CRONACA – COMO, TRUFFA AI DANNI DELLO STATO PER OLTRE 13,8 MILIONI DI EURO. 19 ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE E SEQUESTRI PREVENTIVI FINALIZZATI ALLA CONFISCA ESEGUITE DALLA GDF – Alle prime luci dell’alba le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Como hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Monza su richiesta della Procura della Repubblica a quella sede, diretta dal Procuratore Capo dott. Claudio Gittardi, nei confronti di 19 persone di cui 7 in carcere, 7 ai domiciliari e 5 sottoposti all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, nell’ambito dell’indagine denominata “Casa di carta” che ha riguardato un’associazione a delinquere dedita alle frodi ai danni dello Stato. Le indagini, coordinate dal pm, dott. Michele Trianni, hanno avuto inizio nel 2023 a seguito dell’approfondimento di alcune operazioni finanziarie ritenute sospette poste in essere dagli amministratori di una società monzese, già coinvolti in procedimenti penali per condotte fallimentari e truffaldine. Le investigazioni hanno rivelato come la società fosse effettivamente alla mercè di un vero e proprio sodalizio criminale dedito alla commissione di reati fallimentari, frodi fiscali e truffe che aveva stabilito la propria base operativa in un capannone di Cinisello Balsamo (MI), locato ad una azienda neo costituita attiva nel settore della telefonia e intestata ad un prestanome. Le osservazioni eseguite presso l’immobile brianzolo permettevano di identificare diversi soggetti e ricostruirne le reti relazionali e di affari, consentendo di individuare alcune società su cui si concentravano le indagini dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Como. Venivano pertanto avviate mirate analisi sui bilanci societari, sui conti correnti nonchè attività di intercettazioni telefoniche e presso i luoghi ove si svolgevano gli incontri “d’affari” del sodalizio attraverso cui si ricostruiva il modus operandi ideato per ottenere dagli Istituti di credito finanziamenti garantiti dallo Stato attraverso il Fondo di garanzia gestito da “Mediocredito Centrale S.p.A.” In sintesi, lo schema di frode prevedeva solitamente i step di individuazione delle società attraverso cui chiedere il finanziamento, privilegiando quelle costituite da qualche anno che non avessero subito dei controlli dal fisco. Si trattava di aziende attive prevalentemente nei settori del commercio all’ingrosso di polimeri, carta, cartone e delle apparecchiature informatiche con sedi fittizie. TORINO, OPERAZIONE “TRUE OR FALSE” DELLA GDF. DENUNCIATE 35 PERSONE, 4 DELLE QUALI ATTINTE DA MISURE CAUTELARI PERSONALI, PER CORRUZIONE, FALSIFICAZIONE DI CERTIFICATI DI REVISIONI E ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE FINALIZZATA AL CONSEGUIMENTO DI FALSE PATENTI. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza Torino hanno concluso un’articolata indagine, denominata “True or False“, nei confronti di un sodalizio criminoso, all’interno del quale spicca la figura di un funzionario della Motorizzazione Civile di Torino dedito, in ipotesi d’accusa, alla commissione di vari illeciti, tra i quali “truccare” esami per il conseguimento della patente di guida di tipo “B”. Sono stati, pertanto, segnalati alla locale Procura della Repubblica 35 soggetti coinvolti a vario titolo, 4 dei quali attinti da misure cautelari personali, indagati per corruzione, falsificazione di certificati di revisioni e associazione per delinquere. Le misure cautelari hanno riguardato, oltre al funzionario della Motorizzazione, un titolare di un’agenzia di pratiche auto, un procacciatore d’affari e un rivenditore d’auto, mentre i 31 denunciati a piede libero sono persone candidate a conseguire la patente, nonchè soggetti che hanno ottenuto illecitamente la revisione dei propri veicoli (tra i quali anche un autobus). L’attività, coordinata dalla citata Autorità Giudiziaria e condotta dal 1° Nucleo Operativo Metropolitano Torino, ha tratto origine da una segnalazione di un dirigente della Motorizzazione Civile relativamente a ingiustificati allontanamenti del dipendente funzionario dal luogo di lavoro. Le indagini, svolte mediante tecniche sia di tipo tradizionale, sia tecnologicamente avanzate, hanno consentito di constatare una serie di attività illecite attuate dal funzionario infedele il quale, a fronte di dazioni di denaro, procedeva alla falsificazione di certificati di revisione, a interrogazioni abusive del sistema informatico della Motorizzazione Civile nonchè, soprattutto, a “truccare” gli esami teorici per il conseguimento della patente “B”. In ordine a quest’ultimo aspetto è emerso, in particolare, che alcuni candidati agli esami teorici erano stati dotati di un sistema di collegamento, composto da un telefono cellulare e micro-auricolari e occultato all’interno di un capo di vestiario, sul quale era stato praticato un piccolo foro in corrispondenza della telecamera – che consentiva a un “suggeritore” nascosto all’interno di un furgone parcheggiato nelle adiacenze dell’edificio, dove si svolgeva la prova di visualizzare il monitor del PC e indicare la risposta corretta agli esaminandi. Questi ultimi, peraltro, non venivano sottoposti ad alcun tipo di controllo da parte del compiacente personale di vigilanza, che ne conosceva l’identità avendone previamente ricevuto l’elenco nominativo. MILANO, 8 MISURE CAUTELARI PERSONALI ESEGUITI DALLA GDF PER TRAFFICO INTERNAZIONALE DI STUPEFACENTI. La Guardia di Finanza di Milano, su delega della Procura della Repubblica di Milano – D.D.A., sta eseguendo un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 8 indagati, 5 in carcere, 2 ai domiciliari e 1 obbligo di presentazione alla P.G., per traffico internazionale di sostanze stupefacenti nei confronti di un’associazione criminale di matrice albanese attiva nella zona di Corsico (MI) e Sassuolo (MO). Sono in corso perquisizioni nella provincia di Milano, Pavia, Monza e Modena con l’ausilio di unità cinofile cash dog e antidroga. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, Direzione Distrettuale Antimafia, ha permesso di individuare una fitta rete criminale operante tra l’Albania e l’Italia che, utilizzando sofisticati apparati di messaggistica criptata e sfruttando diretti contatti con le consorterie della casamadre albanese, ha movimentato in soli 6 mesi volumi di stupefacente per un controvalore di oltre 5 milioni di euro. Dalle indagini sono emersi collegamenti tra gli indagati ed altre organizzazioni criminali di origine albanese con ramificazioni in Belgio, Paesi Bassi e Sud America, in grado di importare consistenti quantità di droga da distribuire nella provincia meneghina e di Modena, per poi riciclare i proventi illeciti in ambito internazionale. Determinante per la riuscita dell’indagine, svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano – G.I.C.O., è stata l’acquisizione, tramite il canale Europol e attraverso Ordine Europeo d’Indagine richiesto dalla D.D.A. di Milano tramite Eurojust, di numerose conversazioni, minuziosamente decodificate ed analizzate, su dispositivi criptati di ultima generazione, utilizzati dagli indagati per pianificare le importazioni dall’estero di stupefacente. La responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata con la sentenza irrevocabile di condanna. Le misure restrittive sono state emesse in fase di indagini preliminari e, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie, in attesa di giudizio definitivo, è doveroso sottolineare che vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati. La diffusione del presente comunicato stampa è autorizzata dalla Procura della Repubblica di Milano in ottemperanza alle disposizioni del Decreto Legislativo n. 188/2021, ritenendo sussistente l’interesse pubblico all’informazione, con particolare riferimento al contrasto dei traffici illeciti, nonché di ogni altra forma di criminalità economico-finanziaria. L’odierna operazione testimonia il costante impegno dell’Autorità Giudiziaria e della Guardia di Finanza a contrasto del narcotraffico, dei traffici illeciti nonchè di ogni altra forma di criminalità economica, attraverso l’individuazione degli enormi flussi finanziari riciclati nel circuito economico legale. BOLOGNA, ILLECITO UTILIZZO DI FONDI PNRR SCOPERTO DALLA GDF. I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno condotto una complessa indagine che ha portato alla scoperta di un improprio utilizzo di fondi PNRR da parte di un’impresa, attiva nel settore della moda, ubicata nel territorio del Nuovo Circondario Imolese. L’operazione è scaturita dall’approfondimento della posizione economica di un soggetto segnalato dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza a seguito di una specifica analisi di rischio condotta con la collaborazione della SIMEST, nell’ambito delle più ampie intese che la Guardia di Finanza ha avviato con i soggetti attuatori del PNRR. L’incrocio delle informazioni ottenute dall’analisi delle Banche Dati in uso al Corpo, unito all’ispezione della documentazione contabile e all’effettuazione di sopralluoghi mirati, ha permesso ai militari della Compagnia di Imola di far emergere il sistema illecito. Nello specifico, le Fiamme Gialle hanno dimostrato che l’indagato, al fine di ottenere un finanziamento agevolato di € 300.000,00 erogato dalla società pubblica “SIMEST” per supportare “l’internazionalizzazione delle aziende”, avrebbe posto in essere alcuni escamotage contabili relativi ad operazioni straordinarie e ad alcune poste di bilancio rappresentando, di fatto, una situazione economico-patrimoniale non rispondente alla realtà. Per di più, dopo aver ottenuto la prima tranche di € 150.000,00, avrebbe utilizzato gran parte di tali somme per finalità estranee all’agevolazione in questione. Pertanto, l’interessato è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria competente per il reato ex art. 316 bis (Malversazione di erogazioni pubbliche) per il quale è prevista la reclusione da 6 mesi a 4 anni. Dell’intera attività è stata notiziata anche la Società SIMEST, la quale ha disposto il recupero della prima tranche da € 150.000,00, nonchè il blocco dell’erogazione della seconda tranche da ulteriori € 150.000,00. L’attività dimostra la posizione centrale della Guardia di Finanza nella tutela della corretta attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). A tal riguardo, l’azione del Corpo si esplica mediante la selezione mirata degli obiettivi che avviene attraverso una prodromica attività di analisi, intelligence e controllo economico del territorio nonchè tramite la valorizzazione delle analisi di rischio e delle progettualità della componente speciale. FIRENZE, CONTROLLI DELLA GDF ALLA STAZIONE DI RIFREDI. ARRESTATO UN VENTENNE CON OLTRE 200 GR. DI COCAINA PURISSIMA. Nell’ambito dei quotidiani servizi di prevenzione e contrasto dei traffici illeciti, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze con l’ausilio delle unità cinofile, congiuntamente al personale della Polizia Ferroviaria, hanno effettuato una serie di controlli nella Stazione ferroviaria di Firenze – Rifredi. Nella giornata di giovedì, nel corso del servizio, il cane antidroga segnalava un soggetto di origine tunisina privo di documenti, il quale notando l’interesse che il cane mostrava nei suoi confronti, cercava di allontanarsi cercando di non destare troppi sospetti. Gli agenti e i finanzieri, con prontezza procedevano fermare e controllare il segnalato. Grazie al fiuto impeccabile dell’unità cinofila, la Polizia Giudiziaria operante rinveniva, occultata all’interno degli indumenti, della sostanza stupefacente di tipo cocaina suddivisa in due pezzi da oltre 100 gr. l’uno dalla cui lavorazione se ne sarebbero ricavate numerose dosi che avrebbero fruttato un illecito guadagno pari a circa 10.000 euro. Nel corso della perquisizione è stato rinvenuto, altresì, denaro contante per oltre 3.000 €. Quanto rinvenuto è stato posto sotto sequestro e l’interessato è stato fermato, tratto in arresto e condotto presso il carcere di Sollicciano, a disposizione dell’A.G. È quanto informato dal Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, STAZIONE TERMINI GRAZIE AL “SIGNAL FOR HELP“, I CARABINIERI FERMANO 38ENNE TUNISINO PER VIOLENZA SESSUALE. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, un cittadino tunisino di 38 anni perché gravemente indiziato del reato di violenza sessuale ai danni di una donna italiana 39enne. I Carabinieri sono intervenuti dopo aver notato camminare sul marciapiede di via Einaudi la strana coppia per cui l’uomo teneva stretta per mano la donna che, nell’incontrare la pattuglia di militari ha attirato con lo sguardo la loro attenzione, portando la mano libera dietro la schiena per fare il gesto convenzionale antiviolenza “Signal for help” che è stato subito riconosciuto dai militari. Il segnale viene eseguito tenendo una mano sollevata con il pollice nascosto nel palmo, quindi piegando le altre quattro dita verso il basso, intrappolando simbolicamente il pollice con il resto delle dita, con un singolo movimento continuo della mano. Chiesti i loro documenti, l’uomo, ha subito tentato di scappare, ma è stato inseguito e fermato dopo circa 200 metri da uno dei Carabinieri. La donna ha denunciato di essere stata avvicinata poco prima in un anfratto dell’area cantiere di piazza dei Cinquecento, difronte la stazione, dall’uomo che, dopo averle offerto e fatto consumare del crack, le aveva chiesto in cambio un rapporto sessuale, ma, al netto rifiuto della donna, l’uomo aveva iniziato a palpeggiarla minacciando di farle del male se non avesse ceduto alla sua richiesta, vistasi in estremo pericolo, gli aveva fatto credere di accettare, convincendolo però a cambiare luogo per consumare il rapporto, riuscendo ad indirizzarlo su una strada più trafficata dove aveva incontrato la pattuglia dei Carabinieri che, sebbene sotto minaccia dell’uomo, era riuscita ad attirare tramite il citato gesto. Durante le successive operazioni di perquisizione, il 38enne è stato trovato in possesso di un coltello da cucina e 1,45 gr. di hashish che i Carabinieri hanno sequestrato. I fatti sono avvenuti la sera del 2 novembre scorso, nell’area circostante la Stazione ferroviaria di Roma Termini. Grazie ai gravi elementi indiziari raccolti a carico dell’uomo, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, di iniziativa, che il Tribunale di Roma ha convalidato, disponendo per lui la custodia cautelare in carcere. MONTEROTONDO, CONTROLLI DEI CARABINIERI NEI PRESSI DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI. DENUNCIATI 2 MINORI GRAVEMENTE INDIZIATI DI DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno svolto un mirato servizio di contrasto al fenomeno dell’uso e spaccio di sostanze stupefacenti tra i minori all’esterno degli istituti scolastici nel territorio di competenza. Nel corso delle attività sono stati denunciati due minori, rispettivamente di 15 e 16 anni, poichè gravemente indiziati di detenere sostanza stupefacente ai fini di spaccio. In particolare, i Carabinieri della Sezione Radiomobile hanno sorpreso all’esterno di un istituto di istruzione secondaria di secondo grado nel comune di Palombara Sabina (RM) un ragazzo, di anni 16, che, nei pressi della scuola è stato trovato in possesso di circa 70 gr. di hashish, suddiviso in più pezzi, nonchè materiale per il confezionamento delle dosi. Il giovane agli investigatori ha raccontato di essere dispiaciuto per l’accaduto, giustificando le sue azioni con le difficoltà economiche che stava attraversando il suo nucleo familiare, attesa la perdita del lavoro da parte del padre, il ragazzo, all’insaputa dei genitori, aveva intrapreso l’illecita attività, credendo, in tal modo, di poter dare un aiuto economico alla famiglia. Poco dopo, i Carabinieri della Stazione di Montelibretti, invece, nei pressi di altro istituto scolastico, hanno sorpreso un 15enne che nascondeva nello zaino 25 gr. di hashish, suddiviso in più dosi, nonchè materiale utile allo smercio della sostanza. Entrambi i giovani sono stati denunciati alla Procura della Repubblica dei Minori di Roma e riaffidati ai genitori. È quanto segnalato dal Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Il tempo torna a cambiare su alcune regioni, dove ci attendiamo, nei prossimi giorni, un generale peggioramento, anche con il ritorno della pioggia. Nonostante il bacino del Mediterraneo sia ancora avvolto da una mite protezione anticiclonica, si notano i primi segnali di un cedimento nella parte più meridionale della struttura alto pressoria. Saranno proprio il Sud e la Sardegna le zone dove ci attendiamo un deterioramento delle condizioni atmosferiche. La ragione va ricercata nel sopraggiungere di un moderato fronte atlantico collegato alla depressione che nei giorni scorsi ha colpito duramente la Spagna, come segnalato da “Il Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale