
CRONACA – PORDENONE, INTENSIFICATI I CONTROLLI DELLA GDF.
SCOPERTI 7 LAVORATORI IN NERO, PROPOSTA LA SOSPENSIONE DI 6 ATTIVITÀ E SANZIONI PER OLTRE 80.000 EURO – I finanzieri del Comando Provinciale di Pordenone hanno effettuato una serie di controlli alle attività che, per le celebrazioni della “Giornata Internazionale della Donna”, vedono sensibilmente incrementare il proprio fatturato, scoprendo, in 6 di esse, 7 lavoratori in nero. Le ispezioni, eseguite dalle Fiamme Gialle della Tenenza di San Vito al Tagliamento nell’area tra Cordenons, Zoppola, Chions e Fiume Veneto, hanno permesso di identificare, in 6 esercizi commerciali (1 fioreria, 1 pasticceria, 1 bar, 2 pizzerie da asporto e 1 ristorante), ben 7 lavoratori “in nero”, tutti cittadini italiani, per i quali non risultava inviata la preventiva comunicazione di assunzione al Centro per l’Impiego. Per i 6 imprenditori sanzionati è stata proposta, al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro, l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività per l’impiego di personale “in nero” in misura superiore al 10% del totale di quello regolarmente assunto. Le sanzioni contestate vanno da un minimo di 13.650 € ad un massimo di 80.500 €. Dall’inizio dell’anno sono 52 i lavoratori in nero e 4 quelli irregolari scoperti dalle Fiamme Gialle del Friuli
Occidentale, 40 i datori di lavoro sanzionati e 20 le proposte di sospensione delle attività, inoltrate all’Ispettorato del Lavoro.
Prosegue, quindi, senza sosta l’impegno della Guardia di Finanza di Pordenone a tutela della dignità del lavoro, volto, oltre che a compulsare il generale rispetto delle regole, a tutelare le lavoratrici e i lavoratori, di
qualunque estrazione o provenienza ed in qualsiasi settore impiegati, da qualunque forma di sfruttamento indiscriminato, mirando, allo stesso tempo, a difendere le tante realtà imprenditoriali locali oneste che, proprio nella concorrenza sleale, trovano il peggior ostacolo ad una crescita sana ed a un prospero sviluppo. MANTOVA, CONTROLLI SALE GIOCHI DELLA GDF. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Mantova hanno rafforzato il dispositivo di
intervento in materia di giochi, con specifiche e mirate attività di servizio al riguardo. Sono stati effettuati, più controlli, rilevando pertinenti irregolarità. Singolari gli esiti operativi di alcune di queste attività, da parte del Gruppo della Guardia di Finanza di Mantova, ad esempio, presso alcune Sale Giochi, sono state constatate, insieme ad oltre un migliaio di omesse
trasmissioni telematiche dei corrispettivi giornalieri, nonchè mancate revisioni periodiche di registratori
telematici e omesse richieste di intervento, transazioni, registrate nei sistemi di pagamento elettronici in uso ai punti bar insistenti, con utilizzo del POS con finalità di prelevamento contanti, per un ammontare
complessivo di oltre 1 milione di euro, in violazione delle vigenti disposizioni in materia, tra le altre, della normativa degli intermediari finanziari e di quella antiriciclaggio.
Nello specifico settore di intervento, la Guardia di Finanza, quale Forza di Polizia Economico Finanziaria, è impegnata non solo a tutela dei connessi profili erariali, ma al fine di affermare principi di legalità, giustizia ed
equità, vicina ai cittadini, per un controllo, altresì, dei circuiti di pagamento alternativi, indispensabile al fine di intercettare anomale transazioni, non in linea con la normativa in vigore. Quanto al gioco e alle scommesse, inoltre, la Guardia di Finanza opera al fine di tutelare i giocatori da proposte di gioco illegali, insicure e prive di garanzie, soprattutto cercando di salvaguardare le fasce più deboli, tra cui i minori, nonchè, con un’azione rivolta al contrasto di possibili interessi da parte della criminalità. TERAMO, IMMIGRAZIONE CLANDESTINA. SCOPERTA UN‘ORGANIZZAZIONE
CRIMINALE, LA GDF DENUNCIA 44 RESPONSABILI. Al termine di un’articolata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo, sono stati denunciati 44 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di reati connessi alla commissione di truffe ai danni dello Stato, al reimpiego di proventi illeciti e al favoreggiamento dell’immigrazione
clandestina. L’inchiesta ha consentito di ricostruire un complesso disegno criminoso gestito da un faccendiere, individuato
come amministratore di fatto di società formalmente intestate a prestanome, il quale, avvalendosi della
collaborazione di professionisti contabili e del lavoro operanti nella provincia di Teramo, avrebbe ideato e messo
in atto un sistema fraudolento, finalizzato all’acquisizione di erogazioni pubbliche non dovute, al rilascio irregolare di permessi di soggiorno e all’ottenimento indebito di pene alternative alla reclusione in carcere.
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, gli indagati avrebbero proceduto, attraverso una meticolosa organizzazione, alla predisposizione e alla successiva trasmissione di documentazione fittizia, attestante rapporti di lavoro in realtà mai instaurati. A tal fine, avrebbero simulato l’assunzione di numerosi soggetti, predisponendo
le prescritte comunicazioni agli enti preposti e generando buste paga del tutto prive di riscontro reale. L’artificiosa creazione di questi rapporti di lavoro avrebbe consentito a 20 cittadini extracomunitari di ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno e a ulteriori 18 soggetti di percepire in maniera indebita prestazioni previdenziali e assistenziali per un ammontare complessivo pari a 92.444,33 euro. Inoltre, un coinvolto,
precedentemente ristretto in carcere, ha ottenuto una pena alternativa alla detenzione proprio in ragione del contratto di lavoro fittizio. L’analisi incrociata dei tabulati telefonici e dei flussi di comunicazione, unita all’acquisizione di conversazioni telefoniche intercettate, ha consentito agli investigatori di delineare in modo dettagliato i ruoli e le responsabilità dei diversi coinvolti, facendo emergere la piena consapevolezza degli stessi circa la natura fraudolenta delle manovre. A supporto delle risultanze investigative, sono state eseguite perquisizioni presso le sedi riconducibili agli indagati, con il conseguente sequestro di documentazione cartacea e dispositivi informatici,
successivamente sottoposti ad analisi approfondite per l’estrazione e la verifica dei dati contenuti. Gli
accertamenti hanno permesso di consolidare il quadro probatorio a carico degli indagati. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, RUBANO CELLULARE A STUDENTE, I CARABINIERI ARRESTANO 2 PERSONE INDIZIATE DI RAPINA IN CONCORSO. I Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato un 62enne e un 65enne, entrambi di Roma, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziati di rapina in concorso. Nella circostanza, uno studente universitario 20enne ha chiesto aiuto a una pattuglia dei Carabinieri impegnata nei controlli alla circolazione stradale in piazza Trasimeno e ha riferito ai militari di essere stato poco prima rapinato da due persone che gli avevano portato via il cellulare. Immediatamente, i militari hanno prestato soccorso al giovane, facendosi dare una descrizione sommaria dei due. Le immediate ricerche eseguite in zona, hanno permesso ai Carabinieri di rintracciare in corso Trieste, i due fuggitivi che corrispondevano alla descrizione fornita dalla vittima. Bloccati e identificati, a seguito della perquisizione personale i militari sono riusciti a recuperare il telefono che era ancora nella loro disponibilità. Riconosciuti dalla vittima che ha presentato denuncia querela e raccolti i gravi indizi di colpevolezza, il 62enne e il 65enne sono stati arrestati dai militari e condotti presso le aule del Tribunale di piazzale Clodio, dove il Giudice ha convalidato l’arresto e disposto per loro l’obbligo di presentarsi in Caserma. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO – È in arrivo una severa ondata di maltempo. Ci aspettiamo insomma un venerdì 14 nero sotto il profilo climatico con il rischio di veri e propri nubifragi su molte delle nostre regioni. Secondo gli ultimi aggiornamenti, già dalla notte di giovedì 14, come segnalato da “Il Meteo“, una profonda depressione, sospinta da correnti polari, attraverserà rapidamente l’Europa, per tuffarsi poi nel bacino del Mediterraneo direttamente dalla Porta del Rodano provocando le prime piogge su parte del Nord e sui settori tirrenici.
Rocco Becce
Direttore Editoriale
