“Io sono Darty“, è il titolo del nuovo libro di Chiara Vergani, scrittrice, pedagogista, formatrice sulle problematiche del bullismo, specializzata in criminologia e tutela del minore che tiene conferenze in tutt’Italia, interviene in molti programmi televisivi e radiofonici, collabora con diverse testate giornalistiche ed ha pubblicato diversi libri.
Questa ultima pubblicazione è dedicata agli amanti dei gatti, ma vuole conquistare anche chi nutre qualche riserva nei loro confronti.
Il testo rappresenta in modo reale quanto possa essere ricca d’amore la vita con un gatto, se, poi, è speciale, saprete come si può arricchire una vita.
Complicità, allegria, compagnia, ma anche sicurezza, questo è quanto ti sa donare un gatto.
Certo, ci sono anche impegni, ampiamente compensati dal piacere di avere a fianco un fidato amico.
In realtà Darty è molto selettivo.
“Infatti – spiega Vergani – non gli interessano tutti gli oggetti, ma in particolare quelli miei personali, tra cui burro cacao per le labbra, pinzette e forbicine, sacchetto dei bigodini, quadretto della Madonna, penne, matite, foglietti con appunti. Da sempre devo fare la massima attenzione perchè sparisce tutto sotto al divano oppure si mangia il cellofan e, poi, sta male”.
“Quando ripenso alla nostra vita insieme mi commuovo. È stato un percorso fatto di alti e bassi sotto molti punti di vista. Spesso Darty e io abbiamo litigato per le sue intemperanze, ha un carattere tosto, non me ne fa passare una liscia. Devo eseguire ogni cosa come desidera lui, altrimenti sono guai, finge di non vedermi, se ne sta rintanato sotto al letto o escogita qualche nuovo nascondiglio, non si fa accarezzare. Ogni tanto ha delle crisi che definirei da grande felino, morde all’improvviso con tutta la forza che ha. Questo fatto di mordere l’ha avuto da subito, tanto che chiesi alla veterinaria quale fosse il problema e come poterlo risolvere. Mi rispose che succede quando un gattino viene staccato dalla mamma troppo presto e, quindi, lei non fa a tempo a insegnargli come comportarsi, ovvero a non stringere troppo i denti. Così, tutt’ora, anche oggi che Darty ha 9 anni e mezzo, spesso morde, lo fa all’improvviso, anche durante il momento dedicato alle coccole”.
“A volte – aggiunge la scrittrice – si tratta di morsetti affettuosi, altre, invece, se non tolgo in fretta il braccio o la mano, mi trovo la pelle traforata. Ho sottoposto il mio amico a psicoterapia “gattesca”, gli ho fatto il percorso di maternage con molto amore e rispetto da parte mia, per cercare di insegnargli a non mordere e a non lasciarsi trasportare completamente dall’istinto felino. Devo dire che un qualche risultato l’ho ottenuto, nel senso che morde meno spesso, cioè, sì ogni giorno, ma non per 24 ore. Questo processo svolto insieme ci ha uniti, tanto che negli anni siamo diventati inseparabili”.
Tanto altro, potrete trovarlo sul link, qui di seguito.
Redazione