CRONACA – VARESE, OPERAZIONE “ECONOMY FLIGHTS“. RISCONTRATE DALLA GDF VIOLAZIONI TRIBUTARIE NEL TRASPORTO AEREO PRIVATO E CONTESTATI OMESSI VERSAMENTI DI IMPOSTE AGLI “AEROTAXI” PER 3 MILIONI DI EURO – I finanzieri del Comando Provinciale di Varese, nell’ambito delle attività di vigilanza doganale e antifrode demandate presso l’aeroporto di Malpensa, hanno eseguito controlli in materia fiscale nel settore del trasporto aereo privato. In particolare, è stato analizzato il rischio economico finanziario del fenomeno relativo al trasporto aereo privato, mediante voli “charter”, ossia non di linea, che sono organizzati dalle compagnie di volo che svolgono attività di c.d. “aerotaxi”, offrendo al passeggero, tra l’altro, comfort dedicati ed ottimizzazione dei tempi al check-in. Tali società sono tenute, secondo quanto previsto dall’art. 16 comma 10 bis del decreto legge 201/2011, al versamento all’Erario di un’imposta versata dal singolo passeggero che fruisce del loro servizio, in funzione della tratta e della distanza percorsa. Dopo aver esaminato i biglietti relativi a circa 9mila voli e aver constatato il trasporto di 28mila passeggeri, sono state, così, segnalate, per omesso versamento d’imposta, 28 società fiscalmente residenti in Italia e 300 società con sede all’estero (Portogallo, Belgio, Francia, Regno Unito, Israele, Svezia, Finlandia, Irlanda, Austria, Repubblica Slovacca, Estonia, Svizzera, Paesi Bassi, Lussemburgo, Ungheria, Germania, Spagna, Polonia, Qatar, Egitto, Stati Uniti, Danimarca, Malta, Emirati Arabi Uniti, Azerbaigian, Grecia, Cina, Angola, Lituania, Bulgaria, Turchia, Kazakistan, Marocco, Repubblica Ceca, Serbia, Slovenia, Croazia, Romania, Principato di Monaco, Norvegia, San Marino) per un importo complessivo dovuto all’Erario pari a circa 2.760.000 euro. L’esame svolto nel corso dei controlli effettuati dai finanzieri del Gruppo Malpensa sui documenti commerciali di volo e sugli statuti societari ha portato alla luce pratiche ritenute elusive poste in essere da qualche società per sottrarsi al pagamento delle imposte. Infatti, alcune di esse sostenevano di rientrare tra quei soggetti esclusi dal pagamento delle imposte dichiarando nei documenti di viaggio di effettuare viaggi di formazione e addestramento o viaggi per paracadutismo e altre attività ludico-sportive, in qualità di aeroclub o altre associazioni operanti in regime di esenzione di imposta, effettuando, in realtà, voli charter ed esercitando, a tutti gli effetti, l’attività commerciale di “taxi aereo”. Sotto altro profilo, l’attività ispettiva ha permesso di verificare se i proprietari di aerei o elicotteri privati, in uso presso lo scalo varesino, avessero provveduto al versamento dell’imposta prevista per l’immatricolazione del mezzo nel Registro Aeronautico Nazionale, cui all’art. 16, comma 11, del precitato decreto, accertando omessi versamenti d’imposta da parte dei proprietari di 4 aerei e 7 elicotteri privati, per un totale di 620mila euro. THIENE, LA GDF E L’ISPETTORATO DEL LAVORO INDIVIDUANO 6 LAVORATORI IN NERO E IRROGANO SANZIONI FINO AD UN MASSIMO DI OLTRE 26MILA EURO. I militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Vicenza, in collaborazione con i funzionari dell’Ispettorato del Lavoro di Vicenza, nel corso di un controllo di Polizia Economico-Finanziaria nel settore della ristorazione, nel riscontrare l’osservanza, nei confronti del personale occupato, delle norme di tutela di lavoro e di legislazione sociale, avviato a seguito di specifiche attività di analisi e incrocio di dati, hanno individuato 6 lavoratori impiegati in nero, poichè intenti a prestare la loro opera in assenza delle preventive comunicazioni obbligatorie di instaurazione del rapporto di lavoro, così, irrogando sanzioni amministrative per migliaia di euro. È il bilancio di un controllo concluso nei scorsi giorni dai finanzieri della Tenenza di Thiene e dai funzionari dell’Ispettorato del Lavoro di Vicenza, eseguito nei confronti di un pub/birreria/pizzeria sito a Thiene (VI) e che ha consentito di rilevare la presenza di 6 lavoratori impiegati “in nero”, su complessivi 19 dipendenti trovati intenti al lavoro. Poichè, al momento del primo accesso ispettivo è stata accertata la presenza di personale irregolare in misura superiore al 10% di quello presente sul posto, è stata effettuata, da parte dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza, la sospensione dell’attività imprenditoriale, ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. n. 81/2008, successivamente revocata a seguito del pagamento della somma prevista e della regolarizzazione dei lavoratori, ciascuno con decorrenza dalla effettiva data di inizio del rapporto di lavoro, effettuati tempestivamente dal datore di lavoro sanzionato. In definitiva, in relazione alle citate irregolarità accertate, sono state irrogate al legale rappresentante della società sanzioni amministrative pecuniarie fino ad un massimo di € 26.600,00, oltre ai recuperi previdenziali ed assicurativi. L’attività svolta si inquadra nella più ampia azione condotta dalla Guardia di Finanza volta ad individuare situazioni di irregolarità e sfruttamento di manodopera che, oltre a costituire una grave forma di concorrenza sleale nei confronti degli operatori economici onesti e rispettosi della legalità, rappresentano principalmente un danno in capo ai lavoratori stessi, ai quali, infatti, non vengono riconosciuti i basilari diritti previsti dalla legge. BOLOGNA, LA GDF, INSIEME ALL‘AGENZIA DELLE DOGANE, HANNO SEQUESTRATO NEL 2022, OLTRE 3 TONNELLATE E MEZZO DI ARTICOLI CONTRAFFATTI PRESSO L’AEROPORTO G. MARCONI. Nell’ambito dei controlli finalizzati al contrasto dei traffici illeciti presso l’Aeroporto “G.Marconi” di Bologna, i militari della Guardia di Finanza, insieme ai funzionari del locale Ufficio delle Dogane, nel corso del 2022, hanno sequestrato oltre 3,5 tonnellate di merce, principalmente articoli e accessori di abbigliamento, riportanti i marchi di note case produttrici presumibilmente contraffatti. La merce, occultata nei bagagli al seguito di passeggeri, principalmente in arrivo dai Paesi del Nord Africa, era pronta per essere destinata al mercato del falso in violazione della normativa del marchio registrato. Oltre 200 viaggiatori sono stati sanzionati per non essere stati in grado di produrre alcuna documentazione attestante la destinazione e la genuinità di quanto in proprio possesso. In particolare, 35 passeggeri sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria per aver introdotto nello Stato prodotti con segni falsi, mentre ad oltre 180 di loro è stata applicata una sanzione pecuniaria amministrativa, da 100 euro a 7mila euro, per aver commesso la condotta, tuttavia riferibile a quantità limitate di merce, come da normativa in vigore dal mese di febbraio dello scorso anno. PRATO, SCOPERTA DALLA GDF UNA DITTA “APRI E CHIUDI” CHE HA EMESSO FATTURE FALSE. SEQUESTRATI OLTRE 300MILA EURO, PROVENTO DELL’ATTIVITÀ ILLECITA. Al centro dell’attenzione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, il noto fenomeno illecito delle imprese apri e chiudi, particolarmente diffuso nell’ambito de “Distretto parallelo” del tessile-abbigliamento”, il cui utilizzo è non di rado strumentale all’evasione fiscale e contributiva, l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, la contraffazione, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il riciclaggio ed il trasferimento all’estero di proventi illeciti. Imprese intenzionalmente create nella forma giuridica più semplice ed economica, ovvero come ditte individuali, che nella maggior parte dei casi, si rivelano scatole vuote, senza alcuna struttura o organizzazione, altre volte, pur effettivamente esistenti, sono comunque destinate ad essere sostituite in tempi brevi, nei medesimi locali, con la stessa mano d’opera e gli stessi macchinari, da altre analoghi soggetti economici che, sotto nuove ed immacolate vesti, continuano ad operare nell’illegalità sottraendosi a responsabilità penali ed a pretese erariali In tale contesto, le fiamme gialle, attraverso una mirata attività di analisi, hanno individuato una ditta individuale, la quale nel giro di soli cinque mesi, da luglio a novembre 2022, ha emesso oltre cento fatture per un ammontare pari a circa tre milioni di euro. Gli ulteriori accertamenti hanno permesso di appurare l’assenza di qualsivoglia struttura aziendale riferibile alla ditta in argomento, tenuto conto che presso il luogo d’esercizio dichiarato non veniva rilevata alcuna attività d’impresa e il titolare della stessa era irreperibile. A seguito di ulteriori approfondimenti, si acclarava che il titolare di fatto della ditta in commento era un’altro persona, che si era avvalsa della collaborazione del prestanome, utilizzatore, peraltro, di una carta di identità elettronica falsa, e che non erano mai stati effettuati acquisti e/o importazione di merce. Inoltre, i controlli svolti presso le imprese clienti della predetta ditta individuale, ubicate tutte nella provincia pratese, consentivano di acclarare la “fittizia” cessione di merce, e quindi, che le fatture emesse erano riferibili ad operazioni “inesistenti”, oltre a constatare che il conto corrente era esclusivamente utilizzato per l’incasso di fatture e l’invio della relativa provvista all’estero attraverso bonifici. Sulla base di quanto accertato, è stata tempestivamente informata la Procura della Repubblica di Prato circa la sussistenza dell’ipotesi di reato di cui all’art. 8 del D.Lgs. 74/2000. TRA ROMA E PESCARA, OPERAZIONE “STOP FAKE” DELLA GDF. TRA ROMA E PESCARA, SEQUESTRATI OLTRE 317MILA GIOCATTOLI E PRODOTTI CONTRAFFATTI MADE IN CHINA. Centinaia di migliaia di giocattoli non sicuri, arrivati negli scaffali di due negozi del pescarese da un deposito romano di prodotti cinesi contraffatti e venduti all’ingrosso. È nell’ambito dell’operazione denominata “Stop Fake” che i finanzieri del capoluogo adriatico hanno messo a segno un nuovo importante risultato contro le frodi in commercio e le violazioni al “Codice del Consumo” in materia di sicurezza prodotti, marcatura CE e prescrizioni d’uso. I militari, infatti, dopo un’articolata attività di intelligence, hanno effettuato, in contemporanea, un doppio accesso: sia negli esercizi commerciali pescaresi che, risalita la filiera di importazione, nel magazzino capitolino di giacenza dei giocattoli di manifattura cinese. Complessivamente sono stati trovati in vendita oltre 317mila articoli dal valore di più di 300mila euro con falsa marcatura CE, privi delle istruzioni, prescrizioni e destinazioni d’uso in lingua italiana, sottoposti immediatamente a sequestro. Contro il fornitore cinese poi, è scattata la denuncia all’A.G. romana per frode in commercio, mentre ai dettaglianti sono state comminate sanzioni amministrative che possono arrivare, complessivamente, a 20mila euro. L’intervento ha acceso i riflettori sulla rete imprenditoriale, quella della produzione/distribuzione, ovvero import-export dalla Cina, in cui, in genere, se l’importazione è legale, su 100 prodotti che arrivano, 8 sono cinesi. Se, invece, l’importazione è illegale, quasi la metà degli articoli è made in China. In totale, l’80% di tutti i prodotti falsi, vietati o pericolosi che entrano in Italia, legalmente o meno, provengono proprio dal Paese sinico. Un forte campanello d’allarme riguarda i giocattoli, perchè spesso vengono fabbricati con sostanze chimiche dannose per la salute dei più piccoli, tra cui cromo nelle vernici, altamente tossico, se ingerito, e irritante per mucose e occhi, ftalati nella plastica in concentrazioni superiori allo 0,1%, lesivi per reni e fegato, se a contatto con la saliva. Ma anche cadmio, materiale tipico delle macchinine, piombo e antimonio. Senza contare che un altro importante rischio, specie per i bambini al di sotto dei tre anni, è rappresentato dagli oggetti ludici causa di soffocamento e asfissia, per la possibilità che alcune piccole parti si stacchino e vengano ingoiate. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. GORGA, AGGREDISCE E PICCHIA LA MOGLIE IN PRESENZA DELLE FIGLIE MINORI. I CARABINIERI ESEGUONO UN ARRESTO PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA. Nel Lazio, i Carabinieri della Stazione di Gorga, hanno proceduto all’arresto in flagranza, di un 42enne, di nazionalità romena, residente nel piccolo Comune lepino, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia, ai danni della moglie convivente, in presenza delle due figlie minorenni. A seguito della segnalazione giunta al numero “112“, i militari sono intervenuti presso l’abitazione della donna, che è stata soccorsa dal “118” e condotta presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Colleferro, dove è stata medicata per postumi di contusioni in varie parti del corpo. La donna presentava ancora delle ferite di una precedente aggressione subita la sera del 3 gennaio scorso, che aveva deciso di non denunciare. A seguito dell’ennesima aggressione, ormai esasperata dalle violenze fisiche e verbali che il coniuge le procurava, a causa del suo continuo stato di ubriachezza, ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine. Al personale dell’Arma, la donna ha raccontato che i maltrattamenti duravano da diversi mesi e che in diverse circostanze il marito non aveva esitato a minacciarla anche di morte con una motosega o come la scorsa sera, del 19 gennaio, a colpirla più volte con il manico di una scopa, che è stato recuperato e sequestrato. Su disposizione della Procura della Repubblica di Velletri, l’arrestato è stato condotto nel locale carcere. Il contrasto ai reati in ambito familiare, ed ai connessi episodi di violenza di genere, è quotidianamente perseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma con l’adozione di provvedimenti, di concerto con l’Autorità Giudiziaria, rapidi ed efficaci per la messa in sicurezza di donne e minori vittime di comportamenti aggressivi posti in essere dai conviventi. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Per domani, in Italia, come segnalato da “3B Meteo“, nubi su basso Piemonte ed Emilia con neve fino a quote basse, specie sul Cuneese, in esaurimento, la sera nuove piogge dal Triveneto. A tratti instabile su dorsale Toscana e coste adriatiche con rovesci sparsi e neve in Appennino dai 500-700 m. Schiarite su Umbria, coste toscane e Lazio. Instabile su Molise, alta Puglia e sulle isole con piogge sparse, neve dai 900 m. Le temperature saranno in rialzo, tra i 5 e 13 gradi. Intanto, è allerta maltempo per oggi in Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Marche, Molise, Puglia e Umbria. In Basilicata, constata l’instabilità degli eventi atmosferici, il sindaco di Potenza, Mario Guarente, dopo aver sentito gli organi preposti, ha emanato un’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, esclusi l’Università e asili nido, che, invece, per la giornata di oggi resteranno regolarmente aperti. Intanto, il Prefetto di Potenza, dott. Michele Campanaro, ha convocato in Prefettura, per domani, martedì 24 gennaio, alle ore 10:30, una riunione del Centro Coordinamento Soccorsi per fare un punto di situazione sulle criticità connesse alle ultime avversità atmosferiche. Alla riunione sono stati invitati a partecipare, oltre ai componenti della “Protezione Civile”, forze di Polizia, Regione Basilicata, gestori Strade, Enti erogatori servizi e gli amministratori locali dei comuni maggiormente coinvolti dalle avverse condizioni meteo.
Rocco Becce
Direttore Editoriale