CRONACA – BOLZANO, AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI E GUARDIA DI FINANZA SVENTANO UN TENTATIVO DI CONTRABBANDO DI 6 COSTOSE E–BIKE – Lo scorso fine settimana, nell’ambito di un servizio di vigilanza e riscontro doganale, i militari della Guardia di Finanza della Tenenza di Tubre e i funzionari della locale Sezione Operativa Territoriale dell’Ufficio delle Dogane di Bolzano dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno sottoposto a controllo un camper con targa polacca in ingresso sul territorio dello Stato. All’atto del controllo, gli occupanti del mezzo, un gruppo di amici che avevano trascorso un periodo di vacanza nella vicina Livigno, si sono mostrati particolarmente tesi e, alla domanda se trasportassero merci o somme di denaro eccedenti la soglia di legge consentita, hanno risposto in modo vago ed evasivo. Tale circostanza ha indotto la Dogana e le Fiamme Gialle ad un più approfondito controllo del mezzo, che ha portato al rinvenimento di 6 e-bike, smontate in più parti e occultate nei vani di carico del camper, nascoste tra coperte, cartoni, bagagli ed effetti personali, proprio allo scopo di eludere un eventuale controllo doganale. L’ispezione degli effetti personali dei quattro occupanti il mezzo ha, poi, consentito di rinvenire documentazione fiscale relativa a quelle bici elettriche, del valore complessivo di circa 40 mila euro, acquistate nel territorio extra-doganale di Livigno; bici che stavano per essere introdotte nel territorio dell’Unione Europea in assenza di dichiarazione doganale. L’intervento congiunto dei finanzieri e dei funzionari doganali ha scongiurato un tentativo di evasione dei diritti di confine e dell’IVA per oltre 11 mila euro e comportato l’irrogazione di sanzioni amministrative per complessivi 22.600 Euro, oltre al sequestro delle bici. Tale attività di contrasto al contrabbando e solo l’ultima in ordine di tempo condotta da militari e funzionari di ADM al confine di Tubre. Negli ultimi 6 mesi, sono stati sottoposti a sequestro beni di varia tipologia e, tra gli altri, alcolici e tabacchi, prodotti tecnologici come smartphone, tablet ma anche droni e accessori di lusso. CAGLIARI, FRODE “SUPER BONUS“, 10 PERSONE INDAGATE E SEQUESTRO DI CREDITI, DENARO, BENI MOBILI ED IMMOBILI PER 1 MILIONE DI EURO. Nell’ambito delle attività di contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali per il corretto utilizzo delle risorse finanziate con il PNRR, la Tenenza di Muravera ha condotto una complessa attività di indagine nel settore dei crediti d’imposta, riconducibili a bonus in materia edilizia ed energetica, con particolare riferimento al “Super Bonus 110%”, nata a seguito di una verifica fiscale svolta nei confronti di una ditta individuale operante nella realizzazione di impianti civili. L’ulteriore approfondimento eseguito dalle Fiamme Gialle, su delega dell’Autorità giudiziaria di Cagliari, ha consentito di constatare l’esistenza di un gruppo di 10 persone che hanno posto in essere, in associazione fra loro, azioni illecite al solo fine di conseguire dei vantaggi economici non spettanti. Nel dettaglio i finanzieri cagliaritani hanno ricostruito minuziosamente l’attività imprenditoriale svolta da una ditta edile del Sarrabus riscontrando la generazione di oltre 610.000 euro di crediti d’imposta “inesistenti”, mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti in relazione a lavori da eseguire ovvero in corso di esecuzione su immobili di proprietà di soggetti residenti nel territorio regionale sardo e poi indebitamente monetizzati con l’incasso di oltre 550.000 mila euro. Grazie alle complessive indagini svolte dalla Guardia di Finanza, il GIP, su richiesta della Procura della Repubblica di Cagliari che ha diretto e coordinato le indagini, ha emesso un decreto di sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. per l’importo di oltre 600 mila euro, finalizzato alla confisca di somme di denaro, abitazioni e diversi automezzi nella disponibilità del titolare della ditta individuale verificata e di un tecnico asseveratore compiacente. Si è proceduto, inoltre, al sequestro, nella forma impeditiva, dei crediti d’imposta non ancora compensati per un importo pari a € 366.411. L’intervento delle Fiamme Gialle conferma ancora una volta l’assoluta rilevanza dell’azione del Corpo a tutela della legalità economico-finanziaria del Paese volta, tra l’altro, a contrastare ogni tipologia di frode in materia di agevolazioni fiscali al fine di tutelare l’economia sana del Paese oltrechè salvaguardare le legittime aspettative di famiglie ed imprese operanti nella legalità. BRESCIA, TRUFFA AI DANNI DELLO STATO CON I “CERTIFICATI BIANCHI”. ESEGUITO DALLA GDF UN PROVVEDIMENTO SEQUESTRO DI CIRCA 4 MILIONI DI EURO. I finanzieri del Comando Provinciale di Brescia, nei giorni scorsi, hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di euro 3.996.121,28 emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brescia, per una truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, riciclaggio, auto-riciclaggio, nel settore dell’efficientamento energetico. L’inchiesta atta a salvaguardare l’integrità dei bilanci pubblici e l’efficace gestione delle risorse, avviata nel 2022 dalla Tenenza di Salò e coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia, ha consentito di acquisire elementi gravemente indizianti, nell’ipotesi accusatoria, dell’esistenza di una estesa truffa posta in essere da una società con base nella provincia di Brescia, imperniata intorno al meccanismo dei cosiddetti “certificati bianchi” (Titoli di Efficienza Energetica), principale strumento di promozione dell’efficienza energetica in Italia, introdotto nel nostro ordinamento a partire dal 2005. Alla base del meccanismo vi è l’obbligo, da parte delle aziende distributrici di energia elettrica e gas con più di 50mila clienti finali, di conseguire annualmente determinati obiettivi di risparmio energetico. Esse possono assolvere al proprio obbligo realizzando progetti di efficienza energetica che diano diritto ai “certificati bianchi”, oppure acquistando i certificati stessi da altri operatori del settore, le cosiddette Energy Service Company (E.S.Co.), che scelgono volontariamente di realizzare progetti di riduzione dei consumi negli usi finali di energia. Il Gestore dei Servizi Energetici S.p.a. (GSE), società a partecipazione pubblica, riconosce sia alle aziende distributrici, sia alle E.S.Co. un controvalore in certificati in misura corrispondente al risparmio di energia derivante dagli interventi realizzati. I certificati sono, poi, liberamente scambiabili sul mercato dei Titoli di Efficienza Energetica a cura del Gestore dei Mercati Energetici S.p.a. (GME). L’entità del contributo pubblico erogato è parametrato al valore di mercato dei “certificati bianchi” scambiati e viene finanziato da tutta la collettività, attraverso i prelievi operati sulle bollette energetiche alla voce “oneri di sistema”. SAVONA, OPERAZIONE “HIDDEN FLIGHT”. FRODE ALL’IVA E CONTRABBANDO, SEQUESTRATO JET PRIVATO. Nei giorni scorsi, militari del Comando Provinciale di Savona, unitamente a personale dell’Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno eseguito, su delega del G.I.P. presso il locale Tribunale, un decreto di sequestro preventivo finalizzato a confisca di un jet privato, ricoverato in hangar presso l’aeroporto di Villanova d’Albenga (SV), ritenuto, all’esito di complesse indagini, in posizione di contrabbando. Finanzieri e funzionari doganali, in attuazione del recente Protocollo d’Intesa stipulato a livello centrale, operando in stretta sinergia, hanno effettuato una capillare ricognizione degli assetti aerei insistenti nel sedime del Riviera Airport, rinvenendo, in particolare, un Cessna Citation X, battente bandiera statunitense, rimasto hangarato presso l’aviosuperficie per un periodo superiore ai sei mesi e, quindi, ben oltre il tempo massimo previsto per il regime di ammissione temporanea. Le successive analisi, condotte grazie all’ausilio delle banche dati in uso alle due Amministrazioni hanno consentito di ricondurre la disponibilità del velivolo di lusso, formalmente intestato a un trust con sede in Delaware (USA), in capo ad un imprenditore russo ma residente nel Principato di Monaco, il quale, per celarne la diretta riconducibilità a sé stesso e ottenere così indebiti vantaggi fiscali, attraverso lo sfruttamento di strumenti di pianificazione fiscale aggressiva (c.d. hybrid mismatch arrangements), aveva interposto tra sé e il bene, oltre al menzionato trust, altre tre società fiduciarie, aventi sede, rispettivamente, presso le Isole Vergini Britanniche, le Isole Cayman e Panama. Al termine delle attività di indagine, sono stati segnalati alla locale Procura della Repubblica l’imprenditore e due persone compiacenti, in qualità di autori dei reati sopra descritti, ed è stato richiesto il sequestro dell’aeromobile, concesso dall’Autorità Giudiziaria savonese, il cui valore, salva successiva quantificazione che verrà condotta con l’ausilio di tecnici di particolare esperienza nominati dalla Procura procedente, è stato prudenzialmente indicato in 10 milioni di euro con una conseguente evasione IVA di importo non inferiore a 2,2 milioni di euro. Nei confronti dei responsabili del reato è prevista l’applicazione della reclusione da 3 a 5 anni oltre alla multa di importo compreso tra 2 e 10 volte le imposte evase. BOLOGNA, CONFISCA DEFINITIVA DI BENI DELLA GDF PER 15 MILIONI DI EURO NEI CONFRONTI DI UN IMPRENDITORE “SOCIALMENTE PERICOLOSO”. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, all’esito di una complessa indagine, hanno dato esecuzione a un decreto di confisca emesso dal Tribunale di Milano – Sezione Autonoma Misure di Prevenzione ai sensi della normativa Antimafia, nei confronti di un imprenditore settantenne connotato da “pericolosità economico-finanziaria”, formalmente residente nel Principato di Monaco, ma di fatto domiciliato nel pavese e con interessi imprenditoriali nella provincia di Bologna. L’odierno provvedimento ablativo, divenuto definitivo in seguito all’inammissibilità del ricorso presentato in Corte di Cassazione, rappresenta l’epilogo di una lunga vicenda giudiziaria, iniziata nel 2014 sotto il coordinamento della Procura della Repubblica del capoluogo emiliano, che ha visto il proposto condannato in primo grado alla pena della reclusione di anni 6 per reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, derivanti dal fallimento di una s.r.l. con sede a Bologna, e omessa dichiarazione. Gli accertamenti condotti dalle Fiamme Gialle con l’A.G. bolognese avevano già permesso di evidenziare, da una parte, il nutrito “curriculum criminale” del proposto, contraddistinto dall’abituale consumazione di delitti lucrogenetici e dalla colossale e sistematica evasione fiscale perpetrata personalmente o a mezzo di società a lui riconducibili, arrivando ad accumulare un ingente debito verso l’Erario e, dall’altra, la formazione di un ingente patrimonio e la conduzione di un agiatissimo stile di vita, in netta contrapposizione con l’irrisorio profilo reddituale, circa 180 mila euro complessivi dal 1979 ad oggi. In ragione del domicilio di fatto nel pavese, le indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna sono, poi, proseguite, nel presente contesto investigativo, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Pavia, nella persona del Sostituto Procuratore, dott. Andrea Zanoncelli, con la richiesta e successiva applicazione della misura di prevenzione patrimoniale in rassegna. Con il citato provvedimento è stata quindi disposta l’ablazione definitiva a favore dello Stato dei seguenti beni, aventi un valore complessivo di 15 milioni di euro, 7 autovetture di pregio, tra cui Range Rover, Bentley, Audi e Mercedes-Benz, beni mobili, quali orologi e penne da collezione, per oltre 350 mila euro. FROSINONE, ESEGUITE DALLA GDF MISURE CAUTELARI PERSONALI E SEQUESTRI DI BENI NEI CONFRONTI DI 9 INDAGATI PER FRODE FISCALE ED AUTO-RICICLAGGIO INTERNAZIONALE. I finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone, nell’ambito di una complessa indagine di Polizia Giudiziaria delegata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza applicativa delle misure cautelari personali e reali disposta dal G.I.P. del Tribunale di Roma nei confronti di 9 persone, 3 in carcere e 6 agli arresti domiciliari, di cui 3 italiani e 6 cinesi, residenti nei Comuni di Frosinone, Ceccano, Albano Laziale, San Cesareo, Napoli, Roma, e Latina, indagati a vario titolo per le ipotesi delittuose di frode fiscale ed auto-riciclaggio internazionale. Il servizio trae origine da attività info-investigativa eseguita dal Gruppo della Guardia di Finanza di Frosinone nei confronti di una società avente la sede di fatto nel capoluogo, poi, estesasi nei confronti dei suoi principali clienti, risultati essere tutti grossisti di origine cinese, operanti a Roma ed in centro Italia. In particolare, l’operazione di servizio, convenzionalmente denominata “Perno d’Oriente”, aveva consentito di avvalorare le ipotesi investigative in ordine ad un duplice ruolo in capo alla società ciociara e ad una società strettamente connessa alla stessa, preposte all’emissione di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti principalmente nei confronti di una ristretta platea di clienti. Le indagini conducevano anche all’individuazione di società utilizzate in maniera strumentale, in continuità temporale tra loro, per veicolare capitali, verso terze società ubicate nell’Est asiatico. Le investigazioni delle Fiamme Gialle hanno consentito di individuare e quantificare l’emissione ed il successivo utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un importo di circa 18 milioni di euro, con connessa evasione d’IVA ed Ires per circa 4 milioni di euro, e di ricostruire i flussi finanziari dirottati verso direttrici asiatiche, ammontanti a circa 11 milioni di euro, a favore di 17 società estere (Cina e Hong Kong). In tale contesto, sono stati eseguiti sequestri di beni per circa 3 milioni di euro, pari all’importo transitato strumentalmente sui conti delle società “perno”, corrispondenti all’illecito risparmio fiscale. A comunicarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, ARMI DA SOFT AIR E STUPEFACENTI SEQUESTRATI DAI CARABINIERI NEI QUARTIERI DI ROMA. 14 PERSONE ARRESTATE PER SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito una serie di controlli contro il traffico di droga nei quartieri centrali e periferici della Città che hanno portato all’arresto, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, di 14 persone gravemente indiziate di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel quartiere Collatino, in via Pisino, un uomo a bordo di uno scooter non si è fermato all’alt dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile e ha continuato la fuga a piedi dopo aver abbandonato il mezzo in strada. Le immediate indagini dei Carabinieri hanno consentito di rintracciare l’uomo, 56enne italiano, già noto alle forze dell’ordine, nella propria abitazione dove i militari hanno trovato fedeli riproduzioni di armi “Soft Air” di un fucile AK47 e una pistola Glock19, entrambe prive di tappo rosso, insieme ad un panetto di hashish di 460 grammi e 140 gr. di marijuana. Inoltre, durante la perquisizione sono stati trovati 3100 euro in banconote false. I Carabinieri, d’intesa con la Procura della Procura della Repubblica, hanno arresto l’uomo e lo hanno accompagnato presso le aule dibattimentali di Piazzale Clodio dove è stato convalidato l’arresto. Gli stessi Carabinieri del Nucleo Radiomobile, in via Pietro Romualdo Pirotta, hanno arrestato un 53enne italiano, sorpreso a bordo della propria moto in possesso di 249 dosi di cocaina. Da un controllo più approfondito, esteso nell’abitazione dell’uomo, i Carabinieri hanno rinvenuto ulteriori 689 dosi di cocaina, materiale per il confezionamento delle dosi e un fucile beretta, denunciato rubato nel 2022. Nel quartiere nomentano, in via Morgagni, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno fermato un’autovettura con a bordo un cittadino romeno trovato in possesso di 7 dosi di crack e 6 dosi di cocaina, insieme a 135 euro, ritenuti provento di attività illecita. Sempre i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, in via delle Palme, hanno arrestato un 35enne romano, sottoposto agli arresti domiciliari, sorpreso alla guida di una moto in possesso di alcune dosi di cocaina e crack. Altre 6 persone italiane, tra cui una donna, in distinte operazioni, sono state arrestate dai Carabinieri della Compagnia di Roma Montesacro, gravemente indiziate del reato di spaccio e produzione di sostanze stupefacenti, dopo essere state trovate in possesso di 34 dosi di cocaina, 3 dosi di hashish e tre piantine di marijuana. Al Quarticciolo, invece, i Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina hanno sequestrato ben 57 dosi di cocaina, 22 dosi di crack e oltre 500 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita arrestando 5 persone straniere, senza fissa dimora e con precedenti, sorprese in distinte operazioni mentre cedevano, in cambio di denaro, alcune dosi di sostanze stupefacenti. Tutti gli arresti sono stati convalidati. ROMA, INCUBO PER UNA DONNA, AFFERATA PER IL COLLO MENTRE ERA FERMA AL SEMAFORO. CARABINIERI ARRESTANO UN UOMO GRAVEMENTE INDIZIATO DI TENTATA RAPINA. I Carabinieri della Stazione di Roma Eur hanno arrestato un una persona originaria del Brasile di 49 anni, senza fissa dimora, gravemente indiziato del reato di tentata rapina. Nello specifico, in via Rhodesia, una donna alla guida della propria autovettura e con a bordo un uomo che la stava minacciando, si è diretta verso un gruppo di persone, chiedendo loro aiuto. Ragion per cui, un Carabiniere libero dal servizio e in borghese, facente parte del gruppetto di persone, appurata sin da subito la gravità della situazione, dovuta dalla forte agitazione della donna, ha immediatamente bloccato l’uomo, per poi chiedere i rinforzi ai colleghi dell’Eur. I Carabinieri sono, così, riusciti ad accertare, anche dalla denuncia presentata dalla vittima che, il 49enne, poco prima si era allontanato dal pronto soccorso dell’Ospedale Sant’Eugenio” e una volta giunto all’esterno della struttura ospedaliera si era introdotto all’interno dell’auto della donna che era ferma al semaforo, per poi afferrarla per il collo, intimandole di proseguire la marcia, impossessandosi successivamente della borsa. Per questo motivo, l’indagato è stato arrestato e condotto presso le aule di piazzale Clodio, dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per lui la misura della custodia cautelare in carcere. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
SPETTACOLO – L‘ATTRICE DONATINA LACERENZA IN SCENA DOMANI A POTENZA – Dopo alcune partecipazioni, in giro per l’Italia, ad eventi di spettacoli, cinematografici e teatrali, oltre a “Master Class“, con il marito Rocco Becce, noto d.j., speaker, ad, producer “Robex Agency“, editorial director journal “Robex News“, https://www.robexnews.it/ l’attrice Donatina Lacerenza, nata ad Avigliano e residente a Potenza, che, nei prossimi giorni parteciperà ad alcuni provini a Roma, ritorna, in scena, con il gruppo teatrale “DuemilaCr3dici“. Ultimamente, tra attori e comparse, la coppia artistica, ha preso parte anche allo spot “Basilicata, Il Cinema Vive Qui“, prodotto dalla “Lucana Film Commission“, alla guida della presidente, Margherita Gina Romaniello. La produzione è stata realizzata, con la regia di Giuseppe Marco Albano, tra le città di Matera e Potenza, presentato alla “Mostra del Cinema di Venezia 2023“, con la partecipazione di alcuni noti attori lucani, tra cui Rocco Papaleo, Fabio Pappacena e Giuseppe Ragone. In qualità di produttore, Rocco Becce, insieme alla moglie, negli ultimi mesi di quest’anno, hanno iniziato un percorso di eventi giornalistici, tra cinema e teatro. Infatti, hanno programmato, non solo a Roma, anche corsi di perfezionamento nei settori interessati alla propria passione. Nella commedia brillante e movimentata, in tre atti, ambientata a Napoli, circa 1 secolo fa, di Pasquale Calvino, intitolata “Le Donne…Ah! Le Donne“, con la regia di Rocco Laurita, ancora una volta, non mancheranno, assolutamente, colpi di scena e lieto fine. A salire sul palco del “Piccolo Teatro – Principe di Piemonte“, domani, sabato 25 maggio, con ingresso alle ore 20:00 e sipario alle ore 20:30, anche i noti attori, in ordine di apparizione, Anna Maria La Marca, Antonietta Evangelista, Maria Teresa Pirozzi, Antonio Di Gennaro, Michele D‘Acclesia, Pasquale Brancati, Rossella Amorosi, Ernesto Balì, Rocco Laurita, Donatina Lacerenza, Donatella Violante e Marianna Sabia. Per eventuali informazioni, in merito, potete rivolgervi ai seguenti recapiti telefonici: 330/659672 – 346/6780905 – 0971/445220.
METEO In Italia, per domani, come segnalato da “Il Meteo“, al Centro-Nord, si manifesteranno le condizioni meteorologiche più instabili, soprattutto al mattino, con piogge irregolari, temporali e locali grandinate specialmente su Lombardia e Nord Est che insisteranno fino a sera sui settori alpini, mentre abbandoneranno gradualmente le zone pianeggianti nel pomeriggio. Al centro, i fenomeni riguarderanno soprattutto la dorsale appenninica e le regioni adriatiche. Verso sera, è previsto un graduale peggioramento anche al Sud, in particolare sui settori settentrionali della Puglia e in genere sugli Appennini.
Rocco Becce
Direttore Editoriale