CRONACA – COMO, SCOPERTI DALLA GDF CIRCA 570.000 EURO DI CANONI DEMANIALI NON VERSATI – I militari della componente navale della Guardia di Finanza di Como hanno sottoposto a controllo di polizia demaniale un concessionario di un’area lacuale di circa 2000 m2, sita nel Comune di Lierna (LC), dove è presente un pontile utilizzato per l’ormeggio di numerose imbarcazioni e una banchina frangiflutti. L’esito dell’attività ispettiva condotta dalle Fiamme Gialle della Stazione Navale Lago di Como ha consentito di constatare l’evasione, da parte del concessionario, di oltre 570.000 euro di canoni demaniali a partire dall’anno 2014. Tali somme, se incamerate, avrebbero permesso all’Ente destinatario di offrire servizi migliori alla collettività. L’evasione fiscale, infatti, costituisce un ostacolo allo sviluppo economico, distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli. MONZA, PROSEGUE L’OPERAZIONE “EASY BUILD” SU EPISODI DI CORRUZIONE E ABUSIVISMO EDILIZIO NEL COMUNE DI USMATE VELATE. Procedono senza soluzione di continuità le indagini dei finanzieri del Comando Provinciale di Monza – condotte sotto l’egida della locale Procura della Repubblica – nel contesto afferente al settore Urbanistica-Edilizia del Comune di Usmate-Velate che, nell’aprile scorso, avevano già portato all’arresto di 9 persone, 3 in carcere e 6 agli arresti domiciliari, accusate a vario titolo, di corruzione ed emissione di fatture false. Nei giorni scorsi, all’esito dei più recenti riscontri investigativi, che hanno fatto emergere un ulteriore episodio di corruzione tra l’allora responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Usmate Velate e un noto costruttore locale, le Fiamme Gialle brianzole sono nuovamente intervenute per eseguire, nei confronti dei predetti soggetti, una ulteriore ordinanza di custodia cautelare richiesta dalla Procura della Repubblica di Monza ed emessa dal Giudice per le indagini Preliminari. Gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Monza, hanno proceduto altresì ad apporre i sigilli all’area-cantiere, di via Manara n. 58 a Usmate Velate, sulla quale sarebbero state svolte opere di lottizzazione abusiva a scopo edificatorio edilizio, in assenza di piani attuativi e di lottizzazione, nonché a sottoporre a sequestro preventivo l’intero capitale della società, comprensivo dell’intero patrimonio aziendale includente le possidenze mobiliari e immobiliari, per un valore complessivamente stimato di oltre 12.500.000 euro. In particolare, tali opere abusive sarebbero state realizzate grazie alla compiacenza dell’allora responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Usmate Velate, il quale, a fronte della promessa di elargizioni illecite di denaro da parte dell’imprenditore, proprietario dell’area, compiendo atti contrari ai propri doveri d’ufficio, avrebbe rilasciato un permesso per costruire in violazione dello strumento urbanistico generale vigente e, dunque, del Piano di Governo del Territorio (P.G.T.). L’azione di servizio, svolta in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, testimonia l’impegno quotidianamente profuso dal Corpo, quale presidio della sicurezza economico-finanziaria, nel contrasto dei reati contro la Pubblica Amministrazione. TREVISO, FALSI APPALTI PER 8 MILIONI DI EURO NEL FACCHINAGGIO PER LA GRANDE DISTRIBUZIONE E IL SETTORE DELL’ARREDAMENTO. 6 DENUNCIATI PER SOMMINISTRAZIONE FRAUDOLENTA DI MANODOPERA. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, nell’ambito del contrasto alle frodi fiscali e all’interposizione illegale di manodopera, hanno concluso un’indagine che ha riguardato la grande distribuzione e il settore dell’arredamento, scoprendo falsi contratti d’appalto di servizi, per 8 milioni di euro, utilizzati per mascherare illecite esternalizzazioni di maestranze, dedite al rifornimento degli scaffali in supermercati e alle operazioni di carico-scarico e imballaggio di mobili presso produttori e rivenditori. Sei imprenditori, pertanto, sono stati segnalati alla locale Procura della Repubblica per il reato di somministrazione fraudolenta di manovalanza, di cui uno anche per emissione di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti. Sul piano amministrativo, poi, sono state irrogate sanzioni per 350 mila euro, per illeciti afferenti alla violazione della normativa in materia di lavoro. Le imprese coinvolte nella frode sono sei, tra le quali una cooperativa trevigiana attiva anche nel settore della logistica, con un fatturato medio annuo di 4 milioni di euro, e 5 aziende committenti, dislocate tra le province di Treviso, Venezia e Padova. Quello portato alla luce è un fenomeno insidioso e grave, perché riguardante il mondo del lavoro, le cui tutele vengono aggirate attraverso un impiego distorto di un negozio giuridico, l’appalto di servizi, stipulato con imprese che provvedono solo formalmente ad assumere i lavoratori e ad assolvere i relativi obblighi fiscali e contributivi. In realtà, i rapporti tra committenti e società appaltatrici sono strutturati al solo scopo di interporsi tra i lavoratori e le aziende alle cui dipendenze questi ultimi prestano effettivamente la propria attività lavorativa. Le indagini, condotte dal Gruppo di Treviso, sono state avviate a seguito di una verifica fiscale nei confronti della cooperativa trevigiana, che, nel meccanismo fraudolento portato alla luce, aveva il compito di fornire i lavoratori, un centinaio circa. Ricostruendo la “filiera della manodopera”, grazie all’esame di copiosa documentazione informatica e assumendo testimonianze da diversi lavoratori, è stato ricostruito come i rapporti di lavoro con i vari committenti fossero privi degli elementi che caratterizzano la liceità dell’appalto, e cioè il rischio d’impresa. Ad informarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, DOPO 5 FURTI IN 3 MESI, I CARABINIERI ARRESTANO UOMO PER UN FURTO IN UNA SCUOLA AL QUADRARO, RIPRESO DAL “GRANDE FRATELLO”. È stato convalidato, questa mattina, presso le Aule di piazzale Clodio, l’arresto di uomo di 46 anni, romano, sorpreso ieri pomeriggio, a seguito di una segnalazione giunta al 112, in una scuola dai Carabinieri della Stazione Roma Quadraro. Per lui, in attesa del giudizio, il Giudice del Tribunale di Roma ha disposto l’obbligo di presentazione in caserma. L’uomo è stato sorpreso all’interno dell’istituto comprensivo “Damiano Chiesa” di via del Quadraro, dove era riuscito ad accedere dopo aver forzato una porta ed aver messo fuori uso una telecamera della videosorveglianza. I Carabinieri lo hanno bloccato mentre tentava di asportare materiale informatico da alcune sale utilizzate per lo svolgimento di corsi informatici. L’uomo, un 46enne romano, senza fissa dimora e con precedenti, è stato trovato in possesso di due cacciaviti, uno scalpello e un coltellino, utilizzati per accedere all’interno dell’istituto. Il materiale è stato sequestrato e il 46enne è stato arrestato per tentato furto aggravato. Non era la prima volta che l’istituto veniva derubato, da maggio 5 volte, e grazie alla collaborazione tra i Carabinieri e la Direzione scolastica regionale erano sono stati messi a punto dei servizi preventivi che hanno consentito l’arresto dell’uomo.
Si precisa che il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari per cui l’uomo deve ritenersi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva. ROMA, MOVIDA A TRASTEVERE. I CARABINIERI ARRESTANO 3 RAGAZZI PER AVER RAPINATO UN COETANEO. La notte tra venerdì e sabato, un ragazzo di 19 anni italiano, mentre stava trascorrendo una serata nei pressi di Ponte Sisto, ha denunciato di essere stato avvicinato da un gruppetto di persone che dietro la minaccia di un coltello gli avevano strappato la collana in oro. I Carabinieri della Stazione di Roma Trastevere, presenti in zona proprio per contrastare fenomeni di malamovida sono subito intervenuti e raccolte le prime descrizioni degli autori si sono subito attivati. Poco dopo, due ragazzi egiziani e uno tunisino, di 18, 20 e 24 anni, grazie alle dettagliate descrizioni fornite dalla vittima, sono stati rintracciati dai Carabinieri, in piazza Trilussa e uno di loro trovato ancora in possesso del coltello. Riconosciuti dalla vittima, d’intesa con la Procura di Roma sono stati arrestati e condotti in caserma. Sabato mattina, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto dei tre, gravemente indiziati di rapina aggravata in concorso e ha disposto il divieto di dimora nel Comune di Roma per due e gli arresti domiciliari per il terzo, già con precedenti. MOVIDA A COLLEFERRO, CONTROLLI STRAORDINARI DA PARTE DEI CARABINIERI. DENUNCIATE 4 PERSONE, ELEVATE SANZIONI ALLA CIRCOLAZIONE STRADALE. Servizio straordinario di controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro, volti a prevenire e reprimere i reati connessi con il fenomeno della movida, dalle strade del centro a quelle più trafficate, ai parchi, giardini, zone segnalate dai residenti per gli schiamazzi nelle ore notturne e i locali pubblici del centro che, nel week end, sono frequentati da centinaia di giovani provenienti anche dai comuni limitrofi. Il bilancio dell’attività preventiva è di 7 multe, per violazioni al codice della strada, per un importo complessivo di oltre 1.000 euro, 4 persone denunciate alla guida per stato di ebrezza e tre finite nei guai per l’uso di sostanze stupefacenti. Più nel dettaglio, l’altro ieri notte ad Artena i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno sorpreso alla guida un 47enne del posto che, controllato alla guida della sua autovettura, si è rifiutato di sottoporsi agli accertamenti previsti per la verifica alcolemica. Poche ore dopo, sempre ad Artena, a finire nel mirino degli stessi militari un 31enne di Colleferro, sorpreso alla guida con un tasso alcolemico pari al doppio di quello consentito. Ieri sera, a Colleferro, in via Latina, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno sorpreso alla guida una 41enne colleferrina, con un tasso alcolemico leggermente superiore a quello consentito. Per tutti e tre è scattato il ritiro della patente e i veicoli sono stati affidati a persona ritenuta idonea. Nella notte, a Valmontone, a finire nei guai un 36enne di origine egiziana, sorpreso alla guida senza aver mai conseguito la patente di guida, nonostante avesse già in passato reiterata la medesima violazione. Anche per lui è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Velletri. Nell’ambito della medesima operazione di controllo, avvenuta nei luoghi particolarmente frequentati dai giovani, i Carabinieri della Stazione di Gavignano e di Carpineto Romano hanno sorpreso tre giovani che sottoposti a perquisizione, sono stati trovati in possesso di modiche quantità di hashish. Si tratta di un 33enne di Pontecorvo (FR), un 23enne di Carpineto Romano e un 26enne di Valmontone. Lo stupefacente è stato sequestrato, per tutti e tre è stata inoltrata segnalazione alla Prefettura di Roma per i conseguenti provvedimenti. Il servizio svolto dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro rientra in un più ampio dispositivo di prevenzione disposto dal Comando Provinciale di Roma che mira a garantire maggiori standard di sicurezza nei luoghi di maggiore aggregazione giovanile. ARTENA, DONNA DENUNCIA IL MARITO PER MINACCE E LO FA ARRESTARE DAI CARABINIERI. Una donna ha denunciato il marito, da cui ha intenzione di separarsi, per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia e i Carabinieri della Stazione di Artena arrestano l’uomo, un 33enne, disoccupato, trovato in possesso di un fucile automatico marca Benelli che è stato sequestrato. Si tratta di un’arma illegalmente detenuta, denunciata rubata da un privato nell’ottobre del 1992 presso la Stazione di Campoverde. A trovare il fucile sono stati i Carabinieri della Stazione di Artena, coadiuvati dai militari della Compagnia di Colleferro, ai quali la signora si era rivolta per denunciare il marito stanca delle continue condotte maltrattanti e persecutorie, con minacce di morte. I militari dopo la ricezione della denuncia, sono andati immediatamente a casa del 33enne per eseguire una perquisizione rinvenendo l’arma occultata in cucina, dietro il frigorifero. L’uomo, che ha precedenti non ha dato spiegazioni. Il contrasto ai reati in ambito familiare, ed ai connessi episodi di violenza di genere, è quotidianamente perseguito dai Carabinieri con l’adozione di provvedimenti, di concerto con l’Autorità Giudiziaria, rapidi ed efficaci per la messa in sicurezza di donne e minori vittime di comportamenti aggressivi posti in essere dai conviventi. A comunicarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Le prossime ore, saranno caratterizzate da una spiccata instabilità, specie su alcune regioni del nostro Paese, dove sono attesi dei rovesci e dei temporali che, in qualche caso, potrebbero risultare anche di forte intensità. L’anticiclone africano “Caronte“, che ha dominato la scena meteorologica nelle ultime settimane, come segnalato da “Il Meteo“, ha mostrato qualche segno di cedimento. Una blanda circolazione ciclonica, alimentata da venti più freschi in quota, ne ha aprofittato e si sta facendo ora strada verso il Centro e il Sud del Paese, minacciando un contesto meteorologico via via più instabile.
Rocco Becce
Direttore Editoriale