CRONACA – ROMA, UOMO ARRESTATO PER ABUSI SESSUALI – È gravemente indiziato di aver abusato sessualmente della figlia della compagna, con la quale conviveva, da quando la bimba aveva 8 anni, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della minore, la induceva a subire atti sessuali minacciandola di ritorsioni, ossia di far del male alla madre, ai nonni e di portare via il fratellino se non avesse accondisceso alle sue richieste. Per questo un cittadino di origine straniera, su delega della Procura della Repubblica di Roma è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Roma Porta Portese, in esecuzione di un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma. La minore, che ora ha 13 anni, ha chiesto aiuto confidandosi prima con una parente e, poi, con il papà naturale che si è subito rivolto ai Carabinieri della Stazione di Roma Porta Portese denunciando tutto. Da qui le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, avvalorate da visite mediche, audizioni protette che hanno consentito di raccogliere un quadro indiziario tale da far decidere al Gip del Tribunale di Roma, l’emissione della misura cautelare nei confronti del patrigno. CIVITAVECCHIA, 35ENNE ARRESTATO DAI MILITARI DELL‘ARMA – I Carabinieri della Stazione di Civitavecchia hanno arrestato un 35enne del posto, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato di maltrattamenti e lesioni personali aggravate nei confronti della ex compagna e resistenza a pubblico ufficiale. Secondo quanto denunciato, la mattina del 27 luglio scorso, l’uomo, in preda ad una crisi di gelosia, si è recato presso l’abitazione della donna, 23enne di origine marocchina, e quando lei lo ha fatto entrare l’avrebbe immediatamente aggredita, prima verbalmente e poi fisicamente, cercando di strangolarla a mani nude e non riuscendoci solo grazie all’intervento della madre di lei, presente in casa. A quel punto avrebbe, poi, prelevato un coltello da cucina e avrebbe cercato di ferire la giovane. Madre e figlie sono riuscite a contenerlo e a chiuderlo fuori casa e a contattare i Carabinieri. All’arrivo dei militari, appena la 23enne ha riaperto l’uscio di casa per farli entrare, l’uomo ha nuovamente cercato di aggredirla, venendo subito bloccato dagli operanti. La vittima presentava una profonda ferita al braccio ed è stata quindi soccorsa e trasportata da personale del “118” al Pronto Soccorso dell’ospedale San Pio di Bracciano, dove è stata medicata e giudicata guaribile in 20 giorni. Anche l’uomo, visto il proprio forte stato di agitazione, ha fatto ricorso a cure mediche. All’esito dell’attività, dopo i racconti della vittima e della madre, i Carabinieri hanno sequestrato il coltello utilizzato e arrestato l’aggressore, poi, condotto in carcere. All’esito dell’udienza di convalida tenutasi ieri innanzi al Tribunale di Civitavecchia, il G.I.P. ha convalidato pienamente. 36ENNE ROMANO ARRESTATO DAI CARABINIERI – I Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio hanno tratto in arresto un 36enne romano gravemente indiziato di detenere un’arma clandestina, nonchè dell’illecito possesso del relativo munizionamento, oltre che della ricettazione del predetto materiale. All’esito di una mirata attività investigativa, avuto il sentore che l’uomo, già noto per precedenti reati, avrebbe potuto rendersi responsabile delle descritte condotte, i Carabinieri hanno eseguito una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo. Le attività hanno permesso di rinvenire in una borsa occultata sopra di una armadiatura collocata in camera da letto, una pistola Beretta 35 calibro 7,65 avente la matricola abrasa, una pistola Walter calibro 22 risultata rubata, con denuncia presentata presso la Stazione Carabinieri di Monte Compatri, una pistola Beretta 84 FS cal. 9 corto, risultata smarrita, con denuncia presentata presso la Stazione Carabinieri di Riano, oltre a circa 300 proiettili illegalmente detenuti, materiale, poi, sottoposto a sequestro. La persona, veniva deferita all’A.G. di Tivoli e sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma. TARANTO, OPERAZIONE ANTIDROGA DELLA SQUADRA MOBILE CON ARRESTI. Spaccio, riciclaggio, sfruttamento della prostituzione, organizzazione criminale disarticolata dalla Polizia di Stato. All’alba di oggi, la locale Squadra Mobile, guidata dal dott. Fulvio Manco, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce e della Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Taranto, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 9 cittadini di nazionalità nigeriana ed uno ai domiciliari, ritenuti presunti responsabili a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e riciclaggio di denaro. Risultano indagate 23 persone per gli stessi reati. Le lunghe e meticolose indagini, avviate con il fondamentale supporto dei servizi di intelligence nazionali “AISI”, hanno permesso di raccogliere forti elementi indiziari nei confronti di persone di nazionalità nigeriana dimoranti nel capoluogo pugliese, consentendo di delineare un’articolata e ben strutturata organizzazione criminale, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti ed allo sfruttamento di giovani connazionali costrette a prostituirsi. Le investigazioni, che hanno preso avvio nel settembre 2019, hanno fatto emergere la probabile costituzione di una struttura criminale stabilmente organizzata, dai connotati piramidali e camaleontici, con al vertice tre degli odierni destinatari delle misure, dedita allo spaccio ed allo sfruttamento della prostituzione. Si può ritenere che i traffici e le attività illecite fossero gestite nel capoluogo jonico da “confraternite”, i cui componenti, come documentato negli ultimi anni, si sono a volte affrontati in scontri estremamente violenti per affermare la loro egemonia sul territorio e all’interno della stessa organizzazione. Tra questi episodi, il più cruento avvenne, nell’agosto del 2020, nel centro cittadino tra i componenti delle gruppi “Eyie” e “Black Axe”. In tale circostanza, furono anche provocati ingenti danni ad una pizzeria ubicata nel centro cittadino. Le basi logistiche delle attività illecite sarebbero tre attività commerciali ubicate nel Borgo nuovo quali punti d’incontro della comunità nigeriana e fulcro della gestione dello spaccio. Proprio riguardo all’attività di spaccio, sembra che l’organizzazione criminale prediligesse le cessioni di stupefacente verso i connazionali di origine nigeriana, considerati più sicuri ed affidabili, anche con modalità di acquisto agevolatrici quali la “cessione con la formula del credito”. Le sostanze stupefacenti arrivano direttamente da connazionali residenti a Bari, registrandosi numerosi viaggi verso il capoluogo pugliese. È plausibile ritenere che, nella capillare rete di spaccio presente sul territorio tarantino, operassero i pusher di “primo livello” incaricati della distribuzione al dettaglio della sostanza. In posizione intermedia, altri acquistavano la droga dai promotori per cederla al pusher “di secondo livello”, chiamati, a volte, a svolgere anche compiti di corrieri per il trasferimento dello stupefacente a Bari. Ne è emerso, quindi, un’organizzazione capace di riprodursi e di rivitalizzarsi anche dopo le numerose operazioni di polizia compiute dagli agenti della Squadra Mobile jonica, che hanno portato nel tempo a consistenti sequestri di droga ed ai conseguenti arresti in flagranza di alcuni loro componenti. Altro settore illecito in cui avrebbe operato l’organizzazione criminale è quello del riciclaggio di denaro, verosimilmente ricavato dalle attività di spaccio, attraverso circuiti finanziari criminali per il trasferimento del denaro in Nigeria. Si tratta, in sostanza, di utilizzare sportelli clandestini, per il versamento in Italia e per il successivo prelievo in Nigeria, con la garanzia di veloci tempi di consegna, talvolta immediati, garantendo al contempo l’anonimato del cliente e la possibilità di trasferire somme illimitate. Per questa operazione, la struttura criminale si avvaleva del titolare di uno dei negozi coinvolti al quale veniva materialmente consegnato il denaro che veniva trasferito con bonifico online da una banca nigeriana in favore del conto indicato dal committente, acceso sempre in altra banca nigeriana. Il denaro in contanti veniva “conservato” insieme ai versamenti cash di altri membri e, raggiunta una somma di un certo rilievo, veniva trasferito fisicamente in Nigeria anche mediante corrieri. Le indagini hanno, poi, raccolto elementi indiziari relativi ad una fiorente attività illecita legata al favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione laddove uno dei negozi individuati risulterebbe punto di ritrovo per contattare direttamente o ricevere la disponibilità di ragazze nigeriane, costrette a prostituirsi in un appartamento cittadino.
Sembra anche che all’interno dell’appartamento fosse assicurato un ricambio costante e ciclico di donne le quali cedevano al gestore dell’attività illecita una percentuale del loro incasso. Nella fase esecutiva sono state di supporto le Squadre Mobili di Torino, Bari e Sassari nonchè personale dei Reparti Prevenzione Crimine del Sud Italia messo a disposizione dalla Direzione Centrale Anticrimine. A segnalarlo è la Questura di Taranto.
SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, secondo i dati degli ultimi bollettini regionali, sono 63.837 i nuovi casi e 207 i morti per “Coronavirus“, con un tasso di positività al 20,1%. Nel Lazio, 4.924 sono le nuove positività e 13 le vittime. In Campania, 5.887 i casi e 5 i morti. In Basilicata, 623 le infezioni e 4 i decessi. In Puglia, 4.400 i contagi e 16 le persone scomparse.
METEO In Italia, per domani, tempo stabile e poco nuvoloso quasi ovunque, salvo temporali diurni sui rilievi di Abruzzo e Lazio. Le temperature, come informato da “3B Meteo“, saranno in rialzo tra i 30 e 37 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale