CRONACA – MILANO, SCOPERTA UNA DISTRAZIONE DI FONDI REGIONALI E DELL’UNIONE EUROPEA PER 1 MILIONE DI EURO. SEQUESTRATE DALLA GDF DUE UNITÀ IMMOBILIARI – I finanzieri del Comando Provinciale di Milano, coordinati dalla Procura Europea (EPPO) – Ufficio di Milano, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Milano, di due unità immobiliari per il reato di malversazione di erogazioni pubbliche. Le attività investigative, condotte dalla Compagnia di Magenta e scaturite da una verifica fiscale svolta nei confronti di un ente non commerciale, hanno consentito di disvelare un sistema fraudolento ideato da tre persone, allo scopo di drenare risorse pubbliche per circa 1 milione di euro a proprio vantaggio, distraendole artificiosamente dalle finalità per le quali erano originariamente destinate, cioè l’organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento professionale. In particolare, gli indagati, ponendo in essere operazioni finanziarie simulate, hanno distratto somme stanziate dalla Regione Lombardia e cofinanziati dall’Unione Europea nell’ambito del Fondo Sociale Europeo e del Fondo di Sviluppo e Coesione, erogati in favore di un istituto di formazione professionale attivo nella realizzazione di progetti volti a ridurre il fallimento e la dispersione formativa e scolastica, destinandoli a scopi diversi rispetto a quelli stabiliti dal relativo bando. Le indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Milano sotto il coordinamento della Procura Europea testimoniano l’impegno quotidianamente profuso a presidio della sicurezza e della legalità economico-finanziaria del Paese, dell’Unione Europea e degli Enti locali. PORDENONE, GDF E POLIZIA LOCALE DEL FRIULI OCCIDENTALE, ARRESTANO PUSHER PAKISTANO. SEQUESTRATI 70 GRAMMI DI HASHISH. I finanzieri del Comando Provinciale di Pordenone e gli Agenti della Polizia Locale del Distretto “Friuli Occidentale” hanno tratto in arresto un cittadino pakistano, sorpreso nell’atto di spacciare droga ad un connazionale. L’intervento, effettuato nel pomeriggio del 25 novembre, origina dal controllo congiunto dell’area del Noncello, operato dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Pordenone e dal personale del Reparto Mobile della Polizia Locale, nel cui ambito, grazie ad un’attenta attività di osservazione, è stato notato, nei pressi del ponte di Adamo ed Eva, uno scambio tra due stranieri, subito qualificato, grazie al pronto intervento dei militari e degli agenti, come una cessione di hashish. Mentre l’acquirente veniva identificato, lo spacciatore, un trentenne pakistano, cercava di sottrarsi con violenza al controllo, venendo, tuttavia, fermato e tratto in arresto per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. Indosso, l’uomo aveva occultato 110 euro e altra droga. PRATO, MAXI EVASIONE FISCALE NELLE DITTE “APRI E CHIUDI“. SEQUESTRO FINALIZZATO ALLA CONFISCA PER CIRCA 5 MILIONI DI EURO, DI CUI 10 AZIENDE, 18 UNITÀ IMMOBILIARI, 7 AUTOMOBILI E CONTI CORRENTI CON MEZZO MILIONE DI EURO. L’attività investigativa, svolta dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Prato, ha portato all’emersione di una dilagante evasione fiscale e contributiva che risulta essere stata portata avanti attraverso il meccanismo delle imprese “apri e chiudi”, mediante il quale due imprenditori sinici hanno esercitato attività di impresa in costante evasione di imposta, avvalendosi di molteplici prestanome, le cosiddette teste di legno, che si sono succedute periodicamente e la collaborazione di familiari nella conduzione delle imprese. Le ditte individuali, trascorsi pochi anni dall’avvio, cessavano l’attività appena venivano notificati i primi debiti erariali, spesso di importo rilevante, con lo scopo di evitare ripercussioni negative economiche causate dalle procedure di accertamento. Così, i due destinatari delle misure cautelari si sono sottratti al pagamento delle imposte per un arco di tempo quasi ventennale. Il disegno criminoso emerso è risultato essere lineare: chiudere un’azienda appena arrivava un accertamento, aprirne un’altra a seguire, cambiando la denominazione e l’intestatario. Nel corso delle investigazioni era stata eseguita ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei due predetti indagati amministratori di fatto, per i citati reati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e omessa dichiarazione dei redditi, nonchè decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni riconducibili ai predetti per un valore di circa 5 milioni di euro, 10 aziende e 18 unità immobiliari, 7 automobili e alcuni conti correnti bancari, ove è risultato rinvenuto oltre mezzo milione di euro. Nella giornata odierna, sono state concluse le indagini preliminari nei confronti di nove indagati, due imprenditori sinici, titolari fatto di molteplici imprese, e di altri sette cittadini cinesi, quasi tutti prestanome dei primi due e altri familiari degli stessi, per i reati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e di omessa dichiarazione dei redditi, di cui agli artt. 5 e 11 del decreto legislativo n. 74 del 2000. Le misure applicate non sono state impugnate. Si è assicurata la continuità dell’impresa e la tutela dei lavoratori attraverso la nomina degli amministratori giudiziari per le imprese oggetto di sequestro preventivo. Le investigazioni continuano per verificare se vi sia stata la collaborazione di professionisti. Ad informarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, CONTROLLI AD “ALTO IMPATTO“ PRESSO LA STAZIONE FERROVIARIA TERMINI. UNA PERSONA ARRESTATA E SETTE DENUNCIATE, È IL BILANCIO DELLE ATTIVITÀ CONDOTTE DAI CARABINIERI NELLE ULTIME ORE. Continuano i servizi straordinari di controllo del territorio di “Alto Impatto”, in tutta l’area della Stazione ferroviaria di Roma Termini. I Carabinieri della Compagnia Roma Centro, con il supporto di altre Compagnie del Gruppo di Roma e del personale del Nucleo Cinofili, hanno effettuato verifiche mirate al contrasto di ogni forma di illegalità e degrado tra via Cernaia, piazza Indipendenza, via Bachelet, via Varese, via del Castro Pretorio, viale Pretoriano, piazzale Sisto V, piazza di Porta S. Lorenzo, via di San Bibbiana, via Giolitti, piazza dei Cinquecento, viale Einaudi e zone limitrofe, , in linea con l’azione fortemente voluta dal Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Il bilancio dell’attività è di una persona arrestata e sette denunciate alla Procura della Repubblica. In particolare, i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno arrestato una donna di 35 anni, fermata all’interno di un esercizio commerciale della Stazione ferroviaria Termini, dopo aver asportato una confezione di profumo di 160 euro. Sempre gli stessi Carabinieri hanno denunciato alla Procura della Repubblica un cittadino della Romania, trovato in possesso di un coltello a serramanico con una lama di 15 centimetri. Inoltre, un cittadino della provincia di Lecce e una donna originaria della Romania sono stati denunciati per la violazione del divieto di ritorno del Comune di Roma. Altre due persone, invece, sono state denunciate per l’inosservanza del D.A.C.UR. (Daspo Urbano), emesso nei loro confronti dal Questore di Roma. In via Milazzo, invece, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno denunciato un cittadino di Catania che avrebbe oltraggiato i militari durante un controllo, invece, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno denunciato e sequestrato l’autovettura di un uomo sorpreso alla guida con patente revocata, recidivo nel biennio. Infine, i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno sanzionato in via amministrativa 3 persone, tutte senza fissa dimora per la violazione del divieto di stazionamento nei pressi della stazione Termini, con contestuale notifica di ordine di allontanamento per 48 ore. A loro carico è stata elevata anche una multa di 100 euro. In totale, i Carabinieri hanno identificato 140 persone, eseguito verifiche su 74 veicoli, effettuato 12 posti di controllo. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Una spaventosa e catastrofica alluvione, causata dallo stesso ciclone che ha provocato tantissimi danni in Liguria, Piemonte e Sardegna nel weekend scorso, ha colpito la città di Valencia, nel Sud della Spagna, dove, in poche ore, come segnalato in redazione da “Il Meteo“, è caduta la pioggia di un intero anno. Sono 64 le vittime accertate, tra cui 4 bambini e purtroppo il bilancio è destinato a salire nelle prossime ore. In Italia, invece, continuano le bellissime giornate.
Rocco Becce
Direttore Editoriale