CRONACA – VICENZA, CONTROLLI DELLA GDF IN MATERIA DI LAVORO SOMMERSO E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO. SEQUESTRO DI UN LABORATORIO TESSILE, MULTA DI OLTRE 20MILA EURO E SCOPERTA DI 3 LAVORATORI IN NERO, DEI QUALI 2 PRIVI DEL PERMESSO DI SOGGIORNO. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, nei giorni scorsi hanno effettuato un accesso presso un laboratorio tessile sito a Cassola (VI) e riconducibile a una ditta individuale avviata nel mese di dicembre 2022 e gestita da un cittadino di nazionalità cinese. Nel corso del controllo, i finanzieri del Gruppo di Bassano del Grappa hanno identificato 3 lavoratori “in nero” di nazionalità cinese, di cui 2 sono risultati privi del permesso di soggiorno o altro documento equipollente giustificante la loro presenza all’interno del territorio nazionale, e per questo denunciati alla Procura della Repubblica di Vicenza per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato, ai sensi dell’art. 10 bis del Testo Unico dell’Immigrazione. Denunciato alla medesima Autorità Giudiziaria anche il datore di lavoro, titolare della ditta individuale, per il reato previsto dall’art. 22, comma 12 del Testo Unico dell’Immigrazione, per aver occupato alle proprie dipendenze lavoratori stranieri, extracomunitari, privi del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, è stata, altresì, formulata all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza una contestuale proposta di sospensione dell’attività imprenditoriale, stante la presenza di personale in nero in misura superiore al 10% di quello presente sul posto. La parallela attività amministrativa, volta a riscontrare l’osservanza, nei confronti del personale occupato, delle norme di tutela di lavoro e di legislazione sociale, ha consentito di irrogare al titolare della ditta individuale una sanzione complessiva di € 20.740,00 per l’impiego in nero dei lavoratori e per aver proceduto, nei loro confronti, al pagamento degli emolumenti senza l’utilizzo di metodi tracciabili. Nel corso del sopralluogo tecnico, eseguito anche in collaborazione con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza, i finanzieri bassanesi hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza il laboratorio tessile e i macchinari ivi presenti, avendo riscontrato plurime e gravi violazioni delle norme poste a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Nello specifico, i locali di lavoro e gli annessi dormitori ricavati per il personale sono stati trovati in precarie condizioni d’igiene, mentre le aree adibite a lavoro sono risultate prive di un’idonea segnaletica di sicurezza. VERONA, MAXI TRUFFA AI DANNI DEI CONSUMATORI SCOPERTA DALLA GDF. I finanzieri del Comando Provinciale di Verona, nella prima mattinata di ieri, hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Verona su richiesta della locale Procura della Repubblica, di beni riconducibili ad una società veronese ed al suo amministratore residente in provincia di Roma, indagato, unitamente ad altri 3 sodali, per le ipotesi delittuose, in concorso, di truffa in danno dei consumatori ed evasione fiscale. Contestualmente sono state eseguite perquisizioni a Roma, Verona e nelle province di Roma, Verona e Savona, nei confronti dei 4 indagati e delle 3 società coinvolte, con il contestuale sequestro di numerosa documentazione cartacea ed informatica. Inoltre, per i risvolti a tutela dei consumatori, è stato interessato il Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza di Roma per consentire le valutazioni del caso da parte dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica scaligera e condotte dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Verona, hanno preso avvio dall’approfondimento di numerose denunce presentate dai clienti della società operante su larga scala attraverso il web. Le Fiamme Gialle, ampliando e approfondendo le investigazioni, hanno, quindi, individuato l’articolato sistema messo in atto dalla società, con uffici in provincia di Verona ed operante attraverso una propria piattaforma, mediante vendita online di vari pacchetti promozionali che garantivano l’accesso a diversi servizi, con un sistema di vendita c.d. piramidale finalizzato al reperimento di notevoli somme di denaro ai danni dei numerosi clienti, sia sul territorio nazionale che estero. Più nel dettaglio, le indagini hanno consentito alla Guardia di Finanza di disvelare l’operatività di una vera e propria organizzazione che – grazie alla costituzione di una società di vendita era dedita alla raccolta di denaro dai clienti con la promessa di riconoscere loro, a scadenze prefissate, dei crediti triplicati rispetto al capitale impegnato. Tale attività commerciale, per le caratteristiche del sistema di vendite utilizzato e per gli allettanti e rapidi guadagni promessi che hanno attirato centinaia di consumatori, oltre che per il modo in cui venivano reperiti gli investimenti e reclutati gli investitori e consumatori, ha evidenziato una vera e propria truffa a danno di questi ultimi, i quali non hanno ricevuto, nella buona parte dei casi, nessun rimborso. SAVONA, CONTROLLI DELLA GDF NEI CONFRONTI DEI “COMPRO ORO”. ACCERTATE VIOLAZIONI ALLA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO. Il Comando Provinciale di Savona ha intensificato i controlli presso i “Compro Oro” presenti nella provincia, per verificare il rispetto delle norme in materia di antiriciclaggio, in considerazione dell’elevata esposizione del settore al rischio di riciclaggio di denaro e reimpiego di beni di provenienza illecita. Molti quelli in difficoltà che talvolta sono costretti a vendere oggetti preziosi d’oro di famiglia, per far fronte alle ordinarie esigenze di vita. Inoltre, non raramente accade invece che malviventi tentino di “monetizzare” il provento di furti, cedendo la refurtiva alle predette attività economiche. A fronte del controllo di numerosi esercizi che nella provincia di Savona gestiscono attività di “Compro Oro”, compravendita o permuta di oggetti preziosi usati ad opera delle Fiamme Gialle savonesi, cinque sono risultati non in regola con le norme antiriciclaggio. L’attività di controllo ha riguardato gli obblighi e l’adeguata verifica della clientela, cui sono soggetti gli operatori professionali in oro. In particolare, due esercizi commerciali di Loano sono stati sanzionati per non aver compilato correttamente le schede di catalogazione dei preziosi ricevuti, con la necessaria chiarezza e completezza. In un altro caso, un operatore di Vado Ligure ha omesso di acquisire la copia del documento identificativo di diversi clienti. Al titolare di un’altra attività di compravendita di oggetti preziosi, ubicata a Savona è stata contestata, per alcune schede dei preziosi usati ricevuti dai clienti, l’inidonea riproduzione fotografica dei beni, l’assenza dell’indicazione della quotazione dell’oro e dei preziosi e/o della relativa fonte utilizzata. Inoltre, lo stesso soggetto è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria, in quanto ha commercializzato monete d’oro equiparate ad “oro da investimento”, in assenza dei requisiti richiesti per effettuare tali operazioni, ovvero l’iscrizione al registro degli operatori professionali in oro. PARMA, ESEGUITO DALLA GDF IL SEQUESTRO PREVENTIVO DI BENI PER 149 MILIONI DI EURO PER UNA FRODE FISCALE NELLA COMMERCIALIZZAZIONE DI CARBURANTI. SEQUESTRATE ANCHE 17 “POMPE BIANCHE”. Nella giornata odierna, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Parma hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Parma, su richiesta della Procura Europea (EPPO), nei confronti di 2 società operanti nel commercio di carburanti e di 7 persone fisiche, tra le quali 3 promotori e organizzatori di un’associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale nell’acquisto di ingentissimi quantitativi di prodotti energetici per autotrazione. Con il decreto è stato disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta e, in alternativa, per equivalente, di beni mobili, immobili e disponibilità liquide fino alla concorrenza dell’ammontare complessivo di € 149.188.000,00 circa, da eseguire nei confronti della società parmigiana e, in alternativa, del suo rappresentante legale per € 26.168.000,00, nei confronti di una società con sede a Potenza e, in alternativa, del suo rappresentante legale e per € 12.374.000,00, nei confronti dei promotori e organizzatori dell’associazione a delinquere per € 110.646.000,00. Con il decreto, è stato, anche disposto il sequestro preventivo di denaro e beni mobili e immobili per ulteriori € 8.871.000,00 nella disponibilità della società parmigiana, quale Ente responsabile dell’illecito amministrativo con riferimento al reato di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti contestato al suo legale rappresentante. Le indagini di Polizia Giudiziaria sono scaturite dall’analisi operata dalle Fiamme Gialle di rilevanti anomalie dei prezzi di vendita di carburante praticati sin dal 2019 dalla società parmigiana attraverso i propri punti vendita dislocati a Parma e provincia che risultavano sensibilmente inferiori a quelli praticati nelle altre rivendite, anche quelle che acquistavano gasolio e benzina direttamente dalle raffinerie. Le successive attività di Polizia Giudiziaria sono state svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Parma. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. ROMA, CONTROLLI ANTIDROGA DEI CARABINIERI. IN MANETTE 17 PERSONE, SEQUESTRATE CENTINAIA DI DOSI E CIRCA 6MILA EURO IN CONTANTI. Prosegue, mirata e senza sosta, l’attività antidroga dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, che ha consentito nel corso di diversi controlli, eseguiti negli ultimi 3 giorni, in diversi quartieri della Capitale dal centro storico alle periferie, di arrestare 17 persone gravemente indiziate del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e di sequestrare droga e denaro contante. In particolare i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur hanno arrestato un 43enne romano, già con precedenti, percettore del reddito di cittadinanza. L’uomo è stato notato in un’auto, in via Pietro Venturi, mentre cedeva un involucro ad un altro uomo, anche lui in auto. Quest’ultimo, fermato dai Carabinieri è stato trovato in possesso di due dosi di cocaina che aveva appena acquistato dal 43enne e ulteriori 2 dosi di hashish. I successivi controlli sul 43enne hanno permesso ai militari di rinvenire a bordo del sul veicolo altre 14 dosi e la somma contante di circa 300 euro. In altre 5 distinte attività, i Carabinieri del Gruppo di Roma hanno arrestato altrettante persone nei quartieri di San Basilio, La Storta e Talenti, che hanno portato al sequestro di circa 80 dosi di cocaina e circa 2.400 euro. In passeggiata del Giappone, all’interno del Laghetto dell’Eur, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Eur hanno sorpreso un uomo di 36 anni originario della Russia, mentre estraeva delle dosi di hashish all’interno di una sigaretta creata artigianalmente, che stava per cedere ad un acquirente. La successiva perquisizione ha portato al sequestro di ulteriori 8 dosi della stessa sostanza e denaro contante. Nel quartiere San Lorenzo, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un 27enne cittadino della Nigeria, anche lui sorpreso dopo aver ceduto una dose di hashish ad un giovane studente. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, nel corso dei servizi di controllo del territorio, nei quartieri Appio, San Basilio e Eur, hanno arrestato 8 persone, in cinque diverse attività di controllo del territorio che hanno portato al sequestro di circa 70 dosi tra cocaina e hashish e di circa 3.100 euro in contanti. Infine. in via della Tenuta di Torrenova, i Carabinieri della Stazione di Tor Vergata hanno arresto un 56enne romano, subito dopo aver ceduto una dose di hashish ad uno studente. La successiva perquisizione effettuata dai militari presso il domicilio dell’uomo, ha portato al sequestro di ulteriori 3.3 kg. circa di hashish e circa 700 gr. di marijuana e denaro contante. Gli accertamenti approfonditi dei Carabinieri hanno fatto emergere che il 56enne, già noto alle forze dell’ordine, beneficiava del reddito di cittadinanza. Tutti gli arresti sono stati convalidati. ROMA, A PRIMA PORTA CONTROLLI DEI CARABINIERI. 9 PERSONE DENUNCIATE. Lo scorso pomeriggio, i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia, con l’ausilio del Nucleo Carabinieri Cinofili, hanno effettuato un servizio di controllo a largo raggio nel quartiere di Prima Porta. Il risultato delle attività è di 90 persone controllate di cui 9 denunciate a piede libero, 60 veicoli verificati e 4 esercizi commerciali ispezionati. Nello specifico, i titolari di un autolavaggio situato nei pressi di via della Giustiniana, sono stati denunciati per il reato di furto aggravato, poichè i Carabinieri, con il supporto del personale dell’ARETI, hanno riscontrato delle manomissioni al contatore della corrente elettrica. Stessa sorte per un altro uomo italiano; i Carabinieri e il personale ARETI hanno scoperto un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica per alimentare il suo alloggio nei pressi di via Tiberina. Per il reato di ricettazione, invece, i Carabinieri hanno denunciato un’automobilista trovato in possesso di oggetti rubati. Il titolare e un dipendente di un autosalone nei pressi di Valle Muricana, sono stati denunciati poiché all’interno della rimessa i militari hanno rinvenuto un’auto denunciata rubata nel mese di maggio del 2021. Poco dopo, i Carabinieri hanno denunciato un altro titolare di un autosalone, poichè a seguito di un controllo è stata riscontrata la presenza di un impianto di video sorveglianza, senza la prescritta autorizzazione. Infine, due persone sono state denunciate poiché trovate in possesso di piccole quantità di sostanza stupefacente. ROMA, GRAZIE AGLI INCONTRI INFORMATIVI SULLE TRUFFE, ANZIANA SVENTA TRUFFA E FA ARRESTARE UOMO GRAVEMENTE INDIZIATO DI ESTORSIONE. Grazie a un incontro informativo per prevenire le truffe agli anziani a cui aveva partecipato, organizzato dai Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca, una donna di 83 anni ha consentito di fare arrestare un uomo di 20 anni, gravemente indiziato del reato di estorsione. Insospettitasi di una chiamata ricevuta da parte di un sedicente funzionario delle poste che chiedeva del denaro per saldare dei debiti del nipote al fine di evitare problemi giudiziari, la donna ha dato l’allarme. L’uomo al telefono le aveva detto che sarebbe passato a casa di li a poco, a prendere il denaro. Alla mente le sono subito tornati i consigli e le varie tipologie di truffe di cui aveva sentito parlare nel corso di un incontro tenutosi al centro anziani con i Carabinieri di zona e così li ha chiamati informandoli dei quanto le era capitato. Come da copione a casa della donna si è presentata una persona che, dopo aver ricevuto i soldi, 3.400,00 euro ed essere uscito dall’abitazione, è stato bloccato dai Carabinieri. Il denaro è stato restituito alla donna mentre l’uomo è stato arrestato e condotto in caserma. Il giorno seguente, presso le Aule di piazzale Clodio l’arresto è stato convalidato e l’uomo rimesso in libertà in attesa del processo. Gli investigatori auspicano che altri cittadini, vittime di tali modalità truffaldine, possano farsi avanti per riferire in merito ad ulteriori simili episodi che non hanno denunciato, magari per vergogna, così da consentire di identificarne gli autori. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per domani, cielo da parzialmente nuvoloso a nuvoloso con deboli rovesci sparsi su Alpi, Prealpi, Liguria e Friuli Venezia Giulia, maggiori schiarite sulle altre regioni. Nuvoloso sul versante tirrenico con piovaschi in Toscana, ben soleggiato altrove. Nuvoloso per nubi basse su Campania e coste tirreniche di Basilicata a Calabria, altrove, prevalentemente poco nuvoloso. Temperature in lieve rialzo, massime tra i 16 e 22 gradi, come segnalato da “3B Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale