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CRONACA – TRIESTE, UN ARRESTO ESEGUITO DALLA POLIZIA DI STATO – Nel tardo pomeriggio dello scorso 12 febbraio, la Polizia di Stato, in particolare il personale della Polizia di Frontiera di Trieste, ha tratto in arresto un “passeur” di nazionalità ucraina mentre tentava di favorire l’ingresso illegale in Italia di 3 persone di cittadinanza cinese. L’individuazione è avvenuta in seguito a una segnalazione di un cittadino di Trieste, il quale riferiva della presenza di un probabile favoreggiatore dell’immigrazione irregolare a bordo di una Volkswagen Station Wagon grigia, con targhe della Repubblica Ceca. Immediatamente dopo aver ricevuto l’informazione due equipaggi della Polizia di Frontiera si portavano nei pressi del luogo indicato, riscontrando in effetti la presenza di quanto segnalato. Veniva, infatti, individuata la vettura oggetto di ricerche, con alla guida un cittadino ucraino di circa 30 anni e 3 persone dai tratti asiatici, che sostavano nelle immediate vicinanze, tutti venivano quindi prontamente fermati per effettuare gli approfondimenti del caso. I successivi accertamenti svolti permettevano di individuare nel giovane ucraino la persona che aveva trasportato i tre migranti irregolari sino a Trieste da dove, avrebbero, poi, continuato il viaggio con un altro veicolo che li avrebbe trasportati sino al luogo di destinazione finale. In considerazione di quanto accertato il passeur, al quale è stato sequestrato il veicolo utilizzato per il trasporto, lo smartphone e altri oggetti utili a ricostruire i fatti, è stato associato alla locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. I cittadini cinesi hanno inteso chiedere protezione internazionale nel nostro Paese. Sono tutt’ora in corso accertamenti volti ad approfondire, dal punto di vista investigativo, l’episodio delittuoso. TRIESTE, 5 ARRESTI ESEGUITI DALLA POLIZIA DI STATO. La Polizia di Stato ha arrestato 5 persone, 2 latitanti e 3 passeur, nell’ambito dei controlli esperiti dalla Polizia di Frontiera di Trieste fra il 5 gennaio e il 3 febbraio. Nella tarda serata dello scorso 20 gennaio è stato arrestato nel Comune di Muggia un 36enne cittadino polacco che aveva accompagnato in Italia una giovane coppia turca con un bambino in tenera età, priva dei requisiti per l’ingresso e il soggiorno nel territorio nazionale. L’uomo è stato controllato a bordo di un’autovettura con targa polacca, in sosta nella piazzola prima dell’ingresso nella galleria di Montedoro in direzione di Aquilinia (Trieste). La famiglia turca è stata, invece, rintracciata tra i passeggeri dell’autobus di linea 20 che stava transitando in quel momento, fatto, questo, che ha insospettito gli agenti. Infatti, dalle successive verifiche è emerso che i cittadini turchi avevano viaggiato proprio sull’auto del polacco, poi, arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare e condotto nel locale carcere di via del Coroneo. L’arresto è avvenuto nell’ambito dei servizi mirati al contrasto del flusso migratorio proveniente dalla rotta balcanica. Truffa, falsificazione di documenti, riciclaggio e associazione per delinquere. Questi i reati, commessi nel 2016 in Spagna, per i quali dovrà scontare 26 anni di reclusione il 53enne romeno arrestato lo scorso 27 gennaio dalla Polizia di Frontiera di Trieste. Il fatto è accaduto nelle prime ore del mattino al valico di Fernetti (Comune di Monrupino) nell’ambito dei controlli di frontiera temporaneamente ripristinati dopo la sospensione dell’Accordo di Schengen. Il cittadino, arrivato dalla Slovenia con due connazionali su un’auto con targa romena, è risultato destinatario di un mandato d’arresto europeo ai fini di estradizione, emesso nel settembre del 2018 dalle Autorità Giudiziarie Spagnole. A questo punto sono state contattate le Autorità Spagnole e Romene e, una volta ottenute tutte le informazioni necessarie, l’uomo è stato arrestato. Ora si trova nella locale Casa Circondariale “Ernesto Mari” a disposizione della Corte d’Appello di Trieste. Altri due favoreggiatori sono stati identificati nel pomeriggio dello scorso 1 febbraio al valico di Basovizza (Comune di Trieste) nell’ambito dei controlli di frontiera ripristinati, un 19enne cittadino croato, residente in Germania, e un 17enne cittadino tedesco che trasportavano, a bordo di un’auto, con targa tedesca, 4 turchi tra i 20 e i 47 anni d’età, tutti privi di documenti idonei per l’ingresso e la permanenza in Italia. All’interno dell’autovettura, in seguito sequestrata, sono stati rinvenuti coltelli, una noccoliera e banconote false. I due sono stati arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare e per porto di armi o oggetti atti a offendere, e il cittadino tedesco anche per falsificazione di monete e introduzione nello Stato di monete falsificate. Al termine degli accertamenti, il maggiorenne è stato trasferito nel carcere triestino, mentre il minorenne è stato affidato a un’idonea struttura. Era ricercato in campo internazionale per rapina aggravata in concorso, il 36enne cittadino ucraino bloccato nel tardo pomeriggio dello scorso 3 febbraio, sempre al valico di Fernetti in entrata Stato. A carico dell’uomo, passeggero a bordo di un’autovettura con targa ucraina, era emerso un mandato d’arresto provvisorio ai fini estradizionali, disposto dalle Autorità Giudiziarie Ucraine nel gennaio dell’anno scorso. Il cittadino ucraino è attualmente a disposizione della Corte d’Appello di Trieste nel carcere cittadino. Ad informarlo è la Polizia di Stato.
ALESSANDRIA, SCOPERTA DALLA GDF TRUFFA DELL’ASFALTO, DENUNCIATE 8
PERSONE. I finanzieri della Compagnia di Tortona hanno denunciato otto persone, di nazionalità polacca, irlandese ed
italiana, specializzate nella “truffa dell’asfalto” a danno di cittadini ed imprenditori della provincia di
Alessandria. Le indagini hanno permesso di scoprire che la banda di truffatori si presentava porta a porta in abitazioni o aziende per offrire, a bassissimo costo, lavori di asfaltatura di piazzali, strade private e aree parcheggio. Per
giustificare il prezzo stracciato, gli indagati sostenevano di aver appena ultimato lavori di posa di asfalto in cantieri nelle vicinanze, millantando anche incarichi da parte di Enti pubblici, e di avere quindi l’immediata
disponibilità di operai e di materiale da smaltire perchè in eccedenza. Una volta convinta la vittima, i lavori venivano eseguiti in tutta fretta e, in alcuni casi, venivano eseguiti
interventi ulteriori rispetto a quelli concordati, applicando un sovrapprezzo e pretendendone il pagamento dietro la minaccia di azioni legali. Tuttavia, l’asfalto utilizzato era di infima qualità e si sgretolava nel giro di pochi
giorni, un tempo comunque sufficiente alla banda per far perdere le proprie tracce. Le truffe commesse
nell’alessandrino sarebbero molteplici ed hanno danneggiato privati e piccoli imprenditori impossibilitati ad ottenere dai truffatori la restituzione dei soldi, perché nel frattempo si erano trasferiti in altre in zone, alla ricerca di nuove prede. Le indagini eseguite dai finanzieri hanno appurato che le ditte coinvolte non avevano sedi, uffici e una reale operatività, gli operai erano impiegati totalmente “in nero” e delle somme fatturate e incassate nulla veniva dichiarato e versato al Fisco, originando così una consistente evasione fiscale.
Si evidenzia che il procedimento penale instaurato verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la
responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo dove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
L’operazione effettuata dalla Guardia di Finanza di Tortona, conferma il costante impegno delle Fiamme Gialle nelle attività di prevenzione e contrasto delle attività truffaldine a tutela dei cittadini e imprenditori. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, A TOR SAPIENZA, NUOVI CONTROLLI NEL QUARTIERE, 2 PERSONE ARRESTATE E UNA DENUNCIATA DAI CARABINIERI. Per l’intera giornata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Roma Montesacro unitamente ai colleghi del Nucleo Radiomobile hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio nel quartiere Tor Sapienza e zone limitrofe, finalizzato alla prevenzione e alla repressione della criminalità diffusa nelle aree urbane di periferia, nonché tesi ad innalzare i livelli della sicurezza reale e percepita dai cittadini. Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno arrestato un romano di 43 anni, già noto, che è stato fermato a bordo di un’autovettura, in possesso di 0,5 grammi di cocaina, 3 di crack e 340 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita. I Carabinieri hanno poi arrestato un romano di 57 anni, con precedenti, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma. Al termine della notifica l’uomo è stato condotto nel carcere di Rebibbia. Infine, un cittadino romeno di 31 anni, con precedenti e già gravato da una misura cautelare, è stato denunciato a piede libero, poichè gravemente indiziate del reato di rapina impropria, per essersi impossessato di superalcolici del valore di oltre 150 euro, da un esercizio commerciale. Complessivamente nel corso delle attività, i Carabinieri hanno identificato 79 persone e controllati 55 veicoli. È quanto comunicato dal Comando Provinciale CC di Roma.
METEO – Come segnalato da “Il Meteo“, in Italia, da Nord a Sud, ancora tempo in peggioramento per i prossimi giorni.
Rocco Becce
Direttore Editoriale
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