orologi di valore. Insomma, ancora pene lieve, in un Paese al tracollo sia nella giustizia che in tantissime altre situazioni, con una politica davvero incapace a governare e a tutelare i propri cittadini che da Nord a Sud del nostro Paese non vedono all’orizzonte nulla di positivo. Personalmente, pubblico lo stretto necessario, considerato che di notizie di cronaca utili, per noi, non c’è davvero nulla. Basti pensare che due agenti di Polizza sono stati aggrediti e feriti da stranieri arroganti, maleducati, che il carcere non sanno neanche cos’è, accolti e protetti in ogni modo, anche con la consegna a loro di carte di credito, da un sistema di accoglienza perverso che nuoce a tutti noi, ma non a chi tutela le proprie cose. LIVORNO, SEQUESTRATI DALLA GDF BANCONOTE FALSE. A seguito di attività dirette alla sicurezza in materia di circolazione dell’euro e al contrasto del fenomeno del “falso monetario” il Nucleo Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Livorno ha sequestrato, nell’anno 2023, un totale di 903 banconote false, per un valore complessivo pari ad € 35.825. Nell’anno 2022 lo stesso Reparto ha sequestrato un totale di 555 banconote false per un valore complessivo pari ad € 26.100. Le cifre in rapporto all’anno precedente evidenziano, purtroppo, una crescita importante del fenomeno. Nel 2024 sono state ad oggi sequestrate 245 banconote, per un valore complessivo pari a 8.405 euro. Tra le banconote false sequestrate nell’anno 2023, quelle con taglio da 20 euro risultano le più “scambiate” (n. 422, per un corrispondente valore pari a 8.440 euro), seguite da quelle da 50 euro (n. 370 esemplari, per un valore pari a 18.500 euro), poi quelle da 100 euro (n. 79 biglietti, per un corrispondente valore pari a 7.900 euro), oltre a quelle da 10 euro (n. 27 biglietti, per un corrispondente valore pari a 270 euro), inoltre n. 3 pezzi da 5 euro (per un corrispondente valore pari a 15 euro) ed infine anche una da 200 euro e una da 500 euro. I tagli apicali, seppur i meno scambiati, sono quelli la cui qualità di contraffazione risulta migliore e proprio per questo maggiormente ingannevoli. La Provincia di Livorno si presta allo spaccio di banconote false in quanto località di transito per numerosi turisti, di collegamento marittimo con vari porti d’Europa nonché perché la cittadinanza utilizza in larga misura il contante per far fronte ai pagamenti. I luoghi presso i quali sono state intercettate il maggior numero di banconote contraffatte sono le città di Livorno e di Cecina e l’isola d’Elba in genere. La cartamoneta oggetto del sequestro da parte degli ispettori del locale Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria è essenzialmente riconducibile a quella consegnata, in buona fede dai malcapitati, agli istituti di credito e/o ritirati dagli istituti di vigilanza. Lo spaccio invece avviene maggiormente nei piccoli e medi esercizi in quanto i centri commerciali e la c.d. grande distribuzione si sono dotati di rilevatori aggiornati ed efficaci nel riconoscere le banconote non genuine. PISTOIA, ESEGUITO DALLA GDF UN CONTROLLO NEI CONFRONTI DI UN OPERATORE PROFESSIONALE ATTIVO NEL COMMERCIO DELL’ORO USATO. ELEVATE SANZIONI AMMINISTRATIVE FINO A 60.000 EURO. I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Pistoia hanno eseguito un controllo nei confronti di un esercizio commerciale dedicato al “compro oro”, al fine di verificare il rispetto della normativa di settore, sia in tema di possesso delle previste autorizzazioni che con riguardo al corretto adempimento degli obblighi antiriciclaggio. L’attività rientra nell’ordinaria azione di tutela del sistema economico-finanziario sviluppata dal Corpo, volta a prevenirne possibili distorsioni e ad impedire che possano esservi “ripuliti” beni e valori provenienti da attività illecite, ed è frutto di una mirata selezione delle persone da controllare, basata su una capillare opera di controllo economico del territorio e sull’analisi ed incrocio delle risultanze presenti in numerose banche dati. All’avvio del controllo, si aveva subito il riscontro della bontà del processo di analisi seguito, in quanto emergeva l’assenza sia dell’iscrizione al Registro tenuto e gestito dall’O.A.M. (Organismo degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori Creditizi) che della licenza di pubblica sicurezza, prerequisiti entrambi obbligatori per poter esercitare l’attività di compravendita di oro ed oggetti preziosi, per cui il locale ed i preziosi detenuti (10 kg. di monili ed oggetti vari in oro ed argento, per un valore complessivo di circa 64 mila euro) venivano sottoposti a sequestro, per impedire la prosecuzione del reato di esercizio abusivo dell’attività di compro oro, e l’imprenditore deferito alla Procura della Repubblica di Pistoia. L’intervento, peraltro, ingenerava un immediato e positivo effetto conformativo. Infatti, il titolare, avendo la possibilità di regolarizzare, seppure a posteriori, la propria posizione, ha provveduto a munirsi delle suddette iscrizione e licenza, facendo così venir meno i presupposti per mantenere in sequestro il locale ed i preziosi e ricominciando ad operare, questa volta nella legalità, circa un mese dopo. Mentre, sotto il profilo giudiziario, il pm, allo stato del procedimento e fatta salva la presunzione di innocenza, fino all’effettivo e definitivo accertamento delle responsabilità con sentenza irrevocabile di condanna, ha richiesto l’emissione di un Decreto Penale di condanna, le Fiamme Gialle pistoiesi hanno proseguito nelle operazioni di controllo, analizzando tutte le operazioni di compravendita, rilevando plurime, sistematiche e ripetute violazioni alla normativa antiriciclaggio, consistenti in 243 omissioni dell’adeguata verifica della clientela e a 162 casi di incompletezza nella compilazione della documentazione relativa ad altrettanti acquisti di preziosi, con conseguente segnalazione alla competente Ragioneria Territoriale dello Stato, per l’applicazione di sanzioni amministrative. ROMA, BLOCCATI DALLA GDF CON AGENZIA DOGANE AL PORTO DI CIVITAVECCHIA OLTRE 340 CHILOGRAMMI DI DROGA. ARRESTATI DUE CORRIERI. Due carichi di hashish e marijuana in procinto di essere introdotti nel territorio nazionale sono stati intercettati dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma e dal personale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Civitavecchia, che hanno arrestato i conducenti di due autoarticolati provenienti da Barcellona (Spagna), un portoghese e un italiano, entrambi per l’ipotesi di reato di traffico internazionale di stupefacenti. Con il supporto di due cani, in dotazione al Gruppo di Civitavecchia, le Fiamme Gialle, insieme ai funzionari del locale Ufficio delle Dogane hanno rinvenuto, durante i controlli di routine sugli automezzi in arrivo dalla Spagna, numerose confezioni di marijuana e centinaia di panetti di hashish occultati tra i bancali di frutta e verdura. La droga avrebbe fruttato, una volta raggiunte le piazze di spaccio, ricavi per oltre 3 milioni di euro. Il carico di copertura, centinaia di casse di frutta e verdura fresca, è stato donato ad associazioni di volontariato attive nella locale cittadina per essere destinate a persone bisognose, su disposizione della locale Procura della Repubblica. NAPOLI, INTENSIFICATI I CONTROLLI ECONOMICO DEL TERRITORIO DELLA GDF. 212 SEGNALAZIONI ALLE AUTORITÀ COMPETENTI, DI CUI 21 DENUNCE ALL’A.G. Nei giorni scorsi i Reparti del Comando Provinciale di Napoli, hanno intensificato le attività di controllo economico del territorio, anche per incrementare la sicurezza nelle zone di movida e nei luoghi di particolare vocazione turistica. In particolare, nell’ambito di un apposito piano provinciale, gli interventi sono stati finalizzati a contrastare l’abusivismo commerciale, il lavoro sommerso, la vendita di prodotti contraffatti e/o non sicuri e il consumo di sostanze stupefacenti, specie presso discoteche, locali notturni e/o di intrattenimento, attività di ristorazione, parcheggi o aree di sosta, anche con turni di servizio in orari serali/notturni e in giorni pre-festivi e festivi. All’esito dei controlli, esperiti nell’arco temporale di soli 10 giorni, i finanzieri hanno inoltrato 212 segnalazioni alle Autorità competenti, a carico di persone fisiche e attività commerciali) per violazioni alla normativa fiscale nonchè giochi e scommesse, pubblicità dei prezzi, canone RAI e codice della strada. Nel contempo, si è proceduto alla denuncia di 21 coinvolti per i reati di contraffazione, ricettazione, spaccio di sostanze stupefacenti e possesso ingiustificato di armi bianche, e al sequestro di circa 27.000 articoli contraffatti e/o non sicuri, tra prodotti per la persona, bigiotteria, profumi e pelletteria, coltelli, videoslot illegali e diverse dosi di sostanze stupefacenti. In tale contesto, i finanzieri del Gruppo di Frattamaggiore, nel corso di un’ispezione estesa anche all’interno di un deposito, hanno sequestrato oltre 2.000 articoli contraffatti, tra borse e portafogli completi di dust bag, 4 orologi di lusso originali del valore stimato di 50.000 euro, completi di certificato di garanzia, nonchè denaro contante per 5.000 euro. Il responsabile è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria competente per i reati di contraffazione e ricettazione. Ad informarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
GUIDONIA MONTECELIO, TURISTI DERUBATI. I CARABINIERI RECUPERANO LA REFURTIVA NEL CAMPO NOMADI DELL’ALBUCCIONE. DENUNCIATE TRE PERSONE. I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno denunciato 3 cittadini rom gravemente indiziati del delitto di ricettazione in concorso. Un turista in visita al sito archeologico di Villa Adriana a Tivoli, mentre stava pranzando in un ristorante del posto, ha trovato la sua BMW X3 con i vetri infranti ed i suoi bagagli derubati. Fortunatamente, nel portafoglio era stato inserito un dispositivo “Air Tag”, che ha permesso di localizzare la refurtiva all’interno del campo nomadi dell’Albuccione, a Guidonia Montecelio. Contattato il “112“, i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme si sono immediatamente attivati per recuperare i bagagli rubati. Le attente ricerche eseguite all’interno del campo, hanno permesso ai Carabinieri di rinvenire tutta la refurtiva all’interno di una baracca nella disponibilità di un uomo di 26 anni e due donne di 28 e 22 anni, tutti di origine rom. Il materiale recuperato è stato subito riconsegnato ai legittimi proprietari, che hanno ringraziato calorosamente i militari per il rapido ed efficace intervento. Inoltre, i Carabinieri hanno rinvenuto una grande quantità di oggetti, con grande probabilità anch’essi provento di furto, per cui sono in corso approfonditi accertamenti volti a risalire ai proprietari, tra cui più di dieci trolley, due computer portatili, una fotocamera, numerosi attrezzi da lavoro ed anche strumentazione medica. I tre sono stati denunciati per ricettazione alla locale Procura. MENTANA, I CARABINIERI ARRESTANO UN 49ENNE TROVATO IN POSSESSO DI 25 DOSI DI COCAINA. I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, nel corso di mirati servizi di prevenzione e sicurezza, nel Comune di Mentana, hanno arrestato un 49enne italiano, gravemente indiziato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti, in quanto trovato in possesso di 25 dosi, per un totale di oltre 15 gr. di sostanza stupefacente, di tipo cocaina. I fatti risalgono allo scorso 27 aprile, quando i militari sono stati incuriositi dall’atteggiamento del fermato, che si aggirava, con fare guardingo, nei pressi del locale Ufficio Postale, che però era già chiuso da circa una mezzora. Alla vista dei molitari, l’uomo ha cercato di allungare il passo al fine di eludere il controllo, ma non è riuscito a sottrarsi al tempestivo intervento del personale dell’Arma. Infatti, è stato fermato, perquisito e trovato in possesso dello stupefacente, sottoposto a ssequestro. L’uomo, residente a Roma, è stato accompagnato presso le Aule del Tribunale di Tivoli che ha convalidato l’arresto e ha disposto nei suoi confronti la misura del divieto di dimora nel Comune di Mentana. A darne notizia è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Come segnalato da “Il Meteo“, da domani, in Italia, da Nord a Sud, temperature in aumento, tra i 24 e 28 gradi, ma sino a lunedì, quando ritornerà il cattivo tempo.
Rocco Becce
Direttore Editoriale