Oramai le truffe non si contano più, sono tantissime e sempre pronte a colpire chiunque, una tra queste è quella dell’anello.
Nella Capitale, i Carabinieri della Stazione di Roma Nomentana hanno tratto in arresto due cittadini romeni di 49 e 36 anni, entrambi senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziati dei reati di estorsione in concorso, vendita o commercio di prodotti con marchi falsi e introduzione nello Stato di prodotti con marchi falsi.
Lo strano atteggiamento tenuto dai due stranieri era stato notato, già da qualche minuto, dai militari, nel corso di uno dei quotidiani servizi di controllo del territorio.
Infatti, il personale dell’Arma, ha deciso di seguirne gli spostamenti per verificarne le reali intenzioni.
Quindi, all’altezza di una fermata, dopo aver avvicinato un 68enne che era in attesa del bus, hanno lasciato cadere a terra un anello, che loro spacciavano come se fosse in oro, attirando l’attenzione dell’uomo che è stato convinto a raccoglierlo.
A quel punto, entrambi avrebbero proposto alla vittima di acquistare l’oggetto.
Nel frattempo è arrivato in fermata il veicolo che stava attendendo e considerata la premura della vittima nel salire a bordo, gli indagati si sarebbero frapposti tra lui e la porta d’ingresso del mezzo pubblico, esigendo del denaro.
Intimorita dall’atteggiamento di entrambi e temendo per la propria incolumità, la persona, su cui era diretta la truffa, ha deciso di consegnare loro una banconota da 50 euro, ma a quel punto sono intervenuti i Carabinieri che li hanno fermati.
L’anello, recuperato, è risultato, ovviamente, finto e i due ne avevano in tasca altri 50 dello stesso tipo, poi, sottoposti a sequestro.
Gli arresti sono stati convalidati e, per il più giovane, è stato disposto anche il divieto di dimora nel Comune.
Rocco Becce
Direttore Editoriale