
In una lettera imviata al Prefetto di Potenza, dott. Michele Campanaro, i sindacati di Polizia Penitenziaria SINAPPE, UIL, OSAPP, USPP e CGIL, hanno manifestato preoccupazione per le condizioni lavorative dell’operato del personale presso il carcere cittadino “Antonio Santoro“, nella foto.
Le organizzazioni sindacali, già in stato di agitazione, denunciano l’inerzia del Provveditorato Distrettuale dell’Amministrazione Penitenziaria di Bari e chiedono un intervento immediato da parte delle autorità competenti.
Una delle criticità principali sollevate, riguarda la carenza di personale maschile nella struttura carceraria.
Secondo quanto riportato, si è assistito a un incremento nelle assegnazioni di personale femminile, spesso in sovrannumero, senza tenere conto delle gravi implicazioni che questo approccio comporta per il corretto funzionamento del carcere e per la sicurezza degli stessi operatori.
Infatti, le unità femminili, non possono operare nelle sezioni maschili e viceversa, creando, così, ulteriori difficoltà operative.
L’imminente apertura del nuovo padiglione detentivo “giudiziario” aumenta ulteriormente la necessità di garantire una presenza adeguata di personale maschile.
I sindacati, come informato in redazione, avvertono che senza un’adeguata dotazione di agenti, la sicurezza dei detenuti e quella degli operatori potrebbe essere compromessa, minando il rispetto dei diritti di tutti gli individui coinvolti.
In aggiunta, è stata richiesta una revisione della gestione dei vari reparti, poichè le attuali problematiche rendono difficile mantenere l’ordine e la sicurezza sia per gli agenti di custodia che per i detenuti, soprattutto con problematiche psichiatriche.
Infatti, rappresentano un ulteriore elemento di rischio che incide negativamente sull’ambiente lavorativo.
I sindacati, hanno espresso anche una ferma opposizione riguardo alle richieste di inviare continuamente personale in appoggio ad altre strutture, sottolineando l’importanza di focalizzarsi sulle necessità specifiche del carcere, ora più che mai in crisi.
Alla luce di queste criticità, le organizzazioni sindacali chiedono un dialogo aperto con il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Puglia e Basilicata, manifestando il loro disappunto per il disinteresse mostrato fino ad ora nei confronti delle problematiche lucane.
Se le istituzioni dovessero continuare a ignorare tali richieste, i sindacati preannunciano un sit-in di protesta per sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità competenti sulle difficoltà quotidiane affrontate da tutto il personale.
Redazione
