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CRONACA – RIMINI, LOTTA DELLA GDF AL LAVORO NERO E TUTELA DELLA CORRETTA EMISSIONE DEI
DOCUMENTI FISCALI – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, nell’ambito della costante azione di contrasto agli illeciti economico-finanziari, ha attivato mirati controlli in materia di tutela del lavoro e di emissione degli scontrini fiscali in occasione dello svolgimento di un grande evento fieristico internazionale che ha fatto tappa, il fine settimana scorso, anche nella città romagnola presso gli spazi espositivi della Fiera. In particolare, i militari del Gruppo hanno accertato la presenza di 5 lavoratori in nero impiegati nel settore della ristorazione presso 2 esercenti. Per ciascun lavoratore in nero i titolari degli stand saranno sanzionati con ammende che vanno da un minimo di 1.950 euro ad un massimo di 11.700 euro, potranno essere erogate, pertanto, sanzioni complessive fino a 58.500 euro. Per entrambi, è stato richiesto all’Ispettorato Territoriale del Lavoro l’adozione del provvedimento di
sospensione dell’attività imprenditoriale atteso che la manodopera in nero impiegata era superiore al 10% della forza lavoro complessiva rinvenuta al momento dell’intervento. Inoltre, riscontrate 5 violazioni relative alla mancata memorizzazione elettronica dei corrispettivi, che comporta una sanzione amministrativa pari al 90% dell’imposta con un minimo di 500 euro, mentre 2 espositori avevano completamente omesso l’installazione del registratore telematico, violazione sanzionata più duramente con una sanzione da 1.000 a 4.000 euro con potenziali sanzioni complessive fino a 10.500 euro. I servizi delle Fiamme Gialle testimoniano l’impegno nella tutela degli operatori corretti dalla concorrenza sleale esercitata dalle imprese che non rispettano le regole. ORISTANO, CONTRASTO DELLA GDF AL CONSUMO E SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI PRESSO LE STAZIONI DEI MEZZI DI TRASPORTO E I LUOGHI DI AGGREGAZIONE. Lo scorso fine settimana, nel corso di controlli antidroga, le “Fiamme Gialle” del Gruppo di Oristano hanno tratto in arresto H.M., 32 anni, esercente l’attività di bar, sorpreso presso la stazione ARST di Oristano in possesso di un significativo quantitativo di sostanze stupefacenti appartenenti a diversa tipologia. L’uomo, proveniente dal Nord Sardegna con autolinea, nell’attesa di salire sulla coincidenza per Arborea dove gestisce l’attività commerciale, veniva segnalato dal cane antidroga “Crest” che, insistentemente, puntava una busta della spesa all’interno della quale erano, tuttavia, presenti diversi sacchetti di patatine ancora sigillati. Ad un più approfondito controllo si rinveniva sulla persona oltre un etto di cocaina e, successivamente, anche alla luce dell’insistenza di “Crest”, si procedeva all’apertura dei sacchetti di patatine, perfettamente termosaldati, risultati contenere, invece, marjuana confezionata sottovuoto. Alla luce di quanto emerso, le perquisizioni venivano estese all’abitazione di residenza in Arborea e, avendo rilevato la sussistenza di un contratto di locazione per un appartamento in Santa Teresa di Gallura, anche presso quest’ultimo luogo, dove, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza appartenenti alla Tenenza di Palau, si reperiva altra sostanza stupefacente quale, un panetto di circa 250 grammi di oppio, svariate pasticche
di ecstasy e materiale ed attrezzatura utile al trattamento e confezionamento della droga, oltre a bilancini di
precisione, grinder e buste sottovuoto. Le perquisizioni, hanno, così, consentito, di rinvenire e sottoporre a
sequestro una busta sottovuoto, risultata contenere euro 6.500 in contanti. Sentita l’A.G. di Oristano, il magistrato di turno ne ha disposto l’arresto, poi, convalidato dal Giudice nel corso del
rito per direttissima. L’operazione rientra nell’ambito delle attività di presidio del territorio, svolto in sinergia con le altre Forze di Polizia, con intensificazione dei servizi finalizzati alla prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti, anche in virtù delle direttive recentemente impartite dal Prefetto di Oristano, dott. Salvatore Angieri. TERAMO, OPERAZIONE “CARNEVALE SICURO 2025” DELLA GDF. AVVIO AI CONTROLLI IN MATERIA DI SICUREZZA PRODOTTI SEQUESTRO DI ARTICOLI DI CARNEVALE NON SICURI PER BAMBINI. Anche quest’anno, il Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Teramo, nell’ambito della costante azione di controllo economico del territorio, ha dato avvio a specifici controlli nel settore della sicurezza prodotti,
procedendo, fin da subito, al sequestro di circa 2.000 articoli di Carnevale risultati tutti non sicuri e pericolosi per la salute, posti in vendita da un’attività commerciale della provincia teramana e rivolti ai consumatori più piccoli. A quasi un mese dal giorno dedicato al festeggiamento del Carnevale, i militari del Comando Provinciale di
Teramo hanno avviato preventivi controlli nel settore della sicurezza prodotti nei confronti di attività economiche che pongono in vendita articoli di carnevale destinati ai minori di 14 anni e, nello specifico, a costumi, maschere, gadgets e accessori vari, potenzialmente pericolosi se non certificati, essendo questi ritenuti per legge “giocattoli”. I militari della Sezione Mobile del citato Nucleo PEF, già nel corso delle prime attività investigative di iniziativa, hanno rinvenuto presso un esercizio commerciale teramano circa 2 mila pezzi di articoli di carnevale per bambini risultati tutti non sicuri e pericolosi per la salute, essendo stati riscontrati che gli stessi erano posti in vendita in assenza del previsto marchio CE (Marchio di Conformità Europea – garantisce al consumatore la conformità del prodotto a tutte le disposizioni della Comunità Europea, che prevedono il suo utilizzo dalla progettazione, alla fabbricazione, all’immissione sul mercato, alla messa in servizio del prodotto fino allo
smaltimento) nonchè delle indicazioni inerenti alle informazioni minime circa le avvertenze, la composizione e l’eventuale presenza di materiali pericolosi nonchè delle indicazioni in lingua italiana, in violazione agli articoli 10 e 14 del D. Lgs. n. 54/2011 (Sicurezza dei giocattoli). L’inizio delle attività ispettive nello specifico settore si è concluso, pertanto, con il sequestro amministrativo di
articoli di Carnevale per bambini per un valore di circa 15.000 euro, con la segnalazione del Rappresentante Legale alla Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura Gran Sasso d’Italia di Teramo, nonchè, con l’applicazione delle previste sanzioni pecuniarie. L’attività della Guardia di Finanza, nell’ambito dell’operazione di servizio denominata “Carnevale Sicuro 2025“, finalizzata al contrasto del commercio di prodotti non conformi e non sicuri che danneggiano il mercato italiano, a impedire la diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza e alla repressione del fenomeno della contraffazione, proseguirà per tutto il periodo dei festeggiamenti, contribuendo a garantire una protezione efficace dei consumatori soprattutto nei confronti dei più piccoli. LATINA E FROSINONE, FRODE IN MATERIA DI BONUS EDILIZI. SEQUESTRI DELLA GDF DI CREDITI D‘IMPOSTA PER UN VALORE DI OLTRE 76 MILIONI DI EURO. Nella giornata di oggi, finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, insieme a militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone, hanno proceduto a dare esecuzione a un
provvedimento del G.I.P. presso il Tribunale di Cassino con cui, a conclusione di una complessa attività d’indagine coordinata dalla locale Procura, è stato disposto, il sequestro di falsi crediti di imposta, quantificati in oltre 76 milioni di euro, maturati mediante l’indebito ricorso
alle misure di sostegno emanate dal Governo con il decreto rilancio, durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria da “Covid–19” per aiutare le imprese in difficoltà.
La misura cautelare oggi eseguita costituisce il punto d’arrivo di una complessa indagine che, prendendo le
mosse, nell’anno 2023, ha in una prima fase interessato una nota società finanziaria operante nel cassinate e poi
ha consentito di ipotizzare un sistema fraudolento operante sul territorio nazionale dedito alle frodi in materia di cessioni di credito d’imposta e di indebite compensazioni, in violazione dell’art. 17 del D.Lgs. n. 241/1997. Nel complesso l’indagine ha visto coinvolti una vasta platea di soggetti e il coinvolgimento di n. 36 società radicate in diverse regioni d’Italia, e ha portato al deferimento di n. 87 persone fisiche a vario titolo per i reati di cui agli per il delitto p. e p. dagli artt. 110 e 640 bis c.p., ovvero “concorso in truffa aggravata per il
conseguimento di erogazioni pubbliche”. Infatti, gli accertamenti ed approfondimenti esperiti in esecuzione dell’attività co-delegata dalla Procura di
Cassino ai Gruppi della Guardia di Finanza di Formia e Cassino, sviluppatisi attraverso la ricostruzione, a ritroso,
di tutto il “portafoglio” dei crediti fittizi nella disponibilità dei soggetti cessionari, tramite i quali gli stessi sono, poi, pervenuti alla società finanziaria, hanno consentito di acclarare l’esistenza di molteplici e concatenate cessioni di crediti d’imposta di origine illecita, che dai beneficiari originari, mediante successivi
passaggi cedente, cessionario, in parte sono stati monetizzati a mezzo cessione a Poste Italiane, in altri casi presenti sui cassetti fiscali di soggetti terzi, ovvero utilizzati in compensazione di quanto dovuto in termini di
imposte da versare all’Erario. In particolare, l’investigazione svolta dalle Fiamme Gialle, attraverso interrogazione banche dati in uso al Corpo, esame e sviluppo di segnalazioni di operazioni sospette, acquisizione ed analisi di documentazione, esame e
sviluppo dei dati pervenuti dalla Direzione Centrale dell’Agenzia delle Entrate e dalla Sogei S.p.A., ha permesso di riscontrare l’esistenza di numerose e ricorrenti anomalie e circostanze sintomatiche della natura illecita dei
crediti fiscali oggetto di monetizzazione quali, ad esempio, che gli indagati, in qualità di primi cedenti, non
avevano in realtà la disponibilità dei fabbricati su cui erano stati fittiziamente effettuati i lavori. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, “DAMMI 350 EURO SE RIVUOI INDIETRO LA TUA PLAYSTATION“. I CARABINIERI ARRESTATO 22ENNE ITALIANO. I Carabinieri della Stazione di Marcellina, in collaborazione con i militari della Sezione Operativa della Compagnia di Tivoli hanno arrestato in flagranza, un 22enne romano, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di estorsione. In particolare, l’attività è scaturita a seguito di una denuncia presentata da un 24enne, il quale ha riferito ai Carabinieri che, il 7 febbraio scorso aveva subito il furto di una playstation. Per la restituzione della console, il 22enne avrebbe contattato la vittima e sotto minaccia, avrebbe stabilito il luogo dello scambio e richiesto la somma contante di 350 euro. Ragion per cui, nella mattina di sabato, i militari hanno organizzato un mirato servizio nei pressi della metro Rebibbia, luogo scelto per lo cambio, e una volta individuato il 22enne, lo hanno bloccato, riuscendo a recuperare la refurtiva che è stata restituita alla vittima. Per questo motivo, il giovane è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo dal Tribunale di Roma. SEGNI, I CARABINIERI ARRESTANO GENITORI GRAVEMENTE INDIZIATI DI PERSEGUITARE L’INSEGNANTE DEL FIGLIO. Nell’ambito di un’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, i Carabinieri della Stazione di Segni hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal GIP, nei confronti di due genitori, un 44enne e una 48enne, gravemente indiziati di atti persecutori in concorso nei confronti dell’insegnante di un istituto scolastico frequentato dal figlio. Lo scorso 20 dicembre, un’insegnante di una scuola elementare si è presentata presso i Carabinieri della Stazione di Segni ha denunciato di subire continue condotte persecutorie da parte dei genitori di un suo alunno che le avevano ingenerato un forte stato d’ansia e di paura permanente, oltre che costretta a cambiare le abitudini di vita per il timore di subire aggressioni fisiche. La donna ha raccontato ai Carabinieri di essere stata vittima di plurime condotte persecutorie e minacciose poste in essere dagli indagati che all’uscita della scuola erano soliti aggredirla verbalmente ritenendola responsabile dell’andamento didattico insoddisfacente del figlio. Nello specifico l’insegnante riferiva che, a metà ottobre, la mamma, introdottasi arbitrariamente nell’istituto scolastico, dapprima richiedeva un colloquio e poi iniziava ad urlare nei suoi confronti chiedendole di non rimproverare più il figlio. Nella medesima giornata, il marito 44enne attendeva l’insegnante fuori dalla scuola per, poi, seguirla fino all’abitazione e minacciarla con tono aggressivo. Tali episodi proseguivano nei giorni successivi con le stesse modalità fino al 19 dicembre quando la donna avrebbe seguito l’insegnante fuori dalla scuola e la minacciava brandendo nei suoi confronti un bastone. Le indagini espletate dai Carabinieri, mediante l’escussione del personale didattico e dei genitori degli studenti frequentanti la classe del figlio degli indagati, hanno permesso di ricostruire tutta la vicenda, iniziata dal mese di gennaio 2022, consentendo di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due in ordine a quanto dichiarato dall’insegnante che, per il timore di essere aggredita fuori dalla scuola, aveva iniziato a farsi accompagnare a casa dalle sue colleghe, a turno, e ultimamente non usciva mai da sola. I Carabinieri della Stazione di Segni, la settimana scorsa, hanno rintracciato entrambi i genitori ed eseguito il provvedimento del GIP che prevede l’applicazione del c.d. “braccialetto elettronico” nei confronti degli indagati con il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con l’insegnante nonché di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla stessa, ad una distanza di almeno 100 metri, in particolare l’abitazione e il luogo di lavoro. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Con la data celebrativa del prossimo 14 febbraio, arriverà la neve in pianura e trascorreremo una romantica cena di “San Valentino” con la dama bianca, con i fiocchi che scenderanno al Nord e su parte del Centro. Intanto, nelle prossime 48 ore, il quadro meteo sarà sempre all’insegna di condizioni quasi autunnali con minime molto miti e piogge sparse, concentrate sul settore tirrenico centrale. Sono previsti addirittura dei temporali fuori stagione lungo le coste liguri e tirreniche, in Toscana e localmente verso il resto delle regioni centrali. Ad informarlo è “Il Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale
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