Oggi, venerdì 3 marzo, i Carabinieri del ROS, con il supporto in fase esecutiva del Comando Provinciale CC di Trapani e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, in carcere emessa dal tribunale di Palermo, su richiesta della locale DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) e antiterrorismo, a carico di Rosalia Messina Denaro, indagata per associazione di tipo mafioso.
La donna, come informato dagli investigatori, oltre ad aver aiutato il fratello a sottrarsi alla cattura nella sua lunghissima latitanza, smistava anche i pizzini per la gestione dell’organizzazione criminale.
Ed è proprio da uno di questi, trovato in casa, la traccia per la cattura del fratello.
L’operazione condotta dai militari dell’Arma, costituisce la prosecuzione dell’indagine che lo scorso 16 gennaio ha consentito di catturare, a Palermo il latitante Matteo Messina Denaro, fratello dell’indagata, e di trarre in arresto, in flagranza di reato, il suo accompagnatore Giovanni Salvatore Luppino, per procurata inosservaza di pena e favoreggiamento aggravato dalle modalità mafiose; Andrea Bonafede cl. 63, per partecipazione ad associazione mafiosa; il medico Alfonso Tumbarello, per concorso esterno in associazione mafiosa ed altri reati pure aggravati dalle modalità mafiose; Andrea Bonafede cl. 69, per procurata inosservaza di pena e favoreggiamento aggravati dalle modalità mafiose.
Rocco Becce
Direttore Editoriale