CRONACA – MILANO, FRODE FISCALE, TRUFFA AI DANNI DELL’UNIONE EUROPEA, BANCAROTTA FRAUDOLENTA E AUTORICICLAGGIO. UN ARRESTO E SEQUESTRI DELLA GDF PER OLTRE 3,6 MILIONI DI EURO – I finanzieri del Comando Provinciale Milano, su delega della Procura Europea (E.P.P.O.) – Ufficio di Milano, hanno tratto in arresto un indagato per frode fiscale, truffa ai danni dell’Unione Europea, bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio e stanno procedendo al sequestro preventivo finalizzato alla confisca di disponibilità finanziarie e beni mobili per oltre 3,6 milioni di euro, come disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma. Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, hanno permesso di ricostruire un’articolata frode all’I.V.A. perpetrata da una società romana, attiva nel settore del commercio all’ingrosso di profumi e cosmetici, amministrata di fatto da un residente all’estero, che ha posto in essere artifizi contabili mediante l’indicazione in dichiarazione di un credito I.V.A. fittizio per abbattere il debito derivante dall’emissione di fatture per operazioni inesistenti nei confronti di numerosi esercizi commerciali del settore. Le attività investigative hanno consentito, inoltre, di riscontrare che l’azienda romana ha avuto accesso indebitamente a consistenti finanziamenti assistiti da garanzie pubbliche concessi da diversi Istituti di credito a fronte della presentazione di documentazione mendace. Tali condotte hanno permesso all’indagato di ottenere ingiusti profitti, parte dei quali sono stati riciclati all’estero tramite ulteriori schermi societari a lui riconducibili, sottraendo risorse dall’impresa in danno dei creditori e portando, così, la società al fallimento. L’attività svolta in stretta sinergia tra la Procura Europea e la Guardia di Finanza di Milano rappresenta, ancora una volta, un chiaro esempio dell’impegno profuso per il ripristino della legalità, a salvaguardia degli interessi economico-finanziari dei cittadini, del Paese e dell’Unione Europea. MONZA, ESECUZIONE DI ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE NEI CONFRONTI DI 5 INDAGATI PER MAXI FRODE FISCALE DA OLTRE 20 MILIONI DI EURO. SEQUESTRATI DALLA GDF BENI PER OLTRE 6 MILIONI DI EURO. Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Monza, stanno dando esecuzione, su delega della Procura della Repubblica brianzola, ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal G.I.P. presso il Tribunale del capoluogo, nei confronti del proprietario di una nota catena di supermercati cinesi, gravemente indiziato di frode fiscale mediante l’utilizzo di false fatture che ha consentito un’evasione di imposte, in soli due anni, per oltre 6 milioni di euro. Il provvedimento cautelare viene altresì eseguito nei confronti di una manager di etnia sinica, sottoposta agli arresti domiciliari, di due collaboratori compiacenti, anch’essi di nazionalità cinese, interdetti dallo svolgimento dell’attività imprenditoriale e di un ulteriore indagato per cui è previsto il divieto di espatrio. Contestualmente, i Finanzieri stanno dando esecuzione nelle province di Monza e della Brianza e di Brescia, anche con l’ausilio di unità cinofile “cash dog”, ad un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dalla medesima Autorità Giudiziaria, finalizzato alla confisca sia diretta sia per equivalente di beni per oltre 6 milioni di euro, pari ai profitti illeciti dei reati ascritti, nonché ad un sequestro impeditivo di disponibilità finanziarie nei confronti delle venti imprese “cartiere” coinvolte. Il provvedimento custodiale scaturisce da un’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza svolta dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Monza e che ha consentito di ricostruire un articolato sistema “multi-layered” di frode nel settore del commercio dell’abbigliamento, strutturato attraverso una fitta rete di società per l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, dislocate su tutto il territorio nazionale e gestite da cittadini cinesi incensurati. Più in particolare, le imprese “filtro”, individuate sulla base dei riscontri eseguiti dalle Fiamme Gialle attraverso perquisizioni ed analisi contabili ed informatiche, pur mostrandosi apparentemente dotate di una veste operativa e legale, sono risultate di fatto prive di strutture aziendali, unità produttive e locali, magazzini, uffici, lavoratori dipendenti e beni strumentali all’esercizio delle attività imprenditoriali dichiarate ed hanno operato, sotto la regia occulta degli indagati. ISERNIA, OPERAZIONE “SAFE HYGIENE” DELLA GDF. SEQUESTRATI 18.000 PRODOTTI PERICOLOSI PER LA SALUTE UMANA. DENUNCIATI 11 IMPRENDITORI. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Isernia hanno sottoposto a sequestro, nel corso di distinte attività di servizio, 18.000 prodotti per l’igiene personale e cosmetici dannosi per la salute umana, quali balsami, saponi, lacche, doccia schiuma, dopobarba e gel solari. L’operazione di servizio, che si è svolta in più fasi, è stata avviata all’esito di capillare e accurata attività di controllo economico del territorio e s’inquadra nell’ambito dell’azione volta a verificare il rispetto della normativa sulla sicurezza dei prodotti. Sono stati complessivamente denunciati all’Autorità Giudiziaria 11 persone, legali rappresentanti delle 12 società coinvolte operanti nel settore del commercio dei prodotti per la cura e l’igiene della persona, ritenute responsabili del reato di immissione in commercio di prodotti cosmetici dannosi per la salute umana. In particolare, i preliminari controlli eseguiti dai militari del Gruppo di Isernia permettevano di individuare e sottoporre a sequestro, presso 4 esercizi commerciali ubicati nella provincia pentra, prodotti di igiene personale e cosmetici commercializzati e posti in vendita contenenti il “Buthylphenyl methylpropional”, comunemente denominato “Lilial”, dannoso per l’incolumità umana. La successiva disamina della copiosa documentazione contabile acquisita nel corso degli interventi, ha consentito di individuare ulteriori fornitori e grossisti, ubicati in altre province italiane, i cui titolari sono stati deferiti alle competenti Procure della Repubblica per la medesima fattispecie criminosa. Le indagini delle Fiamme Gialle sono ora finalizzate a ricostruire l’intera filiera logistica. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, ATTIVITÀ DEI CARABINIERI CONTRO FURTI E BORSEGGI NEL CENTRO STORICO. ARRESTATE 13 PERSONE. Proseguono senza sosta i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma che hanno intensificato le verifiche per garantire la sicurezza dei turisti e dei cittadini romani che affollano la Capitale. Le intense attività svolte dai Carabinieri, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno portato all’arresto di 13 persone gravemente indiziate del reato di furto aggravato. In via Frangipane, i Carabinieri del Comando Piazza Venezia hanno arrestato un uomo e una donna di origini peruviane, sopresi, in concorso fra loro, subito dopo essersi impossessati dello zaino di una turista olandese mentre era seduta ai tavoli esterni di un ristorante. I Carabinieri della Stazione di Roma Quirinale, invece, in via Panisperna, hanno arresto un 36enne cileno, sorpreso, subito dopo aver infranto con un sanpietrino il vetro di un’autovettura in sosta nel tentativo di asportare alcuni bagagli che si trovavano all’interno. In via Mario dè Fiori, all’interno di un ristorante, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro hanno arrestato un 21enne algerino e un 24enne francese, entrambi senza fissa dimora, sorpresi, in concorso fra loro, nel tentativo di asportare una borsa ad una turista brasiliana. In via Labicana, invece, i Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante hanno arrestato un 38enne originario del Bangladesh, senza fissa dimora e con precedenti, colto in flagranza mentre tentava di aprire la portiera di un’autovettura in sosta. Sulla linea A della metropolitana, alla fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Madonna del Riposo hanno arrestato un uomo e una donna di origini peruviane, entrambi senza fissa dimora, subito dopo essersi impossessati del portafogli di una passeggera a bordo del treno. Sempre sulla medesima linea, in due distinte operazioni, i Carabinieri della Stazione di Roma Monte Mario hanno arrestato 4 persone, di cui tre cittadini cileni e una donna di origine austrica, bloccate dai militari subito dopo essersi impossessate di alcuni effetti personali dei passeggeri presenti a bordo del treno. Un altro cittadino cileno è stato arrestato alla fermata “Termini” dai Carabinieri della Stazione di Roma piazza Bologna, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista algerino. Tutte le vittime di furto consumato o tentato hanno presentato regolare denuncia querela e gli arresti sono stati tutti convalidati. ROMA, TORPIGNATTARA, A SEGUITO DI INDAGINI COORDINATE DALLA PROCURA, CARABINIERI NOTIFICANO ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE PER RAPINA AD UN CITTADINO STRANIERO. I Carabinieri della Stazione di Roma Torpignattara hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica di Roma – nei confronti di un 24enne del Senegal, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di “rapina aggravata in concorso” ai danni di un cittadino del Bangladesh di 47 anni, avvenuta la sera del 02 febbraio 2022, sulla via Prenestina. Il provvedimento scaturisce dalle immediate attività investigative condotte dai Carabinieri della Stazione di Roma Torpignattara, a seguito dell’episodio criminoso. Nella circostanza la vittima mentre si trovava su via Prenestina era stato accerchiato da uomini che dopo averlo strattonato e gettato a terra, lo avevano rapinato del cellulare e della somma di circa 100 euro, per poi darsi alla fuga. In fase di successiva denuncia, i Carabinieri hanno sottoposto alla vittima il fascicolo fotografico delle persone con precedenti da cui ha individuato senza ombra di dubbio uno degli autori. Raccolti tutti gli elementi indiziari, la Procura della Repubblica ha richiesto e ottenuto l’ordinanza che dispone la misura cautelare. L’indagato, resosi irreperibile, solo qualche giorno fa, a seguito di mirate ricerche sul territorio, è stato individuato e condotto presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, ancora tempo in peggioramento al Nord e positivo a Sud, per la giornata di domani, come segnalato da “Il Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale