CRONACA – TRIESTE, CONTRABBANDO E VENDITA DI TABACCHI LAVORATI ESTERI. LA GUARDIA DI FINANZA E POLIZIA LOCALE SEQUESTRA 180 CHILOGRAMMI DI TABACCHI DA FUMO E DA MASTICAZIONE NOCIVI E PERICOLOSI PER LA SALUTE – I militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Trieste, nell’ambito dell’azione costante di contrasto ai traffici illeciti, venivano attivati dal Nucleo Polizia Commerciale della Polizia Locale di Trieste per un controllo in un esercizio commerciale. Dall’ispezione congiunta, i finanzieri rinvenivano e sequestravano melassa di tabacco e aromi vari, privi di contrassegno dei Monopoli di Stato e delle avvertenze in lingua italiana. L’operazione dava il via ad una complessa attività d’indagine, la quale ha disvelato l’esistenza presso il capoluogo giuliano di un vero e proprio fenomeno di contrabbando finalizzato alla minuta vendita di tabacco da masticare, in gergo comune conosciuto come “SNUS” o “GUTKA”, diffuso in India e Pakistan per alleviare le fatiche dei lavoratori, particolarmente nocivo per la salute. I controlli sono stati estesi ad altri 3 esercizi commerciali gestiti da pachistani, all’esito dei quali sono stati rinvenuti, abilmente occultati tra gli altri generi alimentari posti in vendita, oltre 90 chilogrammi di tabacco da masticare. Le attività di Polizia Giudiziaria, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trieste, proseguivano con l’esecuzione delle perquisizioni domiciliari presso le abitazioni dei titolari degli esercizi commerciali dalle quali si rinvenivano ulteriori 80 chilogrammi di tabacco da masticare di provenienza estera, privi di contrassegni e pronti ad essere illecitamente posti in vendita. La rilevante operazione ha portato al deferimento di 3 persone per il reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri e alle conseguenti segnalazioni all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per la quantificazione ed il recupero dei tributi evasi, nonchè alla temporanea chiusura degli esercizi commerciali. TREVISO, INTENSIFICATA L’AZIONE DI CONTRASTO AGLI STUPEFACENTI DELLA GDF PRESSO LA STAZIONE DI TREVISO. 24 GIOVANI SEGNALATI E 21 I DENUNCIATI. Nell’ambito dei controlli finalizzati a prevenire e reprimere lo spaccio e la detenzione di sostanze stupefacenti presso la stazione ferroviaria di Treviso, effettuati dallo scorso maggio dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso unitamente al personale della locale Polizia Ferroviaria, sono stati intercettati 26 giovanissimi, trovati in possesso di diversi quantitativi di marjuana o hashish. Nei confronti di 24 ragazzi, residenti in varie province del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, è stato contestato l’uso personale di sostanze stupefacenti, con conseguente segnalazione alle competenti Prefetture e successivo avvio dei procedimenti amministrativi per l’irrogazione delle sanzioni previste dalla legge. Tre di loro sono risultati minorenni e per questo affidati ai genitori, previamente contattati dagli operatori di Polizia. Due persone maggiorenni, invece, sono state denunciate alla locale Autorità Giudiziaria perchè trovate in possesso, rispettivamente, di 50 e 10 grammi di hashish, in parte confezionati in dosi pronte per lo spaccio. Gli esiti delle attività di prevenzione sono il risultato del rafforzamento dei controlli operato dai finanzieri e dai poliziotti trevigiani presso la stazione ferroviaria di Treviso, i quali, per questa specifica attività, si sono avvalsi delle unità cinofile, in forza al Gruppo della Guardia di Finanza di Treviso, specializzate nel segnalare persone con al seguito sostanze stupefacenti occultate negli indumenti o nei bagagli: proprio grazie al loro fiuto sono stati approfonditi i controlli su una serie di coinvolti che, all’apparenza, non destavano alcun sospetto. PRATO, 640 MILA EURO INCASSATI DALLO STATO A SEGUITO DELLA VENDITA DI 2,2 MILIONI DI METRI LINEARI DI TESSUTO, PER CONTRABBANDO SEQUESTRATI DALLA GDF. Una importante operazione portata a termine dalla Guardia di Finanza di Prato, sotto la direzione dalla Procura Europea – Ufficio di Bologna, a contrasto del contrabbando di tessuti nel distretto industriale pratese e che ha permesso il versamento in Banca d’Italia di una somma pari a circa 640 mila euro. Nell’ottica di potenziamento al contrasto delle fenomenologie illecite più perniciose che affliggono il distretto industriale pratese, disposto dal Comando Regionale Toscana ed a seguito delle direttive operative emanate dal Comando Provinciale di Prato, il Nucleo di Prato ha svolto un’indagine che ha permesso di far emergere complesse triangolazioni commerciali, attuate allo scopo di evadere le imposte ed i tributi doganali dovuti. Le investigazioni sono scaturite da mirate attività di analisi nei confronti di alcune imprese che risultavano formali destinatarie di spedizioni di tessuti di provenienza estera, rivelatesi in realtà inesistenti o inattive. Il meccanismo fraudolento scoperto prevedeva l’introduzione dei tessuti sul territorio italiano attraverso false operazioni di cessione intracomunitarie verso ditte nazionali tramite società fornitrici situate in Ungheria e Germania. Gli ulteriori accertamenti consentivano di appurare che i tessuti, di provenienza extra UE, venivano importati, a più riprese, da altre imprese dislocate in Ungheria e Germania che, oltre a operare in settori economici totalmente differenti (nel commercio all’ingrosso di giocattoli), non avevano posto in essere alcuna effettiva transazione commerciale. Nella realtà, le merci – provenienti dal porto di sdoganamento – giungevano direttamente nel distretto pratese ed erano stoccate presso i vari capannoni per essere poi smistate ad altre ditte impiegate nella lavorazione dei tessuti. Nel corso delle indagini è stato eseguito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di 2.200.000 metri lineari di tessuto, oltre ad attrezzature in uso all’azienda attenzionata. La merce sequestrata è stata messa in vendita tramite asta giudiziaria, in attuazione della conversione del provvedimento dell’Autorità Giudiziaria dai tessuti alla somma di denaro derivata dalla vendita degli stessi, per un valore complessivo di circa 640 mila euro, confluiti in Banca d’Italia. BOLOGNA, SEQUESTRATA OLTRE 1 TONNELLATA DI PRODOTTI ALIMENTARI NON CONFORMI AGLI STANDARD EUROPEI. I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno condotto un’operazione nel territorio imolese che ha portato al sequestro di oltre una tonnellata di prodotti alimentari posti in commercio senza il rispetto degli standard di conformità europei. L’attività, eseguita dai militari della Compagnia di Imola, è stata svolta nell’ambito delle ordinarie attività di “Controllo economico del territorio” nei confronti di nove negozi alimentari facenti capo a soggetti di nazionalità marocchina, nigeriana, egiziana, camerunense e pakistana. Le irregolarità riscontrate sono attinenti alle disposizioni previste dalla normativa europea attraverso il Regolamento UE n. 1169/2011 intitolato “pratiche leali d’informazione”; la norma, vincolante per tutti i Paesi dell’Unione europea, precisa che le etichette apposte sui prodotti alimentari devono contenere informazioni facilmente comprensibili dai consumatori. Nel caso di specie tutti gli alimenti contenevano indicazioni in lingua straniera. Pertanto è scattato l’immediato sequestro che ha impedito la vendita di prodotti dal valore commerciale di circa 15.000,00 euro. Tutti, sono stati segnalati all’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari Emilia-Romagna e Marche del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per l’irrogazione della sanzione pecuniaria che va, per ciascun esercizio commerciale, da un minimo di € 3.000,00 a un massimo di € 24.000,00. Inoltre, nell’ambito dei controlli, i finanzieri imolesi, attraverso l’incrocio di Banche dati e approfondite ricerche operate presso i negozi, hanno scoperto 2 lavoratori in nero di origine pakistana e marocchina. L’attività delle Fiamme Gialle testimonia il massimo impegno investigativo profuso dal Corpo orientato sia a tutelare il mercato e i consumatori dalla vendita di prodotti non conformi agli standard di sicurezza europei e nazionali, sia a contrastare il fenomeno del lavoro nero, che sottrae risorse all’erario e mina gli interessi dei lavoratori. Ad informarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
OSTIA, ATTI PERSECUTORI AI DANNI DI UNA 44ENNE, UN ARRESTO DEI CARABINIERI. I Carabinieri della Stazione di Ostia hanno arrestato un 48enne romano, senza fissa dimora e con numerosi precedenti, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di custodia cautelare perchè gravemente indiziato del reato di atti persecutori, lesioni personali ed estorsione ai danni di una 44enne, transessuale argentina. L’indagato, come denunciato dalla vittima, si sarebbe reso responsabile di numerosi episodi di violenze, minacce e lesioni personali, con finalità estorsive. In particolare, l’uomo avrebbe minacciato la donna di “sfregiarla con l’acido” e l’avrebbe picchiata, con percosse alla testa e al viso, per farsi consegnare il denaro ottenuto dall’attività di meretricio. Le attività dei Carabinieri hanno portato all’emissione da parte del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma della una misura cautelare agli arresti domiciliari per il compagno che, tuttavia, dimorando abitualmente nei pressi della pineta di Castelfusano, in baracche di fortuna o all’interno propria auto, vista l’indisponibilità di un idoneo domicilio, è stato accompagnato presso il carcere “Regina Coeli“. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO La giornata di domani, domenica 10 novembre, si preannuncia in parte soleggiata su alcune regioni del Paese, mentre su altre, il quadro meteorologico rimarrà più incerto con il rischio di qualche pioggia. Infatti, vi sono evidenti segnali di cambiamento nella circolazione generale sul bacino del Mediterraneo. In questi ultimi giorni, l’alta pressione, che ha dominato fino a metà settimana, ha iniziato a mostrare segni di cedimento e il panorama meteorologico ha subìto un generale deterioramento, in particolare nelle due Isole Maggiori, specialmente in Sicilia, dove le forti piogge hanno causato seri problemi e disagi. A segnalarlo è “Il Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale