CRONACA – VERONA, SCOPERTA DALLA GDF UNA SERRA PER LA COLTIVAZIONE CLANDESTINA DI MARIJUANA – I finanzieri del Comando Provinciale di Verona, nei giorni scorsi, nell’ambito di mirate attività volte al contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacenti, hanno scoperto nella provincia scaligera una serra fai-da-te per la coltivazione di marijuana, di fatto un vero e proprio laboratorio dove un 40enne, con specifici precedenti di polizia, produceva “erba” a basso costo. Infatti, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno accertato che l’agricoltore dal “pollice verde”, particolarmente esperto non solo nella coltivazione di canapa sativa, ma anche di canapa indica, quella ben più redditizia ma illegale, aveva allestito, in un isolato appartamento di Roverè Veronese (VR) apparentemente disabitato, una serra clandestina, dove erano collocate oltre 50 piante, dotata di potenti lampade per garantire la continua illuminazione e il calore necessario, ventilatori, termostati, timer, senza sostenere alcuna spesa per l’energia elettrica, poiché tutti gli impianti, dal rilevante assorbimento, erano collegati abusivamente alla rete pubblica. Il furto di corrente è stato successivamente confermato dai tecnici della società elettrica, intervenuti sul posto, che hanno stimato il danno prodotto in diverse migliaia di euro proprio sulla base dell’assorbimento dei macchinari utilizzati, mediamente 18 ore al giorno, per la coltivazione e già in funzione da diverso tempo. Notevole il quantitativo di sostanza stupefacente sequestrato: circa 76 i chili di marjuana, ora sottoposti alle analisi di laboratorio per le opportune verifiche, oltre a 259 grammi di hashish e 53 rigogliose piante di maria che avevano già raggiunto quasi 1 metro di altezza. La perquisizione si è estesa anche ad un esercizio commerciale riconducibile all’uomo, dove è stato rinvenuto, pronto per la vendita, un altro importante quantitativo di inflorescenze di marjuana, anch’esso sequestrato, proveniente da canapa sativa, sulle cui confezioni era stata apposta una falsa etichetta riportante la dicitura “prodotto ad uso tecnico non idoneo alla combustione”. L’uomo, trovato in possesso anche di denaro contante e bilancini di precisione, è stato tratto in arresto per la coltivazione e il possesso dello stupefacente, nonché per il furto aggravato di energia elettrica. AREZZO, DALLA GUARDIA DI FINANZA, RICOSTRUITA EVASIONE MILIONARIA. I finanzieri del Gruppo di Arezzo, nei giorni scorsi, hanno concluso un intervento ispettivo, nei confronti di un soggetto autore di varie truffe, ricostruendo i proventi illeciti conseguiti, per oltre un milione di euro, da sottoporre “a tassazione”. L’attività di natura fiscale fa seguito alle indagini di Polizia Giudiziaria delegata, concluse con la denuncia di quattro persone, che hanno concorso, a vario titolo, nella consumazione dei reati di truffa, riciclaggio, sostituzione di persona ed autoriciclaggio. In particolare, è stato operato l’esame di tutti i rapporti finanziari acquisiti nel corso degli accertamenti investigativi, con i quali è stata tracciata la presenza di numerosi assegni e bonifici, impiegati, poi, dall’indagato nell’acquisto di beni e servizi di lusso. Una legislazione specifica prevede che qualsiasi accrescimento di ricchezza di fonte illegale è soggetto, al pari delle attività regolari, a dichiarazione ai fini fiscali ed al relativo pagamento del tributo. Per questo, in attuazione di tale normativa, le Fiamme Gialle hanno avviato una verifica fiscale, nei confronti del principale indagato, rilevando l’omessa dichiarazione di redditi per 1,1 milioni di euro, a cui corrisponde un’imposta evasa di circa 500.000 euro, per gli anni 2019 e 2020. Anche per tali fatti, è stata inoltrata denuncia alla Procura della Repubblica di Arezzo. VENEZIA, CHIUSI DALLA GDF 20 ESERCIZI PUBBLICI NEL CENTRO STORICO. A seguito di ripetute mancate emissioni di scontrini e ricevute fiscali nel centro storico lagunare, i militari del Comando Provinciale di Venezia, negli ultimi mesi, hanno proceduto a notificare provvedimenti di sospensione dell’esercizio dell’attività commerciale nei confronti di 20 esercizi pubblici. Tali provvedimenti, disposti dalla Direzione Regionale dell’Agenzie delle Entrate di Venezia su proposta delle fiamme gialle lagunari, costituiscono la conseguenza di precedenti contestazioni – almeno quattro irregolarità nel quinquennio, causate dal mancato rilascio di scontrini e ricevute fiscali. In particolare, la sanzione applicata consiste nella sospensione dell’attività commerciale da un minimo di 3 ad un massimo di 6 giorni. Ad essere raggiunti dai citati provvedimenti sono soprattutto negozi di souvenir, gelaterie, bar, ristoranti, presenti nel centro storico e uno al Lido di Venezia. Ulteriori 14 proposte di sospensione di attività commerciali sono state avanzate e, allo stato, sono rimesse alla valutazione della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate. Per alcune specifiche posizioni, sono stati avviati più approfonditi controlli di carattere fiscale, soprattutto al fine di verificare il regolare impiego della manodopera utilizzata. Negli ultimi mesi sono stati eseguiti in tutta la provincia oltre 2.000 controlli finalizzati a verificare il corretto rilascio di scontrini e ricevute fiscali, con una media di irregolarità constatate superiore al 50%, le località in cui si è registrato il numero maggiore di violazioni sono il centro storico veneziano e Jesolo, con una percentuale di irregolarità superiore all’80%. VITERBO, SCOPERTI DALLA GDF 10 LAVORATORI IRREGOLARI. Sono 10 i lavoratori irregolari individuati dai finanzieri della Compagnia di Tarquinia nel corso dei controlli effettuati nell’ultimo mese. I dipendenti in questione sono stati individuati all’esito dell’intensificazione delle attività di controllo economico del territorio coordinate dal Comando Provinciale di Viterbo e disposte nella circoscrizione di servizio nel periodo delle festività sia presso i rivenditori al dettaglio che presso le strutture ricettive e di somministrazione, finalizzate in particolar modo a verificare l’osservanza delle norme di tutela e regolarità dei rapporti di lavoro e degli obblighi del datore di lavoro quale sostituto d’imposta ed alla memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi telematici da parte degli obbligati. All’esito dell’attività ispettiva svolta è stato rilevato l’impiego da parte di una società operante nel settore della ristorazione di 10 lavoratori subordinati irregolari, di cui 5 in nero. Al trasgressore è stata contestata una maxisanzione per un importo di euro 9mila e una sanzione aggiuntiva per l’omessa registrazione dei dati obbligatori, per un importo pari ad euro 500. Nei confronti, invece, di un esercente di attività di autolavaggio è stata rilevata l’omessa memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, CONTROLLI ANTIDROGA DEI CARABINIERI, IN MANETTE 3 PERSONE. In poche ore, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro, in due diverse attività, nella Capitale, hanno arrestato tre persone gravemente indiziate per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In via Scarpanto, nel corso di un servizio antidroga, i militari hanno sorpreso un 55enne romano, senza occupazione e già noto alle forze dell’ordine che, a bordo di un’auto, cedeva un involucro a due persone. La scena, ha insospettito i Carabinieri che hanno deciso di bloccare l’uomo e sottoporlo ad un controllo. Sul posto i militari hanno accertato che l’indagato aveva ceduto una dose di cocaina a due uomini, entrambi identificati e segnalati al Prefetto. La perquisizione ha permesso di rinvenire, occultati nelle scarpe e sotto il sedile, altre 30 dosi di cocaina e la somma contante di 130 euro, ritenuta il provento di pregressa attività illecita. In via Tirreno, i Carabinieri hanno notato un altro scambio in strada, tra una coppia, lui di 35 anni e lei di 36 anni, e due uomini. Anche in questo caso i militari hanno appurato che la coppia aveva ceduto un involucro con all’interno due dosi di cocaina. Le successive perquisizioni effettuate dai militari, anche presso il domicilio dei due indagati, hanno permesso di rinvenire, circa 36 grammi, tra cocaina, eroina e mannite, sostanza usata per il taglio delle dosi, e tutto il materiale utile per il confezionamento, oltre alla somma contante di circa 500 euro, tutto sequestrato. I due acquirenti sono stati segnalati alla Prefettura di Roma, quali assuntori di sostanze stupefacenti. Al termine del rito di convalida tutti gli arresti sono stati convalidati. ROMA, I CARABINIERI ARRESTANO 43ENNE NIGERIANO COLPITO DA UN MANDATO DI ARRESTO EUROPEO PER UN TENTATO OMICIDIO. I Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca hanno arrestato un 43enne nigeriano in esecuzione di un mandato di arresto europeo, a seguito di un’ordinanza di custodia in carcere emesso dalla Corte di Appello di Roma per il reato di tentato omicidio commesso a Roma il 3 aprile del 2011. Quella mattina, i Carabinieri intervennero in via Angelo Marabini per la segnalazione, giunta al “112“, di una violenta aggressione da parte di una decina di cittadini stranieri, armati di machete, bastoni, catene e cocci di vetro, ai danni di un uomo. Sul posto fu trovata la vittima, identificata. Si trattava di in un cittadino nigeriano senza fissa dimora, all’epoca 24enne, riverso a terra con numerose ferite, immediatamente soccorso e trasportato all’ospedale “Policlinico Tor Vergata” dove fu sottoposto ad un intervento chirurgico e ricoverato con prognosi riservata per un trauma cranico, un’emorragia cerebrale e fratture multiple su tutto il corpo. I Carabinieri della Compagnia di Frascati, a seguito di una serrata indagine, riuscirono a risalire alle auto utilizzate per la fuga dagli aggressori che furono immediatamente identificati e raggiunti presso l’abitazione dove dimoravano, in via Regalbuto, in zona Borghesiana. Nonostante la resistenza opposta dal gruppo, i Carabinieri arrestarono 11 cittadini nigeriani e sequestrarono due bastoni, una mazza da baseball, una catena, un coltello, un fodero in tela per machete, oltre a parti di bottiglie rotte. L’aggressione scaturì per la conflittualità tra vari gruppi di cittadini nigeriani per la ripartizione del territorio per lo svolgimento di attività illecite. Il 43enne, dopo un periodo di detenzione, fu scarcerato per scadenza dei termini di custodia cautelare e si rese irreperibile. Le ininterrotte ricerche dei Carabinieri della Compagnia di Frascati, tramite il servizio di cooperazione internazionale di Polizia, ha permesso di rintracciare il fuggitivo in Islanda dove è stato preso in carico dalle Autorità locali ed estradato. Il pomeriggio del 21 aprile scorso, i Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca, insieme alla Polizia di Frontiera, hanno lo hanno arrestato presso lo scalo aeroportuale di Fiumicino ed associato nel carcere di Civitavecchia, come disposto dall’Autorità Giudiziaria competente. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
OMICIDIO DI PESCOPAGANO, FERMATO DAI CARABINIERI IL PRESUNTO ASSASSINO DI LORENZO PUCILLO – Per la morte di Lorenzo Pucillo, avvenuta a Pescopagano, nel potentino, lo scorso 21 marzo, nella giornata di oggi, è stato disposto un fermo per il presunto colpevole, eseguito dai Carabinieri di Potenza e Melfi. Si tratta di E.G.B., ritenuto gravemente indiziato di omicidio aggravato. Le complesse indagini, sono state svolte dagli investigatori, con il diretto impegno dei magistrati della Procura potentina, con a capo il dott. Francesco Curcio e dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Potenza e della Compagnia del N.O.R. di Melfi, appartenenti al Comando Provinciale di Potenza, guidato dal Colonnello Luca D‘Amore, attraverso escussioni di numerosi testimoni, vicini, conoscenti e familiari della vittima, con attività tecniche di tabulati telefonici, intercettazioni ed altro, oltre che di indagini di carattere scientifico, come l’esame comparativo del DNA, rilievi su armi ed altro, nonostante il clima omertoso che con particolare amarezza viene sottolineato. Il tutto ha, comunque, consentito di acquisire un quadro indiziario grave per la persona indagata. L’arma del delitto è stata sequestrata e il presunto omicida ha reso piena confessione, spiegando i pregressi litigi per ragioni di vicinato. L’efferato omicidio dovrebbe ricollegarsi allo sconfinamento delle mandrie del defunto nei terreni del sospettato. Ad informarlo è la Procura della Repubblica di Potenza.
EVENTO – ANZI, PREMIATE TRE GUARDIE GIURATE DELLA “SECURITY DEPARTMENT” – Una giornata all’insegna del riconoscimento di tre lavoratori dell’Istituto di Vigilanza “Security Department“, si è svolta, nella mattinata di ieri, giovedì 27 aprile, in Basilicata, ad Anzi. Nella principale sede lucana, alla presenza del Direttore Gerardo Libonati e di tre ex funzionari di Polizia, oggi in pensione e collaboratori dell’istituto, Gianfranco Di Santo, Donato Pace e Vincenzo Bruscella, sono state consegnate tre pergamene a coloro che, con la massima professionalità, sono riusciti a sventare alcuni furti nel potentino. Questo, è per l’eccellente lavoro svolto da altrettanti dipendenti, circa 140, in servizio presso la sede legale e centrale operativa di Anzi e i punti distaccati di Potenza, Venosa e Policoro, con in apertura POD Lauria. Si tratta dell’Appuntato Pace Vincenzo di Forenza e della Guardia Giurata, Lamarucciola Nicola, di Palazzo San Gervasio che hanno ricevuto un encomio. La Guardia Giurata Mutri Francesco, di Genzano di Lucania, ha avuto, invece, la Parola di Lode. Tra i presenti, nella centrale operativa, a pochi chilometri da Potenza, oltre al personale premiato, numerosi dipendenti che hanno partecipato ad una delle tantissime giornate organizzate, in tal senso, per dare un segno tangibile di professionalità ai propri dipendenti che h24, a stretto contatto con le varie forze dell’ordine, sono presenti in molte zone della Basilicata, a tutela della legalità. Un evento di questo tipo, si era tenuto a Potenza, lo scorso 7 ottobre. Da ricordare, infine, anche la partecipazione del personale, a manifestazioni importanti, di carattere nazionale, tra cui il “Festival di Sanremo” e la “Biennale di Venezia“, disponibile, inoltre, per vari eventi e spettacoli.
METEO In Italia, per domani, come segnalato da “3B Meteo“, nubi in aumento dal pomeriggio sulle aree occidentali, associate a qualche piovasco tra Piemonte, Liguria e Ovest Lombardia, maggiori schiarite a Est. Cielo irregolarmente nuvoloso per velature di passaggio e addensamenti cumulifomi in Toscana e sull’Appennino. Cielo poco o irregolarmente nuvoloso per velature di passaggio e addensamenti diurni in Appennino. Temperature in rialzo, tra i 21 e 27 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale