COMO, ARRESTATA DALLA GDF UNA PERSONA RICERCATA AL CONFINE CON LA SVIZZERA – Prosegue senza sosta l’attività svolta dai militari della Guardia di Finanza presso i valichi di confine con la Svizzera per il contrasto di ogni forma di illecito. Nel corso degli ordinari controlli svolti nei confronti dei passeggeri in transito, nel pomeriggio di ieri, 11 ottobre, nella stazione di Chiasso, i militari hanno sottoposto a controllo un italiano che sostava sulla banchina in attesa senza bagaglio mostrandosi stranamente nervoso ed agitato. Gli operanti, insospettiti dall’immotivato atteggiamento ed a seguito dalle scarne motivazioni fornite sul motivo del viaggio di un presunto colloquio di lavoro in Svizzera senza specificarne la località di svolgimento, procedevano ad un più accurato controllo dal transitante attraverso i terminali in uso al Corpo. A seguito degli accertamenti, il 39enne, è risultato evaso, senza autorizzazione, dall’abitazione sita in Como nella quale era ristretto agli arresti domiciliari per vari reati tra cui rapina, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. Di conseguenza, l’uomo è stato tratto in arresto e condotto, in data odierna, presso il Tribunale di Como per l’udienza di convalida e il giudizio di direttissima, a seguito del quale è stato dichiarato legittimo l’arresto e condannato a pena patteggiata di mesi 8 di reclusione, con ripristino del precedente provvedimento restrittivo. L’attività di servizio si inquadra in un più ampio e costante dispositivo di prevenzione posto in essere dalla Guardia di Finanza presso i valichi di confine, a presidio della legalità e per il contrasto di ogni forma di illecito. GENOVA, LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE. SEQUESTRATE DALLA GDF, NEL PORTO DI GENOVA, OLTRE 7.000 ETICHETTE RECANTI MARCHI CONTRAFFATTI. I finanzieri del Comando Provinciale Genova hanno sequestrato nei confronti di un soggetto proveniente dal Nord Africa 7.099 etichette, patch e bottoni riportanti marchi riferibili alle più rinomate firme internazionali della moda. L’attività è scaturita da una preventiva e attenta attività di analisi di rischio svolta dalle Fiamme Gialle genovesi mediante la consultazione delle banche dati in dotazione, finalizzata all’individuazione dei criteri di selezione di soggetti da sottoporre a controllo all’arrivo nello scalo portuale. Ciò ha permesso di individuare uno straniero in arrivo da Tangeri nel porto di Genova che, sbarcato a bordo della propria autovettura, è stato fermato dagli operanti che hanno proceduto al controllo dell’auto. Durante il controllo ai bagagli del passeggero è stata rinvenuta la merce contraffatta, nascosta tra i suoi vestiti, che è stata sequestrata e l’indagato denunciato a piede libero per i reati di contraffazione, ricettazione e contrabbando per omessa dichiarazione. La merce era destinata all’industria del falso per la produzione di capi di abbigliamento contraffatti e la successiva immissione nei mercati rionali di tutta la penisola. Il sequestro si inserisce nel quadro di una mirata intensificazione dei controlli finalizzati al contrasto dei traffici illeciti di merce contraffatta e pericolosa nel porto di Genova, che durante il periodo estivo appena trascorso ha consentito di sequestrare complessivamente oltre 600.000 prodotti contraffatti e non sicuri. BOLOGNA, SCOPERTA DALLA GDF IMPRESA CINESE “APRI E CHIUDI“. SEQUESTRATI MACCHINARI E CONTI CORRENTI. I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno scoperto tramite attività di intelligence e utilizzo delle banche dati, due imprese ubicate nel territorio del Nuovo Circondario Imolese il cui reale proprietario, di nazionalità cinese, avrebbe posto in essere un sistema fraudolento finalizzato ad evadere il fisco, secondo il classico schema “apri e chiudi”. Nello specifico, le Fiamme Gialle della Compagnia di Imola hanno dimostrato che il soggetto, nell’ambito dell’attività d’impresa, consistente nel confezionamento di abiti, pur di sottrarsi alle procedure della crisi d’impresa e dell’insolvenza, avrebbe scientemente e sistematicamente pagato tutti i fornitori aziendali ad eccezione del Fisco, nei confronti del quale ha accumulato debiti per oltre € 500.000. Successivamente ha svuotato l’azienda cedendo, di fatto solo sulla carta, i macchinari ad una società di nuova costituzione e quindi priva di debiti tributari, intestata alla suocera, rimanendone, comunque, l’amministratore di fatto e svolgendo l’attività all’interno dei medesimi locali, con gli stessi dipendenti e i medesimi clienti e fornitori. Pertanto il titolare effettivo e la sua prestanome sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Bologna per il reato di cui all’art. 11 del D.Lgs. 74/2000 (sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte), che prevede, per il caso di specie, la pena della reclusione da 1 a 6 anni. Successivamente i militari hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo, emesso dalla predetta A.G., finalizzato alla confisca, anche per equivalente, fino alla concorrenza di € 315.169,00. La misura cautelare reale ha permesso di sottoporre a sequestro trentasette macchinari per la cucitura degli abiti, un veicolo commerciale e tre conti correnti. La presente attività conferma l’impegno della Guardia di Finanza al contrasto, su ogni fronte, delle frodi fiscali perpetrate in tutte le diverse declinazioni, con particolare riferimento ai circuiti fraudolenti volti all’evasione delle imposte dirette e indirette. In tal senso il fenomeno delle imprese “apri e chiudi” rappresenta un pericolo per il bilancio dello Stato e per l’economia legale fondata sul corretto funzionamento del mercato. A comunicarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, 4 RAPINE IN RAPIDA SUCCESSIONE SUL BUS. I CARABINIERI ARRESTANO 4 RAGAZZI, TRA CUI UNA 16ENNE, GRAVEMENTE INDIZIATI DI RAPINA AGGRAVATA, TENTATA ESTORSIONE, VIOLENZA E RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE E INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma hanno arrestato 4 ragazzi, due maschi di origini egiziane di 20 e 21 anni e due ragazze, una italiana di 23 anni e una 16enne di origini sudamericane, tutti gravemente indiziati di ben 4 rapine aggravate, compiute in rapida successione all’interno di un bus di linea e anche dei reati di tentata estorsione, violenza e resistenza ad un pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio. Nello specifico, a bordo di un bus linea NMA 10, a notte fonda, nel centro storico della Capitale, 2 passeggeri hanno denunciato di essere stati minacciati con un coccio di bottiglia, colpiti negli occhi con le dita e derubati dello smartphone. Una terza vittima ha, poi, denunciato di essere stata colpita analogamente alle braccia con lo stesso coccio di bottiglia mentre era a bordo dello stesso mezzo. Allertati dall’autista dell’autobus che ha chiamato il “112“, sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia Centro, all’altezza di Largo Santa Susanna e hanno bloccato i 4 ragazzi che hanno provato invano a darsi alla fuga, disfacendosi della refurtiva. Una volta ascoltati i presenti sull’autobus, i militari hanno scoperto una quarta vittima, un uomo di 29 anni, che ha denunciato di essere stato derubato del proprio zaino e per la cui restituzione i giovani avevano tentato di estorcergli una somma di denaro. Nel corso delle successive operazioni, i 4 hanno anche opposto resistenza ai Carabinieri. Al culmine dell’interventi, gli indagati sono stati rispettivamente associati, i maschi nel carcere “Regina Coeli“, la maggiorenne nel carcere “Rebibbia” mentre la minore presso il C.P.A. di Nisida (Napoli). Il Tribunale di Roma ha convalidato gli arresti dei maggiorenni e disposto per loro la misura cautelare in carcere. Il Tribunale per i Minorenni ha convalidato l’arresto e disposto per la minorenne il collocamento in comunità. BRACCIANO, TROVATI ESCREMENTI DI TOPI IN UN RISTORANTE, CIBI SCADUTI E NON TRACCIATI. 9MILA EURO DI MULTA PER DUE COMMERCIANTI DELLA ZONA E AUTOMOBILISTI SANZIONATI PER OLTRE 11 MILA EURO. 2 PERSONE ARRESTATE E 3 DENUNCIATE ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA. I Carabinieri della Compagnia di Bracciano hanno eseguito un servizio di controllo del territorio finalizzato a prevenire e a reprimere i fenomeni di criminalità diffusa, con particolare attenzione ai reati predatori ed a quelli legati agli stupefacenti. Nel corso dei servizi predisposti, i Carabinieri hanno identificato oltre 100 persone ed eseguito verifiche su 69 veicoli. A Morlupo, comune alle porte di Roma, i Carabinieri della Stazione di Castelnuovo di Porto, con l’ausilio dei militari della Sezione Operativa di Bracciano, hanno arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari, un 42enne italiano, gravemente indiziato del reato di estorsione, poiché avrebbe richiesto ad un suo conoscente, applicando tassi usurai, la somma di 1200 euro, al fronte di un prestito di 100 euro concessi nel 2020. A Riano, i Carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione a un’ordinanza di aggravamento nei confronti di una donna sottoposta agli arresti domiciliari, che dispone per lei la misura della custodia in carcere. Altre tre persone, invece, sono state denunciate alla Procura della Repubblica, dopo essere state trovate in possesso, senza giustificato motivo, di oggetti atti a offendere. Nel corso dei controlli alle attività commerciali, i Carabinieri del NAS, con l’ausilio del personale dell’ASL RM4, hanno sanzionato un ristoratore con una multa da 4.000 euro, dopo aver trovato all’interno dei locali, escrementi di topi e alimenti sprovvisti di etichettature. Un rivenditore di ortofrutta, invece, è stato sanzionato con una multa da 5.333 euro e sospesa la licenza, oltre al sequestro di 11 kg di alimenti scaduti. Dai controlli alla circolazione stradale, i Carabinieri hanno elevato 33 sanzioni per violazioni al codice della strada, con una multa complessiva da 11.789 euro. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Nelle ultime 24 ore il flusso perturbato atlantico, responsabile delle numerose fasi di maltempo che hanno colpito molte regioni del Paese, sta spostando il suo raggio d’azione verso l’Europa centrale e settentrionale sotto la spinta di un promontorio anticiclonico in fase di rafforzamento sull’area del Mediterraneo. Il panorama meteorologico è dunque in netto miglioramento, tuttavia, anche la giornata di domani, non riuscirà a mostrarsi totalmente stabile, mentre al Sud, su gran parte del Centro e sulle due Isole Maggiori il sole sarà protagonista per gran parte della giornata. A segnalarlo è “Il Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale