CRONACA – CROTONE, SALE A 73 IL NUMERO DELLE VITTIME IN MARE – È salito a 73 il numero delle vittime che ieri mattina ha rivisto ancora una volta, l’ennesima tragedia di stranieri in arrivo nel nostro Paese, senza che nessuno, ma proprio nessuno prenda seri provvedimenti in merito, in questo Paese con una politica, in generale, allo sbando. ROVIGO, PIANO DI CONTROLLI IN MATERIA DI CONTRAFFAZIONE E CODICE DEL CONSUMO ESESUITO DALLA GDF – La Guardia di Finanza di Rovigo ha sottoposto a sequestro 1.400 prodotti durante un piano di controlli finalizzati alla tutela del “Made in Italy” e al contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale, disposto dal locale Comando Provinciale e inserito in un più ampio e coordinato dispositivo di vigilanza eseguito nella provincia polesana. I controlli eseguiti dal Gruppo di Rovigo, che ha coordinato anche l’attività delle Tenenze di Adria, Lendinara, Loreo e Occhiobello, hanno interessato l’intero territorio polesano ed hanno riguardato attività commerciali di varia natura, negozi di abbigliamento per bambini, negozi di calzature, di giocattoli ed empori. In particolare, tra i numerosi controlli eseguiti, alcuni di essi sono risultati irregolari e hanno comportato l’applicazione di pene pecuniarie consistenti oltre al sequestro della merce irregolare. Le violazioni riscontrate hanno riguardato circa 1.400 pezzi complessivi, in particolare capi di abbigliamento e scarpe per bambini di importazione non rispondenti alle normative europee di settore e con presenza di parti di essi che costituivano pericolo per i giocattoli privi del marchio CE ovvero con pittogramma non conforme o assente, prodotti e accessori per la cura della persona di importazione, privi delle informazioni di legge. Al termine dei controlli sono state elevate sanzioni amministrative di diverso importo in funzione delle norme violate e comunque comprese tra i 1.032 € e i 25.823 €. VENEZIA, SEQUESTRATE AL PORTO, DALLA GDF, 26MILA BORSE DA DONNA IRREGOLARI. Nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di controllo sui mezzi sbarcati, in particolare, da una motonave proveniente dalla Grecia, i militari del II Gruppo Venezia del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, unitamente ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), hanno fermato un automezzo con a bordo prodotti tessili di origine cinese. L’ispezione del carico ha portato al rinvenimento di quasi 26mila borse da donna prive della richiesta etichettatura riportante la composizione fibrosa e gli estremi dell’importatore. Si è provveduto, quindi, al sequestro cautelare della merce che potrà essere immessa in commercio, previo nulla osta da parte della competente Camera di Commercio di Venezia Rovigo, dopo regolarizzazione da parte dell’importatore. Per violazione al “Codice del Consumo” è stata comminata una sanzione complessiva da 4.500 euro a 90mila euro per aver tentato di immettere in commercio sul mercato italiano prodotti tessili non a norma e quindi potenzialmente pericolosi. TORTONA, OPERAZIONE “CLEAN LAUNDRY” DELLA GDF. SCOPERTA UNA LAVANDERIA INDUSTRIALE NON A NORMA. La Guardia di Finanza di Tortona, nell’ambito di un’attività investigativa a contrasto del lavoro sommerso, ha individuato una lavanderia industriale che operava senza rispettare le più elementari norme a tutela dell’ambiente. Al momento dell’accesso, l’esercizio commerciale era in piena attività e i finanzieri hanno trovato in funzione diverse lavatrici industriali ed asciugatrici, nonchè numerosi bidoni di detersivo e solventi chimici utilizzati per il trattamento della biancheria. Il controllo, ha permesso di accertare che la titolare, una 50enne di origine cinese, smaltiva in modo irregolare i rifiuti liquidi prodotti, peraltro considerati rifiuti speciali pericolosi ed altamente inquinanti per il loro contenuto di acidi ed aggressivi chimici. Dagli accertamenti, eseguiti con l’ausilio del personale A.R.P.A. di Tortona, è emerso, infatti, che, attraverso un sistema di tubazioni collocate sotto il pavimento della lavanderia, i rifiuti liquidi venivano sversati direttamente nella rete fognaria comunale ed inoltre, nell’area retrostante allo stabilimento, era presente un piccolo impianto utilizzato per bruciare materiale solido nel quale sono state trovate tracce di plastica fusa. L’azienda deteneva anche una cisterna, contenente gasolio da autotrazione, utilizzata per rifornire i mezzi della ditta, senza essere in possesso dell’autorizzazione antincendio e dei previsti permessi urbanistici. Per questi reati la titolare è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Alessandria. Nel frattempo, di concerto con l’Autorità Giudiziaria e con l’intervento del personale dell’A.R.P.A., verranno eseguiti periodici controlli sul corretto smaltimento dei rifiuti liquidi e sullo stato dei terreni per verificare il grado di contaminazione, condizione questa necessaria per la successiva bonifica dell’area. Al momento dell’accesso, all’interno della società erano presenti numerosi dipendenti, la cui posizione INPS è al vaglio delle fiamme gialle tortonesi e del personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Alessandria. VITERBO, SEQUESTRATE DALLA GDF DUE AREE ABUSIVAMENTE ADIBITE A DEPOSITO DI RIFIUTI. I finanzieri del Gruppo di Viterbo, nel solco di servizi dello stesso genere, effettuati costantemente e con esito positivo, connessi ad una più ampia attività di controllo economico-finanziario del territorio, hanno predisposto, già da diverso tempo, un piano di monitoraggio, reso possibile anche grazie al supporto di personale della Sezione Aerea di Pratica di Mare a bordo dei velivoli in dotazione nonchè l’ausilio di sistemi informatici in uso al Corpo, finalizzato ad individuare la presenza di siti dedicati all’illecito stoccaggio di rifiuti. L’attività info-investigativa, ha permesso di accertare che le aree risultavano essere utilizzate impropriamente per lo stoccaggio, in stato di abbandono, di scarti di materiale di varia natura trovandosi così al cospetto di vere e proprie discariche abusive a cielo aperto, costituite su terreni non idonei e non autorizzati, riconducibili sia ad imprenditori che privati cittadini. In particolare il materiale abbandonato, per un quantitativo di oltre 55 tonnellate, è risultato essere composto da: scarti di materiale di mobilio, infissi alla rinfusa, finestre, vasi in terra cotta, telai in metallo, avvolgibili per serrande, vetri, lastre di cemento, legname, materiale ferroso arrugginito, tubi e altro materiale vario in plastica, sacchi contenenti scarti di varia natura. Il tutto interamente coperto da rovi e vegetazione spontanea. Per tale condotta illegale, in violazione della normativa di settore del “Testo Unico Ambientale”, i responsabili sono stati deferiti alle competenti Autorità Giudiziaria ed Amministrativa. RAVENNA, ESEGUITA DALLA GDF UNA MISURA DI PREVENZIONE PERSONALE E PATRIMONIALE NEI CONFRONTI DI UN PLURIPREGIUDICATO LOCALE. SEQUESTRATI 6 IMMOBILI, 22 AUTOMEZZI E IL COMPLESSO AZIENDALE DI UNA SOCIETÀ COMMERCIALE. I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna nelle scorse settimane hanno dato esecuzione al decreto emesso, su proposta della Procura della Repubblica di Ravenna, dal Tribunale di Bologna – Sez. Misure di Prevenzione, ai sensi della normativa di sicurezza antimafia con il quale è stata disposta l’applicazione della misura della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di anni 5, nonchè il sequestro dei beni nella disponibilità di un soggetto pluripregiudicato operante da anni nel territorio della provincia ravennate, ritenuto socialmente pericoloso. Gli approfondimenti svolti dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Lugo, che hanno portato all’odierno risultato, rientrano in un progetto operativo più ampio che da anni vede la stretta collaborazione tra il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna e la locale Procura della Repubblica al fine di verificare la pericolosità sociale e l’aggredibilità dei patrimoni illeciti accumulati dai soggetti residenti in provincia e condannati negli ultimi anni per gravi reati economico finanziari o comunque lucrogenetici. Nel caso in questione l’attenzione investigativa dei finanzieri di Lugo si è incentrata su un sessantenne di origini campane ivi residente nei cui confronti risultavano, fin dai primi anni 2mila, una serie di precedenti penali con reiterate condanne per furto, ricettazione, e frode fiscale. Numerosi anche i carichi giudiziari ancora pendenti, tra cui diversi procedimenti penali in corso per truffa, rapina e, ancora, ricettazione e frode fiscale. La numerosità e la tipologia delle condotte illecite a lui ascritte, compiute anche come amministratore, di fatto e di diritto, di società commerciali, sono state dunque ritenute sufficienti per dedurre che il soggetto abbia tratto dall’attività illecita la propria fonte di sostentamento, anche alla luce dei redditi irrisori ufficialmente dichiarati dallo stesso e da tutti i componenti del suo nucleo familiare. Ad aggravare la presunzione della sua pericolosità sociale anche le evidenze circa le sue frequentazioni posto che in plurimi controlli a cui è stato sottoposto nel tempo, il prevenuto era solito accompagnarsi con altri soggetti pregiudicati, di cui uno anche contiguo alla criminalità organizzata. L’attività, condotta con l’ausilio delle banche dati in uso al Corpo, ha permesso di attestare la notevole sperequazione tra i redditi dichiarati, insufficienti anche al solo sostentamento materiale del nucleo familiare, e il patrimonio invece accumulato, da ritenersi quindi frutto di illecita provenienza. CAMPOBASSO, CONTRASTO DELLA GDF PER FRODI AUTOVEICOLI DI 6 MILIONI DI EURO. Continua, l’impegno, della Guardia di Finanza di Campobasso, nel contrasto delle frodi nel settore degli autoveicoli. A seguito di apposita attività info-investigativa, nei confronti di società, operanti nel settore del commercio di autoveicoli, constatati cospicui guadagni, non dichiarati al Fisco, per oltre 6 milioni di euro. In molti casi, si è trattato di autovetture di provenienza estera. Il contrasto a simili frodi è fondamentale per preservare le risorse dei bilanci pubblici, sia dello Stato, sia dell’Unione Europea, salvaguardare gli operatori economici onesti dalla concorrenza sleale delle imprese che evadono l’I.V.A. e i dazi doganali nonché per tutelare i Cittadini, altresì, da beni di dubbia provenienza e natura. Nel 2022, ad esempio, le frodi I.V.A., constatate dalle Fiamme Gialle Campobassane, avevano superato i 20 milioni di euro. Conseguentemente, la Guardia di Finanza è sempre attenta a quei fenomeni che costituiscono ostacolo alla crescita e alla realizzazione di un mercato pienamente concorrenziale, su cui basare lo sviluppo di una società più equa ed attenta ai bisogni di ciascuno ed è sempre presente per incrementare la sicurezza percepita nonchè leggere lo scenario operativo di riferimento, per trarne ogni utile spunto nonché sempre in prima linea, vicino a chi ha bisogno, per fornire il proprio aiuto, anche con trasversalità di interventi, in quelle situazioni, nelle quali, è chiamata ad intervenire. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. ROMA, FRATELLI STRANIERI, STUDENTI ERASMUS IN ITALIA, AGGREDITI E RAPINATI IN DISCOTECA. I CARABINIERI ARRESTANO 3 ADDETTI ALLA SICUREZZA. I Carabinieri della Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Eur hanno arrestato tre cittadini romani, di 25, 23 e 22 anni, in esecuzione di un’ordinanza che dispone per loro la misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, perchè gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di rapina aggravata in concorso e lesioni personali gravi aggravate in concorso. Le indagini successive alla denuncia da parte di due giovani, che raccontavano di aver subito un’aggressione e della conseguente rapina del telefono cellulare, avvenute la notte del 22 Aprile 2022 presso una nota discoteca in zona Ostiense, dove gli indagati svolgevano mansione di addetti alla sicurezza. In quell’occasione, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur erano intervenuti su richiesta giunta al “112” da parte di due fratelli tedeschi, di 24 e 22 anni, in Italia per un corso universitario Erasmus, che riferivano di essere stati aggrediti violentemente con calci e pugni, senza giustificato motivo, da diversi addetti alla sicurezza e di essere stati rapinati del loro Iphone nel moneto in cui cercavano di documentare con un video le violenze. I fratelli, che presentavano ferite al volto, erano stati soccorsi e portati da personale del “118” presso l’ospedale “Sant’Eugenio”, riportando rispettivamente 30 giorni di prognosi per frattura pluriframmentaria scomposta della parete anteriore ed inferiore del seno mascellare di destra e frattura del pavimento dell’orbita destra e 5 giorni di prognosi per trauma facciale. I Carabinieri, che sul posto identificarono il personale dipendente presente e acquisirono le immagini della video-sorveglianza interna ed esterna, a seguito di attività info-investigativa, coordinata dalla Procura di Roma, e grazie alle testimonianze dei presenti, alle sommarie informazioni fornite dalle vittime e il riconoscimento fotografico, hanno raccolto gravi elementi indiziati a carico degli addetti alla sicurezza. Nel corso delle attività, i Carabinieri hanno anche sanzionato, per 3.333 euro, la titolare della società per cui lavoravano gli addetti alla sicurezza, per eventi di pubblico spettacolo, in quanto sprovvista di licenza per operare nel settore poiché scaduta e il titolare della discoteca, per 1.666 euro, per non aver verificato che il personale impiegato quale addetto alla sicurezza fosse regolarmente iscritto all’albo prefettizio. NETTUNO, PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA, I CARABINIERI ARRESTANO UN UOMO. I Carabinieri della Stazione di Nettuno hanno arrestato un 40enne italiano, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia. Durante la scorsa serata, una donna aveva chiamata il “112” in lacrime, denunciando di essere vittima di maltrattamenti da parte del compagno convivente. L’operatore della Centrale Operativa della Compagnia di Anzio convinceva la donna a mantenere aperta la chiamata per consentire di registrare le parole che l’uomo le stava riferendo e mantenere il contatto per il tempo strettamente necessario all’intervento della pattuglia. Giunti sul posto, i militari trovavano la casa a soqquadro e il figlio minore chiuso in camera, notevolmente spaventato da ciò a cui aveva assistito. L’uomo veniva accompagnato in caserma e la donna veniva sentita, con tutte le cautele del caso. La stessa dichiarava che, sin dal 2007, anno in cui aveva cominciato la relazione con l’uomo, era stata vittima di angherie e aggressioni sia verbali che fisiche, riservate spesso anche al figlio. Stante la gravità delle vicende narrate nonché la flagranza dell’intervento dei Carabinieri, l’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuto all’abuso di sostanze alcoliche, veniva arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Velletri, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Per domani, in Italia, come segnalato da “3B Meteo“, tempo nuvoloso su Emilia Romagna, basso Piemonte e Liguria con residue nevicate fino a fondovalle sui rilievi del Cuneese. Ampie schiarite sul Triveneto. Nuvoloso con piogge e rovesci, in intensificazione serale, tra bassa Toscana, Lazio e Abruzzo, neve sopra i 700 m. Molto nuvoloso con piogge e rovesci sparsi specie in serata. Locali schiarite sul versante ionico. Temperature stazionarie, massime tra i 7 e 16 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale