CRONACA – 35ENNE MORTA A MARINELLA DI SARZANA, FERMATO UN INDAGATO – Un 32enne, di Carrara, sospettato di aver ucciso Nevile Pjetri, la 35enne trovata morta all’alba di domenica scorsa, lungo il greto del torrente Parmignola, a Marinella di Sarzana, è stato indagato per omicidio volontario, dopo un interrogatorio effettuato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di La Spezia. È quanto emerge da alcune fonti investigative. ROMA, ARRESTI PER STUPEFACENTI. TRA GLI INDAGATI ANCHE I FIGLI DI UN NOTO IMPRENDITORE. Dalle prime ore del mattino, in vari comuni della Provincia di Roma, i Carabinieri della Compagnia di Velletri, con il supporto di un velivolo del Nucleo Elicotteri di Pratica di Mare e unità cinofile, hanno eseguito un’ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, che dispone l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 9 persone, 8 destinatarie di custodia cautelare in carcere ed una sottoposta agli arresti domiciliari, ritenute gravemente indiziate del delitto di concorso nello spaccio di sostanze stupefacenti. Il dispositivo impiegato dalla Compagnia di Velletri, inoltre, ha effettuato delle perquisizione nelle abitazioni di altre 12 persone alla ricerca di quantitativi di sostanza stupefacente. Le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno consentito di rilevare l’esistenza di un sodalizio, attivo nel comprensorio dei Castelli Romani, dedito alla produzione e spaccio al dettaglio di cocaina e hashish. I militari, nel corso delle indagini, hanno deferito in stato di libertà 2 persone e ne hanno arrestate ulteriori 6 per i medesimi reati con contestuale sequestro di oltre 4mila dosi di cocaina e oltre 20mila dosi di hashish, nell’ambito di un volume d’affari stimato in circa 80mila euro al mese. Tra gli arrestati emergono, in particolare, le figure di due giovani di Velletri, figli di un noto imprenditore locale, i quali sono gravemente indiziati, attraverso lo smistamento di schede telefoniche intestate a persone fittizie, l’utilizzo di veicoli a noleggio, forme di comunicazione criptiche soprattutto via SMS, l’individuazione di preposti alla custodia dello stupefacente ed altri dedicati allo spaccio al dettaglio, per gestire gran parte del traffico di droga nella zona. Il contesto criminale che alimenta il traffico di droga è, da sempre, molto attivo nell’area di Velletri dove la piazza di spaccio è contesa da anni tra il versante albanese, indebolito da recenti attività d’indagine eseguite dall’Arma dei Carabinieri, e il versante italiano che può contare su un maggior legame con la realtà territoriale che consente di adottare un approccio criminale diverso ma ugualmente aggressivo e che desta, tra la popolazione locale, forte allarme sociale. ROMA, I CARABINIERI ARRESTANO UNA FAMIGLIA PER POSSESSO DI HASHISH. Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Roma Ostia hanno svolto un nuovo importante intervento repressivo antidroga nel quartiere di Acilia, arrestando in flagranza una famiglia, composta da un 19enne, già gravato da precedenti, la madre 43enne e la nonna di 73enne, tutti gravemente indiziati del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri della Stazione di Roma Acilia, all’esito di accertamenti informativi, hanno svolto un’accurata perquisizione nell’alloggio rinvenendo, complessivamente, oltre 1,1 kg. di hashish, in parte suddivisa in cilindri da 100 gr. l’uno e in parte già suddivisa in dosi pronte alla vendita, nascoste in un ripostiglio ad uso comune dell’abitazione. I militari hanno, poi, trovato circa 14mila euro in contanti, occultati per gran parte nella camera da letto utilizzata dalle due donne, madre e figlia, e una minore quantità nella camera da letto del ragazzo e nel ripostiglio. Le attività hanno, poi, consentito di sequestrare diverso materiale utile per il confezionamento e preparazione delle dosi, nonchè bilancini di precisione, strumenti per il taglio della droga. Dalle successive analisi di laboratorio è emerso che dalla droga sequestrata era possibile ricavare oltre 20.500 dosi medie singole. I quattro sono stati arrestati in flagranza per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente e, all’esito del giudizio di convalida del Tribunale di Roma, alla 43enne e al figlio 19enne è stata applicata la custodia cautelare in carcere mentre alla nonna 73enne la misura cautelare degli arresti domiciliari. ROMA, IDENTIFICATO DAI CARABINIERI UN GIOVANE, GRAVEMENTE INDIZIATO DI AVER DATO FUOCO AD UN CAMPER LO SCORSO 20 MAGGIO. I Carabinieri della Stazione di Roma Aventino, su delega della Procura della Repubblica di Roma, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, ad un 29enne, italiano, senza fissa dimora e con diversi precedenti penali, già detenuto in carcere per altra causa, gravemente indiziato di essere l’autore dell’incendio di un camper avvenuto lo scorso 20 maggio, in largo G.B. Marzi. L’attività investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione Aventino e coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, ha consentito sin da subito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato che sarebbe stato visto in pieno giorno cospargere di liquido infiammabile e dare fuoco al camper dagli stessi proprietari. Al momento non si conoscono i motivi del gesto ma sono da ricondurre a futili motivi. ROMA, I CARABINIERI ARRESTANO UN 51ENNE GRAVEMENTE INDIZIATO DI AVER VENDUTO LA DOSE LETALE DI EROINA AD UNA 43ENNE DECEDUTA SUL COLPO A MONTEVERDE. Lo scorso pomeriggio, ad esito di una complessa e articolata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trastevere hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 51enne del Trinidad e Tobago, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato dei delitti di morte come conseguenza di altro delitto e di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel tardo pomeriggio dello scorso 23 aprile, in via Brisse veniva rinvenuto il corpo esanime di una 43enne romana, che poco prima si era iniettata un mix letale di droghe. Dalla ricostruzione degli ultimi istanti di vita della donna, i Carabinieri di Trastevere, mediante l’analisi dei cellulari a lei in uso, dei tabulati telefonici e la comparazione delle celle, sono riusciti a risalire all’identità dell’uomo che per ultimo ha incontrato la donna, gravemente indiziato di averle venduto della sostanza stupefacente di tipo eroina che mischiata con il metadone le avrebbe cagionato il decesso per insufficienza cardiorespiratoria acuta per intossicazione da stupefacenti, così, come appurato dal medico legale. L’incontro tra il pusher e la donna sarebbe avvenuto in zona Monteverde ed avrebbe avuto come oggetto la fornitura di eroina, poi, rinvenuta anche vicino al cadavere della donna che, assunta insieme al metadone prelevato da una struttura riabilitativa per dipendenze, ne avrebbe provocato l’intossicazione acuta con conseguente decesso, concretizzando, così, l’ipotesi contestata di morte quale conseguenza di altro reato. L’arrestato è stato condotto presso il carcere di “Roma Rebibbia” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente. È quanto segnalato dal Comando Provinciale CC di Roma. NAPOLI, LA “DIA” ESEGUE 25 MISURE CAUTELARI. Nella mattinata di oggi, il Centro Operativo “DIA” di Napoli ha eseguito 25 misure cautelari, 17 in carcere ed 8 agli arresti domiciliari, disposte con ordinanza emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia. Agli indagati sono contestate, a vario titolo, condotte di associazione per delinquere di tipo camorristico perchè, ad esito delle indagini preliminari svolte, sono raggiunti da gravi indizi di colpevolezza di appartenere al clan Mallardo, operante a Giugliano, in Campania, e comuni limitrofi, e confederato con i clan “Contini” e “Licciardi“. Sono, altresì, a vario titolo, contestate plurime condotte estorsive, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco, false attestazioni in atti destinati all’autorità giudiziaria, favoreggiamento personale, fittizia intestazione di beni, impiego di denaro di illecita provenienza, autoriciclaggio, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, delitti, tutti, aggravati dal metodo mafioso. Le indagini condotte sono ritenute, allo stato, utili a ricostruire l’organigramma del clan “Mallardo“. Il principale indagato, già condannato alla pena di anni 30 di reclusione per omicidio, scontava, per un periodo, la pena in regime di detenzione domiciliare, per ragioni di salute, in un comune del Piemonte, ed era stato autorizzato a recarsi per alcuni giorni al mese a Giugliano, in Campania, per sottoporsi a cure odontoiatriche, peraltro, per giustificare la sua assenza in occasione di un controllo dei Carabinieri presso l’abitazione dove era ristretto in detenzione domiciliare, presentava un falso certificato medico redatto da un medico dentista compiacente che pure è stato tratto in arresto. L’uomo, durante i giorni di permanenza a Giugliano, organizzava summit con gli altri affiliati e gestiva i proventi delle attività illecite che confluivano in una cassa comune da cui gli affiliati attingevano denaro, sia per il proprio sostentamento che per quello dei detenuti e delle loro famiglie. L’indagato, secondo le emergenze investigative valutate dal Gip, è, quindi, divenuto il “reggente” del clan, capace di aggregare attorno a sé una serie di affiliati, dei quali gestiva le attività criminali, in particolare le estorsioni ai cantieri edili, sia nel territorio cittadino di Giugliano che nei territori di Licola, Varcaturo e Lago Patria. Per la gestione del clan, inoltre, si avvaleva, tra gli altri, anche dei suoi familiari più stretti tra cui la moglie, una delle sorelle ed il cognato, pure tratti in arresto, in quanto raggiunti da gravi indizi di partecipazione all’organizzazione. L’individuato reggente del clan si impegnava sia nella risoluzione di conflitti interni, gestendo i rapporti con il gruppo scissionista delle “palazzine” di Giugliano, sia nel consolidare gli storici rapporti dei clan napoletani che con lo stesso costituiscono l’Alleanza di Secondigliano. Dalle indagini emergevano, inoltre, alcune fittizie intestazioni di beni, in particolare, un’agenzia di scommesse, di fatto riferibile al reggente del clan ma formalmente intestata alla nuora e gestita dal figlio, ed altri beni fittiziamente intestati a prestanome. Tali beni, come informato in redazione dagli investigatori, sono stati sottoposti a sequestro preventivo. ABRIOLA, MINORENNE SU MONOPATTINO INVESTITO DA UN VEICOLO. È ricoverato al “San Carlo” di Potenza, un 15enne rimasto ferito in un incidente stradale avvenuto ieri sera, ad Abriola, nel potentino. Il minorenne, poi, soccorso dal “118 Basilicata“, si trovava a bordo di un monopattino quando, in via dei Gelsi, per motivi da accertare, intorno alle ore 20.00, è stato investito, da un’autovettura guidata da una donna del posto. Per i rilievi del caso erano presenti i militari dell’Arma.
SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, sono 28.082 i nuovi casi e 70 i morti per “Coronavirus“, con un tasso di positività al 12%. Nel Lazio, 3.623 sono le nuove positività e 6 le vittime. In Campania, 2.616 i contagi e 4 i decessi. In Basilicata, 250 i casi e 0 morti. In Puglia, 1.738 le infezioni e 4 i deceduti. È quanto riportato oggi dal bollettino epidemiologico del Ministero della Salute.
EVENTO – POTENZA, IN PREFETTURA, RIUNIONE DI COORDINAMENTO PER LE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E DI CONTRASTO AGLI INCENDI BOSCHIVI E DI INTERFACCIA – Nella mattinata di oggi, il Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, ha presieduto, presso la “Sala Italia” del Palazzo del Governo, il Tavolo di coordinamento per pianificare, in vista dell’inizio della stagione estiva, le misure di prevenzione e contrasto ai rischi connessi agli incendi boschivi e di interfaccia. Al vertice hanno partecipato il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco, Gino Novello, insieme al Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, Giuseppe Paduano, il Vice Questore Vicario, Rosa La Franca, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Nicola Albanese, il Comandante del Gruppo Carabinieri Forestali, Col. Francesco Alberti, il dirigente dell’Ufficio regionale di “Protezione Civile“, Giovanni Di Bello, il dirigente dell’Ufficio regionale Forestazione, Piernicola Viggiano, il direttore dell’Ente parco Nazionale del Pollino, Giuseppe De Vivo, il dirigente dell’Ufficio di Protezione Civile della Città di Potenza, Giuseppe Brindisi, oltre ai rappresentanti delle società concessionarie dei tratti autostradali, di ANAS Spa, di Ferrovie delle Stato, di Ferrovie Appulo–Lucane e di E-Distribuzione. “La scorsa stagione estiva è stata caratterizzata, anche nella provincia di Potenza, dal verificarsi di numerosi incendi – ha spiegato ai presenti, il Prefetto Campanaro – alcuni dei quali di notevoli dimensioni, con un forte impatto sull’ambiente naturale e sul tessuto sociale. È, quindi, forte l’esigenza di perfezionare rapidamente gli strumenti di coordinamento per la lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia, quelli cioè in zona urbano-rurale, per favorire sinergie tra i diversi attori del sistema, prima fra tutte la Regione Basilicata che è titolare della competenza antincendio boschivo, anche alla luce delle ultime raccomandazioni diramate nei giorni scorsi dal Presidente del Consiglio dei Ministri”. A tale riguardo, i dirigenti della Regione Basilicata hanno illustrato le misure previste nel Piano regionale annuale, in corso di approvazione, per l’attuazione delle attività di prevenzione e di contrasto al fenomeno, con la previsione d’impiego di volontari ed operai forestali e l’organizzazione della S.O.U.P. (Sala Operativa Unificata Permanente). Con la recente approvazione del bilancio regionale, è, infine, in corso di ratifica la Convenzione tra Regione Basilicata e Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile per il potenziamento, a cura della Direzione Regionale di Basilicata dei Vigili del Fuoco, del dispositivo dei Vigili del Fuoco attraverso l’organizzazione di squadre aggiuntive in assetto A.I.B. – Antincendio Boschivo. Auspicando la sottoscrizione dell’atto convenzionale entro il 15 giugno prossimo, per consentire l’attivazione del dispositivo potenziato dei Vigili del Fuoco a partire dal successivo 20 giugno, il Rappresentante del Governo ha, infine, preannunciato l’invio di uno specifico atto d’indirizzo ai sindaci, quali autorità comunali di Protezione Civile, affinchè pongano in essere le misure necessarie ad assicurare la più efficace e tempestiva risposta al fenomeno, in prossimità delle zone abitate. Analoga sensibilizzazione sarà indirizzata ai gestori di autostrade, strade statali e provinciali, oltre che a Ferrovie dello Stato e Ferrovie Appulo-Lucane, perchè vengano assicurati interventi periodici di manutenzione, con la pulizia e la rimozione della vegetazione erbacea a bordo di strade e reti ferroviarie. È quanto informato dalla Prefettura di Potenza.
METEO Per la giornata di domani, come informato da “3B Meteo“, le temperature saranno in forte calo da Nord a Sud.
Rocco Becce
Direttore Editoriale