CRONACA – TRIESTE, ATTIVITÀ ISPETTIVA ANTIRICICLAGGIO DELLA GDF. SANZIONATI 3 PROFESSIONISTI – Nel novero delle iniziative volte a prevenire l’utilizzo del sistema finanziario per scopi illeciti, il Corpo della Guardia di Finanza è chiamato ad effettuare ispezioni e controlli nei confronti dell’ampia platea di soggetti individuati dalla normativa antiriciclaggio, tra cui professionisti operanti nell’area giuridica ed economica, destinatari di attività mirate alla verifica dell’osservanza delle specifiche disposizioni in materia. In tale contesto operativo, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Trieste hanno recentemente concluso tre attività amministrative, due controlli e un’ispezione antiriciclaggio, nei confronti di altrettanti professionisti operanti nel capoluogo giuliano. In un primo intervento, i militari, nel corso di un’ispezione eseguita nei confronti di un commercialista, hanno riscontrato la violazione agli obblighi riguardanti l’adeguata verifica della clientela, obblighi che, ai sensi della normativa di settore, prevedono misure di identificazione della stessa, anche in base a specifici indici di rischio. Nello specifico, l’analisi delle parcelle emesse nonché dei singoli fascicoli relativi a ciascun cliente, ha consentito di evidenziare la mancanza di alcuni documenti costituenti elementi del “presidio antiriciclaggio”, quali il conferimento dell’incarico, il documento di identità del soggetto e il documento di valutazione del rischio associato al cliente nel contesto. Tali violazioni hanno comportato l’irrogazione di una sanzione pari, nel massimo, a 50.000 euro. In un secondo caso, le Fiamme Gialle hanno contestato ad altro commercialista, nell’ambito di un controllo, la mancata segnalazione all’Autorità competente di alcune operazioni sospette, movimentazioni economiche apparentemente finalizzate al compimento di attività illecite, considerate anomale in base a un’operazione o un comportamento non coerente con il profilo del soggetto che la mette in atto, poste in essere da un suo cliente, adottando, altresì, come unica precauzione, l’astensione dalla prosecuzione contrattuale con il cliente. Per il professionista è scattata una sanzione pari, nel massimo, a 3.000 euro. PRATO, PERQUISITO, FERMATO E ARRESTATO DALLA GDF CON 33,7 KG DI HASHISH IN AUTO. Nella serata dello scorso 27 settembre, durante l’ordinario servizio di pattugliamento del Capoluogo pratese l’attenzione della pattuglia Anti Terrorismo e Pronto Impiego del Guardia di Finanza di Prato, è stata catturata da una manovra azzardata di un’auto, compiuta all’altezza dell’intersezione tra viale Leonardo da Vinci e via Valentini. Lo stato di agitazione e la reticenza dimostrate dal trentaduenne di Calenzano che si trovava da solo alla guida del veicolo fermato, hanno insospettito i Baschi Verdi, che già dalla preliminare ispezione dell’abitacolo dell’automezzo riuscivano ad individuare sul sedile lato passeggero numerose confezioni di hashish mal celate all’interno di buste per la spesa, insieme ad un plico contenente denaro contante di piccolo e medio taglio. La perquisizione del veicolo eseguita nell’immediatezza ha permesso di quantificare lo stupefacente in oltre 33 kg ed il denaro contante in € 2.000. Considerate le circostanze, i militari hanno proceduto, ad accompagnare coattivamente il fermato presso la Caserma di via Ferrucci, per procedere, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Prato, alla nomina del difensore, alla perquisizione personale ed al successivo foto-segnalamento. Le attività investigative sono, poi, proseguite presso l’abitazione di Calenzano dove il fermato è risultato risiedere da solo. L’accurata perquisizione del domicilio ha permesso di rinvenire ulteriori 4 ettogrammi di hashish, diverso materiale utilizzato per il confezionamento e dosatura dello stupefacente e circa 4,1 kg di marijuana occultati in confezioni sottovuoto all’interno del garage di pertinenza dell’appartamento. Alla luce degli elementi emersi i militari hanno, così, proceduto all’arresto immediato dell’uomo ed alla sua traduzione presso il carcere cittadino “La Dogaia” al termine delle operazioni. Gli atti sono stati trasmessi all’Autorità Giudiziaria di Prato già nelle prime ore del mattino del 28 settembre per la convalida e l’avvio del procedimento di rito, orientato ad accertare gli eventuali profili di responsabilità dell’uomo alla luce degli elementi probatori raccolti e valutarne il seguito investigativo ed il rinvio a giudizio. In tal caso, le risultanze delle attività eseguite e la responsabilità eventuale dell’indagato saranno vagliate dall’organo giudicante preposto nelle successive fasi del procedimento penale, in ossequio al principio di presunzione di innocenza che vige fino a condanna definitiva nel nostro ordinamento. Le attività di servizio si sono concluse con il sequestro complessivo di circa 34 kg di hashish, 4,1 kg di marijuana, materiale per il confezionamento dello stupefacente, 2 dispositivi cellulari e 2.000 euro in contanti. FERRARA, IMPORTAVANO ACCIAIO DALLA CINA EVADENDO I TRIBUTI DOGANALI. SEQUESTRO DELLA GDF DA CIRCA 2,4 MILIONI DI EURO. Su richiesta dell’European Pubblic Prosecutor’s Office (EPPO) di Bologna, la Guardia di Finanza di Ferrara ha eseguito un decreto di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, di importo pari a circa 2,4 milioni di euro, emesso nei confronti di due società operanti nella commercializzazione di bobine di acciaio inossidabile. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ferrara ha disposto la misura al termine di indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Ferrara che hanno interessato gli amministratori delle imprese, una con sede nel capoluogo estense e l’altra a Varese, che si sarebbero rese responsabili di una rilevante frode doganale. Le investigazioni, sviluppate attraverso l’analisi di documentazione sottoposta a sequestro nel corso di perquisizioni, eseguite in diverse città italiane tra le quali, oltre a Ferrara e Varese, Milano e La Spezia, ed attività di intercettazione, hanno fatto emergere, nell’ambito di oltre 110 operazioni di importazione di acciaio, la falsità delle dichiarazioni presentate all’Agenzia delle Dogane estense con riferimento all’origine del prodotto. In particolare i tre responsabili delle imprese, che risultano indagati per i reati di contrabbando doganale e falsità ideologica, avrebbero falsamente attestato la provenienza coreana dell’acciaio quando in realtà il prodotto risulta di origine cinese. Attraverso tale falsa rappresentazione le imprese italiane avrebbero irregolarmente fruito dell’esenzione dal pagamento dei tributi doganali, prevista per la merce originaria dalla Corea del Sud, in luogo del tributo che grava su quelle provenienti dalla Cina (c.d. dazio anti dumping), ottenendo, così, un illecito risparmio di circa 2,4 milioni di euro. Le società coinvolte rispondono della responsabilità amministrativa da reato trattandosi di illeciti commessi dagli amministratori nell’interesse delle stesse imprese che sono risultate prive di validi presidi richiesti dalla legge proprio per prevenire la commissione di specifici reati, tra i quali il contrabbando che è oggetto di addebito da parte dell’Autorità Giudiziaria. In sede di esecuzione del provvedimento è stata rinvenuta l’intera somma di quasi 2,4 milioni di euro depositata sui conti societari, che è stata sequestrata insieme ad alcune bobine di acciaio già cautelate dai finanzieri ferraresi, nel corso delle perquisizioni effettuate nei mesi scorsi, in quanto ritenute importate con la falsa documentazione. ZAGAROLO, SEQUESTRATI DALLA GDF CIRCA 3 CHILOGRAMMI DI DROGA. ARRESTATO SPACCIATORE. Nell’ambito delle ordinarie attività di controllo del territorio, i Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno individuato un giovane mentre era intento a smerciare dosi di droga. Il pusher, che al momento del controllo deteneva 6 grammi di cocaina, è stato tratto in arresto dai militari della Compagnia di Colleferro. La successiva perquisizione presso la sua abitazione ha consentito di rinvenire ulteriori 150 grammi di cocaina, 2,5 chilogrammi di hashish, oltre a circa 3.500 euro in contante. L’arresto in flagranza è stato convalidato dal Tribunale di Tivoli, che ha disposto gli arresti domiciliari del giovane spacciatore. Il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inquadra nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti predisposto e messo in campo dal Comando Provinciale di Roma. A comunicarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
GUIDONIA MONTECELIO, SERVIZIO COORDINATO DEI CARABINIERI. NEL MIRINO ESERCIZI COMMERCIALI IRREGOLARI, DROGA ED ARMI DETENUTE ILLEGALMENTE. 6 DENUNCE E NUMEROSE SANZIONI. Lo scorso venerdì sera, i Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno effettuato un servizio coordinato di controllo del territorio a Guidonia Montecelio, volto alla prevenzione dei reati predatori, in particolare alla prevenzione dei furti in abitazione nel quartiere residenziale di Marco Simone e dell’illegalità diffusa in zona Piazza della Repubblica, al contrasto del fenomeno dello spaccio e al controllo della circolazione stradale. I Carabinieri, con l’ausilio di personale specializzato del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Roma, hanno anche proceduto al controllo di 5 attività commerciali, disponendo in due casi la sanzione della sospensione dell’attività e in uno la sospensione parziale, elevando contravvenzioni per un totale di 3.000 euro. Durante i controlli alla circolazione stradale, tre persone sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza, una per porto abusivo di arma da taglio e un’altra per possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Un 60enne è stato sorpreso ad acquistare in farmacia un farmaco contenente oppiacei con una ricetta medica provento di furto ed è stato quindi denunciato per detenzione ai fini di spaccio di farmaci oppiacei, ricettazione e truffa ai danni dello Stato. Tre persone sono state sanzionate per possesso ad uso personale di sostanza stupefacente. In totale sono state controllate 167 persone e 138 veicoli ed elevate 13 contravvenzioni per infrazioni al “Codice della Strada”. È quanto informato dal Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, dopo giorni di sole, in molte località da Nord a Sud, come segnalato da “Il Meteo“, è in arrivo il cattivo tempo. La perturbazione farà il suo ingresso, a partire da domani. Infatti, le precipitazioni si faranno progressivamente più diffuse e in qualche caso potrebbero risultare anche abbondanti con le zone più a rischio che saranno quelle di Nord Est, in particolare il Triveneto orientale e il Friuli Venezia Giulia. Il maltempo si intensificherà, ulteriormente, interessando anche parte delle regioni meridionali, per effetto della formazione di un vortice ciclonico. Le piogge, dal Nord-Ovest e dalla Sardegna si sposteranno in maniera piuttosto rapida verso Est, interessando via via le regioni tirreniche, colpendo anche la città di Roma. Progressivamente le precipitazioni interesseranno un pò tutto il nostro Paese, tranne la Sicilia che, oltre ad un tempo per lo più asciutto potrà godere di un clima abbastanza caldo.
Rocco Becce
Direttore Editoriale