CRONACA – BOLZANO, DENUNCIATI DALLA GDF 6 CLANDESTINI DI ORIGINE INDIANA FERMATI AL BRENNERO. ARRESTATA UNA PERSONA – Nel corso degli ordinari controlli effettuati presso la barriera autostradale A22 di Vipiteno, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Bressanone hanno arrestato un cittadino indiano di 43 anni, residente in Italia, trovato alla guida di una monovolume, intento a introdurre clandestinamente sul territorio dello Stato sei connazionali. Appena fermata l’autovettura, i finanzieri hanno notato che qualcosa non andava. Il conducente era l’unico in possesso di documenti d’identificazione da cui risulta la residenza da diversi anni nel bresciano, insieme alla sua famiglia. Tutti gli altri passeggeri, che non parlavano alcuna lingua europea, si sono limitati a dichiarare di essere richiedenti asilo in Austria, mostrando la ricevuta dell’istanza a tal fine presentata, senza tuttavia riuscire a giustificare il motivo dell’ingresso in Italia. Vista la difficoltà d’identificare i passeggeri, il controllo è proseguito in caserma, dove è stata accertata la clandestinità dei sei indiani. In particolare, i militari, con l’ausilio di un interprete, hanno confrontato le foto e i messaggi di WhatsApp, mostrati dal conducente nel tentativo di spiegare le ragioni del viaggio, con le dichiarazioni fornite dai passeggeri e i documenti rinvenuti nel veicolo. Il raffronto ha fatto emergere incongruenze lampanti, pur raccontando di aver solamente dato un passaggio ai sei connazionali e di essersi recato all’estero per cercare un impiego, in quanto disoccupato, l’autista, visti anche i ristrettissimi tempi che risultavano dai ticket autostradali, non riusciva a fornire indicazioni plausibili in merito alla località in cui aveva sostenuto il colloquio di lavoro, sui motivi per i quali avesse chiesto in prestito a un amico un’auto con sette posti ovvero di come facesse a conoscere il punto esatto di ritrovo dei sei indiani. Di fronte all’evidenza dei fatti, il conducente ha deciso spontaneamente di raccontare tutto, dichiarando che, per il servizio di trasporto, gli era stato promesso, da uno sconosciuto, un compenso in denaro. Il passatore è stato, quindi, immediatamente tratto in arresto per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. TORINO, OPERAZIONE “DOLCE INTERESSE” DELLA GDF. ARRESTATO PRESUNTO USURAIO CHE PRATICAVA PRESTITI CON TASSO DI INTERESSE ANNUO FINO AL 430%. Nella mattinata di oggi, la Guardia di Finanza di Torino ha eseguito, all’esito di un’articolata indagine di Polizia Giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, l’ordinanza applicativa di misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di una persona gravemente indiziata dei reati di usura ed esercizio abusivo di attività finanziaria, nonchè il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca del profitto del reato, di circa 76mila euro. L’operazione, denominata “Dolce Interesse”, è stata avviata dal 1° Nucleo Operativo Metropolitano Torino nel febbraio 2022 e le successive investigazioni, sviluppate attraverso attività di pedinamento, intercettazione e tracciamento delle posizioni mediante apparato GPS, hanno consentito di acquisire elementi indiziari circa fatti di usura perpetrati da un cittadino italiano nei confronti di alcune persone che versavano in gravi difficoltà economiche, acuite a seguito della crisi pandemica. In tale contesto operativo, sono state eseguite alcune perquisizioni che hanno permesso di cautelare copiosa documentazione in formato cartaceo e digitale, 27 assegni dati a garanzia dagli usurati e denaro contante per complessivi € 140.920. Nel corso dell’analisi della documentazione rinvenuta, sono stati individuati i nominativi di ulteriori persone coinvolte nel giro di usura le quali, dal 2018, avrebbero ricevuto prestiti a tassi usurai dalla persona indagata. All’esito delle investigazioni, ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, sono emerse evidenze probatorie circa plurimi e ripetuti fatti di usura che sarebbero stati commessi dall’indagato attraverso l’impiego di risorse finanziarie ottenute dall’esercizio, in nero, di un’attività di rivendita di prodotti dolciari, corrisposte, in prestito, a 11 persone tra le quali alcuni imprenditori, di cui lo stesso aveva contezza delle difficoltà economiche che li attanagliavano, con l’applicazione di tassi di interesse annuale che, in alcuni casi, hanno raggiunto il 430%. Condividendo l’ipotesi accusatoria, il G.I.P. del Tribunale torinese ha ravvisato in capo all’indagato i gravi indizi di colpevolezza, nonchè il pericolo di reiterazione delle condotte criminali, disponendo l’odierno provvedimento restrittivo della libertà personale e il sequestro delle somme costituenti il profitto del reato, fino alla concorrenza dell’importo di 76.926 euro. FIRENZE, TRAFFICO INTERNAZIONALE DI SOSTANZE STUPEFACENTI. ESEGUITE DALLA GDF 12 MISURE CAUTELARI PERSONALI. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze, in collaborazione con i colleghi di Prato, stanno eseguendo un’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze, emanata su richiesta della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) fiorentina, con cui si dispone la custodia cautelare per 10 persone , di cui 8 in carcere e 2 agli arresti domiciliari, oltre a 1 obbligo di dimora nel comune di residenza e 1 obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, per l’ipotesi di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanza stupefacente. Le indagini, condotte dalla Compagnia Pronto Impiego di Firenze sotto la direzione della Procura della Repubblica, hanno consentito di individuare, allo stato degli atti per come vagliati dal GIP con l’ordinanza in esecuzione, una ramificata struttura transnazionale dedita al traffico di sostanze stupefacenti, composta da cittadini albanesi, rumeni e magrebini. L’organizzazione, che si ritiene avesse stabilito la base operativa a Prato, avrebbe fatto giungere nel circondario fiorentino ingenti quantitativi di sostanza stupefacente per, poi, rivenderlo sul territorio nazionale. Il sodalizio criminale risultava strutturato in modo tale da curare sia l’approvvigionamento della sostanza stupefacente all’estero, che l’importazione in Italia, la lavorazione e il minuto spaccio. Nel corso delle indagini, iniziate nel cuore del periodo pandemico, sono già state tratte in arresto in flagranza di reato 8 persone e sottoposti a sequestro complessivamente oltre 4,5 kg. di cocaina, 30 kg. di marijuana, 110 kg. di hashish, € 32.885 in contanti, 3 autovetture e 32 cellulari. Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità delle persone destinatarie della misura cautelare, in uno con la fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a loro carico, saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini. PISA, CONTROLLI ANTICONTRAFFAZIONE DELLA GDF NEI NEGOZI DELLA ZONA STAZIONE CENTRALE. Prosegue l’azione di controllo economico del territorio esercitato dalla Guardia di Finanza di Pisa. Nei giorni scorsi è stata posta una particolare attenzione al fine di contrastare i fenomeni della contraffazione e dell’abusivismo commerciale, questa volta concentrandosi nelle aree limitrofe alla Stazione ferroviaria di Pisa Centrale. Proprio in una delle vie che si dipartono dalla Stazione, è stato individuato un esercizio commerciale di abbigliamento, gestito da una imprenditrice di nazionalità cinese, all’interno del quale erano poste in vendita, tra l’altro, calzature di vario genere. I finanzieri hanno notato che le calzature esposte venivano vendute al prezzo non trascurabile di circa 50 euro, pur non evidenziandosi marchi di pregio o comunque conosciuti; osservando meglio, si notavano tuttavia dettagli che richiamavano le linee e i disegni di modelli registrati di note “griffe”, apprezzate soprattutto dai giovani. Il controllo all’interno del negozio ha consentito di esaminare meglio i prodotti e notare la presenza di alcune cuciture e parti di tessuto rimovibili, apposte con lo scopo di rendere il prodotto, a prima vista, anonimo ed essere rimosse solo all’atto della consegna al compratore. Una volta rimosse le parti amovibili, ecco che venivano alla luce i brand falsificati, quali Gucci, Adidas, Nike, Saucony, Alexander McQUEEN e Converse All Star, illecitamente riprodotti sulle calzature. Nel corso della perquisizione dell’unità commerciale, veniva notata una porta, nascosta da un muro di scatoloni di abbigliamento, dietro la quale si apriva un magazzino di stoccaggio di calzature, tutte contraffatte con la tecnica appena svelata. Complessivamente, venivano rinvenute e sequestrate oltre 1.100 paia di calzature contraffatte. La titolare dell’attività veniva segnalata alla Procura della Repubblica di Pisa per i reati di frode in commercio, importazione e vendita di prodotti contraffatti e ricettazione. PERUGIA, SCOPERTE 14 STRUTTURE RICETTIVE ABUSIVE O IRREGOLARI. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia, nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio, ha predisposto, nel periodo settembre-ottobre 2022, un piano coordinato di interventi nei confronti delle strutture ricettive presenti nella provincia, al fine intercettare la presenza di operatori irregolari o “abusivi”. Nel dettaglio, sulla base di input informativi e a seguito di analisi condotte anche mediante la consultazione delle banche dati in uso al Corpo, sono state censite le strutture extralberghiere con maggiori profili di rischio ed effettuati mirati controlli tesi a verificare il rispetto degli adempimenti previsti dalla Legge regionale n. 8 del 2017 (che disciplina l’organizzazione regionale del turismo, le strutture ricettive e le attività delle imprese nello specifico settore), e dall’art. 109 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza, con riferimento all’obbligo di comunicazione giornaliera dei nominativi delle persone alloggiate. All’esito degli accertamenti effettuati da tutti i Reparti territoriali della provincia, sono state contestate violazioni di carattere amministrativo nei confronti di 13 strutture, per inosservanza delle disposizioni di cui all’art. 39 e art. 40, comma 3 (mancata comunicazione dell’inizio attività e della locazione degli alloggi ai competenti uffici comunali), della citata L.r. n. 8/201, con conseguente irrogazione di sanzioni pecuniarie. Sono, altresì, state segnalate alla competente A.G. 5 persone per violazione dell’art. 109 T.U.L.PS. È stato, inoltre, individuato un operatore che aveva concesso in locazione immobili, in assenza di regolare contratto, omettendo altresì di dichiarare i redditi percepiti, per un importo pari a circa 25mila euro. VITERBO, SEQUESTRATI OLTRE 16MILA PRODOTTI PERICOLOSI PER LA SALUTE DEI CONSUMATORI DI CUI 100 RECANTI MARCHI CONTRAFFATTI. L’attività di controllo economico del territorio da parte della GdF di Viterbo ha consentito di sottrarre dal mercato un ingente numero di prodotti commerciali irregolari, con la denuncia di 2 persone alla competente Autorità Giudiziaria e 4 segnalati. Oltre 16mila i beni di consumo sequestrati risultati pericolosi per la salute dei consumatori, di cui 100 capi di abbigliamento recanti marchi di note griffes risultati contraffatti. I beni sottoposti a sequestro, sono risultati non rispondenti ai dettami previsti dal “Codice del Consumo”, in quanto sprovvisti delle informazioni identificative minime quali i dati relativi al produttore/importatore, il Paese di origine, la natura dei materiali impiegati per la loro realizzazione, le istruzioni e precauzioni per l’utilizzo, che per legge devono essere presenti sulle confezioni o sulle rispettive etichette, in modo visibile, leggibile ed in lingua italiana. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. ROMA, ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEI CARABINIERI CONTRO DEGRADO, ILLEGALITÀ E ABUSIVISMO PRESSO LA STAZIONE FERROVIARIA TERMINI E IN PIAZZA DEI CINQUECENTO. 8 PERSONE DENUNCIATE E 9 SANZIONATE. I Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno eseguito un nuovo servizio straordinario di controllo nell’area della stazione ferroviaria “Termini” e le vie circostanti fino a tutta piazza dei Cinquecento, frequentata da numerose persone, tra cui turisti e pendolari. L’attività rientra nell’ambito di un più ampio piano strategico pianificato dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma per prevenire e reprimere reati di natura predatoria e contrastare situazioni di degrado, abusivismo e illegalità, in linea con l’azione fortemente voluta dal neo Prefetto, Bruno Frattasi, in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Il bilancio dell’attività è di 8 persone denunciate a piede libero e 9 sanzionate. Un cittadino 37enne originario della Campania, è stato denunciato per il reato di utilizzo fraudolento di carte di pagamento. L’indagato è stato notato dai militari nei pressi di uno sportello ATM in atteggiamento sospetto ed è stato fermato per un controllo. I Carabinieri hanno rinvenuto nella disponibilità dell’uomo, diverse carte di pagamento, documentazione bancaria, timbri, copie di documenti intestati ad altre persone e società, e della somma contante di circa 8.800 euro, della quale non ha saputo giustificare la provenienza. 4 persone, invece, sono state denunciate poichè sorprese dai militari mentre molestavano i viaggiatori all’interno della stazione ferroviaria “Termini”, avvicinandosi con insistenza, richiedendo loro l’elemosina ed offrendo “assistenza” nei pressi delle biglietterie, mentre, mentre altri 2 sono state denunciate per l’inosservanza del divieto di ritorno nel Comune di Roma emesso nei loro confronti. Un cittadino del Bangladesh è stato denunciato poichè inosservante del divieto di accesso all’area urbana della stazione ferroviaria Termini cd. “Daspo Urbano”. Altre 9 persone, infine, sono state sanzionate dai Carabinieri per violazione del divieto di stazionamento nei pressi della stazione Termini. A loro carico è stato emesso contestuale ordine di allontanamento per 48 ore dall’area. TRUFFE AGLI ANZIANI, ALTRI 2 ARRESTI DA PARTE DEI CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI CASTEL GANDOLFO. I Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 23enne e di un 35enne, dell’hinterland casertano e di Napoli, il secondo con precedenti per reati analoghi, gravemente indiziati di truffa aggravata e prelievo fraudolento da carte di pagamento, consumati in danno di una pensionata di 81 anni di Marino (RM). Il 12 ottobre scorso, intorno alle ore 15:30, la donna riceveva una telefonata da un giovane che, fingendosi suo nipote, le preannunciava l’arrivo di un pacco importante e di valore, a cui consegnare tutti i soldi e gioielli che potesse racimolare in casa. Il finto nipote chiedeva informazioni quali la sua solitudine in casa, l’esatto indirizzo dell’abitazione nonchè di non chiudere la cornetta telefonica, espediente utile per tenere la linea occupata e non consentire alle vittime di non chiamare familiari e forze dell’ordine. Mentre ancora la donna era ancora a telefono, si sono presentati due giovani che, dopo aver chiesto ed ottenuto dalla donna, sola in casa, contanti per 700 euro, dopo averle detto che la somma non sarebbe bastata a coprire il valore del pacco, le chiedevano dove fossero i suoi gioielli. La donna, dopo varie insistenze da parte dei due, indicava il pianoforte, suo nascondiglio individuato in caso di furti in abitazione. Dopo aver prelevato i monili, del valore di circa 3.500 euro, i complici si facevano consegnare dall’anziana anche la carta bancomat dove le veniva accreditata la pensione con il pin, con la quale, in pochissimi minuti, effettuavano prelievi da diversi bancomat del posto e di Roma, sottraendole l’ulteriore somma di 1.000 euro. I Carabinieri della Stazione di Marino attraverso la visione di diverse decine di telecamere riuscivano a individuare l’utilitaria utilizzata per consumare la truffa e ad identificare i due complici, altresì sequestrando presso le rispettive abitazioni gli abiti indossati per consumare il delitto. GIOVANE DI APRILIA ARRESTATO PER SPACCIO DAI CARABINIERI DI VELLETRI. Nella mattinata di ieri 15 novembre, in Aprilia, i Carabinieri della Compagnia di Velletri, con il supporto dei colleghi del Reparto Territoriale di Aprilia e delle unità cinofile dell’Arma, hanno eseguito una perquisizione di un capannone industriale in uso ad un giovane italiano classe 1982 ed hanno rinvenuto oltre 800 gr. di marijuana. La sostanza stupefacente è stata sequestrata ed il giovane è stato arrestato e tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Per domani, in Italia, come informato da “3B Meteo“, cielo parzialmente nuvoloso con nebbie e nubi basse in pianura, poi nuvolosità in aumento entro sera e nuove piogge o rovesci a partire dal Nord Ovest. Cielo parzialmente nuvoloso con qualche nebbia al mattino, entro sera nubi in aumento con prime piogge in Toscana. Residui rovesci su Calabria e Sicilia tirrenica, poi ampie schiarite entro sera. Le temperature saranno in lieve calo, tra i 16 e 23 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale