
CRONACA – TRENTO, LA GDF SEQUESTRA OLTRE 9.000 PRODOTTI CONTRAFFATTI DI NOTI BRAND DELLA MODA – Al termine di un servizio volto al controllo della sicurezza dei prodotti, alla tutela del made in Italy ed al contrasto della contraffazione, i finanzieri del Gruppo Trento hanno sequestrato oltre 9.000 capi di abbigliamento ed accessori contraffatti di note griffe della moda. Nel corso di un primo controllo presso un emporio della città di Trento, le Fiamme Gialle hanno individuato, sugli scaffali, la presenza di una cinquantina tra foulard, cappellini e magliette recanti marchi (Louis Vuitton, Burberry e Gucci) che presentavano evidenti segni di falsificazione. Dopo aver effettuato il sequestro, nella stessa giornata, i finanzieri hanno proseguito la loro investigazione
cercando di ricostruire la filiera della contraffazione, al fine di reprimere ulteriori violazioni della normativa a
tutela del mercato dei beni venduti legalmente.
L’immediata analisi della documentazione commerciale e delle etichette di vendita dei prodotti sequestrati ha
condotto i militari presso un grossista di Padova che aveva ceduto la merce falsa all’emporio di Trento. All’interno di un capannone, ubicato nella zona industriale padovana, sono stati trovati e sequestrati oltre 9.000 accessori (foulard, sciarpe, guanti, copricapo, borse, t-shirt, ecc) con logo contraffatto (Louis Vuitton, Gucci, Versace, Fendi, Burberry, Dior e Chanel), pronti per essere distribuiti. Nel contempo, i finanzieri del Gruppo Padova, intervenuti in collaborazione con i colleghi trentini, hanno approfondito la posizione dei lavoratori presenti all’interno del deposito, ove su 5 impiegati, 3 sono risultati “in nero”. Per questi ultimi aspetti, è stato interessato l’Ispettorato del lavoro di Padova per la sospensione dell’attività
commerciale, vista la violazione dell’art. 14 del D. Lgs 81/2005, in quanto il numero dei lavoratori in nero era superiore al 10% degli impiegati regolari presenti. Al termine dell’attività di Polizia Giudiziaria, i due rappresentati legali delle società di Trento e Padova, entrambi di etnia cinese, sono stati denunciati, a piede libero, alle competenti Procure della Repubblica per violazione degli art. 474 (introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi) e 648 (ricettazione) del codice
penale. COMO, AGENTE DI COMMERCIO DI CARUGO OCCULTA AL FISCO OLTRE 1 MILIONE DI EURO. LA GDF SEQUESTRA UN IMMOBILE DEL VALORE DI CIRCA 120 MILA EURO. I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como, su delega della locale Procura della
Repubblica, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa
120mila euro, emesso del Giudice per le Indagini Preliminari nei confronti di un lavoratore autonomo residente in provincia di Como, allo stato indagato per le ipotesi di reato di omessa presentazione delle dichiarazioni ai fini IVA e II.DD. L’indagine è scaturita dalle risultanze acquisite dai finanzieri della Compagnia di Erba nel corso di una verifica condotta nei confronti di un agente di commercio, attivo nel settore della vendita degli elettrodomestici, il quale non ha presentato alcuna dichiarazione fiscale a decorrere dall’anno d’imposta 2017. Il giro d’affari occultato al fisco e ricostruito dai verificatori ammonta a oltre 1 milione di euro. La Procura, sulla base delle fonti di prova acquisite, ha chiesto l’applicazione della misura cautelare reale al Gip del Tribunale di Como che ha emesso il decreto con il quale è stato disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, per un importo corrispondente alle imposte evase. All’esito delle indagini, è stata sottoposta a sequestro un’unità immobiliare nella disponibilità dell’indagato nel comune di Carugo per un valore pari all’importo complessivo del provvedimento cautelare reale. L’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perchè distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di
intervento a favore delle fasce sociali più deboli. Da qui l’importanza dell’azione “chirurgica” svolta dalla
Guardia di Finanza contro gli evasori e i frodatori, mediante anche il recupero tempestivo delle imposte dovute e dei profitti indebitamente ottenuti da questi ultimi. TORINO, MILITARI DELL‘ARMA E GUARDIA DI FINANZA, ESEGUONO PERQUISIZIONI NEI CONFRONTI DI 11 DIPENDENTI PUBBLICI INDIZIATI DI DELITTI CONTRO LA P.A. Nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Ivrea, i Carabinieri della Compagnia di Venaria Reale e militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Ivrea, coadiuvati dai Carabinieri della Compagnia di Ivrea e dalla Polizia Locale di Torino, hanno eseguito diverse perquisizioni nei Comuni di San Francesco al Campo, Lombardore, San Ponso, nei confronti di 11 persone, dipendenti pubblici, amministratori locali ed appartenenti alla Polizia locale, in quanto indiziate di una serie di delitti ricollegabili all’illecita irrogazione di sanzioni derivanti da presunte violazioni al “Codice della Strada” e all’utilizzo di tali proventi nell’ambito dei bilanci comunali, con ingiustificata allocazione e destinazione di parte dei fondi a favore di personale dei Comuni stessi. Le attività di indagine sono volte ad acquisire documentazione a riscontro e verifica dei reati ipotizzati, nonchè ad accertare la regolarità delle installazioni poste ed utilizzate lungo la viabilità comunale, extracomunale ed aeroportuale, adottate dalla Polizia Locale nel corso della sua attività di istituto. L’attenzione della Procura della Repubblica di Ivrea si è focalizzata, inoltre, sulla conversione ed adattamento di un immobile confiscato nell’ambito di altro procedimento penale per associazione mafiosa, e destinato oggi a nuova sede della Polizia Locale di San Francesco al Campo e ad Archivio Storico comunale. Sono, infatti, in via di
accertamento ipotesi di irregolarità relative alle procedure in tema di appalti. Ad informarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, NUOVO BLITZ DEI CARABINIERI NEI CAMPI DI VIA CANDONI E VIA DELLA VASCA NAVALE. 312 PERSONE CONTROLLATE DI CUI 108 CON PRECEDENTI PENALI. Negli ultimi giorni, i Carabinieri della Compagnia Roma Eur hanno eseguito una serie di verifiche all’interno dei campi nomadi dislocati nel territorio di competenza, in particolare quello in via Luigi Candoni e via della Vasca Navale. Complessivamente sono state controllate e identificate 312 persone di etnia romena e bosniaca, delle quali 72 minorenni. Tra le persone controllate 108 sono risultate con precedenti penali. La straordinaria operazione di controllo è stata mirata a prevenire e contrastare i fenomeni di criminalità diffusa e conseguente degrado urbano che incidono in maniera significativa sulla sicurezza reale e su quella percepita dai cittadini, condivisa con l’azione fortemente voluta dal Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, in seno al Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Ispezionati i moduli abitativi per contrastare ogni forma di illegalità e verificare e controllare le persone irregolari presenti. Accertamenti anche su 50 veicoli trovati all’interno e nelle pertinenze degli insediamenti, 6 risultati sprovvisti di assicurazione e sequestrati. È quanto segnalato dal Comando Provinciale CC di Roma.
METEO – Nuova ondata di maltempo nelle prossime ore sull’Italia, con serio rischio di temporali, nubifragi e forti venti. La colpa è della formazione di un pericoloso ciclone sul bacino del Mediterraneo che trarrà energia dalle acque già fin troppo miti per la stagione e che darà il via ad una fase burrascosa con venti forti e precipitazioni intense. È quanto comunicato da “Il Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale
