In Puglia, i militari dell’Arma dei Carabinieri dell’Aliquota Operativa del N.O.R. della Compagnia di Massafra, coadiuvati da militari della Stazione di Mottola, a conclusione di indagini, hanno tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Taranto, dott. Benedetto Ruberto, su richiesta del pm della locale Procura, dott.ssa Giovanna Cannarile, la 46enne Filomena Lupo ed il 50enne Giuseppe Di Raffaele, coniugi di Cerignola, entrambi con precedenti di Polizia, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di spendita di banconote false.I fatti contestati coincidono con una serie di episodi, tre dei quali verificatisi nello stesso giorno, nel mese di aprile scorso, in danno di altrettanti esercenti commerciali di Massafra e Mottola, in provincia di Taranto, tutti truffati con banconote false da 20 e 100 euro.
In tutti gli eventi la donna era accompagnata da un uomo a bordo di un’autovettura, della quale i Carabinieri hanno rilevato il numero di targa, grazie alle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza presenti in zona e quindi sono arrivati ai colpevoli.
Per questi tre episodi, alla 46enne, lo scorso 22 luglio, veniva notificato, dai militari, analogo provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria, con la sottoposizione della stessa agli arresti domiciliari con l’ausilio del dispositivo di controllo elettronico.
In tutti gli avvenimenti, le vittime si accorgevano di essere state frodate, poco dopo l’allontanamento della donna e si rivolgevano ai Carabinieri che hanno subito compreso che si trattavano delle stesse persone.
Nella narrazione degli eventi, i denuncianti fornivano una serie di elementi e particolari, tra cui la descrizione dei tratti somatici della 46enne, che hanno permesso, così, agli investigatori di risalirne all’identità.
Nel corso delle indagini, si acclarava, inoltre, che la Lupo era stata in passato accusata di episodi simili, accaduti in diverse regioni d’Italia e sempre in compagnia del marito.
I successivi sviluppi investigativi, hanno permessi agli operanti di accertarne le responsabilità della donna anche per l’episodio verificatosi nel comune di Mottola e delinearne la condotta delittuosa del coniuge, complice della stessa in tutti gli episodi delittuosi.
La coppia, espletate le formalità di rito, è stata tradotta presso la loro abitazione, in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Inoltre, i Carabinieri della Compagnia di Martina Franca, negli ultimi giorni hanno eseguito un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in genere che ha interessato tutta l’area territoriale di competenza, con un’attività articolatasi, oltre che sulla città della Valle d’Itria, anche sui comuni ricadenti nella giurisdizione della Compagnia, Grottaglie, Montemesola, Monteparano, Monteiasi, San Giorgio Jonico, Carosino e Roccaforzata ed ha visto impegnate tutte le Stazioni dipendenti dalla citata Compagnia ed il Nucleo Operativo e Radiomobile, dove nel corso del servizio, in esecuzione di ordini di carcerazione, sono stati arrestati ed associati presso la Casa Circondariale di Taranto un 47enne, di Taranto, condannato ad espiare 7 anni e 7 mesi di reclusione, in quanto riconosciuto colpevole di rapina ed evasione, un 64enne, di Montemesola, condannato ad espiare 1anno reclusione, in quanto riconosciuto colpevole di violenza privata ed estorsione continuata e un 19enne, di Martina Franca, ritenuto responsabile del reato di furto in abitazione.
Nel medesimo contesto, sono state denunciate in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria 4 persone ritenute responsabili di diversi reati e, infine, 5 persone sono state segnalate alle competenti Prefetture quali assuntori di sostanze stupefacenti per essere stati colti in possesso di modiche quantità di droga destinata all’uso personale.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
Direttore Editoriale