CRONACA – FERRARA, SCOPERTA DALLA GDF EVASIONE NEL SETTORE DELLE LOCAZIONI IMMOBILIARI – La Guardia di Finanza di Ferrara ha scoperto una rilevante evasione nel settore delle locazioni immobiliari posta in essere da un soggetto, residente da tempo nella provincia estense, che risulta proprietario di 16 immobili ubicati tra Codigoro (Fe) e Adria (Ro). L’attività condotta dai finanzieri della Tenenza di Codigoro ha tratto origine dall’’analisi dei dati contenuti nelle banche dati in uso al Corpo dai quali risultava che, pur in mancanza di contratti di locazione registrati, alcuni degli immobili oggetto degli approfondimenti erano provvisti di utenze elettriche intestate a diversi dal proprietario. I conseguenti accertamenti fiscali hanno permesso di quantificare in oltre 180 mila euro i canoni di locazione percepiti, negli anni dal 2018 al 2023, e non dichiarati dal titolare degli immobili e di segnalare al competente ufficio dell’Agenzia delle Entrate anche l’imposta di registro non versata a seguito della mancata registrazione dei contratti. L’attività conferma le attenzioni rivolte al contrasto di tale increscioso fenomeno che, specie con riferimento alle locazioni a favore degli studenti e dei lavoratori fuori sede, rientra tra le priorità operative del Corpo e dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia Romagna, che hanno costituito un apposito gruppo di lavoro, al quale partecipano anche altri attori istituzionali, che si pone l’obiettivo di individuare i proprietari di case che, sfruttando l’aumentata mobilità delle persone dovuta a motivi di studio o di lavoro e la cronica carenza di immobili destinati alla locazione, si rendono anche inadempienti al pagamento delle imposte sugli ingenti canoni di affitto riscossi. LAGO DI COMO, SCOPERTI DALLA GDF OLTRE 160.000 EURO DI CANONI DEMANIALI NON VERSATI. I militari della Guardia di Finanza della Stazione Navale Lago di Como hanno svolto un controllo su un’area demaniale posta sulle rive del Lario nel Comune di Tremezzina (CO), dove hanno rilevato la presenza di uno scivolo per alaggio e varo natanti, un pontile, una darsena coperta e un porticato, sebbene la concessione demaniale fosse decaduta e non rinnovata. Pertanto, l’area continuava a essere occupata senza che fossero corrisposti i relativi canoni concessori, quantificati in oltre 160.000 euro per il periodo dal 2014 al 2023. Tali somme, se incamerate, avrebbero permesso all’Ente destinatario di offrire servizi migliori alla collettività. L’evasione fiscale infatti distorce la concorrenza, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e genera iniquità. L’operazione, svolta mediante l’utilizzo dei poteri attribuiti alla Guardia di Finanza per la prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni in materia di Demanio e patrimonio dello Stato, testimonia la trasversalità dell’azione dei Reparti Navali lombardi del Corpo sul demanio lacuale, chiamati a svolgere l’importante ruolo di “Polizia dei Laghi” a favore della comunità. MACERATA, INDEBITA PERCEZIONE DEL “REDDITO DI CITTADINANZA“. DENUNCIATO DALLA GDF IL BENEFICIARIO E SEQUESTRATE SOMME DI DENARO PER OLTRE 7.000 EURO. Le Fiamme Gialle della Compagnia di Civitanova Marche, nell’ambito della costante attività di monitoraggio esperita nel settore della spesa pubblica nazionale e dell’Unione Europea, hanno sviluppato un’articolata operazione di polizia giudiziaria in materia di misure di sostegno al reddito, con particolare riferimento al reddito di cittadinanza. Nello specifico, i finanzieri hanno approfondito la posizione di una persona fisica che, al fine di ottenere indebitamente il beneficio in parola, aveva attestato informazioni non veritiere, relative alla reale composizione del proprio nucleo familiare, all’interno della Dichiarazione Sostitutiva Unica, necessaria nella procedura volta al conseguimento della misura in parola. In ragione del quadro investigativo e probatorio delineatosi, l’indebito beneficiario veniva prontamente deferito alla locale Procura della Repubblica e, nei suoi confronti, la competente Autorità Giudiziaria, accogliendo le richieste dei militari operanti, disponeva il sequestro preventivo delle somme di denaro pari alla totalità degli importi illegittimamente percepiti a titolo di reddito di cittadinanza. In esecuzione del provvedimento magistratuale i Finanzieri, anche mediante l’apertura, presso un istituto di credito, di una cassetta di sicurezza rientrante nella disponibilità dell’indagato, sono riusciti a cautelare somme di denaro per oltre 7.000 euro, corrispondenti all’importo del beneficio indebito. Si rammenta che le ipotesi investigative sopra rappresentate sono state formulate nel rispetto del principio della presunzione di innocenza della persona sottoposta ad indagini e che la responsabilità dello stesso sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna. L’operazione di servizio si inserisce nel contesto della costante azione condotta dal Corpo al fine di garantire la corretta destinazione delle risorse stanziate per sostenere le famiglie e le imprese, confermando il ruolo della Guardia di Finanza come presidio preventivo, idoneo a conseguire un effetto deterrente rispetto a condotte illecite che possono determinare ripercussioni negative sul bilancio dello Stato e dell’Unione Europea. TREVISO, SCOPERTE E BLOCCATEDALLA GDF TRUFFE SERIALI AI DANNI DI SOCIETÀ DI LEASING, REALIZZATE ATTRAVERSO LA VENDITA DI MACCHINARI INESISTENTI. 30 DENUNCIATI E 22 IMPRESE COINVOLTE. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, nell’ambito del contrasto delle forme di illegalità che minano il corretto funzionamento dell’economia legale, hanno scoperto e bloccato un gruppo delinquenziale, radicato nella marca trevigiana dal 2018, dedito alla commissione di truffe seriali ai danni delle società di leasing, denunciando 30 persone e accertando il coinvolgimento di 22 imprese con sedi operative tra le province di Bergamo, Brescia, Caserta, Chieti, Ferrara, Milano, Napoli, Padova, Rovigo, Roma, Salerno, Treviso e Venezia. Le attività investigative, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno permesso di delineare il meccanismo fraudolento secondo cui agivano gli indagati, inizialmente veniva proposto alle società di leasing l’acquisto di un bene industriale, poi, rivelatosi inesistente, per la successiva locazione a un soggetto terzo, reperito e proposto dallo stesso fornitore del bene, successivamente, veniva stipulato un contratto di locazione del bene mobile tra la società di leasing e l’impresa conduttrice indicata dal fornitore originario, quindi, lo stesso fornitore provvedeva all’invio alle società di leasing della documentazione tecnica e di quella relativa al trasporto del bene industriale presso il conduttore, alla messa in funzionamento e al collaudo. Infine, il contratto di leasing non veniva onorato, oppure venivano pagate solamente le prime rate da parte dei conduttori, che successivamente facevano perdere le proprie tracce. I reati per cui si procede sono l’associazione per delinquere, contestata a 5 dei 30 indagati, ritenuti responsabili di aver costituito un gruppo criminale avente lo specifico fine di danneggiare cinque società di leasing, attive tra le province di Milano, Venezia, Siena e Bologna. A tutte le persone sottoposte a indagini viene, inoltre, contestata la truffa, aggravata dall’abuso di prestazione d’opera, per aver predisposto, con artifizi e raggiri, e in particolare attraverso falsi collaudi e repertori fotografici alterati, atti idonei a ritenere realmente esistenti i macchinari proposti in vendita alle società di leasing, simulandone la cessione ai conduttori finali mediante il ricorso a falsi documenti di trasporto. PIACENZA, EVASORI TOTALI INDIVIDUATI DALLA GDF. Le Fiamme Gialle del Comando provinciale di Piacenza, nell’ambito delle attività a contrasto dell’evasione e dell’elusione fiscale, hanno eseguito mirati interventi nei confronti di alcune attività commerciali operanti nel settore della ristorazione. I militari della Guardia di Finanza, attraverso preliminari riscontri informativi effettuati sul territorio, supportati dall’incrocio dei dati estrapolati dalle banche dati in uso al Corpo, hanno individuato tre esercizi commerciali, dediti alla somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, i quali presentavano elementi sintomatici di possibili violazioni fiscali unite a potenziali trasgressioni anche di natura igienico sanitaria e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Sulla scorta di tali evidenze, i finanzieri del Comando Provinciale di Piacenza, congiuntamente agli appartenenti del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e al personale del Programma di Sicurezza Alimentare dell’AUSL, hanno fatto accesso presso i tre esercizi commerciali ubicati nella città di Piacenza. L’esito dei controlli ha permesso di rivelare come due, dei tre esercizi verificati, fossero sconosciuti al fisco per non aver presentato, negli anni d’imposta dal 2020 al 2022, le prescritte dichiarazioni annuali ai fini delle imposte sui redditi, IVA ed IRAP, contestando una base imponibile sottratta a tassazione di circa 1 milione di euro. In materia di lavoro, sono state riscontrate irregolarità, sia per la presenza di retribuzioni, nei confronti di 5 dipendenti, corrisposte, in gran parte, con strumenti non tracciabili nonché per la mancata istituzione del libro unico sul lavoro, obbligatorio nei termini di legge. L’importo complessivo delle sanzioni ammonta a circa 25.000 euro. I gestori delle attività commerciali si sono resi responsabili, altresì, di violazioni in materia sanitaria, a causa delle scarse condizioni igieniche dei locali in cui venivano svolte le attività di ristorazione, nonché in materia di normativa antincendio, per la presenza di alcune bombole del gas, conservate in maniera non corretta e pericolose sia per i lavoratori che per il pubblico. Nei confronti di uno dei ristoratori è stata, inoltre, elevata una sanzione. A comunicarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, I CARABINIERI ARRESTANO UN CITTADINO CINESE GRAVEMENTE INDIZIATO DEL TENTATO OMICIDIO DELLA MOGLIE. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Frascati hanno arrestato un cittadino cinese di 50 anni, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio della moglie convivente. Sul conto dell’uomo sono stati raccolti gravi elementi indiziari in ordine al fatto che al culmine di una accesa lite scaturita probabilmente per motivi economici, qualche mattina fa, avrebbe sferrato numerose coltellate all’indirizzo della donna, connazionale di 41 anni. I Carabinieri sono intervenuti presso la loro abitazione in via Salvatore Barzilai, zona Tor Vergata, su segnalazione di alcuni cittadini cinesi, conoscenti della coppia che erano stati avvisati dall’indagato e che avevano allertato i soccorsi. Nell’abitazione è giunto anche personale del “118” che ha soccorso la donna che presentava ferite da arma da taglio e che è stata trasportata, in codice rosso, presso il Policlinico Tor Vergata dove è stata ricoverata in gravi condizioni. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Frascati hanno arrestato il 50enne e sequestrato il coltello. L’arrestato è stato portato nel carcere di Regina Coeli dove, ad esito della convalida, permane come disposto dall’Autorità Giudiziaria. FRASCATI, CARABINIERI ESEGUONO UN’ORDINANZA DI COLLOCAMENTO IN COMUNITÀ NEI CONFRONTI DI DUE MINORENNI GRAVEMENTE INDIZIATI DEL REATO DI RAPINA AGGRAVATA. I Carabinieri della Compagnia di Frascati hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare del collocamento in comunità, emessa dal GIP presso il Tribunale per i Minorenni di Roma su richiesta della locale Procura, nei confronti di due minori gravemente indiziati di aver commesso una rapina in danno di un coetaneo. La sera dello scorso 6 aprile, a Frascati, un 16enne romano fu avvicinato da due giovanissimi e costretto, con minaccia e violenza, a scendere dal posto lato guida della sua minicar e a salire e a permanere nel vano porta bagagli. I complici si impossessarono, poi, del veicolo raggiungendo il quartiere di Torre Angela, dove, fatto scendere il proprietario del mezzo, gli asportavano 35 € in contanti e un giubbotto del valore di 700 € circa, prima di allontanarsi a piedi dopo aver constatato un guasto tecnico al veicolo. Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca hanno consentito di ricostruire la dinamica degli eventi, raccogliendo gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, due cugini, entrambi 14enni, che sono stati condotti presso due distinte comunità, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente. È quanto segnalato dal Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Torna l’anticiclone africano sul nostro Paese, anche se tra domani, sabato 15 e domenica 16 giugno, potranno ancora scoppiare dei temporali. L’Italia, quindi, come segnalato da “Il Meteo“, si prepara a vivere un fine settimana sostanzialmente di transizione con un graduale ritorno verso la stabilità dopo un lungo periodo segnato da una forte incertezza atmosferica. L’ultimo fronte instabile che ha interessato le regioni centro-settentrionali sta cedendo via via il passo in queste ore ad un rialzo della pressione, a garanzia di un week end che sarà caratterizzato da maggiore serenità sui cieli di gran parte del nostro Paese.
Rocco Becce
Direttore Editoriale