Durante un’operazione denominata “Mare Nostro“, eseguita all’alba di oggi, mercoledì 2 ottobre, in Basilicata e Puglia, nelle province di Matera e Taranto, sono stati disposti alcuni fermi, dalla “DDA” (Direzione Distrettuale Antimafia) di Potenza, nei confronti di 21 componenti di una confederazione mafiosa, operante, in regione, sul litorale jonico lucano.
Circa 200, le unità impegnate ad operare, oltre a reparti cinofili, elicotteri e personale della “DIA” (Direzione Investigativa Antimafia), del Dipartimento di PS, della Squadra Mobile della Questura di Taranto, dei Carabinieri del R.O.S., della Compagnia di Policoro e della GDF del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Taranto e della Compagnia di Policoro.
Le persone coinvolte, ritenute di appartenere ad una associazione di stampo mafioso, sono accusate di 83 reati che vanno dall’estorsione all’illecita concorrenza, alla detenzione, al porto illegale di esplosivi e di armi.
Tutti i dettagli, sono stati forniti, nella tarda mattinata di oggi, nel corso di una conferenza stampa, al quarto piano del Palazzo di Giustizia, presso la Procura della Repubblica di Potenza, alla presenza del Procuratore Capo, dott. Francesco Curcio e dei vari funzionari e personale che si sono occupati del caso.
Rocco Becce
Direttore Editoriale