
CRONACA – TRIESTE, GDF E GUARDIA COSTIERA SEQUESTRANO OLTRE 2 TONNELLATE DI RICCI DI MARE PRIVI DEI DOCUMENTI DI TRACCIABILITÀ O TRASPORTATI
IRREGOLARMENTE – I finanzieri della Compagnia di Muggia e gli ispettori pesca della Capitaneria di Porto di Trieste, in più
occasioni impegnati congiuntamente in distinte attività di servizio svolte nel mese di marzo lungo i valichi di frontiera, hanno sequestrato oltre due tonnellate di ricci di mare provenienti dalla Croazia.
Tali prodotti, destinati al consumo sul territorio nazionale, sono stati rinvenuti dai finanzieri della Compagnia di
Muggia all’interno di furgoni isotermici, fermati al confine italo-sloveno presso i confini di Pese e Rabuiese, condotti da cittadini italiani o croati.
Nell’ambito delle ispezioni dei mezzi, eseguite con la collaborazione del personale ispettore pesca della Capitaneria di Porto di Trieste, veniva accertato il trasporto di 2.104 Kg della specie ittica “ricci di mare” senza che fossero rispettati gli obblighi per il corretto insacchettamento, in materia di etichettatura e tracciabilità, quindi, in modo non conforme alle norme nazionali e comunitarie sulla filiera della pesca. In particolare, i ricci di mare erano riposti all’interno di ceste di polistirolo anzichè in reti sigillate, violando le
prescrizioni del Decreto Legislativo 9 gennaio 2012 n. 4, normativa in materia di pesca e acquacoltura e del
Regolamento (CE) 29 aprile 2024 n. 853, che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di
origine animale. I prodotti in parola sono stati sottoposti a sequestro e a carico dei conducenti dei mezzi sono state comminate
quattro sanzioni amministrative per oltre 10.000 euro. Le attività descritte confermano la stretta collaborazione e sinergia tra la Guardia di Finanza e la Capitaneria di
Porto nell’azione di prevenzione e repressione alla diffusione di prodotti non idonei, a tutela della salute dei cittadini e dei commercianti onesti e rispettosi delle regole del mercato. FERRARA, IMPRENDITORI CINESI NON VERSANO IVA, MA RISULTANO
PROPRIETARI DI UN INGENTE PATRIMONIO. LA GDF ESEGUE DECRETO DI SEQUESTRO DA
OLTRE 4,2 MILIONI DI EURO. La Guardia di Finanza di Ferrara, al termine di indagini finalizzate al contrasto dell’evasione fiscale, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo, anche nella forma per equivalente, di beni e disponibilità finanziarie di importo superiore a 4,2 milioni di euro. Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Ferrara su richiesta della locale Procura della Repubblica, riguarda 4 coinvolti che gestivano due ditte individuali del capoluogo estense, operanti nella produzione di
capi di abbigliamento. I presunti responsabili sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di omesso versamento di Iva (previsto dall’articolo 10 ter del decreto legislativo 74/2000), per un ammontare complessivo pari a quasi 4,3
milioni di euro. Nella selezione delle imprese oggetto delle indagini sono risultati fondamentali gli esiti delle costanti analisi condotte dal gruppo di lavoro istituito presso il Comando Regionale Emilia Romagna che si occupa di
individuare e monitorare le società che presentano indici di rischio espressivi di potenziale pericolosità tributaria. Nel corso delle attività esecutive del provvedimento magistratuale i finanzieri estensi hanno sottoposto a
sequestro: 2 abitazioni (da 6 e 10 vani) entrambe ubicate a Ferrara; un opificio industriale di Ferrara, comprensivo di 38 macchinari industriali utili per la produzione di capi di abbigliamento per grandi marche; 1 box auto ubicato a Ferrara; € 142.825 in denaro contante trovato dall’unità cinofila specializzata (cash dog) all’interno di un’abitazione oggetto di perquisizione. MODENA, OPERAZIONE DELLA GDF PER IPOTESI DI REATO DI
PECULATO, FALSITÀ IDEOLOGICA E TRUFFA AGGRAVATA, AI DANNI DI UN ENTE PUBBLICO. Nella giornata di ieri, su delega della Procura della Repubblica di Modena, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente, fino alla concorrenza dell’importo di circa 260.000 euro, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Modena in relazione alle ipotesi di reato di peculato, falsità ideologica e materiale in atti e documenti anche informatici pubblici, nonchè truffa aggravata ai danni di un Ente pubblico. Il provvedimento giunge all’esito di un’articolata indagine diretta da questa Procura della Repubblica e condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Modena, nell’ambito di un procedimento penale che vede indagate 18 persone. Le indagini venivano avviate a seguito della denuncia-querela presentata dall’Università di Modena e Reggio Emilia in relazione ad anomalie riscontrate all’interno della gestione amministrativo, contabile di un Dipartimento dell’Ateneo e consentivano di riscostruire come il responsabile amministrativo dello stesso avesse disposto indebiti pagamenti per circa 260.000 euro. Nello specifico, il principale indagato, nel periodo tra il 2013 e il 2020, potendo disporre dell’accesso al sistema gestionale e dei dispositivi di firma digitale, aveva falsamente attestato circa 750 mandati di pagamento riportanti causali fittizie e spesso privi di documentazione giustificativa, in tal modo inducendo in errore la tesoreria universitaria sulla spettanza di tali emolumenti e determinando un ingiusto vantaggio patrimoniale a favore di sè stesso, nonchè di altri, tra cui addetti amministrativi, docenti universitari, dottorandi, assegnisti di ricerca ed altri in qualità di beneficiari degli indebiti pagamenti. A titolo esemplificativo, in sede di disposizione dei bonifici, venivano riportate causali non veritiere del tipo “pagamento fornitori”, “rimborso piccole spese”, “rimborso spese anticipate per materiali di consumo e varie”, riguardanti prestazioni mai rese o spese non realmente sostenute, ma anche acquisti non attinenti all’attività istituzionale dell’Università (quali acquisti di carne, felpe e scarpe, oltre che la riparazione di un’auto privata). In sede di esecuzione del decreto di sequestro emesso dal G.I.P. del Tribunale di Modena su richiesta della Procura della Repubblica, sono stati sequestrati, nei confronti del principale indagato, disponibilità finanziarie e quote di due immobili ubicati nelle province di Modena e Foggia. Ad informarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
METEO – Come segnalato da “Il Meteo“, già dalla giornata di domani, in Italia, ci aspettiamo piogge e temporali soprattutto al Nord Est, su gran parte delle regioni del Centro Sud. Si tratterà dei fenomeni tipici della Primavera, di breve durata, ma che in alcune zone potrebbero risultare molto intensi, con anche delle grandinate. Da segnalare, inoltre, qualche nevicata sui rilievi alpini orientali intorno ai 1.400 metrie a quote un pò più alte lungo la dorsale appenninica. Più asciutto invece sulle regioni del Nord Ovest e su parte delle due Isole Maggiori, fatta eccezione per qualche possibile piovasco sui settori tirrenici della Sicilia. Da segnalare, inoltre, un netto rinforzo del Maestrale, che soffierà con raffiche di burrasca sulla Sardegna, dove le folate potrebbero arrivare a 100 km/h.
Rocco Becce
Direttore Editoriale
