CRONACA – LIVORNO, LE FIAMME GIALLE SCOPRONO UN‘EVASIONE FISCALE NEL SETTORE DELL’ELETTRONICA -Prosegue incessante in tutta la provincia labronica l’attività di Polizia Economico-Finanziaria dei reparti del Corpo coordinati dal Comando Provinciale Livorno, con la principale finalità di scovare, in tutti i settori economici e professionali, le forme di evasione fiscale più consistenti e dannose. Tali servizi svolti dai finanzieri
sono a tutela dell’Erario, degli imprenditori professionisti, in regola, ma anche presidio di equità e giustizia sociale, soprattutto laddove si guardi al fondamentale principio sancito dall’art. 53 della Costituzione. In questo contesto diventa fondamentale la quotidiana azione di monitoraggio, intelligence e selezione dei
potenziali target, tramite analisi delle banche dati e individuazione di alert di rischio e pericolosità fiscale, con attenzione anche alle segnalazioni dei cittadini.
All’esito di approfondimenti il gruppo labronico ha individuato una società del capoluogo operante nel settore dei materiali elettrici ed elettronici, che già ad un primo screening patrimoniale risultava non in linea con i servizi forniti e la situazione contabile e commerciale. Peraltro taluni fornitori risultavano essere delle cd. “cartiere”, ossia società che emettono solo sulla carta delle fatture, senza che in realtà ci sia stata alcuna effettiva fornitura di beni/servizi, ciò al fine di abbattere il risultato economico, e, quindi, far pagare meno tasse, al soggetto che utilizza le cd. F.O.I. (Fatture per Operazioni Inesistenti). L’attività di approfondimento è stata svolta con l’avvio di una vera e propria ispezione fiscale eseguita nei confronti dell’attività, con l’effettuazione di un accesso presso l’esercizio. Le Fiamme Gialle hanno, quindi, effettuato molteplici riscontri economico-finanziari, accertamenti sulle effettive attività commerciali ed un’articolata analisi della documentazione contabile ed extracontabile. All’esito del servizio i militari hanno
ricostruito il significativo illecito utilizzo di “fatture false” in più anni di attività, oltre 1,5 milioni di euro di
fatture false utilizzate per alterare le dichiarazioni dei redditi. Le attività sono terminate con una dettagliata verbalizzazione destinata al competente Ufficio dell’Agenzia delle
Entrate per le conseguenti attività di accertamento, nonchè una denuncia a carico del titolare della società per il reato di dichiarazione fiscale fraudolenta mediante uso di fatture false. BOLOGNA, SEQUESTRATI 100 MILA FUOCHI D’ARTIFICIO ILLECITAMENTE DETENUTI PER UN PESO COMPLESSIVO DI CIRCA 400 KG. In vista dell’approssimarsi delle festività di fine anno, si intensifica ulteriormente l’attività delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Bologna che, nel quadro del costante controllo economico del territorio, hanno potenziato l’azione di contrasto all’importazione e alla vendita di artifizi pirotecnici. In particolare, i militari della Compagnia Anti Terrorismo Pronto Impiego di Bologna, nell’ambito di un’ispezione presso un esercizio commerciale di grandi dimensioni insistente sul territorio di Castel Maggiore, hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 100 mila articoli pirotecnici, per un totale di circa 400 kg e oltre 100 kg di massa attiva esplodente. In particolare, il materiale esplodente era illecitamente detenuto in violazione delle vigenti normative sul quantitativo massimo previsto per lo specifico esercizio commerciale e sulle modalità di custodia, in quanto a stretto contatto con materiale infiammabile, costituendo un grave rischio per l’incolumità pubblica.
Il rappresentante legale della società, di origine cinese, è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria, per l’ipotesi di reato in materia di detenzione e commercializzazione illegale di prodotti esplodenti. L’attività, rientra nell’ambito del più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti attuato
quotidianamente dai militari delle Fiamme Gialle teso alla tutela dei consumatori e della sicurezza pubblica. ANCONA, SEQUESTRATE, DALLA GDF E DALL‘AGENZIA DELLE DOGANE, 16 TONNELLATE DI RIFIUTI NEL PORTO DIRETTI IN ALBANIA. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ancona, unitamente ai funzionari della locale Agenzia delle
Dogane e dei Monopoli, nell’ambito di specifiche attività investigative volte a prevenire e reprimere traffici illeciti che interessano il Porto dorico, hanno sequestrato oltre 16.000 kg di rifiuti che una società italiana tentava
illecitamente di esportare in Albania. Nel dettaglio, i militari del Gruppo del capoluogo dorico e i funzionari dell’ADM, a seguito di specifica attività
di analisi di rischio, hanno individuato, nel porto di Ancona, un autoarticolato pronto ad imbarcarsi su una
motonave diretta a Durazzo.
Gli operanti, avendo ravvisato discordanze documentali, hanno approfondito le attività ispettive riscontrando
materialmente la merce trasportata e constatando evidenti difformità rispetto a quanto denunciato nella
dichiarazione doganale. La merce è stata allora analizzata da esperti dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, i quali hanno classificato i prodotti quali rifiuti urbani, rientranti cioè nella “lista ambra” (rifiuti che presentano un potenziale
rischio ambientale e richiedono maggiore controllo, possono essere pericolosi o non pericolosi e la loro movimentazione richiede una notifica preventiva e il consenso scritto delle autorità competenti dei Paesi di
spedizione, transito e destinazione). Per la spedizione di tali materiali è dunque necessaria una previa procedura di bonifica, non realizzata dai
responsabili, oltre che l’autorizzazione preventiva del Paese ricevente. Nel caso di specie, però, l’Albania, paese destinatario della merce, vieta l’importazione di tale archetipo di prodotti.
L’intervento eseguito si è concluso con il sequestro di 16 tonnellate di rifiuti tessili per un valore di svariate
migliaia di euro che si tentava di trasportare illecitamente verso un Paese extra-comunitario, oltre che con la denuncia a piede libero del rappresentante legale della società esportatrice per i reati di “traffico illecito di rifiuti” e “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico”. In conclusione, l’azione di contrasto alle condotte illecite poste in essere nell’ambito della suddetta operazione testimonia l’impegno e la costante attenzione nel prevenire e reprimere ogni azione. A comunicarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, CONTROLLI DEI CARABINIERI A TERMINI. 6 PERSONE DENUNCIATE ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA E 6 SANZIONATE IN VIA AMMINISTRATIVA. 4.000 EURO DI MULTA PER DUE ATTIVITÀ COMMERCIALI DEL CENTRO STRORICO PER LA MANCATA TRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI ALIMENTARI E CARENZE IGIENICO SANITARIE. I Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, con il supporto dei colleghi del Gruppo Roma, del Nucleo Cinofili di Santa Maria Galeria, del NAS e del NIL di Roma, hanno messo in campo una serie di controlli, intensificati soprattutto nell’area della Stazione Termini e zone limitrofe, uno dei principali snodi ferroviari della Capitale, luogo di arrivo di migliaia e migliaia di turisti, per prevenire e contrastare episodi di microcriminalità e degrado che influenzano la percezione della sicurezza. Nel corso dei controlli i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno denunciato alla Procura della Repubblica 4 persone per l’inosservanza del D.A.C.U.R. emesso nei loro confronti dal Questore di Roma. Altre due persone, infine, sono state denunciate per l’inosservanza del divieto di accesso ai locali pubblici. Cinque persone, invece, sono state sanzionate in via amministrativa per la violazione del divieto di stazionamento nei pressi della stazione Termini, con contestuale notifica di ordine di allontanamento per 48 ore. A loro carico è stata elevata anche una sanzione amministrativa di 100 euro, mentre, un giovane, è stato segnalato alla Prefettura perchè trovato, grazie al fiuto dei cani antidroga, in possesso di modiche quantità di stupefacenti destinate all’uso personale. Durante i controlli alle attività commerciali, i Carabinieri hanno sanzionato in via amministrativa i responsabili di due attività, con una multa complessiva da 4mila euro, per la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo in materia di HACCP e la mancata tracciabilità dei prodotti, oltre ad accertate carenze igienico sanitarie. Complessivamente nel corso delle attività di controllo, i Carabinieri hanno identificato 256 persone e controllato 169 veicoli. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO L’ultimo weekend dell’anno, come segnalato da “Il Meteo“, sarà contrassegnato da interessanti novità sul fronte meteorologico che coinvolgeranno, molte regioni dell’Italia, con effetti particolarmente significativi nella giornata di domani. Negli ultimi giorni, gran parte del nostro Paese, è stata coinvolta dall’azione dell’anticiclone delle Azzorre, il cui cuore pulsante si trova attualmente tra la Francia e Germania, con valori barici di rilievo che raggiungono circa 1035 hPa. Questo sistema, di alta pressione, ha esercitato una notevole influenza, garantendo una stabilità atmosferica marcata sul Nord Italia e su buona parte del Centro, dove il sole è, ormai, diventato protagonista indiscusso. Tuttavia, al Sud, alcune aree continuano a risentire di cieli parzialmente disturbati da nubi irregolari, generate da un vortice ciclonico persistente, tra le isole della Grecia e la Turchia.
Rocco Becce
Direttore Editoriale