CRONACA – TRIESTE, ESEGUITA DALLA GDF MISURA PATRIMONIALE NEI CONFRONTI DI UN PLURIPREGIUDICATO, SEQUESTRATI BENI PER QUASI 1 MILIONE E MEZZO DI EURO – Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trieste hanno recentemente eseguito un decreto di sequestro di prevenzione in applicazione del “Codice Antimafia”, nei confronti di una persona ritenuta socialmente pericoloso ed attualmente residente a Nettuno. Tra il 2002 e il 2021, l’uomo risultato abitualmente dedito a vari reati sul territorio friulano quali truffa, ricettazione, riciclaggio e frodi dell’IVA intracomunitaria nel settore delle autovetture di alta gamma, era stato colpito più volte da provvedimenti restrittivi della propria libertà personale. Il provvedimento di sequestro, emesso dal Tribunale di Trieste – Sezione Penale Misure di Prevenzione, ha riguardato l’intero patrimonio mobiliare e immobiliare del destinatario del provvedimento, costituito, tra l’altro, da disponibilità finanziarie depositate in un conto corrente detenuto in Austria, due immobili di pregio di cui uno con piscina ubicati nelle province di Roma e Latina, cinque autovetture di grossa cilindrata e dieci orologi di lusso per un valore complessivo pari circa a 1,4 milioni di euro. Le indagini patrimoniali, i cui esiti sono stati condivisi dall’Autorità Giudiziaria procedente, sono state eseguite dai militari in forza al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria sull’intero nucleo familiare della persona individuata, evidenziando in tal modo come, a fronte di un elevato tenore di vita osservato, si contrapponessero dichiarazioni fiscali assai esigue: la sproporzione tra il profilo reddituale e gli investimenti effettuati è risultata superiore a 4 milioni di euro nell’arco del ventennio oggetto di indagine. Le Fiamme Gialle triestine hanno inoltre accertato come i proventi illeciti delle condotte di reato, in parte detenuti all’estero, fossero stati reinvestiti attraverso l’acquisizione di beni mobili e immobili anche per il tramite di società ad hoc facenti capo alla moglie del soggetto pluripregiudicato e ad altri prestanome, assoldati proprio al fine di sottrarsi all’applicazione di ogni misura cautelare reale. CANTÙ, CONTRASTO ALLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. SEQUESTRATA DROGA DALLA GDF. Nei giorni scorsi, i finanzieri della Compagnia di Erba, durante la quotidiana attività di controllo del territorio volta a garantire un presidio di legalità, sicurezza e tutela della salute, in località Cantù (CO), hanno controllato e, successivamente, denunciato alla locale Procura della Repubblica un soggetto italiano, classe 1996, in quanto trovato in possesso di sostanze stupefacenti. In particolare, i Finanzieri, durante il normale controllo del territorio disposto nel piano operativo relativo al contrasto dei traffici illeciti, hanno notato movimenti sospetti da parte del conducente di un’autovettura, nei pressi del deposito Asf Autolineee di Cantù, che immediatamente veniva fermato e sottoposto a controllo. Nel corso della perquisizione del veicolo, venivano rinvenute sostanze stupefacenti del tipo cocaina, marijuana e metilenediossimetanfetamina (MDMA). Secondo i primi accertamenti svolti dai militari, la droga sequestrata era destinata alla vendita nei luoghi di ritrovo della locale movida. I successivi controlli, presso l’abitazione del denunciato, sita a Bregnano (CO), hanno permesso di rinvenire, all’interno della sua camera da letto, ulteriore sostanza stupefacente dello stesso tipo di quella rinvenuta in auto per un totale complessivo di gr. 2 di cocaina, gr. 27 marijuana, gr. 5 di anfetamine e gr. 97 MDMA, oltre a denaro contante pari a € 1.050,00, frutto delle cessioni di stupefacenti, nonchè gli strumenti di pesatura e confezionamento delle sostanze stupefacenti. TREVISO, SOSPESA DALLA GDF L’ATTIVITÀ DI 4 LABORATORI TESSILI, 2 DEI QUALI ATTIVI ANCHE DI NOTTE. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, con il supporto di Vigili del Fuoco, S.P.I.S.A.L., Ispettorato del Lavoro e A.R.P.A.V. di Treviso, nonchè con il contributo dei comuni interessati, hanno eseguito quattro controlli in altrettante aziende tessili con sede, rispettivamente, a Caerano di San Marco, Cavaso del Tomba, Nervesa della Battaglia e Trevignano. Gli interventi, che hanno visto ogni Ente procedere per le materie di propria competenza, secondo un modello ispettivo integrato altamente efficace, si sono conclusi con la constatazione di diverse violazioni delle norme volte a prevenire gli incendi e gli infortuni sui luoghi di lavoro, oltre di irregolarità in materia di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi. In particolare, per quanto concerne la prevenzione degli incendi, tra le numerosissime violazioni riscontrate, le più gravi hanno riguardato la mancanza di indicazioni sulle vie di fuga, di luci di sicurezza in prossimità delle porte di emergenza, di estintori portatili e della cartellonistica che indica la loro posizione, oltre all’impraticabilità delle vie di fuga e alla mancata formazione del personale addetto all’antincendio. A queste, si sono aggiunte svariate violazioni alla normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, tra cui l’omessa adozione dei provvedimenti necessari per il primo soccorso e l’assistenza medica di emergenza, le scarse condizioni igieniche, l’assenza di aperture naturali verso l’esterno e di illuminazione naturale, atteso che, in due delle quattro aziende ispezionate, le finestre erano oscurate da teli in tessuto, per nascondere come i laboratori operassero anche in ore notturne. Alla luce della gravità delle violazioni, l’Ispettorato del Lavoro e lo S.P.I.S.A.L. hanno disposto la sospensione dell’attività dei quattro laboratori, due dei quali sono stati anche sottoposti a sequestro preventivo d’urgenza da parte dei finanzieri del Gruppo di Treviso e della Tenenza di Montebelluna. Gli amministratori delle quattro ditte, che operavano sulla base di commesse ricevute da imprese locali, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Treviso, a vario titolo, per violazioni delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, oltre che per illecito smaltimento di rifiuti e irregolarità in materia urbanistica. VARESE, DENUNCIATA DALLA GDF CARTOMANTE, PER TRUFFA E REATI TRIBUTARI. SEQUESTRATI PROFITTI ILLECITI PER CIRCA 900 MILA EURO. Finanzieri del Comando Provinciale di Varese hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Busto Arsizio su richiesta della Procura bustocca al termine di un’indagine per reati tributari e di truffa nei confronti di una sedicente maga, operante su tutto il territorio nazionale, tramite apparizioni in programmi TV e creazione di profili social, ma residente nella provincia di Varese. L’attività ha tratto origine da una denuncia presentata alla Guardia di Finanza da un impiegato truffato dall’attività della cartomante la quale, al fine di risolvergli gravi problematiche familiari, aveva convinto lo stesso a consegnarle, a più riprese, somme di denaro per un importo complessivo pari a 31.000 euro, in contanti. Infatti, lo stesso, dopo aver conosciuto la medium tramite un programma TV, veniva persuaso di trovarsi dinanzi a un pericolo con conseguenze addirittura mortali per cui, sempre secondo la cartomante, vi era la necessità di invocare gli sciamani al fine di rinvenire delle ossa sotterrate in 7 cimiteri diversi e porre, dunque, fine alla causa dei suoi malefici. Successivamente, tramite l’elaborazione dei molteplici dati desunti dalle banche dati in uso al Corpo e sulla scorta dell’analisi di segnalazioni per operazioni sospette presenti in capo alla maga, per i finanzieri della Compagnia di Gallarate è stato possibile ricostruire, mediante l’escussione di circa 50 truffati e il riscontro dei movimenti dei conti correnti intestati all’indagata e anche ai propri familiari compiacenti, bonifici per oltre 2 milioni di euro a fronte di omesse o sottodimensionate dichiarazioni dei redditi a cui è seguita un’IRPEF evasa pari a circa 900.000 euro e un’IVA pari a circa 500.000 euro. I vorticosi accrediti venivano effettuati di volta in volta su carte prepagate intestate non solo alla cartomante ma anche a figli e nipoti della stessa. Non solo, i familiari sono risultati intestatari degli immobili acquisiti mediante il denaro ottenuto dall’attività illecita. Infatti, i finanzieri, all’esito dell’attività di indagine, hanno individuato 8 immobili, 1 terreno, 20 rapporti di conto corrente e un’autovettura, a vario titolo intestati alla maga o solo formalmente ceduti, mediante atti di donazione, ai predetti parenti. Pertanto, tutti i beni venivano proposti per il sequestro che era disposto dal Tribunale di Busto Arsizio e delegato dalla locale Procura della Repubblica. L’operazione delle Fiamme Gialle si è sviluppata secondo il dispositivo operativo del Corpo nell’ambito del contrasto all’evasione e alle frodi fiscali e alla contraffazione facendo leva sulle peculiari funzioni di Polizia Economico-Finanziaria ed è stata condotta trasversalmente tanto sotto il profilo amministrativo-tributario, quanto quello penale, con il conseguente sequestro preventivo del profitto illecito per equivalente finalizzato alla confisca, che è obbligatoria nel caso in cui il procedimento penale si concluda con la condanna dell’indagato. REGGIO EMILIA, “OPERAZIONE CONSEQUENCE” DELLA GDF, 87 INDAGATI PER MAXI FRODE FISCALE DA 30 MILIONI CON UTILIZZO DI FATTURE FALSE. ESEGUITI DECRETI DI SEQUESTRO DI DISPONIBILITÀ FINANZIARIE. Dall’alba di questa mattina, oltre 100 militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Reggio Emilia e della Polizia di Stato, su delega della locale Procura della Repubblica, diretta dal dott. Calogero Gaetano Paci, stanno dando esecuzione ad un Decreto di sequestro preventivo per un controvalore di 11.500.000 euro emesso dal GIP del Tribunale reggiano nei confronti di 87persone fisiche e giuridiche, di cui 34 interessati anche da perquisizioni locali. L’indagine “Consequence“, condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza e dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia, è il naturale sviluppo di una tranche dell’operazione Billions, che già aveva smantellato a metà del 2020 un sodalizio criminale dedito alla commissione di reati fiscali, grazie al coinvolgimento di 28 società cartiere, riciclaggio e bancarotta fraudolenta per un giro illecito di oltre 240 milioni di euro, per la quale sono stati condannati in primo grado, lo scorso dicembre, 61 imputati. Il sodalizio, operante nel reggiano ma con proiezione nazionale, era specializzato nel mettere a disposizione, in modo professionale e massivo, a favore di aziende operanti in molte regioni italiane servizi finanziari illegali, in particolare attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, e nell’assicurare le attività connesse e collaterali di monetizzazione del denaro sottratto al controllo del fisco, ovvero di movimentazione del medesimo denaro in modo da dare parvenza, quantomeno dal punto di vista del pagamento, della effettività dei rapporti e di permettere al beneficiario delle fatture false di garantirsi il profitto illecito caratterizzato dal risparmio d’imposta. Il provvedimento di sequestro odierno è stato emesso dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di 87 società utilizzatrici, aventi tutte sede fuori dal circondario reggiano e di altrettanti indagati risultati essere nel tempo loro rappresentanti legali e/o amministratori, dislocate sul territorio nazionale ed attive in diverse attività d’impresa, alcune particolarmente note sul mercato. Al termine delle attività d’indagine, è stato documentato, come le 87 società interessate abbiano utilizzato, nelle rispettive dichiarazioni annuali ai fini dell’I.V.A. e delle Imposte dirette, fatture per operazioni inesistenti ricevute dalle società cartiere reggiane per oltre € 30.000.000,00, procurandosi un profitto illecito quantificato per circa 11.500.000,00 euro. Il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca è stato operato, agli esiti di mirati riscontri all’Anagrafe dei Rapporti finanziari, sulle somme presenti sui conti correnti nella disponibilità delle società e delle ditte. ROMA, INTERCETTATO DALLA GDF SULLA ROMA–GENOVA, AUTOARTICOLATO CARICO DI HASHISH. ARRESTATO CONDUCENTE. Un autoarticolato con targa bulgara con a bordo oltre 650 chilogrammi di hashish è stato intercettato dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma, mentre percorreva l’autostrada Roma-Genova in direzione della Capitale. Durante il consueto pattugliamento del territorio, le Fiamme Gialle del 2° Nucleo Operativo Metropolitano lo hanno fermato per un controllo, nei pressi di una stazione di servizio dell’autostrada. Alla richiesta dei militari di controllare il carico il conducente ha manifestato nervosismo inducendoli a ispezionare più accuratamente il mezzo, al cui interno, occultata in un un’intercapedine, hanno scoperto la droga. La partita di sostanza stupefacente, una volta immessa nelle piazze di spaccio della Capitale, avrebbe fruttato oltre 6 milioni di euro. Il conducente è stato arrestato per l’ipotesi di reato di traffico di stupefacenti. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, SPACCIO “ON THE ROAD” I CARABINIERI ARRESTANO 2 PERSONE, PER REATI INERENTI AGLI STUPEFACENTI. Negli ultimi giorni, nel corso dei quotidiani servizi antidroga, i Carabinieri della Stazione Roma La Storta hanno arrestato due persone gravemente indiziate per reati inerenti agli stupefacenti. In manette è finito un 51enne romano che, in tarda serata, è stato fermato per un controllo a bordo della sua auto in via della Bufalotta, all’incrocio con via di Tor San Giovanni e trovato in possesso di 7 panetti di hashish, per un peso complessivo di 700 grammi, sottoposti a sequestro. I militari, sempre in serata, hanno, poi, arrestato un 35enne romeno sorpreso, mentre era fermo a bordo della sua autovettura in via Nomentana all’incrocio con via Cesarina, a cedere alcune dosi di cocaina ad un 55enne romano, identificato e segnalato alla Prefettura, quale assuntore. Lo straniero è stato perquisito e trovato in possesso di 15 dosi di cocaina, materiale per il confezionamento e 675 euro, ritenuto provento dell’attività illecita. Gli arresti sono stati convalidati. ANZIO, I CARABINIERI ARRESTANO UN UOMO DOPO UN LUNGO INSEGUIMENTO. I Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno arrestato un uomo nordafricano di 34 anni, gravemente indiziato dei reati di resistenza, danneggiamento, ricettazione e porto abusivo di armi. Nella mattinata, durante un servizio presso la stazione di Lavinio Lido, una pattuglia di Carabinieri notava un individuo sospetto alla guida di una Fiat 500 L. Mentre si accingevano al controllo, l’uomo si è dato repentinamente alla fuga. Immediatamente la centrale operativa mandava in rinforzo altre pattuglie, per cercare di bloccare il fuggitivo. Dopo un rocambolesco inseguimento di circa 4 km., la fuga si è conclusa nei pressi del cimitero di Anzio, dove, poi, i militari sono riusciti a bloccare l’uomo, che durante la sua corsa aveva anche danneggiato tre vetture che circolavano su via Ardeatina. Fortunatamente nessuno rimaneva ferito né tra gli utenti della strada, né tra i militari operanti. Accompagnato in caserma per gli atti di rito, l’indagato è stato trovato in possesso di un coltello con una lama della lunghezza di circa 15 cm. L’auto, invece, risultata rubata due giorni fa a Pomezia, è stata riconsegnata al legittimo proprietario. L’arrestato verrà trattenuto presso le camere di sicurezza della caserma di Anzio per il successivo giudizio direttissimo. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per domani, come segnalato da “3B Meteo“, residue nubi al mattino sulle aree occidentali ma con tendenza a schiarite, altrove poco nuvoloso, salvo addensamenti pomeridiani sulle Alpi. Poco nuvoloso, salvo addensamenti cumuliformi in sviluppo nelle ore pomeridiane sui rilievi appenninici, ma senza piogge. In gran parte soleggiato, salvo qualche annuvolamento più probabile nelle ore pomeridiane in Appennino. Temperature in rialzo, massime tra 18 e 24 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale